Objet du Conseil n. 3054 du 5 mars 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 3054/XI Programma delle attività per il potenziamento del sistema protezione civile regionale. (Interrogazione)
Interrogazione Vista la delibera della Giunta regionale n. 4611 del 2.12.2002, riguardante l'approvazione del programma delle attività per potenziare il sistema della protezione civile regionale da finanziare sul fondo regionale di protezione civile;
Sottolineata l'importanza di tali azioni di potenziamento del sistema della protezione civile regionale;
Tenuto conto che tra le varie attività previste vi è quella riguardante la revisione, l'aggiornamento o la realizzazione di piani di protezione civile comunali;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale per sapere:
1) quali sono le modalità di ripartizione dei fondi destinati ai comuni della Valle per la revisione, l'aggiornamento o la realizzazione di piani di protezione civile comunali;
2) quanti e quali sono i comuni valdostani che sono, allo stato attuale, dotati di questi piani di protezione civile;
3) quante delle attività previste all'interno di questo programma, il cui tempo di realizzazione è pari ad un anno, verranno ultimate entro il 31.12.2003.
F.to: Lanièce
Président La parole au Président de la Région, Louvin.
Louvin (UV) La loi de finances de l'Etat pour l'année 2001 - loi n° 388 du 23 décembre 2000 - a prévu la constitution d'un fonds régional de protection civile spécifiquement destiné, d'une part, à renforcer le système de protection civile des régions et des collectivités locales; d'autre part, à financer les interventions des régions, des provinces autonomes et des collectivités locales qui doivent faire face à des situations d'urgence en raison de catastrophes naturelles. C'est ainsi qu'au terme de la répartition des ressources disponibles, la Vallée d'Aoste s'est vue attribuer une enveloppe de 3 millions 213 mille euros.
La Direction régionale de la Protection civile a donc demandé aux collectivités locales et aux structures régionales qui lui apportent un appui technique de l'informer ponctuellement quant à leurs besoins et a élaboré, en vue de l'utilisation de ces crédits, un programme qui implique de multiples interventions de la part, entre autres, de l'Assessorat du territoire, de l'environnement et des ouvrages publics, de l'Agence régionale pour l'environnement, ainsi que de la Protection civile valdôtaine elle-même. Une partie de ces ressources, soit 370.000 euros, sera versée aux communes de la Vallée pour la révision, la mise à jour ou l'élaboration des plans communaux de protection civile, et cela suivant les lignes directrices qui seront définies par la Région, sur la base desquelles les communes pourront travailler, grâce aux ressources dudit fonds régional, qui ont été divisées en parts égales entre nos communes. Il va de soi que les sommes en question ne seront liquidées qu'en fonction de la réalisation ou de la modification effective des plans communaux de protection civile.
Pour bien vous renseigner, monsieur le conseiller, quant aux communes qui sont déjà munies de ce plan, elles sont 41 à ce moment; 41 communes ont donc adopté un plan de protection civile et l'ont transmis aux services de la Protection civile. Suivant la délibération du Gouvernement régional n° 4611/2002, le programme d'utilisation des crédits affectés pour ce plan devrait être réalisé en l'espace d'une année, délai qui est naturellement conditionné du fait que le Département central de la Protection civile l'approuve officiellement et que les fonds prévus soient effectivement disponibles. Il y a, à ce propos, un problème à signaler: c'est que ces crédits n'ont pas encore été débloqués. Notre souci est donc que les activités prévues par notre programme puissent être achevées à la date du 31 décembre 2003, surtout puisque nous savons que dans le cadre de certaines d'entre elles, des achats ou fournitures doivent faire l'objet de marchés publics, ce qui ralentit naturellement la réalisation du projet.
Notre objectif demeure, en tout cas, de mener à terme le plus rapidement possible toutes les actions inscrites au programme avant le 31 décembre prochain, ou tout du moins avant qu'un an ne se soit écoulé avant que les ressources mises à disposition aient été effectivement disponibles: nous gardons donc des délais très serrés en la matière.
Président La parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (SA) Prendo atto della risposta fornitami dal Presidente. In effetti, questa interrogazione è stata presentata proprio alla luce di questa deliberazione, la n. 4611/2002. Ovviamente, la "Stella Alpina" condivide il fatto che vi siano delle azioni volte al potenziamento della protezione civile, vista anche l'importanza che deve rivestire questo organo; però, oltre a concordare sulle iniziative, occorre anche valutare le attività che si vogliono intraprendere. Avendo letto il programma allegato, mi chiedevo se in effetti entro quest'anno si sarebbero potute ultimare tutte quelle iniziative - ben 18 su 21 - che prevedevano un tempo di realizzazione di 12 mesi, anche per evitare, come succede per altri settori diversi da quello della Protezione civile, di partire dicendo che si farà questo e quest'altro e poi, alla fine, quando si fa il consuntivo di ciò che è stato fatto, si vede che molte cose sono rimaste indietro, per tanti vari motivi! Il Presidente mi ha detto che è questione solo di poter avere a disposizione questi finanziamenti: ci auguriamo che non appena questi finanziamenti arriveranno si possa cominciare a realizzare tali iniziative, che sono importanti, perché riguardano come dicevo un settore molto delicato.
Per quanto riguarda invece lo stanziamento previsto per i comuni, il fatto stesso che questo stanziamento non sia parametrato in base ad alcuni indicatori, ma sia uguale per tutti i comuni, ritengo sia una cosa positiva, anche perché penso che un piano di protezione civile comunale debba essere parificato per tutti i comuni. Infatti è per tale motivo che, non avendo avuto altre indicazioni, avevo chiesto al Presidente di sapere quali erano le modalità di ripartizione di questi fondi.
Per quanto riguarda infine il numero dei comuni che si sono già dotati di piani di protezione civile comunali, il fatto che siano 41 vuol dire che siamo oltre la metà: è un fatto positivo, però, secondo me, bisogna puntare a far sì che tutti i comuni si dotino al più presto di questo piano, vista l'importanza e visto quello che, purtroppo, è successo negli anni passati. Occorre quindi pungolare il più possibile i comuni che non si sono ancora dotati di questo piano di protezione civile, per far sì che lo adottino al più presto.