Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2715 du 10 juillet 2002 - Resoconto

OGGETTO N. 2715/XI Valutazione delle prospettive produttive ed occupazionali della "Centrale Laitière S.p.A.". (Interrogazione)

Interrogazione Avendo appreso che ad aprile 2003 scadrebbe la convenzione tra regione e società Abit per la gestione della Centrale Laitière di Gressan;

Visto che tra gli obiettivi di tale convenzione ci sarebbero, come emerso da interventi dell'Assessore in Consiglio, sia il rispetto dei livelli occupazionali sia il mantenimento, se non l'incremento, delle vendite dei prodotti base della Centrale, e cioè latte e yogurt;

Atteso che lo spostamento della produzione del latte e dello yogurt negli stabilimenti di Grugliasco comporta l'utilizzo di latte non prodotto in Valle e richiede comunque il trasporto via strada dei prodotti confezionati, a scapito della qualità e della freschezza dei prodotti;

Ritenendo che dopo alcuni mesi dallo spostamento definitivo della produzione a Grugliasco, anche in seguito al mancato conferimento di latte valdostano alla Centrale, sia utile fare un primo bilancio di tale operazione, specie per quanto riguarda le vendite, segnale dell'indice di gradimento di un prodotto;

Avendo inoltre appreso che il confezionamento di latte proveniente dal Piemonte in questi giorni sarebbe ricollocato nella centrale di Gressan;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono, in rapporto all'anno precedente, i dati relativi alla vendita in Valle di latte e di yogurt della Centrale Laitière, in questi primi mesi del 2002;

2) se è vero che il confezionamento di latte piemontese avverrà in tempi brevi a Gressan e per quale motivo si è giunti a tale decisione;

3) in caso di conclusione del triennio della convenzione quali sarebbero le prospettive della Centrale Laitière.

F.to: Squarzino Secondina - Beneforti

Presidente La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Perrin.

Perrin (UV) Dell'argomento "cessione della Centrale Laitière" ho avuto modo di parlare in questa sede più volte, quindi non sto a ricordare tutte le premesse, anche se è bene ricordare da quale situazione è partita la cessione della "Centrale" ad "ABIT". Volevo solo fare due puntualizzazioni, prima di rispondere alle domande precise.

Il contratto definitivo sottoscritto dal Presidente di "ABIT" prevede vari impegni della società, fra i quali l'impegno a non effettuare licenziamenti salvo giusta causa; un altro impegno importante è quello di procedere alla valorizzazione del marchio "Centrale Laitière", al suo utilizzo continuativo e consono al prestigio che lo stesso vantava in quel momento sul mercato, senza però fare riferimento specifico a dei prodotti particolari.

In merito al supposto pregiudizio arrecato alla qualità e alla freschezza dei prodotti derivanti dal trasporto via strada da Grugliasco, mi sembra un'affermazione un po' esagerata; sappiamo bene che sulle strade, ogni giorno, viaggiano quantità enormi di prodotti freschi e che esistono tecnologie in grado di garantire la loro corretta conservazione.

Fatte queste puntualizzazioni, per rispondere al primo quesito, per quanto riguarda i dati relativi alle vendite in Valle d'Aosta di latte e yogurt della "Centrale Laitière", in base a quanto dichiarato dalla società, questi appaiono in linea con gli andamenti stagionali, che registrano un calo in inverno, mentre aumentano, specialmente quelli riferiti al latte fresco, in estate. In merito, nessun dato più preciso ci è stato comunicato da "ABIT" che, appellandosi alla sua natura di società privata, non ritiene di essere obbligata a fornire informazioni sui propri volumi di vendita.

In risposta al secondo punto, è confermato il confezionamento del latte piemontese a Gressan, che avverrà per integrare i quantitativi necessari a coprire l'aumentata richiesta legata alla stagione estiva. Ricordo che ciò già succedeva nella precedente gestione di "Centrale Laitière" perché il latte valdostano nel periodo estivo non era sufficiente all'utilizzo che "Centrale" ne faceva per le sue vendite, quindi c'era già un'importazione di latte e una lavorazione supplementare.

Per rispondere al terzo punto, una volta decaduti gli impegni assunti nel contratto di cessione, secondo quanto dichiara "ABIT", le intenzioni della società sono di portare in Valle nuove produzioni, da diffondere in Valle d'Aosta, ma anche oltre il territorio della Valle e del Piemonte. La società precisa inoltre di avere recentemente costituito una società di servizi e logistica alimentare con sede in Valle, che avrà fra i suoi obiettivi anche nuovi sviluppi.

Sono delle affermazioni generiche, però sono delle affermazioni che indicano la volontà di "ABIT" di procedere nella sua attività in Valle d'Aosta. Personalmente ritengo che le strategie produttive e commerciali alla "Centrale Laitière", a partire dal 30 aprile 2003, non riguarderanno più la Regione, che comunque rimarrà proprietaria della struttura di Gressan; del resto, la scelta di cedere la "Centrale" ad "ABIT" è stata fatta sulla base di un piano industriale che prevedeva uno sviluppo della società e, considerati gli investimenti effettuati, di cui avevo già relazionato in una precedente risposta, non ci sono motivi, a mio avviso, in questo momento, per immaginare un disimpegno di "ABIT", una volta scaduti i vincoli del contratto di cessione.

Presidente La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU) Vorrei fare una premessa anch'io. Vorrei che fosse chiaro che le nostre iniziative sulla "Centrale Laitière" non sono iniziative rivolte alla persona dell'Assessore, che in questo momento ha le deleghe all'Assessorato all'agricoltura, altrimenti questo ci impedisce di dire con verità le informazioni che abbiamo.

Noi torniamo su questo argomento "periodicamente", perché ci sono "periodicamente" degli avvenimenti, delle evoluzioni che fanno addirittura sì che quanto abbiamo chiesto in queste tre domande risulti già obsoleto. Nel momento in cui si parla di dati relativi alla vendita di latte e di yogurt della "Centrale" di questi primi mesi del 2002, dovremmo già dire che lo yogurt della "Centrale Laitière" non esiste più, in quanto, in data 7 luglio, tutte le strutture per produrre yogurt alla "Centrale Laitière" sono state trasferite in Piemonte.

Ripeto, sto fornendo dei dati e non sono dati "contro l'Assessore", vorrei che fosse chiaro, ma sono dati che denotano una situazione critica che va tenuta sotto osservazione. Ormai, ripeto, lo yogurt alla "Centrale Laitière" non si fa più, dal 7 luglio le apparecchiature sono trasferite a Torino, per cui la mia domanda diventa non più consona alla realtà.

In secondo luogo, sarebbe interessante capire quali sono i motivi reali per cui è stato trasferito il confezionamento del latte piemontese in Valle d'Aosta. Sarebbe interessante capire perché il latte della "Centrale Laitière", che prima era confezionato a Grugliasco, poi è stato confezionato qui! Non so se l'intervento di qualche ispezione NAS abbia a che fare con questa decisione...

Terzo elemento. Non so se lei, Assessore, sa che nei grandi magazzini il latte e lo yogurt della "Centrale del Latte" non hanno più scritto sullo scaffale "prodotti valdostani", perché questa scritta è stata tolta. Cosa significa? Significa che questi prodotti non rispettano assolutamente la valorizzazione del marchio "Centrale Laitière", che noi, Regione, abbiamo venduto! Mi chiedo allora: ci sono o non ci sono delle penali per chi non rispetta alcune condizioni che nel contratto sono indicate? Qui, il marchio, cioè la cosa più preziosa che la Valle nel suo insieme aveva costruito, è un marchio che viene tolto dal paniere dei prodotti della Valle d'Aosta…

(interruzione dell'Assessore Perrin, fuori microfono)

… ma non è più "prodotto valdostano", è un marchio che non ha più a che fare con i prodotti valdostani, questo è il punto essenziale! E questo è di una gravità enorme! Lei non mi può dire che io valorizzo il marchio, quando faccio sì che addirittura lo devo togliere dal paniere dei prodotti valdostani!

L'ho penalizzato, l'ho devalorizzato, questo è di una gravità estrema e credo che chi è responsabile del rispetto del contratto debba intervenire su questo punto, altrimenti è omissione di atti di controllo! Aggiungo ancora che, per adesso, il rispetto dei livelli di occupazione c'è, perché lei ha detto più volte che nel contratto è previsto che non si può licenziare, se non per giusta causa: con il passaggio dell'articolo 18, visto che questa azienda supera i 15 addetti, anche questa clausola scomparirà!