Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 1731 du 20 décembre 2000 - Resoconto

OGGETTO N. 1731/XI Ruolo dell’Assessorato all’industria, artigianato ed energia in relazione alla prossima istituzione della Camera di commercio. (Interrogazione)

Interrogazione Preso atto della dichiarazione rilasciata dall’Assessore regionale alle finanze in merito all'istituzione entro il corrente anno della Camera di Commercio anche nella nostra Regione;

Constatato che detta istituzione a carattere locale può comportare il definitivo superamento dell’Assessorato all’Industria e Artigianato;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

la Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere:

1) se ritiene superato il ruolo svolto dall’Assessorato all’Industria e Artigianato a cui era stato delegato fino ad oggi a svolgere anche il ruolo della Camera di Commercio;

2) i tempi entro i quali intende procedere all'istituzione della nuova struttura.

F.to: Beneforti

PrésidentLa parole à l’Assesseur à l’industrie, à l’artisanat et à l’énergie, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE)La questione della riforma del sistema camerale in Valle d’Aosta era stata già oggetto nella passata legislatura di una discussione approfondita.

Nella passata legislatura il Consiglio regionale aveva votato nel 1998 un ordine del giorno in cui si diceva testualmente che il Consiglio esprime la volontà che sia la prossima legislatura, cioè questa, a porre in essere tutte le azioni tese a razionalizzare, ridefinire, riqualificare il sistema e a creare in tempi ragionevolmente rapidi un organismo in grado di dare rappresentatività e governo autonomo agli operatori economici.

Questo è stato poi ripreso nel programma dell’attuale maggioranza in cui si prevede che attraverso un adeguato strumento di autonoma rappresentanza le associazioni economiche e i liberi professionisti della Regione potranno svolgere un ruolo di supporto e promozione degli interessi generali che attengono alle imprese e alle libere attività professionali e che per realizzare questo si procederà attraverso i principi del federalismo anche nel settore economico volto a ridurre il ruolo di gestione dell’Amministrazione regionale riconducendo la sua azione alle attività di indirizzo, programmazione, coordinamento, valutazione e controllo.

Questo è quanto si sta facendo, quindi non si sta facendo altro che realizzare il programma di maggioranza. Questo programma non prevede, come è scritto nella premessa dell'interrogazione, il superamento dell’Assessorato dell’industria. Qualora si addivenga a un accordo nel corso del confronto aperto con le organizzazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali nell’ambito del patto per lo sviluppo, indubbiamente le funzioni dell’Assessorato muteranno, ma sicuramente non verrà soppresso.

Quindi posso tranquillizzare, semmai abbia avuto qualche preoccupazione in merito, il Consigliere Beneforti anche perché le questioni legate all’assistenza delle imprese, al servizio contingentamento, alle questioni dell’energia, alle attività produttive e zona franca, alle attività promozionali e alle attività delle imprese artigiane continueranno ad operare.

Per quanto riguarda i servizi camerali, potrà cambiare il ruolo dell’Assessorato che sarà prevalentemente in questo caso un ruolo di indirizzo e non di gestione.

Vorrei ricordare come nel Consiglio di metà novembre proprio un'interpellanza del Consigliere Beneforti metteva in evidenza la necessità di portare avanti con azioni concrete il patto per lo sviluppo sottoscritto con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Proprio uno dei punti di tale patto riguarda la riforma dei servizi camerali ed è quanto si sta facendo.

La Giunta ha predisposto una bozza, che nel mese di gennaio verrà portata in discussione al tavolo del patto dello sviluppo e di conseguenza si darà in questo caso attuazione a un impegno di concertazione con le forze sociali e imprenditoriali.

Il confronto inizierà a gennaio e ci auguriamo che sia il più rapido possibile tenuto conto del fatto che per quanto riguarda le funzioni camerali si tratta di andare a definire un ente e una struttura che progressivamente assumerà maggiori funzioni, tenuto conto del fatto che le funzioni camerali per ben 54 anni in Valle d’Aosta sono state svolte dalla Regione. Sarà quindi un processo graduale e concordato con le organizzazioni sociali e imprenditoriali interessate.

PrésidentLa parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU)Prendo atto della risposta dell’Assessore, ma dal mio punto di vista non posso essere soddisfatto. Già un anno fa esprimemmo in questa sede il nostro parere contrario all'istituzione della camera di commercio o di un organismo autonomo così come lo ha chiamato oggi l’Assessore.

Non pensavamo, come non pensiamo oggi, di essere ascoltati. Purtroppo ha prevalso il peso delle aziende commerciali, ha prevalso il peso delle aziende artigiane, ha prevalso il peso degli industriali e delle loro associazioni di categoria, che hanno chiesto a gran voce l’istituzione della camera di commercio anche in Valle d’Aosta. Lo hanno chiesto come se in questi 55 anni di vita dello Statuto speciale non fosse stato fatto niente nei loro confronti.

Hanno detto, almeno così ho letto, che vogliono assumersi le loro responsabilità ritenendo la camera di commercio un organo fondamentale di supporto e promozione degli interessi generali delle imprese.

Vedremo cosa sapranno fare, vedremo quale sviluppo, rilancio e assistenza sapranno dare alle attività economiche, artigiane, industriali, commerciali e turistiche sia agli effetti produttivi, sia agli effetti occupazionali. Comunque io resto del mio parere che è quello di restituire all’Assessorato regionale il ruolo che gli compete.

Per noi l’istituzione della camera di commercio vuol dire solo cedere ad una rivendicazione di parte e non rendere il "sistema Valle d’Aosta" più competitivo come si vuol far credere; vuol dire creare un ulteriore carrozzone, la cui gestione è affidata alle categorie che l’hanno rivendicata; vuol dire dichiarare anche se non la definitiva soppressione quanto meno il ridimensionamento dell’Assessorato competente già abbondantemente smembrato; vuol dire dimostrare l’incapacità della Giunta e anche del Consiglio regionale di difendere e tutelare la propria autonomia, oltre alle prerogative che gli provengono dallo Statuto speciale; vuol dire, infine, mettere in atto un'operazione puramente partitica e di movimenti sul piano clientelare ed elettorale perché questo alla fine è lo scopo per il quale viene ad istituirsi in Valle d’Aosta la camera di commercio o l’organismo autonomo così come lo ha chiamato l’Assessore.

Accreditare infine nell'opinione pubblica e fra gli operatori dei settori interessati che la camera di commercio sarà il toccasana di tutti i mali, vuol dire illudere il prossimo e mentire sapendo di mentire. Comunque, come dicevo prima, chi vivrà vedrà.

Vedremo quale ruolo giocherà questo nuovo organismo che è stato richiesto a gran voce da parte delle categorie e degli operatori economici interessati. Stiamo attenti perché gli interessi degli operatori economici non coincidono, e finora non sono mai coincisi del tutto, con gli interessi dell'intera Valle d’Aosta.

Quando si creano nuovi enti ed istituzioni mai dobbiamo guardare i riflessi che possono avere sull'intera Valle d’Aosta indipendentemente dal fatto che la loro istituzione faccia parte o meno del programma di maggioranza. Ciò che è buono viene accettato, ma ciò che non è accettabile non può essere portato avanti se non è nell’interesse generale della collettività valdostana. Mi sembra che questo provvedimento, se sarà preso, sia un attentato allo Statuto speciale, perché vuol dire rivedere in negativo una prerogativa che avevamo e che forse non abbiamo saputo sfruttare.