Objet du Conseil n. 3062 du 5 mars 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 3062/XI Rinnovo della Commissione regionale per l'impiego. (Interpellanza)
Interpellanza Preso atto che la Commissione regionale per l'Impiego, nominata il 20 dicembre 1999, con durata triennale, dovrebbe essere scaduta il 20 dicembre 2002;
Considerato che in sua assenza molti dei compiti affidati a questa Commissione rischiano di non essere più espletati, e che questo si tradurrebbe nella non attivazione di interventi a servizio delle imprese e dei disoccupati;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interpella
la Giunta per sapere:
1) se la Commissione regionale per l'Impiego è stata rinnovata;
2) se, e come, in caso contrario, la Giunta intenda attivarsi perché la Commissione possa riprendere a svolgere a pieno il suo lavoro.
F.to: Squarzino Secondina
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) L'argomento su cui volevo soffermarmi oggi è proprio la Commissione regionale per l'impiego. È una commissione che è stata istituita con legge n. 675/1977 presso ogni ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione.
È una commissione che svolge un ruolo importante in materia di incontro e di riequilibrio offerta-lavoro; propone l'istituzione di corsi di qualificazione professionale per lavoratori iscritti nelle liste di collocamento e nelle liste di mobilità; predispone programmi di inserimento al lavoro di lavoratori affetti da minoranze fisiche o mentali in collaborazione con le imprese; approva liste di lavoratori in mobilità; esprime parere sulle richieste di cassa integrazione guadagni straordinaria; attesta partecipazione ai lavori socialmente utili, e via dicendo. Non è mia intenzione fare l'elenco delle infinite funzioni e attribuzioni che ha la Commissione regionale per l'impiego.
L'ultima commissione è stata nominata dal Ministero del lavoro nel dicembre 1999 e, avendo un incarico triennale, dovrebbe essere scaduta il 20 dicembre 2002, quindi dovrebbe essere rinnovata. Il guaio è che se questa commissione non viene rinnovata, molte delle attribuzioni affidate a tale commissione non possono essere esercitate. Sappiamo che, in questo caso specifico, la responsabilità forse non è direttamente da attribuire alla Regione, perché vi sono responsabilità anche da parte del ministero, però forse vi sono ritardi anche da parte della Regione, su cui vorremmo essere informati.
La situazione è complessa perché questa Commissione regionale del lavoro è istituita in base ad una legge che attualmente è stata abrogata ed è stata abrogata nel momento in cui sono state affidate funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro alle regioni. La nostra regione non ha ancora visto definito in sede di Commissione paritetica il trasferimento delle funzioni in materia di mercato del lavoro, per cui non ha ancora legiferato in materia per vedere una nuova commissione regionale per l'impiego. Non abbiamo quindi questa nuova Commissione regionale per l'impiego, nominata dalla Regione, ma non abbiamo neanche rinnovata la vecchia Commissione regionale per l'impiego, di nomina ministeriale, che dovrebbe essere nominata in base ad una legge che non c'è più! Siamo di fronte ad una situazione un po' assurda, e in questa situazione vorremmo capire la Regione come si sta muovendo.
Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) Come ricordava la Consigliera Squarzino, la Commissione regionale per l'impiego ha diversi compiti ed è altrettanto vero che ci troviamo in una fase di decentramento delle funzioni e dei compiti in materia di mercato del lavoro, che deriva dal decreto legislativo n. 469/1997, il quale, al momento, non è però ancora stato realizzato, in quanto il processo avviato con tale decreto legislativo prevedeva che entro il 6 dicembre 2001 fosse emanato dal ministero un apposito decreto di attuazione, ad oggi - ripeto - non ancora emanato. Di conseguenza, in assenza - siamo a quindici mesi dall'impegno che si era assunto il Governo - di questa emanazione, le competenze istituzionali sono ancora di pertinenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
La Regione non è stata ferma da questo punto di vista. Come sapete, è stato predisposto il disegno di legge n. 175 che riguarda le disposizioni in materia di politiche del lavoro, di formazione professionale e di riorganizzazione dei servizi dell'impiego, in quanto, attraverso il disegno di legge stesso, le funzioni attualmente in capo allo Stato vengono trasferite alla Regione. Il disegno di legge è in via di approvazione, nel senso che è stato licenziato nei giorni scorsi dalle commissioni e verrà iscritto all'ordine del giorno di uno dei prossimi Consigli.
Per quanto riguarda questa situazione di transizione, che si è determinata per il fatto che ci si trova in una situazione in cui la normativa regionale non è ancora stata attivata e, di conseguenza, è necessario portare avanti ed espletare tutte le funzioni che gli sono demandate - alcune sono state ricordate -, la Commissione regionale per l'impiego si era già preoccupata il 29 ottobre, in relazione alla scadenza che sarebbe poi avvenuta successivamente nei mesi di gennaio, di chiedere, tenuto conto della situazione particolare della Valle d'Aosta, di avere un periodo di proroga relativo al periodo di transizione nel passaggio delle funzioni dallo Stato alla Regione. Non solo è stato fatto questo, ma sono state avviate e concluse le pratiche per la ricostruzione della commissione stessa e il 7 gennaio, sulla base delle designazioni del Consiglio regionale e delle associazioni che sono presenti nella Commissione regionale per l'impiego, il Direttore reggente della sede della Direzione regionale del lavoro di Aosta ha trasmesso il tutto al ministero competente a Roma.
Ora il problema è che ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta, nel senso che, trovandosi in una situazione in cui queste funzioni sono ancora di competenza statale, è essenziale avere la ricostruzione della commissione. Ci troviamo in una situazione in cui la Valle d'Aosta rappresenta un'eccezione, nel senso che nelle altre regioni sono state costituite commissioni tripartite. Il nostro meccanismo di passaggio di poteri dallo Stato alle regioni tramite norme di attuazione ha comportato dei tempi più lunghi, ma soprattutto i ritardi sono dovuti al fatto che il Governo non ha ancora emanato il decreto legislativo che doveva attivare.
C'è quindi da rimarcare un ritardo dal punto di vista degli interventi governativi che avrebbero dovuto emanare un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri entro sei mesi dalla data di pubblicazione della norma di attuazione, che avrebbe provocato a cascata tutti gli adempimenti successivi, e questo non c'è stato. Prima di passare a dire cosa abbiamo fatto, vorrei rimarcare che si percepisce una scarsa attenzione al processo di decentramento per quanto riguarda i compiti del Governo, e oggi ci troviamo in una situazione in cui rimangono le strutture del Ministero del lavoro a gestire la situazione.
Per superare "l'impasse" in cui ci siamo trovati, siamo intervenuti in diversi modi: innanzitutto chiedendo urgentemente un incontro con il Sottosegretario Viespoli, abbiamo sollecitato anche le strutture del ministero, perché si attivino per risolvere ed emanino il decreto necessario per la ricostruzione della Commissione regionale per l'impiego; è in atto anche un intervento del Presidente della Regione per arrivare alla soluzione del problema: questo è quanto è stato fatto. Non riusciamo a costringere il governo a fare i compiti che deve fare: purtroppo non abbiamo questa potestà!
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Capisco che l'Assessore e la Giunta debbano difendere il proprio operato, ma mi è sembrata una risposta di chi, in affanno, arriva a rincorrere le situazioni che via via si vengono a creare. Qui c'è un ritardo di fondo che lei ha sottolineato proprio oggi, Assessore, anche della Regione. Prima ha detto che manca il decreto attuativo e, in assenza di questo, non si può fare nulla. Sembrerebbe che sia solo responsabilità del Governo, non ci resta che aspettare che faccia questo decreto attuativo; poi, un attimo dopo, dice che il problema sarà risolto quando il disegno di legge che è stato predisposto sarà approvato, a quel punto saranno chiari i compiti che la Regione deve fare e lì si potrà partire con il nuovo sistema…
(interruzione dell'Assessore Ferraris, fuori microfono)
… si aspetta sempre questo decreto attuativo?
Allora, secondo me, qui ci sono delle grosse responsabilità da parte della Regione, che non ha assolutamente operato in questo senso! Fra l'altro, l'attuazione del decreto normativo mi sembra che sia anche uno dei temi che dovrebbero essere esaminati dalla Commissione paritetica; la Regione ha anche qui una grande responsabilità. È arrivata da tempo alla Commissione paritetica - mi sembra - questa proposta di decreto applicativo, ma rispetto a questa proposta cosa ha detto la Regione? Quello che lei non ha detto è che ci sono una serie di contrasti sui contenuti di questo decreto attuativo, su cui la Regione non è d'accordo: questo è il punto fondamentale! Su questo punto però sarebbe interessante capire bene qual è l'oggetto del contendere.
Seconda cosa: la Regione chiede ora, a marzo, un incontro con il Sottosegretario su questo problema, sapendo già che era un tema che stava scoppiando. Lei sa bene, Assessore, quanto sono importanti le competenze di questa Commissione regionale dell'impiego: i lavoratori e le imprese sono penalizzate, sono bloccate le procedure per la messa in cassa integrazione, non sono previste nuove attività per l'incontro domanda-offerta. Se non funziona la commissione, anche le attività non possono essere attivate di nuovo, perché qui siamo di fronte all'assurdo che non è possibile fare alcuna attività, perché se manca la commissione che porta avanti queste attività, le attività non possono essere fatte, se non quelle poche attività già progettate, ma tutte le nuove niente! Anche lo stesso Ufficio del lavoro non riesce a lavorare, perché mancano gli organismi decisionali!