Objet du Conseil n. 44 du 28 février 1974 - Verbale
OGGETTO N. 44/74 - Costruzione di uno stabilimento industriale in Comune di Arnaz. Ultimazione dei lavori. Modifica di clausole della convenzione stipulata tra la Regione e la Società S.I.V..
Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente relazione concernente l'oggetto: "Costruzione di uno Stabilimento industriale in Comune di Arnaz. - Ultimazione dei lavori. - Modifica di clausole della convenzione stipulata tra la Regione e la Società SIV", relazione trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 28 febbraio 1974:
Allo scopo di porre rimedio alla grave crisi occupazionale di mano d'opera femminile verificatasi in bassa Valle d'Aosta in seguito alla chiusura di stabilimenti industriali, il Consiglio regionale aveva approvato a suo tempo la proposta relativa all'insediamento di una nuova attività industriale avente per oggetto la produzione di filati di titolo medio-fine di alta qualità, con la prevista occupazione di circa 120 addetti, suddivisi in più turni giornalieri per l'utilizzazione totale e continuata degli impianti.
Il progetto di massima del nuovo stabilimento, da costruire dalla Regione e da cedere in affitto alla Società SIV, prevedeva un fabbricato di mq. 10.000 circa di superficie utilizzabile, distribuita su un avancorpo e su una sala di lavorazione contenente il macchinario del ciclo.
Le spese inizialmente previste erano di Lire 800 milioni circa a carico della Regione (per le opere edilizie e impianti fissi) e di Lire 1.400.000.000 circa a carico della Società SIV (per l'acquisto e l'installazione del macchinario).
Con provvedimento in data 28 luglio 1972 il Consiglio regionale stabiliva:
1. di approvare, in linea di massima, la proposta di bozza di convenzione da stipulare dalla Regione e dalla Società SIV per la costruzione e l'affitto del nuovo stabilimento industriale di cui si tratta;
2. di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo di esecuzione per addivenire alla realizzazione dell'iniziativa.
Con deliberazione della Giunta n. 343 in data 7.2.1973, ratificata dal Consiglio reginale in data 28.2.1973, fu approvato lo schema definitivo della convenzione di cui sopra che prevedeva, fra l'altro, l'impegno da parte della Società SIV:
1. di fornire il progetto esecutivo dell'opificio e degli impianti;
2. di acquistare il macchinario occorrente (spesa prevista in L. 1.400.000.000);
3. di assumere al lavoro manodopera locale disponibile per circa 120 addetti, con un minimo di cento addetti (ad eccezione dei tecnici di alta specializzazione, in numero comunque inferiore a 10 unità, sempre che i detti tecnici non siano reperibili nella zona);
4. pagare alla Regione un canone di affitto di annuale Lire 20 milioni a decorrere dal terzo anno successivo alla data di decorrenza della locazione dello stabilimento.
Con lettera in data 26 marzo 1973 la Società SIV comunicava, fra l'altro, quanto segue:
"Nell'autunno 1971 la "Carminati Industrie Tessili S.p.A." iniziava trattative, su sollecitazione della R.A.V.D.A., con la Regione stessa in merito all'insediamento di uno stabilimento nella zona di Arnaz. Successivamente, la "Carminati Industrie Tessili S.p.A." continuava le trattative tramite la SIV - S.p.A.". In tale epoca venivano predisposti progetti e conteggi di economicità sulla base dei valori allora correnti e sul presupposto della costruzione di un opificio di circa mq. 10.000 coperti per una occupazione di un centinaio di addetti.
I suddetti conteggio e preventivi si possono così compendiare:
- costruzione opificio, completo di impianti |
L. |
800.000.000 |
- acquisto macchinari e scorte di esercizio |
L. |
1.400.000.000 |
cifre queste vagliate ed approvate, in sede di istruzione della pratica di mutuo di Lire 1.000.000.000 presso l'IMI, a suo tempo presentata e successivamente approvata dall'IMI e dal Comitato della legge n. 623.
Successivamente, a seguito della individuazione del terreno idoneo da parte della Regione, alle conseguenti lunghe trattative per il suo acquisto ed ai rilievi e sondaggi effettuati in loco ed ai pareri della S.A.V. e dei tecnici interpellati, si è resa indispensabile una progettazione non più ad un piano solo, ma con introduzione di un seminterrato di eguale superficie tale da costituire difesa da infiltrazioni di acqua presente nel terreno che avrebbero costituito un pericolo certo la agibilità e la sicurezza degli impianti e delle installazioni tecniche oltre che delle materie prime e dei prodotti particolarmente sensibili all'umidità.
Questi motivi tecnici, unitamente al trascorrere del tempo, hanno reso non più attuali le previsioni e i conteggi inizialmente formulati.
Le vicende monetarie di questi ultimi tempi hanno creato poi delle grosse variazioni nei costi degli impianti e dei macchinari in gran parte di provenienza straniera.
Le differenze dei conteggi e dei preventivi si riassumono nelle seguenti cifre:
- maggior costo della costruzione degli impianti (di cui L. 400.000.000 per i soli impianti |
Lire |
900.000.000 |
- maggior costo del macchinario |
Lire |
350.000.000 |
A questo punto la "SIV - S.p.A." è stata costretta, per il buon fine dell'operazione, a rivedere la progettazione iniziale in maniera da equilibrare parte dei maggiori costi con l'ampliamento dell'apparato produttivo e conseguente incremento dell'occupazione (30% in più) talché il costo per addetto rimanesse in termini economicamente sopportabili.
La nuova progettazione ed i conseguenti calcoli consegnati alla Regione Autonoma Valle d'Aosta nel mese di febbraio 1973 sono stati effettuati, quindi, su questo presupposto e con la preoccupazione di ripartire in due fasi il costo totale della costruzione e dei lavori che però esigono una continuità di esecuzione da parte dell'Impresa, per motivi sia tecnici che di economicità.
Dato il notevole divario tra i conteggi iniziali e quelli attuali la "SIV - S.p.A." è venuta nella determinazione di accollarsene la massima parte e più precisamente:
Lire |
350.000.000 |
per maggior costo del macchinario |
Lire |
900.000.000 |
per tutti gli impianti fissi che rimarranno di proprietà della Regione Autonoma Valle d'Aosta in quanto incorporati nell'immobile e che inizialmente e in convenzione dovevano essere a carico della Regione stessa. |
Della differenza, per quanto riguarda la sola costruzione dell'opificio, la sottoscritta Società chiede che la Regione Autonoma Valle d'Aosta si accolli il maggior costo rimanendo l'opificio stesso di proprietà regionale con conseguente revisione del canone annuo di locazione".
Purtroppo i prezzi di tutti i materiali sono notevolmente aumentati dal mese di marzo 1973 ad oggi e tendono tutt'ora ad aumentare, per cui occorre provvedere al più presto all'ultimazione dell'opera.
Va osservato che, rispetto alle previsioni iniziali di una superficie utilizzabile di circa 10.000 mq., il progetto esecutivo, in fase di avanzata realizzazione per la parte strutturale al rustico, prevede ora le seguenti superfici utili:
a) al piano rialzato |
mq. |
11.625; |
b) al piano seminterrato |
mq. |
11.800. |
Di conseguenza, al paino rialzato saranno ampliati i reparti di lavorazione, confezione, ecc. ed il settore uffici, mentre nel piano seminterrato potranno trovare sede vari servizi accessori quali: magazzini, scorte, servizi di emergenza, centrali di condizionamento, autorimesse, ecc.
Va tenuto presente che il nuovo Stabilimento, per la sua ubicazione lontana dai grandi centri tessili, deve anche essere dotato di idonei servizi di officina e di magazzino scorte, ecc., servizi che debbono ovviamente essere realizzati con una certa ampiezza, in vista dell'eventuale raddoppio dell'impianto di lavorazione.
Il nuovo Stabilimento assicurerà una alta qualificazione tra le Industrie tessili a livello europeo, che potrà dare all'industria della Valle d'Aosta una posizione di prestigio nel campo della produzione specifica, assicurando altresì alle persone addettevi condizioni di lavoro sano e il più possibile protetto secondo i più recenti dettami della tecnica moderna.
Tenuto conto dei maggiori lavori e dell'intervenuto rilevante aumento dei prezzi, l'ulteriore spesa da finanziare dalla Regione per l'ultimazione dell'opera è prevista in complessive L. 950.000.000 circa, comprensiva degli oneri per la revisione dei prezzi contrattuali e per l'I.V.A.
Anche la Società SIV deve provvedere al finanziamento di rilevanti maggiori spese che si possono riassumere come segue:
- la spesa per i macchinari, inizialmente prevista in L. 1.400.000.000 è ora aumentata a L. 3.050.000.000, di cui L. 550.000.000 per l'acquisto e l'installazione di nuovi macchinari in conseguenza dell'ampliamento della superficie utilizzabile dello Stabilimento;
- la spesa per gli impianti fissi, inizialmente prevista a carico della Regione, viene assunta a carico della Società SIV nel suo attuale ammontare previsto in L. 680.000.000;
- la spesa per le scorte varie, già prevista inizialmente in L. 200.000.000, è attualmente prevista in L. 350.000.000.
Pertanto, la Società SIV sollecita l'ultimazione dello Stabilimento per potervi installare i moderni e costosi macchinari, in parte già depositati nei locali disponibili del vicino Stabilimento della ex SIRCA-DAVIT ora di proprietà regionale e in parte occupati dalla Società APPEL.
In data 1 febbraio 1974 le Commissioni consiliari permanenti per il Lavori Pubblici e per l'Industria e Commercio, in riunione congiunta, hanno esaminato il problema dell'ultimazione dei lavori di costruzione dello Stabilimento industriale di Arnaz, concordando che la Giunta sottoponga sollecitamente al Consiglio concrete proposte per la modificazione di alcune clausole della convenzione a suo tempo stipulata tra la Regione e la Società SIV, in relazione all'avvenuto aumento delle spese per la costruzione dello Stabilimento industriale suddetto, nonché per l'approvazione dell'ulteriore spesa prevista, al fine di evitare la sospensione dei lavori ed ulteriori maggiori spese a causa della continua lievitazione dei prezzi dei materiali e della manodopera.
La Giunta, riesaminato il problema di cui si tratta, propone che il Consiglio regionale
DELIBERI
1) di concordare, in linea di massima sulle seguenti proposte intese ad assicurare la continuazione e l'ultimazione dei lavori di costruzione dello Stabilimento industriale di Arnaz, da cedere in affitto alla Soc. SIV:
a) approvazione dell'ulteriore spesa di L. 950.000.000 prevista a carico regionale per l'ultimazione dei lavori di costruzione dello Stabilimento industriale di cui si tratta;
b) assunzione a carico della Soc. SIV della maggiore spesa di L. 1.650.000.000 per il maggior costo del macchinario, nonché della spesa di L. 680.000.000 per gli impianti fissi (che rimarranno di proprietà della Regione in quanto incorporati nello stabile);
c) assunzione da parte della Società SIV dell'impegno ad aumentare a 180 le unità lavorative da assumere al lavoro nello Stabilimento medesimo;
d) aumento del canone annuo di affitto dello Stabilimento in misura proporzionale all'ulteriore spesa da assumere a carico della Regione per l'ultimazione dello Stabilimento; 2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione dell'ulteriore spesa di L. 950.000.000 da assumere a carico regionale e da finanziare con imputazione in parte sulle disponibilità degli appositi fondi residuati per spese già impegnati a tale scopo con deliberazioni della Giunta sul capitolo dei bilanci preventivi per gli anni 1972 e 1973 relativo alle spese per l'acquisto e la costruzione di beni patrimoniali ed in parte - ad avvenuta approvazione del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1974 - con imputazione al capitolo di spesa del bilancio stesso corrispondente al capitolo 212 del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1973 ("Spese per acquisto e costruzione di beni patrimoniali");
3) di delegare alla Giunta regionale l'approvazione delle clausole aggiuntive e modificative da apportare - in relazione alle proposte di cui alle lettere a), b), c) e d) del precedente n. 1) - alla convenzione stipulata in data 21 marzo 1973 tra la Regione e la Società SIV per la costruzione e l'affitto dello Stabilimento industriale regionale di Arnaz;
4) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione delle modifiche di progetto, per l'appalto e l'aggiudicazione dei lavori di ultimazione dello Stabilimento industriale di cui si tratta, nonché per l'approvazione e la liquidazione delle relative spese in base agli stati di avanzamento dei lavori e delle forniture.
L'Assessore POLLICINI illustra ampiamente il problema richiamandosi alla grave crisi occupazionale che aveva colpito la bassa Valle sul finire dell'anno 1970 e all'inizio dell'anno 1971 e che vi ha provocato una serie di iniziative nel campo industriale, tra cui la costruzione dello Stabilimento in questione.
Fornisce quindi dettagliate notizie in merito alla progettazione iniziale dell'opera e ai suoi successivi sviluppi, in relazione alle difficoltà incontrate a causa di una notevole falda acquifera riscontrata nel terreno su cui sta sorgendo detto Stabilimento.
Precisa che, in seguito alla necessaria modificazione del progetto iniziale, l'Amministrazione regionale dovrà affrontare una maggiore spesa dell'ordine di 950 milioni di lire, compensata però in parte da una maggior possibilità di occupazione, dell'ordine di 60 unità lavorative. Dà precise notizie sulla Società che, per convenzione, dovrà gestire lo Stabilimento e sugli investimenti che la medesima dovrà effettuarvi e per impianti fissi e per macchinari, pari a 680 milioni di lire i primi e a 3 miliardi e 50 milioni di lire i secondi nonché sul tipo e sull'entità della manodopera che sarà occupata nel medesimo, a partire dall'autunno del corrente anno.
Comunica, infine che le Commissioni consiliari permanenti per i Lavori Pubblici e per l'Industria e Commercio hanno espresso il parere che fosse necessario risolvere il problema in questione senza soluzioni di continuità.
Il Consigliere ANDRIONE critica il modo in cui la Giunta ha portato avanti il problema in esame, attribuendosi delle competenze che sono specifiche del Consiglio per quanto attiene alle scelte di fondo nello sviluppo industriale della Valle e, con preciso riferimento alla deliberazione di Giunta n. 1026 del 9 marzo 1973, al finanziamento delle spese per l'esecuzione delle opere.
Rileva il carattere demagogico e antidemocratico del comportamento della Giunta nel caso in questione, comportamento che, tra l'altro, rischia di compromettere l'equilibrio eco-biologico della zona di Arnaz.
Annuncia quindi il voto contrario del Gruppo dell'U.V. all'approvazione della deliberazione di cui si tratta, che non deve suonare come voto di sfiducia nei confronti della Società SIV, ma unicamente nei confronti della Giunta in carica.
Il Consigliere M. Ida VIGLINO, premesso che è risaputo da tutti, nella zona di Arnaz, che la località in cui è stato ubicato il nuovo Stabilimento industriale è soggetta ad infiltrazioni d'acqua, rileva come, con un più approfondito studio del terreno interessato, si sarebbero potuti prevedere fin dall'inizio i gravi inconvenienti successivamente verificatisi. Osserva poi che è la seconda volta, in poco tempo, che il Consiglio si trova di fronte ad una situazione del genere, cioè al notevole maggior costo di opere dovuto a presenze di falde acquifere nel terreno scelto per la costruzione.
Aggiunge che è necessario precisare che la maggior manodopera che sarà occupata nello Stabilimento deve essere locale.
Il Consigliere MANGANONE ricorda di aver fatto presente, a suo tempo, per una sua specifica esperienza di tecnico, alle competenti Commissioni che la località scelta per la costruzione dello Stabilimento di cui si tratta era soggetta ad una notevole infiltrazione d'acqua. Constata, quindi, che, la sua voce non essendo stata ascoltata, la Giunta si trova oggi di fronte ad una situazione che è quella che è.
Il Consigliere BORBEY rileva che il Consiglio avrebbe dovuto essere messo al corrente della nuova situazione inerente lo Stabilimento di Arnaz fin dal mese di febbraio 1973, poiché già a tale epoca la SIV aveva accertato la presenza di una falda acquifera nei terreni su cui doveva sorgere lo Stabilimento stesso ed aveva proposto le conseguenti varianti di progetto.
Contesta poi all'Assessore Pollicini l'affermazione che le competenti Commissioni consiliari hanno espresso, unanimi, parere favorevole alla prosecuzione dei lavori, perché, in tale sede, da parte sua e del Consigliere Fosson, si era fatto un discorso - da verificare in sede di Consiglio - impostato, più che altro, sulla effettiva offerta di manodopera locale e sulle garanzie, anche a tempi lunghi, di assorbimento e mantenimento della medesima da parte della Società SIV, alla luce di certe indicazioni tecniche che danno, in considerazione delle caratteristiche del nuovo Stabilimento, una forzo occupazionale massima dell'ordine di 70-80 unità lavorative.
Il Consigliere FOSSON - confermato che, in sede delle competenti Commissioni, egli ed il collega Borbey avevano impostato il discorso sulla effettiva offerta e possibilità occupazione di manodopera locale, limitandosi a prendere atto, per quanto riguarda la costruzione dello Stabilimento, della nuova situazione creatasi, che non presenta via di uscita diverse da quella dell'ultimazione dei lavori, se non si vuole lasciare cadere un'iniziativa orami già in avanzata fase di realizzazione - critica l'impostazione data dalla Giunta alla soluzione del problema in esame, impostazione estranea ad ogni serio principio di programmazione regionale, sia in ordine alla scelta della località di insediamento del nuovo complesso industriale, sia in ordine al tipo di industria prescelto, sia in ordine al tipo di intervento finanziario della Regione.
Critica, inoltre, il metodo dialettico che si è venuto a creare di questi tempi in seno al Consiglio, che esclude ogni apporto costruttivo della minoranza alla soluzione dei vari problemi di interesse regionale.
Il Consigliere TONINO, nella sua veste di Presidente della Commissione consiliare per l'Industria e Commercio, conferma quanto testé detto dai Consiglieri Borbey e Fosson a proposito della posizione dai medesimi assunta nel dibattito del problema in questione in sede di riunione congiunta delle citate Commissioni consiliari permanenti e che, pertanto, il parere delle medesime, nel senso indicato dall'Assessore Pollicini, non era stato espresso all'unanimità, ma a maggioranza. Per quanto riguarda la questione della offerta di manodopera locale, dichiara che, a suo avviso, non vi sono dubbi sull'abbondanza della stessa.
Il Consigliere PARISI dichiara che, in sede di riunione congiunta delle citate Commissioni consiliari permanenti, egli si era pronunciato per la prosecuzione dei lavori di costruzione dello Stabilimento di Arnaz, per il semplice fatto che, al punto in cui stanno le cose, sarebbe assurdo lasciar cadere l'iniziativa. Esprime però delle perplessità sulla scelta fatta dalla Giunta in ordine alla località e al tipo di industria cui sarà destinato detto Stabilimento, nonché sul fatto che la Società SIV si sia accollata una spesa di 650 milioni di lire per impianti che saranno di proprietà della Regione.
Il Consigliere MANGANONI fa presente che la nuova forma di intervento finanziario della Regione per incentivare in Valle le attività industriali è la conseguenza di quella generale critica fatta sul metodo assunto in precedenza e dalla Regione e dal B.I.M., basato sui contributi a fondo perduto, metodo che ha dato a tutti non poche delusioni, del tipo di quelle della Società FERA, di St. Vincent o della SIRCA-DAVIT, di Arnaz. Aggiunge che, ammesso che anche la nuova forma di intervento finanziario sia criticabile, sarebbe però necessario proporre soluzioni alternative, perché non si può bloccare lo sviluppo industriale della Regione. Dichiara di non nutrire dubbi sulla disponibilità di manodopera femminile per il nuovo Stabilimento di Arnaz, il cui costo va anche messo in relazione allo scopo sociale che l'opera si prefigge.
L'Assessore MILANESIO, premesso che né in sede di Giunta né in sede di riunioni interpartitiche si era mai raggiunto un accordo unanime sulla soluzione del problema in esame, dichiara di ritenere che, nell'assumere la deliberazione n. 1026, in data 9 marzo 1973, la Giunta abbia effettivamente invaso la sfera di competenza del Consiglio; tale deliberazione - egli dice - avrebbe dovuto essere assunta in via d'urgenza dalla Giunta salvo ratifica del Consiglio; così l'attuale discussione non avrebbe avuto ragion d'essere. Riconosce anche che, se il problema in esame fosse stato affrontato con minor fretta e con un più approfondito studio, si sarebbe potuto ottenere, con una spesa minore, una soluzione ugualmente buona e, forse, più consona alle esigenze occupazionali della zona interessata.
Annuncia, comunque, il voto favorevole del Gruppo del P.S.I. all'approvazione del provvedimento di cui trattasi, che non rappresenta altro che la volontà di portare a termine un'iniziativa sulla quale aveva concordato anche detto Partito. Chiede però che, a rimedio di errori di tecnica amministrativa commessa dalla Giunta, si inserisca all'inizio del punto 1) della parte dispositiva del provvedimento una frase con la quale si confermi quanto già deliberato in precedenza dalla Giunta regionale sull'argomento in questione.
Il Consigliere BORDON, dopo aver criticato la scelta della Giunta in ordine al costruendo nuovo Stabilimento di Arnaz sia per quanto riguarda l'ubicazione, sia per quanto riguarda la disponibilità locale di manodopera ed auspicando lunga fortuna alla futura gestione della Società SIV, annuncia il voto contrario all'approvazione del provvedimento in esame da parte del Gruppo della D.C.
L'Assessore POLLICINI risponde ai rilievi formulati fornendo precisazioni di carattere tecnico ed amministrativo ed osservando che, se la Giunta può aver commesso degli errori in merito al problema in questione, si tratta di errori formali ma non sostanziali.
Il Consigliere CHANU constata come le precisazioni e le argomentazioni dell'Assessore Pollicini non abbiamo sollevato rilievi di carattere sostanziale ma solo formale; dichiara, quindi, di ritenere che il provvedimento in esame possa essere approvato con tutta tranquillità dal Consiglio, tenendo soprattutto conto della preminente finalità sociale dell'iniziativa.
Il Presidente della Giunta, dopo aver confermato la buona fede della Giunta stessa nel portare avanti la soluzione del problema di cui si tratta, osserva che la scelta dell'ubicazione del nuovo Stabilimento industriale è una diretta conseguenza della crisi occupazionale, particolarmente femminile, che aveva colpito la zona di Verrès nell'anno 1971 e che rischiava di far allontanare dalla Valle una cospicua forza di lavoro giovanile, con conseguente impoverimento, a tutti i livelli, della realtà sociale della zona stessa. Auspica, comunque, che in avvenire, tutte le iniziative industriali della Valle d'Aosta siano inquadrate in una visione programmatica più vasta ed aperta, allo scopo di ottenere un equilibrato sviluppo economico sociale della Regione.
In sede di dichiarazione di voto, annunciano voto favorevole all'approvazione del provvedimento in discussione i Consiglieri:
MANGANONE, il quale precisa che il suo voto deve intendersi solo a favore dell'iniziativa e non anche al modo in cui la Giunta l'ha portato avanti;
MONAMI, il quale, a nome del Gruppo del P.C.I., precisa che il voto favorevole è da porsi in relazione al nuovo metodo di intervento finanziario nel settore industriale adottato dalla Giunta, che costituisce un punto di partenza per giungere a momenti più qualificati di intervento dell'Amministrazione regionale, e alle finalità sociali dell'iniziativa, tendente a porre rimedio alla grave crisi occupazionale della zona interessata;
l'Assessore MARCOZ, il quale dichiara che il Gruppo consiliare dell'U.V.P. è convinto della bontà dell'iniziativa stessa.
Annunciano, invece, voto contrario all'approvazione del provvedimento i Consiglieri:
PARISI, precipuamente per i rilievi di carattere giuridico sollevati dal Consigliere Andrione;
VIGLINO, per il modo frettoloso in cui si è proceduto alla scelta dell'area e alla progettazione dell'opera, nonché per la violazione delle competenze consiliari in materia.
L'Assessore MILANESIO formula, quindi, in termini precisi, la modificazione da lui proposta alla parte dispositiva del provvedimento, consistente nell'aggiunta all'inizio del punto 1) della seguente frase: 1) di confermare quanto già deliberato in precedenza dalla Giunta regionale sull'argomento di cui si tratta...
Il Presidente DOLCHI, dopo aver constato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola in merito, dichiara chiusa la discussione ed invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione delle proposte della Giunta, modificate come da emendamento formulato dall'Assessore Milanesio.
IL CONSIGLIO
Con voti favorevoli ventuno e voti contrari otto, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti: trenta; votanti: ventinove; astenutosi dalla votazione il Consigliere Pedrini);
Delibera
1) di confermare quanto già deliberato in precedenza dalla Giunta regionale sull'argomento di cui si tratta e di concordare, in linea di massima, sulle seguenti proposte intese ad assicurare la continuazione e l'ultimazione dei lavori di costruzione dello Stabilimento industriale di Arnaz, da cedere in affitto alla Società SIV:
a) approvazione dell'ulteriore spesa di Lire 950 milioni prevista a carico regionale per l'ultimazione dei lavori di costruzione dello Stabilimento industriale di cui si tratta;
b) assunzione a carico della Società SIV della maggiore spesa di Lire un miliardo e 650 milioni per il maggior costo del macchinario, nonché la spesa di Lire 680 milioni per gli impianti fissi (che rimarranno di proprietà della Regione in quanto incorporati nello stabile);
c) assunzione da parte della Società SIV dell'impegno ad aumentare a 180 le unità lavorative da assumere al lavoro nello Stabilimento medesimo;
d) aumento del canone annuo di affitto dello Stabilimento in misura proporzionale all'ulteriore spesa da assumere a carico della Regione per l'ultimazione dello Stabilimento;
2) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione dell'ulteriore spesa di Lire 950 milioni da assumere a carico regionale e da finanziare con imputazione in parte sulle disponibilità degli appositi fondi residuati per spese già impegnate a tale scopo con deliberazioni della Giunta sul capitolo dei bilanci preventivi per gli anni 1972 e 1973 relativo alle spese per l'acquisto e la costruzione di beni patrimoniali ed in parte - ad avvenuta approvazione del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1974 - con imputazione al capitolo di spesa del bilancio stesso corrispondente al capitolo 212 del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1973 ("Spese per acquisto e costruzione di beni patrimoniali");
3) di delegare alla Giunta regionale l'approvazione delle clausole aggiuntive e modificative da apportare - in relazione alle proposte di cui alle lettere a), b), c) e d) del precedente n. 1) - alla convenzione stipulata in data 21 marzo 1973 tra la Regione e la Società SIV per la costruzione e l'affitto dello Stabilimento industriale regionale di Arnaz;
4) di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi necessari per l'approvazione delle modifiche di progetto, per l'appalto e l'aggiudicazione dei lavori di ultimazione dello Stabilimento industriale di cui si tratta, nonché per l'approvazione e la liquidazione delle relative spese in base agli stati di avanzamento dei lavori e delle forniture.