Objet du Conseil n. 2475 du 2 avril 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 APRILE 1997
OGGETTO N. 2475/X Mostra fotografica, concernente i guasti ambientali prodotti dall'uomo, realizzata in collaborazione tra la Regione, il Comune di Aosta e la Telecom Italia. (Interrogazione)
Interrogazione Vista la delibera n. 774 del 10 marzo u.s. con la quale viene approvata la realizzazione della mostra fotografica "3001 la nuova odissea", concernente i guasti ambientali prodotti dall'uomo a danno del Pianeta, allestita al Museo archeologico di Aosta, dal 19 aprile al 22 giugno prossimi, a cura della sig.ra Patrizia Nuvolari della ditta N.B. di Burgay M. & C. di Aosta;
Letto l'importo dell'impegno di spesa complessivo, che ammonta a Lire 94.120.000 ed è ripartito in Lire 72.120.000 da parte della Regione Autonoma Valle d'Aosta, 12 milioni dal Comune di Aosta e la restante parte dalla Telecom Italia;
Ritenuti senz'altro importanti i fini per i quali l'Amministrazione regionale ha ritenuto opportuna la realizzazione di questo evento ma anche piuttosto esosa la cifra prevista a tale scopo, considerato pure l'argomento trattato nell'esposizione, che avrebbe potuto suggerire piuttosto una strategia "mirata" di risparmio dei costi, magari con la collaborazione e il coinvolgimento diretto delle scuole valdostane;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta regionale per conoscere:
1) i motivi che hanno indotto l'Amministrazione regionale a ritenere equa la somma di oltre 94 milioni, ripartita come sopra, per la realizzazione della mostra in oggetto;
2) se è quantomeno allo studio da parte degli organi regionali competenti un'iniziativa concreta finalizzata non ad esporre, bensì a combattere i danni ambientali prodotti dall'uomo a danno dell'ambiente.
F.to: Lanièce - Linty
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) Come premessa alla risposta sulle domande degli interroganti, vorrei evidenziare anzitutto che fra i compiti istituzionali della Regione vi è l'educazione ambientale. Esiste presso l'Assessorato all'ambiente un apposito ufficio che si occupa di tale attività e che coinvolge ogni anno migliaia di giovani, in particolare studenti. È all'interno di questa iniziativa più complessiva che si colloca l'esposizione fotografica "3001 la nuova odissea" sui grandi guasti ambientali e a livello mondiale, che è stata studiata apposta per un pubblico giovane che svilupperà una strategia di comunicazione rivolta in particolare agli studenti della scuola media inferiore e superiore.
L'esposizione è curata da Patrizia Nuvolari, che negli anni scorsi ha realizzato fra le altre esposizioni due importanti mostre fotografiche di contenuto sociale, la mostra "Dittature" e la mostra "Bambini di guerra", che per la qualità delle immagini e la forza di contenuti hanno avuto un successo non solo a livello locale, ma a livello nazionale, e persino internazionale. Vorrei ricordare che "Bambini di guerra" è stata esposta in varie località italiane, in particolare a Milano, ed è stata visitata dal Presidente della Repubblica italiana ed è stata esposta anche negli USA a Washington presso il Palazzo dei congressi. Esiste, se gli interroganti ne sono interessati, una rassegna stampa molto ampia su queste iniziative, che potrò mettere a disposizione.
I contenuti e la capacità della curatrice della mostra meritavano quindi un pieno sostegno dell'iniziativa da parte della Regione e non solo della Regione, visto che l'iniziativa è sostenuta anche dal Comune di Aosta e dalla Telecom ed è patrocinata dal Ministero dell'ambiente.
Per quanto riguarda i costi dell'iniziativa credo che vadano evidenziati questi dati. Intanto ovviamente il preventivo è stato esaminato dai competenti uffici dell'Amministrazione regionale ed è stata ritenuta congrua. Va anche evidenziato che si tratta di costi che sono analoghi alle precedenti iniziative, in particolare alla mostra che ho ricordato prima, "Bambini di guerra".
Va tenuto presente che sui costi di questa iniziativa incide in particolare una voce legata ai diritti espositivi di riproduzioni, determinati dal fatto che qui attingiamo a fotografie che sono di proprietà di grandi agenzie a livello internazionale e che evidentemente richiedono dei costi significativi per il loro utilizzo. Va tenuto presente che qui non ci troviamo di fronte ad un'esposizione di fotografie di un professionista o di un dilettante fotografo, ma di una ricerca vera e propria molto accurata, che riguarda sia i testi sia le fotografie. I testi sono stati scelti fra una ventina di opere che sono state esaminate e le fotografie sono state scelte fra un migliaio di fotografie, analizzando la produzione di numerose agenzie di tutto il mondo.
Quindi ritengo che se con i 72 milioni che sono stati impegnati dall'Amministrazione regionale per questa iniziativa saremo riusciti a coinvolgere pienamente gli interlocutori a cui si rivolge l'iniziativa e saremo riusciti a far crescere la sensibilità e l'attenzione per questi grandi temi ambientali che riguardano la vita di tutti noi, che riguardano i temi essenziali della nostra esistenza, credo che avremo fatto un'opera educativa molto importante che avrà ripercussioni non solo in ambito locale, ma anche in ambito nazionale e internazionale.
Quanto al secondo punto dell'interrogazione, mi sembra ovvio il contenuto provocatorio della domanda che viene posta e che quindi non richiederebbe una specifica risposta. Non posso tuttavia fare a meno di rilevare che la sollecitazione rivolta alla Giunta di iniziative concrete nel campo ambientale cade paradossalmente proprio in un Consiglio regionale, che vede all'ordine del giorno dei propri lavori un disegno di legge per un programma straordinario di interventi di ripristino e manutenzione ambientale che riguarda le tematiche che vengono poste. Quindi la risposta al punto 2 degli interroganti è quanto mai concreta e tempestiva e direi che può essere ritrovata nello stesso ordine del giorno dei lavori di questo Consiglio regionale.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanièce.
Lanièce (GA) Prendo atto della risposta dell'Assessore. Lungi da me l'idea di nuocere alla promozione di tutte quelle iniziative rivolte alla prevenzione dei danni ambientali causati dal genere umano.
Il desiderio mio e del collega Linty con quest'interrogazione è quello di richiamare l'attenzione sulle diverse possibili forme di intervento mirato a denunciare quanto di male sta compiendo l'uomo nei confronti dell'ecosistema a cui appartiene. Ecco perché non dico che l'idea della mostra "3001 la nuova odissea" sia in sé sbagliata; mi chiedo solamente se la cifra considerevole stanziata per l'allestimento di tale esposizione non avrebbe potuto essere spesa in modo forse più mirato, utilizzando cioè quelle risorse presenti nel mondo della scuola e dell'associazionismo che bene possono essere utilizzate per affrontare il tema della mostra in questione.
È scritto sulla delibera di approvazione che l'esposizione ha scopo didattico, perché non pensare allora a un coinvolgimento maggiore delle scuole medie inferiori e superiori della Valle d'Aosta? Perché non far partecipare all'iniziativa gli scout, gli accompagnatori della natura o altre associazioni a sostegno dell'elemento didattico vero e proprio della mostra, ovvero le immagini di fotogiornalismo che mi auguro abbiano l'impatto sul pubblico previsto dagli organizzatori della mostra?
Si è invece preferito dare all'evento una connotazione artistico-sociale che può essere più affascinante dell'idea da me sottolineata, ma comunque si tratta di una scelta diversa.
Con quest'interrogazione volevamo solo conoscere come è stata decisa l'iniziativa, quali sono stati i criteri che hanno fatto ritenere congrua e opportuna la cifra stanziata sia per la mostra che per il catalogo, e quindi conoscere gli esiti degli studi in materia di educazione ambientale che sono stati fatti, se sono stati fatti, e anche sapere quali sono stati i passi concreti intrapresi per prevenire e combattere i danni provocati all'ambiente dall'uso indiscriminato di prodotti di consumo.
Quindi, senza nessuna intenzione polemica, riteniamo che una mostra del genere poteva essere organizzata in maniera diversa coinvolgendo maggiormente le scuole, visto proprio il carattere didattico previsto anche all'interno della delibera di approvazione.