Objet du Conseil n. 1798 du 24 janvier 2001 - Resoconto
OGGETTO N. 1798/XI Iniziative per il controllo del fenomeno dell’immigrazione clandestina. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso che:
- il fenomeno dell’immigrazione clandestina extracomunitaria coinvolge significativamente anche la nostra Regione, ove, a fronte di una stima di circa 2.300 extracomunitari regolarmente residenti, ben oltre 600 irregolari sono stati respinti alle frontiere tra il 1998 e il 1999 e sempre nel medesimo periodo circa 200 sono stati i decreti prefettizi di espulsione;
- l’immigrazione clandestina notoriamente incide negativamente sull’ordine pubblico per le inevitabili connessioni che essa ha con la criminalità con particolare riferimento allo spaccio di sostanze stupefacenti;
Richiamati i recenti fatti di cronaca relativi ad episodi di oppressione subiti da commercianti all’interno del proprio negozio;
Rilevato che in Aosta diversi parcheggi sono presidiati da gruppi di extracomunitari, che con fare intimidatorio pretendono un compenso per il solo fatto di essere lì;
Richiamato il D.Lgs. 286/98 che conferisce specifiche competenze ai Prefetti in materia;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
1) i valori, relativamente all’anno 2000, dei flussi degli extracomunitari nella nostra regione, con particolare riferimento al numero di immigrati presenti al 31 dicembre u.s., ai respingimenti effettuati alle frontiere, alle domande di regolarizzazione, ai decreti di espulsione;
2) quali misure, alla luce anche dei fatti innanzi esposti, intende adottare, nell’ambito del comitato per l’ordine pubblico, a livello regionale in applicazione della normativa citata.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)La nostra forza politica ritiene che il problema dell’ordine pubblico e della sicurezza, legato ai fenomeni dell'immigrazione clandestina, debba avere attenzione anche a livello istituzionale per i fatti noti delle cronache recenti, ma anche per i dati che avevamo già avuto modo di avere a margine di un'interpellanza che era stata presentata dal nostro gruppo alla fine del 1999.
È evidente che i poteri che ha l’Amministrazione regionale sono poteri per certi versi limitati e per certi versi condizionati dalla normativa statale ed è altrettanto noto che purtroppo l’Italia in questa materia non è la Spagna di Aznar che, ed è notizia di questi giorni, ha attivato una seria politica di controllo su quella che è l’immigrazione clandestina perché ha capito che l’immigrazione clandestina, lungi dal risolvere il problema degli immigrati, crea invece problemi alla comunità che li ospita: problemi con la criminalità, dove questi immigrati diventano manovalanza, connessioni con lo spaccio di sostanze stupefacenti, connessioni con lo sfruttamento della prostituzione.
La nostra Regione riteniamo che non sia più indenne da questi fenomeni. È noto quanto è accaduto nel centro di Aosta, dove un immigrato presumibilmente clandestino è entrato in un negozio in piena attività sottraendo dei beni e fuggendo dopo una colluttazione.
È altrettanto fatto noto che sempre nella città di Aosta in certi parcheggi cruciali per la mobilità urbana diventa sempre più difficile parcheggiare in tranquillità perché come minimo si viene importunati a più riprese, ma capita spesso di avere il patema di subire la ritorsione da parte dell’extracomunitario che non viene soddisfatto nelle sue pretese ossia di rendere a pedaggio magari un parcheggio libero oppure di pretendere il pedaggio su un parcheggio dove già viene pagato il dazio all’amministrazione comunale.
Non solo, ma sono dati sempre delle cronache locali, i furti nelle abitazioni sono aumentati e sono furti che si svolgono con modalità che lasciano intendere che siano extracomunitari non necessariamente islamici, ma anche l’immigrazione albanese ha connessioni con la prostituzione e la criminalità cosiddetta "comune". Allora vorremmo capire anzitutto come e qual è la situazione al 31 dicembre 2000, rispetto a quella situazione che il Presidente della Giunta aveva fotografato nei dati che ci aveva fornito al dicembre 1999. Vorremmo anche capire, pur nelle limitate misure a cui facevo riferimento, ma che comunque esistono, mi riferisco al Comitato per l’ordine pubblico nel quale il Presidente della Giunta in qualità di prefetto ha voce in capitolo, che tipo di iniziative, che tipo di misure ritiene il Presidente che possano essere adottate e se ritiene che debbano essere adottate misure diverse rispetto a quelle sino ad oggi adottate.
Perché se è vero che diventa difficile effettuare un certo tipo di prevenzione, è altrettanto vero che è relativamente più facile pretendere che i venditori abusivi se non sono in regola con le licenze commerciali, se non sono in regola con i permessi di soggiorno, non rimangano a svolgere quel tipo di attività; è relativamente facile pretendere che i parcheggiatori abusivi e probabilmente senza residenza e dunque irregolari non rimangano in quei parcheggi a creare quella sensazione di disagio e anche di preoccupazione per non dire di paura che sta iniziando a serpeggiare se non in tutta la Regione, ma sicuramente nella città di Aosta.
Non penso che affrontare questo argomento, Presidente, sia inutile allarmismo. Penso che sia una sensibilità doverosa per chi si deve occupare dei problemi della quotidianità.
Vorrei evidenziare come la sensibilità nei confronti dei problemi dell'immigrazione sia condivisibile quando avviene all’interno di quelle che sono le regole peraltro molto lasche che lo stesso Stato italiano si è dato; molte volte invece ci troviamo a dover subire e tollerare anche la violazione palese di queste regole che sono già molto permissive nei confronti dell'immigrazione.
PrésidentLa parole au Président du Gouvernement, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)En ce qui concerne cette interpellation, il faut tout d’abord encore une fois souligner que ce sujet ne relève pas de l’activité institutionnelle de la Région, mais comme par ailleurs M. Frassy l’a implicitement rappelé dans le dernier de ses considérants, des fonctions préfectorales attribuées au Président du Gouvernement par le décret du lieutenant du royaume de 1945 par l’article 44 du Statut spécial.
Par ailleurs, aux termes de l’article 97 du Règlement du Conseil, l’interpellation devrait servir aux conseillers pour poser au Gouvernement des questions sur les raisons de sa conduite ou sur ses intentions à l’égard de certains problèmes et non pas pour lui demander de relater ici dans le détail quelles sont ou quelles seront les initiatives et les actions décidées au sein du Comité de l’ordre et de la sécurité publique, présidé par le Président du Gouvernement, en sa qualité de Préfet et dont les séances se tiennent à huis clos.
Néanmoins, et je le dis dans un esprit de collaboration, compte tenu du sujet qui nous intéresse tous, je tâcherai d’être le plus exhaustif possible quant à la situation des immigrants non ressortissants de l’Union européenne et de la sécurité publique, sur la base des données qui ont été fournies par les forces de l’ordre et qui présentent une situation tout à fait différente par rapport à celle qui a été présentée par le Conseiller Frassy. Les données sont là pour le démontrer:
- en ce qui concerne le flux de citoyens extracommunautaires au Val d’Aoste, au 31 décembre 2000, 1.991 ressortissants des Pays ne faisant pas partie de l’Union européenne séjournaient dans notre Région;
- au cours de l'année 2000, dans le cadre de l’activité des forces de l’ordre visant à endiguer le phénomène de l’immigration clandestine, 117 arrêtés préfectoraux ont été pris à l’égard d’immigrants en situation irrégulière, dont 50 arrêtés d’expulsion immédiate comportant l’accompagnement à la frontière et 67 arrêtés sommant l’intéressé de quitter le territoire italien sous 15 jours. Aucune demande de régularisation n’a été présentée et 155 immigrés irréguliers ont été refoulés à la frontière italo-suisse du Grand Saint-Bernard.
Si nous comparons ces données avec celles de 1999, nous pouvons aussitôt remarquer les résultats positifs obtenus grâce aux efforts que les différents opérateurs et les forces de l’ordre ont déployés pour faire face à ce problème, notamment quant au nombre d'étrangers directement accompagnés à la frontière, il y a une augmentation de 32 pour cent. Si je compare les données concernant les arrêtés préfectoraux d’expulsion, il y en a eu 114 en 1999 et 117 en 2000; les immigrés en situation irrégulière refoulés à la frontière: il y en a eu 155 par rapport à 199 de l’année précédente et les extracommunautaires sont passés de 2.135 à 1.991.
Ces efforts se sont également traduits par ces activités et initiatives qui, avec le renforcement du contrôle du territoire ont permis de mieux maîtriser la montée de la microcriminalité liée à la présence d’immigrés clandestins ou non, tant dans la ville d’Aoste que dans l’ensemble de la Région: autant de mesures de prévention et de répression qui ont été concertées au sein du Comité pour l’ordre et la sécurité publique et ont engagé toutes les forces de l’ordre.
La police, qui ?uvre prioritairement dans la ville d’Aoste, emploie deux patrouilles motorisées pour chaque poste au cours des 24 heures, une troisième patrouille peut intervenir en cas d’urgence et une patrouille à pied dans le centre historique.
L’année dernière, ces patrouilles ont effectué 4.015 missions, soit un total de 24.090 heures d’activité, auxquelles il faut ajouter les 730 patrouilles et les 4.380 heures d’activité de la brigade mobile et de la Digos. Un service de police de proximité est également assuré; des patrouilles à pied surveillent le centre ville et les marchés et entretiennent des rapports de collaboration avec les commerçants et les citoyens, ce qui leur vaut de recueillir des renseignements précieux aux fins de la prévention et de la répression des délits. Je donnerai ensuite communication des résultats d’un sondage qui a été effectué le 16 janvier, dont les résultats sont mis à jour au 16 janvier, concernant 129 commerçants du centre historique d’Aoste.
Un autre service important a par ailleurs été organisé qui permet à tous ceux qui ne peuvent se rendre à la Questure de porter plainte depuis leur domicile.
Pour ce qui est des carabiniers, 23.825 militaires ont effectué 11.699 missions sur la voie publique, ils ont contrôlé 45.213 véhicules et identifié 58.736 personnes.
La Garde des finances a pour sa part consacré 16.418 heures au contrôle du territoire, activité qui n’est pas strictement de son ressort.
Ces quelques données témoignent bien de la présence des forces de l’ordre et des efforts déployés par celles-ci pour garantir la sécurité de notre communauté.
Les résultats obtenus sont significatifs et louables comme le démontrent les premières statistiques dont nous disposons. Il suffit de comparer les années 1999 et 2000 sur la base des données qui nous ont été communiquées par le Commandement des carabiniers:
- 1999: 2 meurtres; 2000: zéro;
- les "hold-up": 14 dont 5 à Aoste en 1999, 11 dont 3 à Aoste en 2000;
- les vols: 1.302, dont 440 à Aoste en 1999, 1.047, dont 378 à Aoste en 2000;
- les escroqueries: 70 en 1999, 51 en 2000.
Donc il y a moins 50 pour cent, moins 21 pour cent, moins 19,5 pour cent, moins 27 pour cent.
La Questure confirme cette amélioration et signale entre autres une diminution de 43 pour cent des vols à domicile, de 33 pour cent des vols à l’étalage et de 51 pour cent des vols de voiture.
Et pour en revenir à l’agression, dont a été victime un commerçant du centre historique d’Aoste - fait qui est mentionné dans le considérant de l’interpellation - la Questure a mené une enquête ciblée auprès de 129 commerçants afin d’évaluer l’incidence du phénomène de la micro-criminalité dans le centre-ville.
Voilà quels en sont les résultats au 16 janvier 2001:
- commerçants interviewés: 129;
- aucun délit: 83;
- petits vols déclarés: 12;
- petits vols non déclarés: 30;
- actes de vandalisme: 3;
- agression: 1.
Il ne s’agit que des premières données. Les résultats de l’enquête seront par la suite réorganisés par le Ministère de l’intérieur, mais ces chiffres indiquent nettement que la situation en matière d’ordre et de sécurité publique peut être considérée au Val d’Aoste comme bonne, d’un point de vue général, du moins.
Il est certain que ces statistiques ne représentent pas grand chose pour ceux ou celles qui ont été victimes d’un délit, mais il ne faut pas non plus croire que les institutions soient absentes ou qu’elles ignorent les risques engendrés par cette nouvelle société qui se complexifie.
Le Comité pour l’ordre et la sécurité publique, que je préside, consacre en effet une grande partie de son attention au phénomène de la micro-criminalité et de l’immigration clandestine comme le montrent les efforts constants des forces de police et les résultats obtenus. Certes, les différentes actions et les initiatives entreprises pourront encore être intensifiées et améliorées, notamment grâce à l’aide que tous les citoyens pourront nous apporter en dénonçant tout d’abord aux forces de l’ordre les délits dont ils ont été les victimes.
Ce qui permettra à ceux qui sont chargés de la sécurité d’intervenir sans délais et d’établir des plans de prévention et de répression ciblés.
PrésidentLa parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI)Nel prendere atto della risposta che il Presidente della Giunta ci ha fornito, che è stata una risposta "ultra petitum" per certi versi, nel senso che è andata al di là delle domande che avevamo posto nell'interpellanza, cioè limitandoci ad evidenziare i problemi dell'immigrazione clandestina, invece il Presidente della Giunta ha voluto dare uno spaccato di quello che è l’ordine pubblico generalmente inteso sul territorio regionale e di conseguenza ci ha fornito un dato statistico, che poi diventa difficile applicare a quale incidenza può avere il fenomeno dell'immigrazione clandestina su quel dato statistico perché è evidente, lo abbiamo premesso e lo ribadiamo, non possiamo pensare che tutto il fenomeno della criminalità sia legato all'immigrazione clandestina extracomunitaria. È evidente che anche i residenti e comunque i cittadini comunitari abbiano la loro parte in questi fenomeni.
Abbiamo una perplessità però: che, a fronte di dati che denotano come a livello regionale siano diminuiti certi eventi criminosi, nonostante questi dati ci dicano che è più sicura la vita in Valle d’Aosta rispetto a quanto forse non lo fosse negli anni precedenti, notiamo che comunque certi episodi, chiamiamoli pure di microcriminalità, legati al fenomeno dell'immigrazione sussistono e persistono.
Con una battuta, ma la prenda come una battuta, Presidente, non vorremmo che la diminuzione dei residenti sia dovuta al mancato rinnovo di permessi di soggiorno e dunque all’aumento dei clandestini perché su questo bisognerebbe capire quali sono i meccanismi che portano i numeri a modificarsi anche in maniera abbastanza sensibile da un anno all’altro.
Nel centro storico il questionario che le forze adibite alla pubblica sicurezza hanno fatto passare fra i commercianti ci dice che ci sono stati 42 furti. Sono tanti, sono pochi? Non lo so. Sicuramente sono un dato significativo sul quale fare qualche riflessione. Se abbiamo capito, Presidente, lei ci vuole tranquillizzare con i dati generali e sui dati generali possiamo convenire con lei; non altrettanto possiamo convenire sull’incidenza sulla criminalità e sui fenomeni illegali dell'immigrazione clandestina, anche perché su questo aspetto la sua risposta è stata molto politica, nel senso che ha glissato su quali misure in seno al comitato si ritiene di attuare nei confronti di coloro che sono in violazione di norme di legge precise.
Perché sappiamo benissimo che in questa città ci sono dei parcheggi dove non si riesce a parcheggiare perché si viene aggrediti bonariamente per il momento da extracomunitari che a più riprese, con insistenza, aggrappando e strattonando pretendono attenzioni di tipo economico.
Questo è un dato di fatto e ci sarebbe piaciuto sentirci dire che nei confronti di questa evidente situazione, che va al di là delle norme di legge, ci fosse l’intendimento di usare quella che, anche se può sembrare esagerata, viene definita tolleranza zero, nel senso che riteniamo che, di fronte a certe situazioni che possono creare anche semplicemente turbamento nel cittadino, l’Amministrazione debba dare sicurezza, invece abbiamo capito che non è nelle intenzioni del Presidente, non è nelle intenzioni del Comitato per l’ordine pubblico dare questa sensazione di sicurezza al cittadino. È vero, probabilmente essere strattonati per un braccio scendendo dalla macchina non comporta?
(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)
? Presidente, mi sembra che abbia detto che nel comitato darò le risposte tecniche, mi sembrava che quelle fossero le risposte tecniche, evidentemente, Presidente, ha voluto fare una premessa tecnica e poi ha fatto una replica politica.
Presidente, io non capisco niente; lei non capisce le sensibilità dei nostri cittadini perché quando fa buio d’inverno su certi parcheggi che possono essere illuminati, ma non lo sono a sufficienza dappertutto, la gente soprattutto le donne e gli anziani hanno paura, non hanno l’auto blu, Presidente?
(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)
? qualcuno le avrà in questa Regione o no? Lei non ha l’auto blu, Presidente? No, va bene. Non capisco quale sia la sua insofferenza ai problemi che sono sentiti dalla gente comune. Questi sono problemi sentiti dalla gente comune?
(interruzione del Presidente della Giunta, fuori microfono)
? non ho detto questo.