Objet du Conseil n. 1756 du 21 décembre 2000 - Verbale

OGGETTO N. 1756/XI – IMPEGNO PER IL RILASCIO A MEHRANGIZ KAR DEL PERMESSO DA PARTE DELLE AUTORITÀ IRANIANE, PER IL RITIRO IN ITALIA DEL PREMIO "DONNA DELL'ANNO". (Approvazione di risoluzione)

Il Presidente LOUVIN propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dai Consiglieri Secondina SQUARZINO e Teresa CHARLES, iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 1751/XI).

Illustra il Consigliere Teresa CHARLES.

IL CONSIGLIO

- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: ventisei);

APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

VISTI i nomi delle donne finaliste al premio internazionale "Donna dell'anno" istituito dalla Presidenza del Consiglio regionale della Valle d'Aosta in collaborazione con Soroptimist International, con la sede Rai della Valle d'Aosta e con la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Torino, e precisamente di Soeur Emmanuelle, religiosa della Congrégation de Sion, Francesca Zuccari, volontaria della Comunità di S. Egidio, e dell'avvocata iraniana Mehrangiz Kar;

RILEVATO con rammarico che una di queste, e precisamente Mehrangiz Kar, non ha potuto essere presente nella serata di assegnazione del premio, svoltasi a Saint-Vincent il 15 dicembre 2000, in quanto il Governo iraniano non le ha concesso il visto per recarsi all'estero;

ESPRIME

apprezzamento e stima per il lavoro che ciascuna di esse ha svolto e svolge tuttora nel proprio paese a favore dei più deboli ed indifesi;

AUSPICA

che in un prossimo futuro le autorità iraniane rilascino a Mehrangiz Kar il permesso di venire in Italia per incontrarsi con la giuria che l'ha premiata;

CHIEDE

al Presidente del Consiglio, anche in qualità di coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, di sollevare tale questione nelle sedi più opportune, in modo da coinvolgere altre istituzioni nel sostegno a questa iniziativa;

INVITA

i parlamentari valdostani ad assumere iniziative nei confronti del Ministero degli Esteri affinché siano attivati i necessari canali diplomatici che consentano alla donna iraniana, segnalata dalla Giuria per la designazione della "Donna dell'anno", di venire in Italia per ricevere il premio che le è stato assegnato.

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