Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3063 du 5 mars 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3063/XI Piano di interventi per il controllo del traffico pesante nel Traforo del Monte Bianco. (Interpellanza)

Interpellanza Tenuto conto della decisione dei governi francese e italiano di abolire il senso unico alternato per i T.I.R. transitanti al Traforo del Monte Bianco;

Osservato che tale decisione, assunta in contrasto con le deliberazioni sul tema della Regione Autonoma Valle d'Aosta e degli Enti locali interessati, aggraverà i problemi di sicurezza e di tutela ambientale e sanitaria nella nostra Regione;

Preso atto che sembra ampiamente condivisa la necessità di assicurare più efficienti e incisivi controlli nei confronti dei T.I.R. di passaggio sulle nostre strade;

Ritenuto che solo un sistematico controllo del traffico pesante possa disincentivare un traffico che, altrimenti, potrebbe raggiungere livelli incompatibili con la nostra realtà;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali concreti provvedimenti sono stati finora assunti per garantire un più sistematico ed efficace controllo del traffico pesante presso l'area di Quart;

2) se sono a soluzione i problemi di carenza di uomini e mezzi per l'esercizio degli indispensabili controlli;

3) quali iniziative intende ulteriormente assumere per arginare il transito dei mezzi pesanti e se, in particolare, non ritiene necessario adottare un vero e proprio piano di intervento per la razionalizzazione e l'efficienza dei controlli.

F.to: Curtaz - Squarzino Secondina

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Credo che in riferimento alle vicende del traffico pesante al Monte Bianco e, in generale, nella nostra regione si sia aperta il 1° marzo una fase negativamente nuova.

L'abolizione del senso unico alternato ci pone di fronte alla realtà regolamentare che conosciamo, alla possibilità che nella nostra regione transiti un numero di mezzi pesanti addirittura superiore alle 5000 unità giornaliere. Almeno nelle intenzioni, quindi, tutti abbiamo condiviso la necessità di operare dei controlli legali, ma efficaci, che abbiano anche un'efficacia dissuasiva rispetto ad un ritorno indiscriminato dei camion. È vero che sono passati pochi giorni, ma abbiamo dei dati non confortanti, Presidente! Come lei sa, dei gruppi autorizzati delle associazioni ambientaliste effettuano dei "controlli ai controlli" e da questi primi giorni emerge che i controlli sul peso sono di circa il 15-16 percento dei camion transitanti, quindi c'è l'84-85 percento di camion che sfugge al controllo di peso, e i controlli con l'opacimetro - brutta parola, che indica lo strumento atto a verificare l'inquinamento delle emissioni dei gas di scarico - in questi primi giorni i controlli sono stati pari a zero.

A febbraio, come l'Assessore mi suggerisce, sono stati fatti due controlli alla settimana per due ore alla settimana, diciamo controlli minimi; però, negli ultimi giorni, questi controlli che avrebbero dovuto intensificarsi alla luce della mancata necessità di rispetto del senso unico alternato, non solo non sono stati incrementati come da auspicio di tutti quanti, ma non si sono verificati. Questo che riferisco è un dato storico, vi saranno delle motivazioni e sentiremo quali sono. Se il buongiorno si vede dal mattino, Presidente, altro che controlli capillari! I primi giorni ci rivelano una situazione di controlli totalmente inadeguati, nel senso che non vi è nulla di nuovo rispetto a prima.

Per tale motivo riteniamo che la nostra interpellanza sia tempestiva, ancorché presentata prima della data di riapertura del tunnel nei due sensi, perché con la nostra interpellanza chiediamo, ancora una volta, quali concreti provvedimenti sono stati assunti per garantire un più sistematico ed efficace controllo del traffico, se sono a soluzione i problemi di carenza di uomini e mezzi per l'esercizio degli indispensabili controlli. Qui apro una parentesi: dicevo prima che i controlli di peso sono stati circa il 15-16 percento del totale dei transiti, ciò anche perché il personale addetto a questi controlli è totalmente insufficiente. Sono stati "pescati" dei camion con delle irregolarità, soprappeso; questi vengono sanzionati, e il fatto stesso che vengono sanzionati, con la necessità di fare un verbale. Ciò significa, per gli addetti al controllo, mettersi a scrivere, nel frattempo, nessuno procede ai successivi controlli.

Terzo quesito dell'interpellanza: vogliamo sapere "quali iniziative intende ulteriormente assumere, per arginare il traffico dei mezzi pesanti e se, in particolare, non ritiene necessario adottare un vero e proprio piano di intervento…", per la razionalizzazione e l'efficacia dei controlli. Termino facendo un ragionamento che forse approfondirò in sede di replica.

Non vorrei - perché sarebbe grave - che si dicesse: oggi i camion sono ancora relativamente pochi, perché ci vuole un periodo di assestamento per le società di autotrasporti che oggi sono abituate a passare dal Fréjus. Intanto devono conoscere la nuova situazione del Monte Bianco, poi vi saranno dei rinnovi contrattuali, poi vi saranno delle abitudini da modificare, eccetera quindi è chiaro che per un primo periodo l'incremento del traffico sarà basso, questo mi sembra un dato intuibile. Non vorrei che si facesse il ragionamento seguente: fintanto che i livelli di traffico sono ancora bassi non controlliamo, perché non c'è bisogno; poi quando vedremo che il traffico è aumentato in dimensioni improponibili, ecco che allora intensificheremo i controlli.

Sarebbe un ragionamento sbagliatissimo perché la dissuasione dobbiamo farla oggi! Ripeto, "dissuasione legittima", questo voglio che sia chiaro, anche perché abbiamo letto anche noi l'iniziativa dei colleghi di "Forza Italia" e non ci è piaciuta affatto, perché mira a fare pressioni in senso opposto al Presidente della Regione. I forzisti, dicono infatti: "stai attento, tu sei anche prefetto"! Chiediamo quindi al Presidente di agire nella piena legalità, esercitando dei controlli efficaci e facendo il proprio lavoro in maniera efficiente e, indirettamente, dissuasivo, proprio controllando di più. Se io so che un tratto di strada è sottoposto a limiti di velocità accertati elettronicamente andrò più piano; se voglio andare veloce, cercherò di fare un'altra strada. Bisogna che questi controlli vengano fatti, per evitare di "piangere sul latte versato"!

Président La parole au Président de la Région, Louvin.

Louvin (UV) Il est certain qu'au début de ce mois nous sommes entrés dans une phase différente et nouvelle pour la circulation et du contrôle le trafic des poids lourds à travers le tunnel du Mont-Blanc. C'est une phase que le Gouvernement envisage de mettre en ?uvre avec fermeté, mais aussi avec équilibre - et en cela je ne peux que souscrire à votre affirmation, je parle de l'affirmation et non pas de ses présupposés, parce qu'ils sont à éclaircir et je vais le faire tantôt - une conduite, disais-je, de contrôles "legali, ma efficaci" comme vous l'avez définie; nous souscrivons à votre indication.

Il y a toutefois lieu de préciser que l'enjeu consiste dans le respect de deux principes que nous avons toujours considérés comme fondamentaux pour le trafic des poids lourds sous le tunnel du Mont-Blanc, à savoir: la sécurité de la circulation, et ceci non seulement sous le tunnel, mais également sur les voies d'accès, et la question environnementale, et tout particulièrement les émissions polluantes et le niveau de protection de l'environnement et des conditions de vie de la population.

Nous nous concentrons actuellement sur les initiatives visant à assurer le respect de ces principes, ainsi qu'à fournir toutes les informations utiles, puisque nous estimons que la transparence de l'information est capitale en la matière, pour mesurer les conséquences de la suppression de la circulation alternée, telle qu'elle a été établie tout récemment. Il s'agit d'informations indispensables afin de disposer, à la fin de la période des six mois fixée par les Ministres des transports italien et français, de tous les éléments permettant d'évaluer la possibilité d'un retour à un double sens de circulation et d'introduire, éventuellement, des mécanismes de dissuasion pour contenir le trafic dans les limites prévues de tolérance.

Concrètement, à cet effet, depuis le mois de février, l'Agence régionale pour l'environnement effectue régulièrement des contrôles sur l'opacité des gaz, vous l'avez rappelé tantôt et là il s'agit aussi de rappeler que la saison n'est pas la meilleure au point de vue de la température pour effectuer ce genre de contrôles, mais elle s'effectue régulièrement sur les échappements des poids lourds dans l'aire de régulation de Quart; le 1er mars dernier la nouvelle station de détection des polluants - et notamment du dioxyde d'azote, du benzène et des poussières fines - est entrée en fonction à La Palud, dans la Commune de Courmayeur, et l'Assesseur Vicquéry a pourvu à en présenter officiellement au public le fonctionnement, en fournissant même des données très pertinentes en matière de réflexes sur la santé de la population, par rapport à des affirmations qui ne correspondaient pas totalement à vérité, annoncées dans les jours précédents notamment par des médecins du Valdigne. De même, le "GEIE" du Tunnel du Mont-Blanc et les départements compétents de la Police d'Etat, la Police des frontières et la Police routière, sont chargés de faire respecter les dispositions du Règlement de circulation du Tunnel et du Code de la route dans l'aire de régulation de Quart, qui demeure une dépendance fonctionnelle du "GEIE", sous le tunnel et sur les voies d'accès à ce dernier. Il s'agit, là, d'une activité qui, pour les Forces de Police, découle des effectifs des différents corps.

A ce propos, j'ai tenu à solliciter directement et très fermement le Ministre de l'intérieur pour qu'il repère les ressources nécessaires à renforcer notamment les effectifs de la Police de la route qui, d'après notre estimation, sont déficitaires par rapport à la nécessité d'effectuer les contrôles et du soutien qui doit être donné aux techniciens en la matière. Le Directeur de la section de la Police de la route et de la Police de frontière ont personnellement assuré leur propre disponibilité, mais ils font état d'une difficulté évidente à assurer l'efficacité des contrôles à longueur de journée, 24 heures sur 24.

Il y a un problème évident d'impossibilité en ce moment, à défaut d'accueil de notre requête et, malgré ce qui a été fait par le Président Viérin dans le passé - d'après ses sollicitations les effectifs avaient déjà été augmentés -, il est impossible, à l'heure actuelle, d'assurer une permanence 24 heures durant. Voilà pour ce qui est de l'essentiel de la situation.

Il me paraît cependant utile de tirer au clair une question qui concerne le genre de sollicitations que vous adressez, et quand je dis vous, j'indique l'ensemble des personnes, comités, groupes qui s'adressent parfois au Président de la Région, parfois au Préfet, parfois aux deux en même temps, et je voudrais bien savoir quand vous dites "nous demandons" à qui vous faites allusion, parce que les choses qui m'ont été demandées, il y a quelques jours - je parle du 28 février dernier - par le comité "Associazione per la difesa del Monte Bianco", ne vont pas exactement dans le sens de cette légalité et efficacité des contrôles.

Notamment, j'ai déclaré pour total désaccord par rapport à la requête m'invitant à tenir une conduite obstructionniste vis-à-vis des poids lourds, au point que j'ai été - et cela me permettra tout à l'heure d'enchaîner sur l'argument dans la réponse que je fournirai au collègue de "Forza Italia" - j'ai eu droit à être qualifié d'employé du Ministère de l'intérieur, tel était le zèle dont je faisais preuve dans mon respect de la légalité, oubliant donc le mandat qui m'a été attribué par ce Conseil régional. Le mandat que ce Conseil régional m'attribué n'est pas celui de mener une politique obstructionniste, je ne pourrais pas le faire, je pourrais peut-être un jour, en déposant les attributions qui sont les miennes en ce moment, mais il n'est pas concevable, et vous ne m'avez pas demandé cela, d'avoir une attitude et une politique obstructionniste et de créer des entraves à la circulation. D'autres peuvent le faire, d'autres souhaitent le faire, d'autres en font aussi un argument de promotion et de propagande politique. Nous ne contestons pas cela, j'ai même donné des dispositions très strictes pour que le droit de manifestation soit toujours fermement respecté, je pense que vous pouvez le reconnaître!

Je n'ai nullement entravé, j'ai même pourvu à ce que votre travail de "contrôle sur le contrôle" puisse être exécuté dans des conditions de sécurité, dans la limite de mes possibilités j'ai agi et je continuerai d'agir. Détachez bien, collègues Conseillers, votre requête, le soutien que vous portez à une politique stricte, ferme et légale de contrôle, par rapport à des revendications auxquelles ce Gouvernement et le Président de ce Gouvernement ne peuvent nullement accéder!

Président La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU) Presidente, non sono soddisfatto della sua risposta. Vede, io sono, rispetto a questa vicenda dei TIR, allo stesso modo e, direi, contraddittoriamente, ancora ottimista e pessimista.

Sono ottimista in astratto, sulla possibilità di arginare il fenomeno, perché credo che se i controlli saranno diffusi - non ostruzionistici, perché nessuno chiede di fare atti illegali -, ma capillari e seri, di per sé avranno il merito di disincentivare il passaggio. Ed è facile, non si chiede la luna, si chiedono delle cose semplici, sostanzialmente due: controllare diffusamente il peso e le dimensioni dei TIR e controllare le emissioni dei gas di scarico. Il fatto stesso di controllare significa creare un piccolo impiccio legale che disincentiva il passaggio. Se, invece, i controlli saranno blandi, insufficienti, inadeguati, come purtroppo sono in questi giorni di riapertura del tunnel nei due sensi, i TIR via via cominceranno a passare e passeranno sempre più. Sono quindi ottimista perché in astratto bastano pochi provvedimenti, poca concretizzazione di quegli intendimenti che, a fiumi, sono stati scritti e detti in quest'aula per arginare questo fenomeno. Sono però pessimista in concreto, glielo dico francamente, perché temo che questa ricerca dell'equilibrio - come lei ha annunciato - sia qualcosa di troppo indefinito, e non la vorrei interpretare come ricerca di "quieto vivere politico" con il Governo centrale perché, se di questo si tratta, credo che l'equilibrio diventi un attimo dopo lassismo e assenza di controlli e quindi incentivo al passaggio.

Credo che su questi temi non vi siano, al di là delle terminologie più o meno appropriate, contraddizioni fra quello che dico io e quanto dicono le associazioni; forse sarebbe stato più utile che lei ricevesse tutti i rappresentanti delle associazioni, e non solo qualcuno - secondo criteri che, personalmente, non ho capito - come lei aveva promesso di fare prima dell'incontro a Parigi. In quella occasione ero presente, mi ricordo che alla fine di quell'incontro lei promise di tenere aperto il dialogo con le associazioni, riferendo l'esito degli incontri di Parigi a tutte le associazioni e a tutti i presenti, che in quell'occasione erano numerosi, tanto che lei dovette riceverli nella saletta al piano terreno.

Come le do volentieri atto della correttezza e dell'equilibrio con cui è stata gestita la facoltà di manifestare da parte di tutti coloro che lo hanno voluto fare, senza che vi siano stati degli eccessi da parte delle Forze dell'ordine, nello stesso tempo va riconosciuto, da parte delle associazioni che stanno alimentando questa protesta, un atteggiamento altrettanto pacifico ed equilibrato. Tanto per dire, oggi, questi "controlli ai controlli" avvengono dietro autorizzazione della società che gestisce il traforo del Monte Bianco, quindi c'è un rapporto contrastato su tale problema ma, nel rispetto dei propri ruoli e delle opinioni degli altri…

In ogni caso - e torno a quanto dicevo all'inizio di questo mio intervento di replica -, credo che gli scenari possano essere due: quello della dissuasione o quelli della finta dissuasione, che consiste nel dichiarare alla stampa che si vuole essere fermi, che significa approvare, qui, dei documenti piuttosto significativi, ma poi non fare nulla in concreto per mettere in pratica gli intendimenti, condivisibili, che vengono espressi: questa sarebbe un'ipocrisia inaccettabile!

Noi staremo attentissimi a che ciò non avvenga, perché crediamo che la responsabilità politica in questa vicenda sia sua, Presidente, e della maggioranza. Credo che abbiate gli strumenti semplici per dissuadere a questo passaggio, però voi avete la responsabilità politica di utilizzare o meno questi strumenti!

Faccio un passo ulteriore: credo che se nei prossimi anni avremo un passaggio ragionevole dei TIR della nostra regione, sarà anche merito delle autorità politiche e amministrative che avranno saputo portare avanti politiche di dissuasione ma, altrettanto chiaramente, le dirò, Presidente, che se questo traffico dei TIR incrementerà fino a diventare insostenibile, porterete per intero la responsabilità politica di non aver messo in atto quelle azioni dissuasive che la legge vi consente di adottare!