Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 1735 du 20 décembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1735/XI Riarginatura della sponda destra della Dora nella zona compresa tra i Comuni di Nus e Fénis. (Interpellanza)

Interpellanza Verificato che, in occasione dell’alluvione dell’ottobre scorso, la Dora Baltea ha eroso parte dei terreni posti sulla destra orografica, distinti catastalmente al foglio 2 del comune di Fénis, danneggiando parte della rete fognaria delle frazioni Tillier e Fagnan e abbattendo un traliccio dell’alta tensione;

Ritenuto che tale vasta erosione sulla destra orografica sia stata favorita dall’innalzamento innaturale della sponda prospiciente, posta sulla sinistra orografica della Dora, sita in comune di Nus e destinata a discarica, che un tempo costituiva zona naturale di esondazione del fiume;

Creduto opportuno avere informazioni al riguardo;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l’Assessore competente per sapere:

1) se è vero che l’ampia erosione verificatasi sulla destra orografica della Dora, all’altezza del comune di Fénis, sia stata principalmente provocata dai lavori di innalzamento della sponda sinistra, operati in comune di Nus per realizzare una discarica e, in ogni caso, quando, da chi e per chi è stato ottenuto detto innalzamento;

2) come s’intende procedere alla riarginatura della sponda destra e al ripristino di quanto danneggiato;

3) come e quando s’intende intervenire per recuperare nuovamente una cassa naturale di esondazione nella zona.

F.to: Curtaz

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)A dire il vero il contenuto dell'interpellanza mi sembra abbastanza chiaro e circoscritto, quindi mi rimetto alla narrativa e aspetto la risposta dell’Assessore.

PrésidentLa parole à l’Assesseur au territoire, à l’environnement et aux ouvrages publics, Vallet.

Vallet (UV)Il progetto presentato dalla Comunità montana Monte Emilius per la realizzazione di una discarica per lo smaltimento finale dei materiali inerti in località Chatelet di Nus su un’area in sponda sinistra della Dora Baltea fra l’autostrada e il corso d’acqua è stato approvato dalla Giunta nel settembre 1997.

Tale provvedimento chiudeva una vicenda risalente agli inizi degli anni '90 quando venne espresso un parere negativo alla realizzazione della discarica accogliendo le motivazioni di inopportunità espresse dai Comuni di Nus e Fénis, soprattutto in relazione ai tempi eccessivamente lunghi previsti per il recupero dell’area.

Con l’approvazione del 1997, i quantitativi da depositare sono stati drasticamente ridotti da 280.000 metri cubi iniziali agli attuali 60.000 metri cubi previsti.

Il progetto prevede il ritombamento fino al piano di campagna, si stabilisce la quota del piano di campagna a 505 metri sul livello del mare, di due delle tre fosse derivanti da attività di escavazioni del passato presenti nell’area mai recuperate.

Viene inoltre garantita una fascia di rispetto dalla sponda della Dora, ampia 10 metri, preservando la vegetazione ripariale esistente dove non sono previsti interventi con funzione di costituire una barriera visiva.

Sulla terza fossa sono previsti solo interventi di sistemazione delle scarpate.

L’intero intervento permette quindi di rendere fruibile con percorsi pedonali le aree rinverdite.

Il rispetto delle quote di campagna permette di preservare la funzione di area di laminazione all’intera zona rispettando quindi anche i principi del piano stralcio delle fasce fluviali che indicano la zona come esondabile.

Le foto aeree del dopo alluvione di ottobre dimostrano che l’area ha svolto la sua funzione così come accadde nel 1993; la maggior portata della Dora Baltea ha provocato però l’esondazione su una superficie maggiore.

Come si può verificare in sponda destra invece l’erosione è avvenuta in corrispondenza di un punto di cambiamento di direzione dell’alveo, il quale risulta naturalmente più erodibile perché è il punto dove maggiore è l’energia posseduta dalla corrente per il cambiamento di direzione.

Non riteniamo pertanto che siano stati i lavori dell’area di discarica a provocare l’erosione bensì l’enorme quantità di acqua decisamente superiore ai livelli di portata relativi all’evento del 1993, tali da sviluppare una maggiore energia nel punto di modificazione della traiettoria sufficiente a provocare l’erosione di sponda.

Per quanto riguarda la seconda questione: "come si intende procedere alla riarginatura della sponda destra?", il 31 ottobre scorso si è svolto un sopralluogo con i tecnici della SNAM e del competente servizio regionale alla presenza del sindaco del Comune di Fénis nel corso del quale è stato definito tecnicamente l’intervento di protezione dell’erosione della sponda che sarebbe stato eseguito direttamente dalla SNAM stessa.

La sponda destra verrà protetta attraverso la realizzazione di un'opportuna difesa di sponda collocata sull’attuale profilo di erosione. Non verrà quindi ristretto l’alveo.

Per quanto riguarda la terza questione: "come e quando si intende intervenire per recuperare nuovamente una cassa naturale di esondazione?", devo dire che nei giorni successivi all’alluvione sia il Comune di Nus che quello di Fénis hanno cominciato a conferire nell’area il materiale di risulta proveniente dagli interventi di pulizia e di ripristino dei danni alluvionali. Tale materiale è stato per il momento accatastato in modo disordinato, ma sono in corso le valutazioni tecniche per colmare anche il terzo fosso di cui ho detto ancora disponibile nell’area sempre fino a solo alla quota di campagna originaria, preservando così la funzione di laminazione dell’area.

PrésidentLa parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (PVA-cU)Prendo atto della risposta dell’Assessore seppure con una perplessità: non perché non riconosca all’Assessore una correttezza alle risposte che normalmente dà alle interpellanze, perché devo riconoscere che l’Assessore Vallet è sempre puntuale e corretto nelle sue risposte, però, quando l’Assessore mi ha detto: "? contrasta o meglio contrasterebbe con quanto mi è stato riferito?". Io ho osservato che i lavori per la realizzazione di questa discarica sulla sponda sinistra della Dora hanno innalzato in maniera significativa quello che l’Assessore nella sua relazione chiama la quota del piano di campagna.

Invito l’Assessore a riverificare questo dato perché potrebbe trattarsi di un errore visivo o di un cattivo ricordo degli abitanti, ritengo strano però che molte persone ricordino la stessa cosa nello stesso modo, persone della zona che hanno i prati, che coltivano, che portano le mucche e non persone che vanno lì una volta ogni tanto perché non vorrei che si trattasse, per tornare a un discorso che facevamo una mezz’oretta fa, di un problema o di cattiva progettazione o di cattiva realizzazione a cui non è conseguito un controllo adeguato.

Ritengo che anche un aumento di quota in ipotesi di un paio di metri abbia delle conseguenze piuttosto pesanti per quanto riguarda il flusso dell’acqua in caso di piene, perché l’acqua in questa occasione ha provocato assai più danni sulla parte destra della Dora, cosa che era avvenuta in misura minore nelle precedenti alluvioni e a una valutazione di buon senso questo sarebbe stato determinato anche e soprattutto dal fatto che ci sarebbe stato questo innalzamento della quota sulla parte orografica sinistra della Dora.

Prendo atto, ripeto, dei dati forniti dall’Assessore; lo invito peraltro, se possibile, di verificare con maggiore precisione questo elemento che mi sono permesso di dargli in modo che la vicenda possa essere analizzata compiutamente, anche per non ripetere eventuali errori che siano stati commessi.

Si dà atto che, dalle ore 11,51, presiede il Vicepresidente La Torre.