Objet du Conseil n. 3026 du 19 février 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 3026/XI Salvaguardia dei livelli occupazionali e produttivi nello stabilimento Bertolini a seguito di mutamenti negli assetti azionari. (Interrogazione)
Interrogazione Preso atto dell'avvenuta cessione del ramo d'azienda e dei marchi "Lievito Bertolini" e "Maria Rosa" alla Multinazionale tedesca Cameo;
Tenuto conto che la Cameo ha sede a Desenzano del Garda;
Sottolineato la necessità di trovare una soluzione a salvaguardia dei lavoratori valdostani;
Richiamato il fatto che vi sono stati e ci saranno ancora diversi incontri tra le parti in causa ed in modo particolare tra l'Assessorato regionale all'Industria e la Dirigenza della Cameo;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore competente per conoscere:
1) quali sono state le risultanze di questi incontri;
2) quali sono le proposte presentate dall'Amministrazione regionale alla Cameo durante questi incontri e quali sono invece le richieste avanzate dalla Multinazionale tedesca;
3) alla luce di quanto sopra quali sono le possibilità di poter mantenere in Valle la Cameo e conseguentemente di poter salvaguardare il posto di lavoro ai lavoratori valdostani.
F.to: Lanièce
Président La parole à l'Assesseur à l'industrie, à l'artisanat et à l'énergie, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) Rispetto alla prima questione posta, l'Assessorato all'industria ha incontrato - ovviamente nella mia persona, unitamente a Finaosta - i dirigenti della "Cameo" il 21 gennaio e il 6 febbraio di quest'anno. Negli incontri è stata illustrata la normativa regionale a sostegno delle attività industriali, allo scopo che la società potesse valutare concretamente l'opportunità di continuare l'attività nello stabilimento di Champdepraz. Ho incontrato altresì le organizzazioni sindacali e una delegazione dei lavoratori "Cameo", occupati presso lo stabilimento di Champdepraz il 13 febbraio.
Per quanto riguarda il secondo quesito, durante gli incontri abbiamo evidenziato quali sono le altre attività per gli insediamenti industriali della nostra regione dal punto di vista normativo, da quello dei servizi, dalle possibilità offerte nell'ambito della ricerca e della formazione; in questo modo, si è inteso consentire all'azienda di valutare la possibilità di un proseguimento dell'attività in Valle d'Aosta.
Per quanto riguarda l'ultima questione, la "Cameo", con una nota del 13 febbraio, ha sottolineato come un ulteriore diversificazione dei siti produttivi non risulti in linea con lo sforzo operato dalla società per incrementare la propria competitività sui mercati, sempre più complessi. È evidente come l'operazione della "Cameo" sia stata concentrata sull'acquisizione del marchio e che, a seguito di tale strategia - come dichiara la stessa società - la permanenza in Valle di una unità produttiva sembra avere limitate possibilità, indipendentemente dagli strumenti e dagli incentivi che possono esserle posti a disposizione. Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, va sottolineato come la "Cameo", sia durante gli incontri, che nella stessa nota sopraccitata, ha sottolineato l'intendimento di operare al meglio nell'interesse e nei confronti di tutti i lavoratori appartenenti al ramo di azienda acquisito, utilizzando gli strumenti che la legge e il contratto pongono a disposizione a tal fine. Da parte della Regione vi è l'intendimento di organizzare nei prossimi giorni un incontro con la "Cameo" e le organizzazioni sindacali, per valutare ogni possibile soluzione, chiedendo alla società di non anticipare il trasferimento della produzione rispetto ai tempi indicati inizialmente: questa come ipotesi di minima, ovviamente.
In ultimo, riguardo alla "Bertolini", sono state avviate le procedure per il recupero dei finanziamenti erogati e l'azienda ha manifestato con lettera, che ha inviato all'Assessorato, l'intenzione di presentare un nuovo progetto industriale. Non appena questo progetto ci sarà presentato, saremo disponibili, unitamente a Finaosta, per fare una valutazione di merito rispetto alle proposte che "Bertolini" intenderà fare per potenziare le proprie attività, che attualmente si svolgono nello stabilimento di Champdepraz.
Président La parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (SA) Nella risposta l'Assessore non mi ha detto però quali erano le richieste avanzate dalla multinazionale, come chiedevo al punto 2: non ci sono state richieste o forse si è dimenticato…?
(chiarimento dell'Assessore Ferraris, fuori microfono)
… solo per capire, va bene.
Prendo atto di questa risposta. Ovviamente questa interrogazione è stata fatta per avere ulteriori informazioni in merito a questa vicenda, che il sottoscritto sta seguendo da vicino, anche perché riguarda il mio paese. La cosa importante era focalizzare l'attenzione su quello che è il problema creato da questa vicenda, che è esclusivamente il problema occupazionale, perché mi risulta che in questi giorni la "Bertolini" abbia pagato quello che doveva pagare…
Ferraris (fuori microfono) … annunciata…
Lanièce (SA) … annunciata, è ovvio… comunque è stata annunciata la restituzione di tutti i contributi, per cui, dal punto di vista finanziario, la situazione si è chiusa. Come dicevo, la cosa più importante e che sta a cuore al sottoscritto è il problema occupazionale.
Su questo punto ci sono due possibilità: una è quella di mettere in atto tutte le procedure per la difesa dei lavoratori - e quindi applicare le leggi in vigore che riguardano la difesa delle maestranze - e la seconda è quella di valutare in questi incontri che ci sono stati con la "Cameo" e che ci saranno ancora - come ha annunciato l'Assessore - se c'è la possibilità di mantenere la "Cameo" in Valle d'Aosta, con la presentazione di proposte finalizzate a far sì che la multinazionale tedesca veda favorevolmente la possibilità di mantenere una linea produttiva, seppur minima, presso lo stabilimento di Champdepraz, che è di proprietà della "Bertolini".
Spero che con questi incontri in programma si riesca a convincere la "Cameo" a continuare una linea produttiva in Valle, pur sapendo che il colosso tedesco ha a Desenzano un grosso stabilimento, dove ha tutto l'interesse di produrre, per evitare un'ulteriore diversificazione dei siti produttivi. Penso però che ci sia la possibilità di agire in questa direzione e penso che questo sia il compito giusto dell'Amministrazione regionale, in modo particolare dell'Assessore all'industria, perché ritengo che anche a lui stia a cuore il cercare di dare una soluzione al problema che ha colpito la bassa Valle.
Mi auguro che ci sia da parte di tutti il massimo sforzo per trattenere la "Cameo" in Valle, in modo che possa non solo rimanere fino al 31 dicembre, che è la richiesta minima - come diceva l'Assessore - ma anche continuare la sua attività in Valle d'Aosta, con una linea produttiva, seppure minima, in modo da tenere occupate tutte le persone che adesso sono trasferite alla "Cameo", visto che una buona parte dovrebbe essere riassorbita dal nuovo progetto della "Bertolini".
L'importante è dare un segnale della ricerca da parte dell'Assessorato di tutte le sinergie, per far sì che la "Cameo" possa rimanere, anche perché questa è un'industria famosa; penso sia opportuno cercare di mantenere un'industria che, con il suo nome rinomato, può sempre dar lustro alla nostra regione. Con questo invito e con l'auspicio che, non appena si sarà fatto questo ultimo incontro decisivo, l'Assessore porti il problema all'interno della commissione competente, in modo da illustrarci se si è riusciti "in extremis" a trovare un accordo positivo con la "Cameo", chiudo il mio intervento.