Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3023 du 19 février 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 3023/XI Riqualificazione dell'area aeroportuale di Saint-Christophe. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso che l'area aeroportuale Corrado Gex di Saint-Christophe è oggetto, da oltre dieci anni, di studi e progetti finalizzati al suo ampliamento e al suo ammodernamento;

Appreso che l'aeroporto sarebbe stato declassato (da C3 a C2) per scelta dell'ente proprietario;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore regionale delegato per sapere:

1) se la notizia corrisponde a verità;

2) quando è stata operata la scelta di declassamento e quali sono le ragioni che l'hanno determinata;

3) quali conseguenze comporta tale declassamento;

4) quali considerazioni esprime, viste le risorse finanziarie e i tempi impiegati per la riqualificazione dell'infrastruttura aeroportuale, che pare un obiettivo ancora distante.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.

Cerise (UV) Je dois vous préciser que l'aéroport régional n'a jamais été classé "3C"; il appartient actuellement à la catégorie "2C" et c'est dans ce classement que nous voulons qu'il reste.

Le programme de développement de l'aéroport, mis au point par la Région au cours de ces dernières années et qui visait le reclassement, toujours dans la classe "2C", a fait l'objet de retards et de modifications continuelles, car certaines zones autour du site de l'aéroport ont été occupées: au sud, par l'autoroute Aoste-Morgex, à l'est, par le raccord y afférent, au nord, par des édifices commerciaux de nouvelle construction. Les nouvelles dispositions ont imposé des restrictions ultérieures, aussi bien pour ce qui est de la sécurité opérationnelle du vol, que de la sécurité et de l'accès des personnes et des choses à l'intérieur de l'aéroport. Les caractéristiques actuelles du territoire limiteront donc le reclassement, il restera toujours dans "2C", mais il aura des limitations.

Toutefois, nous tenons à souligner que le reclassement ou le déclassement d'un aéroport n'est pas du ressort de l'organisme propriétaire, mais de l'autorité institutionnellement préposée au contrôle - le cas échéant c'est l'ENAC -, sur la base de la conformité de l'aéroport aux prescriptions établies par le règlement sur la construction et l'exercice des aéroports du 27 novembre 2002. Il n'y a pas de déclassement, il y a évidemment toute une série de contraintes qui poseront, en tant que conséquence principale, surtout que les types d'avion pouvant utiliser l'aéroport seront plus limités, même si suffisants à exploiter sa capacité d'accueil. Avec la classe "2C", il existe des avions de 50 à 70 places présentant les caractéristiques appropriées pour ouvrir le site. Pour ce qui est du dernier point, depuis 1988, quand l'agrandissement de l'aéroport commença à être sérieusement envisagé par l'attribution de la rédaction des projets de nouvelles infrastructures, tout le secteur aéronautique a subi une évolution continuelle.

Il suffit de penser au progrès des technologies relatives à la navigation aérienne et aux caractéristiques des avions, ou bien aux dispositions que ces mêmes technologies doivent respecter afin de garantir une meilleure sécurité des opérations de vol. Les améliorations réalisées jusqu'ici, et les travaux en cours d'achèvement, assureront un niveau de qualité de sécurité et d'utilisation de l'aéroport largement supérieur par rapport au niveau d'il y a 15 ans.

Président La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI) Questa interrogazione segue quella già posta nella scorsa seduta e ha, per obiettivo, l'approfondimento di alcune circostanze che stanno riguardando l'area aeroportuale di Saint-Christophe. Alcune circostanze che, sia dalle risposte fornite in data odierna, sia dalle risposte fornite quindici giorni fa, stanno ad evidenziare che non è così facile riqualificare l'aeroporto "Gex", nonostante le intenzioni manifestate ancora tempo fa - direi diversi anni fa - quando si pensava di portarlo ad una categoria superiore, e cioè far sì che l'aeroporto di Aosta diventasse una vera e propria infrastruttura dedita all'aviazione commerciale e non solo a scopi turistici.

In realtà, ancora oggi, c'è la conferma che questo percorso è alquanto difficoltoso, o meglio è impedito da una serie di motivazioni che sono sostanziali, tecniche, in parte anche riconosciute dalla risposta dell'Assessore, e cioè che l'area aeroportuale è circondata da corpi circostanti che ne impediscono un'espansione tale, da poter ospitare aerei di una certa portata. Questo è un peccato, perché l'incuria degli amministratori locali - io aggiungerei anche quelli regionali - ha fatto sì che si urbanizzasse in maniera confusa e disordinata una zona, che poteva invece essere destinata ad una infrastruttura importante - perché destinata a trasporti, oggi, quanto mai indispensabili -, in grado di trasformare l'area "Gex" in uno scalo nodale per il futuro, anche per quello che potrebbe essere il futuro turistico valdostano. Penso "all'incoming" turistico, e quindi a frotte di turisti stranieri che oggi devono fare scalo a Malpensa oppure a Caselle, che potrebbe, un domani, essere dirottato qui. Non sappiamo se questa è utopia o se potrà divenire realtà. Sta di fatto che l'aeroporto, e con i voli di linea che sono stati recentemente cancellati, e con la crisi che sta soffrendo "Air Vallée", e con queste difficoltà di riqualificazione dell'infrastruttura di Saint-Christophe, ha un futuro che sembra piuttosto segnato in termini limitativi!

Prendiamo atto con rammarico delle risposte oggi fornite dall'Assessore che, unitamente alla recente circolare dell'ENAC, entrata in vigore il 27 novembre scorso, testimoniano che verranno richiesti requisiti ancora più restrittivi dall'ente di controllo all'ente proprietario e al gestore e al vettore, per far sì che anche questa struttura possa un domani essere qualificata come aeroporto vero e proprio.

Richiediamo ancora una volta l'attenzione massima da parte dell'Assessore al turismo e ai trasporti, nonché della Giunta nel suo complesso, per far sì che l'infrastruttura aeroportuale possa, un domani, essere riqualificata e non rischiare declassamenti o cadere nell'oblio ed essere penalizzata rispetto ad altre realtà, le quali, ancorché collocate in aree montane come la nostra, hanno delle "chances" che noi oggi purtroppo non possediamo!