Objet du Conseil n. 1739 du 20 décembre 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1739/XI Trasferimento dallo Stato alla Regione delle funzioni e dei compiti relativi al collocamento e alle politiche attive del lavoro. (Interpellanza)
Interpellanza Premesso:
- che la Legge 59/97 ha previsto il conferimento alle Regioni delle funzioni e dei compiti relativi al collocamento e alle politiche attive del lavoro;
- che il trasferimento di tali funzioni alla Regione Valle d’Aosta è stato oggetto di lunghe dispute in Commissione paritetica, relativamente alle delegabilità, negata dallo Stato, dei compiti ispettivi e di vigilanza in materia di lavoro;
- che l’Amministrazione regionale avrebbe recentemente accettato la posizione espressa dallo Stato, rinunciando così alla rivendicazione delle competenze ispettive e di vigilanza;
- che sarebbe stato raggiunto l’accordo in Commissione paritetica sul trasferimento di competenza;
- che il provvedimento è ora in attesa di essere formalizzato dal Governo;
Rilevato che la Regione Autonoma Valle d’Aosta in materia di politiche del lavoro e formazione professionale ha una propria struttura articolata in due distinti sevizi, l’Agenzia e l’Osservatorio;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale per sapere:
1) se corrisponde a verità la voce sul raggiunto accordo in Commissione paritetica e in caso affermativo quali siano i contenuti;
2) quali riflessi comporterà nella struttura regionale del Dipartimento Politiche del lavoro il trasferimento delle funzioni statali;
3) se vi sia già un piano di riordino del settore e in caso affermativo quale sia la sua articolazione.
F.to: Frassy
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)L’argomento che affrontiamo in questa interpellanza è un argomento che riteniamo abbia una duplice importanza, intanto per la materia, ma poi per il completamento dell’autonomia della nostra Regione e importanza anche per quella devoluzione di competenze che dovrà caratterizzare l’assetto federale della futura Italia.
Ricordiamo come una serie di leggi, passate alla memoria come "leggi Bassanini", abbiano previsto tutta una serie di trasferimenti di funzioni alle regioni.
Successivamente decreti legislativi di attuazione di queste norme hanno previsto i percorsi attraverso i quali le regioni avrebbero dovuto nei fatti arrivare a concretizzare la gestione di queste competenze. Il decreto legislativo n. 469/1997 è interamente dedicato alle competenze da trasferirsi alle regioni e agli enti locali in materia di mercato del lavoro.
Dal 1997 ad oggi sono passati tre anni; in parecchie regioni si sono concretizzati i trasferimenti previsti dalla "Bassanini" e ribaditi da questi decreti di attuazione. Sappiamo che l’iter delle Regioni a Statuto speciale è più complesso in quanto c’è la necessità di emanare provvedimenti ad hoc, sappiamo però che anche in altre Regioni a Statuto speciale dopo le iniziali difficoltà si è arrivati alla conclusione del cammino di trasferimento di queste competenze. Non voglio dire che la Valle d’Aosta sia ultima, ma non è sicuramente fra le prime nell’arrivare a concretizzare questo trasferimento.
Da notizie che abbiamo colto sembrerebbe che la Commissione paritetica abbia definito l’accordo in materia e che di conseguenza sia alla firma del Governo il decreto che andrà a trasferire queste competenze.
Innanzitutto vorremmo sapere se questa è una voce fondata e in tal caso quali siano i contenuti di questo accordo che consentirà la concretizzazione del trasferimento delle competenze in materia di lavoro.
I punti successivi della nostra interpellanza hanno riferimento a quello che accadrà nella nostra Regione anche perché la nostra Regione ha già delle funzioni in materia di politiche del lavoro tant’è che esiste la Direzione politiche del lavoro dalla quale si dipartono due sottostrutture: l’Agenzia del lavoro e l’Osservatorio.
L’Agenzia del lavoro era nata soprattutto per la formazione, la quale poi è stata in gran parte delegata a sua volta al Consorzio formazione. Ora non vogliamo dire che l’Agenzia del lavoro paradossalmente sia rimasta disoccupata, ma questa struttura ha un po' sconfinato nelle funzioni dell’Ufficio regionale, ma ministeriale, politiche del lavoro.
È evidente che l’accentramento di queste funzioni in capo all’Amministrazione regionale comporterà l’esigenza di andare ad armonizzare le strutture esistenti con le strutture che verranno acquisite all’Amministrazione regionale e allora vorremmo capire quali riflessi vi saranno sulle strutture regionali e se vi sia già un piano di riordino del settore tenendo presente che alcuni fatti recenti hanno dimostrato come, ogni qualvolta che si tratta non solo di avere competenze, ma anche di aumentare l’organico per il trasferimento del personale, vi siano poi situazioni complesse che devono essere oggetto di attenta valutazione. Il riferimento recente ed evidente è a quanto è accaduto con la regionalizzazione dei vigili del fuoco.
È vero che l’articolo 7 del decreto legislativo prevede il mantenimento della posizione retributiva e lascia aperta l’opzione della posizione previdenziale in essere, ma nulla dice sull’inquadramento, di conseguenza vorremmo capire se su questo aspetto già qualche ipotesi è stata delineata.
Vorremmo capire anche come verrà gestito il fenomeno oggetto fra l’altro di controversia sindacale, del part-time così come lo gestisce l’Amministrazione regionale, un part-time che si definisce orizzontale ossia distribuito su tutti i giorni della settimana, mentre gli uffici ministeriali hanno la possibilità di concedere part-time cosiddetti "verticali o misti" ossia a giorni alterni. Può essere un problema di poco conto, ma riteniamo che sia un problema che ha un suo riflesso soprattutto perché il part-time è notoriamente utilizzato dalle donne per conciliare il diritto al lavoro con il diritto ad occuparsi delle vicende familiari.
Vorremmo anche capire se nell’ambito di questo riordino, che prima o poi dovrà essere disegnato, sia stata ipotizzata o sia già esistente l’integrazione con il SILDE, il sistema informativo del lavoro, che dovrebbe consentire alle strutture periferiche di dialogare comunque con le strutture centrali.
È evidente che se in Commissione paritetica è stato raggiunto l’accordo, può essere che da qui a breve ci si trovi a dover gestire queste nuove competenze. Allora riteniamo opportuno che il Consiglio sia informato su ciò che si andrà a delineare anche perché, come abbiamo più volte recriminato in aula, il rapporto con la Commissione paritetica in Consiglio non è tenuto. La Commissione paritetica viene avallata dal Consiglio, ma diventa un momento di comunicazione politica fra la Giunta e la commissione stessa, di conseguenza ci aspettiamo delle risposte che possano darci delle informazioni più complete rispetto alle indiscrezioni ad oggi note.
PresidenteLa parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV)La loi n° 59/1997 déléguait le Gouvernement à l’effet de prendre des décrets législatifs en vue de conférer aux Régions et aux collectivités locales un certain nombre de fonctions et de tâches administratives.
Aussi, le décret de décembre 1998, le décret n° 469, a-t-il attribué aux Régions à Statut ordinaire les fonctions en matière de marché du travail et donc de placement et de mesures pour l’emploi. Ce décret prévoyait entre autres que le transfert aux régions et aux provinces autonomes ait lieu dans le respect des statuts de celles-ci et aux termes des dispositions d’application spéciales.
Quant à la Vallée d’Aoste, la Commission paritaire a été saisie de la rédaction desdites dispositions d’application en 1997. L’ébauche du texte y afférent a été adoptée par cette commission le mois de septembre 2000; ce texte sera soumis à l’avis de cette Assemblée dès que le Ministère des affaires régionales aura achevé les formalités y afférentes pour la transmission à l’Assemblée du texte même.
Ces dispositions sanctionnent le passage à la Vallée d’Aoste des fonctions relatives au service de placement, établissent les rapports entre les fonctions qui demeurent du ressort du Ministère du travail et de la sécurité sociale et valorisent davantage les compétences régionales en matière de politiques de l’emploi.
Elles fixent par ailleurs les modalités d’attribution à la Région des biens et des ressources financières, humaines et matérielles liées aux nouvelles fonctions qui seront exercées par celle-ci.
D’autres dispositions portent suppression des organes collégiaux et des bureaux périphériques du ministère existants actuellement.
Quant aux fonctions de l’inspection du travail, le Gouvernement a estimé que ces attributions ne pouvaient être déléguées aux régions. Aucune région italienne ni à statut ordinaire ni à statut spécial n’a effectivement reçu de tels pouvoirs. Seulement les Provinces de Trento et Bolzano exercent les fonctions propres, mais ceci aux termes d’un décret de 1980.
En ce qui concerne les retombées de ce transfert sur l’organisation des structures de l’Administration régionale concernées, il est évident qu’une révision globale du système régional de promotion de l’emploi s’impose, compte tenu des nouvelles tâches et surtout de l’intégration sur l’ensemble du territoire valdôtain des services pour l’emploi, des mesures et des projets de formation.
Il sera donc pourvu à cette réorganisation au sens des dispositions d’application susmentionnées, à savoir par une loi régionale qui devra être promulguée dans les douze mois qui suivent l’entrée en vigueur desdites dispositions.
Il y a lieu de préciser par ailleurs que la Région ne pourra exercer les fonctions qui lui sont transférées qu’à compter de l’entrée en vigueur de cette loi régionale.
PresidenteLa parola al Consigliere Frassy.
Frassy (FI)Molto brevemente, prendiamo atto che il Presidente ci conferma che l’accordo è stato raggiunto in Commissione paritetica e che ci troveremo di conseguenza a ratificarlo per quanto concerne la parte regionale in quest’aula.
Prendiamo atto che ci vuole una legge regionale che debba dare entro 12 mesi attuazione. La raccomandazione è che su un argomento del genere i 12 mesi vengano gestiti per un confronto politico e che non ci sia, come spesso accade su provvedimenti importanti, la fretta delle ultime settimane che ci impedisce il confronto politico.
Questa è una raccomandazione perché riteniamo che le politiche del lavoro siano un interesse comune al di là delle diverse posizioni politiche.
PresidenteSono le ore 12,58. Il Consiglio è sospeso e riprenderà nel pomeriggio alle ore 16.
La seduta è tolta.