Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2445 du 5 mars 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 6 MARZO 1997

OGGETTO N. 2445/X Disegno di legge: "Nuova disciplina del servizio sanitario regionale, approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 1997/1999 e modificazioni alla dotazione organica di cui alla legge regionale 29 maggio 1992, n. 19 (Modificazioni ed integrazioni alle norme sull'ordinamento dei servizi regionali e sullo stato giuridico del personale della Regione. Approvazione delle nuove tabelle organiche dei posti e del personale dell'Amministrazione regionale), come modificata dalla legge regionale 13 dicembre 1995, n. 49". (Approvazione di ordine del giorno)

Président La parole au Conseiller Dujany.

Dujany (PVA) Al fine di valutare un documento che è in corso di battitura, chiederei un'ulteriore sospensione della seduta.

Presidente Il documento è in preparazione. Colleghi consiglieri, si era creato un gruppo di lavoro per esaminare la legge sulla Consulta regionale, nella riunione dei Capigruppo era stato designato il Consigliere Marguerettaz che ha rinunciato; ci vorrebbe un Consigliere di minoranza.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 16,44 alle ore 18,49.

Presidente Riprendono i lavori del Consiglio. Ricordo che stiamo esaminando gli ordini del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris.

Ferraris (GV-PDS-SV) Mi rendo conto di fare una richiesta non molto popolare, ma chiederei un attimo di sospensione con la maggioranza.

Presidente I lavori sono sospesi.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,54 alle ore 19,22.

Presidente Il regolamento prevede che, prima di passare all'esame del testo del disegno di legge, vengano messi in votazione gli ordini del giorno.

Il primo ordine del giorno che è stato presentato è stato quello a firma del Consigliere Aloisi e di altri consiglieri. È stata poi presentata una seconda risoluzione da parte dell'Assessore che poi è stata modificata, quindi si mette in votazione l'ultima proposta, quella emendata, dell'Assessore.

(...interruzione del Consigliere Chiarello, fuori microfono...)

Presidente La minoranza ha chiesto una sospensione, che viene concessa.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,26 alle ore 19,49.

Presidente Riprendono i lavori del Consiglio. Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Per annunciare la presentazione di alcuni emendamenti sul secondo ordine del giorno.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità e assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Per precisare, a scanso di equivoci, che il Consiglio dovrà prendere in esame l'ultima stesura della risoluzione da me presentata così come è stata emendata.

Presidente L'ordine del giorno presentato dai Consiglieri Parisi, Lanivi ed altri, resta? Bene.

Ha chiesto la parola il Consigliere Lanivi.

Lanivi (PVA) Giusto per chiarire l'intera posizione ed anche per evitare ogni spunto polemico od altro.

Voteremo l'ordine del giorno e l'ultima stesura del documento presentato dall'Assessore.

Perché votiamo questi due documenti? Perché il primo ha dei tratti di maggiore chiarezza; devo dire con altrettanta onestà che l'Assessore si è mosso positivamente, nella parte del suo documento iniziale dà mandato altresì per prendere atto di quest'impegno che secondo noi era doveroso prendere. Questa è la nostra posizione.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Florio.

Florio (VA) Stiamo parlando dell'ordine del giorno presentato da Lanivi, Collé eccetera? Va bene.

Noi voteremo a favore di quest'ordine del giorno perché ci sembra che contenga una serie di elementi di chiarezza per quanto riguarda la premessa all'ordine del giorno stesso, nella quale vengono richiamati i punti che condividiamo di riassunto e di sunto della vicenda, per quanto concerne soprattutto l'espressione della volontà di avviare concretamente il processo per la costruzione di un nuovo Ospedale e per quanto riguarda l'individuazione specifica dell'impegno al quale viene chiamato il Governo regionale con la nomina del gruppo di lavoro, al quale viene affidata tutta una serie di incarichi e di funzioni.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris.

Ferraris (GV-PDS-SV) Volevo fare una brevissima dichiarazione di voto. Per quanto riguarda il documento presentato questa mattina dal Consigliere Parisi, ci asterremo. Voteremo a favore di quello presentato dall'Assessore in quanto risponde alla richiesta che avevo posto nel nostro intervento, ovvero di indicare alcune decisioni per quanto riguarda il nuovo Ospedale ed inoltre perché nella sostanza raccoglie anche quanto è presentato nell'altro documento.

Essendo inusuale che si votino due documenti contemporaneamente, uno lo votiamo, quello dell'Assessore, e ci asteniamo sull'altro.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Quando abbiamo discusso del piano sanitario, l'Assessore mi ha fatto i complimenti per la relazione che avevo fatto, però mi ha detto che era diametralmente opposta agli intendimenti del piano sanitario.

Dico questo per arrivare alla risoluzione: mi asterrò sulla prima mozione che parla di Ospedale nuovo perché vediamo la sanità in un'altra maniera, dove si ricorre il meno possibile all'ospedalizzazione.

Stamani l'Assessore ha parlato del Canada, io non ne avevo parlato, ma vorrei dirgli che il Canada ha 2,6 posti letto ogni 1000 abitanti; noi vorremmo arrivare a quelli nella nostra ottica della sanità, quindi con un Ospedale nuovo bisognerebbe ricontare i posti letto necessari. Secondo noi non ci sono in questo momento le conoscenze per valutare il tipo di Ospedale che si dovrebbe fare. Mi sembra veramente fuori luogo in questo momento parlare di un Ospedale nuovo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Per quanto riguarda i due ordini del giorno, il primo, quello presentato da Parisi, Aloisi ed altri consiglieri, lo voterò favorevolmente in quanto i contenuti di cui in premessa rispondono a criteri di obiettività e lo stesso dispositivo, dove si esprime la volontà di avviare concretamente il processo per la costruzione di un nuovo Ospedale, risponde invece ad un'affermazione di nitidezza e di chiarezza.

Viceversa, per quanto concerne l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, in particolare dall'Assessore Vicquéry, mi sembra abbastanza palese rilevarne forti elementi di contraddizione nonostante gli artifizi e i sofismi lessicali che sono stati utilizzati per modificarne la parte impegnativa. Come tentativo per ridurre questa forte contraddizione o per cercare di eliminarla, propongo due emendamenti che riguardano appunto questo documento presentato dall'Assessore e che consegno alla Presidenza.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Piccolo.

Piccolo (ADP-PRI-Ind) Voto di astensione per l'ordine del giorno presentato da Aloisi ed altri consiglieri, mentre voteremo favorevolmente per l'ultima stesura presentata dall'Assessore perché risponde a quelli che sono gli intendimenti del mio movimento, in particolare per quanto riguarda la possibilità di un nuovo Ospedale.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) La cosa più ridicola forse di tutto questo pomeriggio è che i due ordini del giorno emendati e straemendati ancora alla fine non sono poi stati illustrati e questo lascia intendere due possibilità, sulle quali mi sembra vi sia una certa ambiguità.

Dicevo, i casi sono due: o questi ordini del giorno riguardo al nuovo Ospedale vogliono dire la stessa cosa, oppure questi due documenti vogliono dire cose diverse. Questa è l'ambiguità. A sentire gli interventi di alcune forze politiche che mi hanno preceduto sembra quasi che tutti siano favorevoli al nuovo Ospedale e siccome lo vogliono dire in maniera estremamente chiara e comprensibile, votano l'ordine del giorno Vicquéry.

A noi sembra che la verità sia esattamente quella contraria: l'ordine del giorno presentato dal sottoscritto con gli altri colleghi, che sono stati più volte citati, mi sembra essere, proprio seguendo la lingua italiana, assai più chiaro ed esplicito di queste volontà.

Rimane il dubbio, probabilmente ognuno legge l'italiano a suo modo, ma credo che il primo sia estremamente più comprensibile dal punto di vista della volontà. Comunque ci auguriamo che l'ordine del giorno Vicquéry abbia la stessa volontà; per la verità non ne siamo certi perché dalle parole questa volontà non appare in maniera sufficientemente chiara. Ecco perché voteremo a favore del primo ordine del giorno e ci asterremo invece dal votare il secondo.

Presidente Pongo in votazione l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Aloisi, Parisi e da altri consiglieri:

Presenti: 34

Votanti: 20

Favorevoli: 13

Contrari: 7

Astenuti: 14 (Agnesod, Chenuil, Chiarello, Ferraris, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Perrin G.C., Perron, Piccolo, Stévenin, Vallet, Vicquéry e Viérin D.)

Il Consiglio non approva

Presidente Si passa alla votazione dell'ordine del giorno - ultima stesura - presentato dall'Assessore Vicquéry. Ha chiesto la parola il Consigliere Florio.

Florio (VA) Quest'incredibile ultima stesura contiene tutto e il contrario di tutto.

Voglio partire dagli elementi positivi in essa contenuti, che appartengono tutti alla parte impegnativa. Riconosciamo certamente che all'interno di quest'impegnativa compaiono per la prima volta, soprattutto anche rispetto alla risoluzione del 22 novembre 1995, accenti di maggiore concretezza nei confronti della questione del nuovo Ospedale, quell'avviare concretamente il processo per la fattibilità di un nuovo Ospedale significa un impegno più preciso rispetto a quello contenuto nella risoluzione che ho citato. Certo è che un pomeriggio intero per partorire un'impegnativa di questo tipo rispetto all'avviamento di un processo di fattibilità mi sembra veramente troppo. Mi sembra di capire che era importante non accettare che comparisse in una decisione che questo Consiglio era chiamato ad assumere la locuzione di avviare concretamente il processo per la costruzione di un nuovo Ospedale. L'importante era questo, l'importante era impedire ancora una volta che questo Consiglio si esprimesse in questo senso.

E questo non perché noi pretendiamo che la maggioranza di questo Consiglio dica che si deve realizzare la costruzione di un nuovo Ospedale, non è vero. È legittimo, doveroso che chi non ritiene questa la strada da seguire sostenga una posizione diametralmente opposta, ma è legittimo che i Valdostani questo lo possano sapere con chiarezza. Per la seconda volta non riusciamo a venirne a capo; per la seconda volta in quest'aula ci sono forze politiche che non ritengono necessario costruire una nuova struttura ospedaliera, ma non osano manifestarlo, non osano dirlo, non osano votarlo.

E la cosa stupisce, non ne capiamo il motivo, anche perché credo che dietro quest'assunto ci siano analisi, ragionamenti, valutazioni di ordine sanitario, tecnico, economico e finanziario che dovrebbero essere messi qui davanti a tutti perché possano essere valutati anche dal sottoscritto, ma così non è dato di poter fare da parte di questo Consiglio. E allora cosa si fa? Si vota una locuzione dubitativa nella sostanza, preceduta da una premessa che, se letta paragrafo per paragrafo, conduce all'irrazionalità di questo documento. Nell'Impegna si dice di avviare concretamente il processo per la fattibilità di un nuovo Ospedale.

E allora: si richiamano precisi requisiti minimi, strutturali, tecnologici, di personale e organizzativi; ci si riferisce al continuo e necessario monitoraggio dei ricoveri effettuati ai fini del rispetto del pareggio di bilancio; ci si richiama al lavoro dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali, quella che ha individuato il modello di struttura ospedaliera più idonea alle esigenze regionali, nella quale ricordo si parla di ampliamento della struttura ospedaliera attuale, non di costruzione di una nuova struttura ospedaliera; si richiama la necessità di contenere il numero dei posti letto; si afferma che è necessario vigilare sugli indici di occupazione, che bisogna stare attenti ai problemi connessi con la congiuntura economica, e già si mettono le mani avanti.

Dopo aver fatto tutta questa premessa, che conduce per mano nella versione originale presentata dall'Assessore ad una conclusione completamente diversa da questa, si è deciso di rappezzare la situazione infilandoci questa promessa funambolica di avviare concretamente un processo di fattibilità. Questo non ci sembra serio. Noi quindi non voteremo quest'ordine del giorno.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Apprezziamo lo sforzo che è stato fatto anche questo pomeriggio per vedere se era possibile trovare una soluzione unitaria a questi vari ordini del giorno, in modo specifico all'oggetto che è all'ordine del giorno: Ospedale nuovo sì, Ospedale nuovo no. Riteniamo che sia stato utile il confronto che è scaturito, però evidentemente il documento presentato dall'Assessore per qualche verso lascia delle grosse perplessità sulla risposta al quesito posto. Pertanto noi sul documento ci asterremo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Mi sono astenuto sul documento di prima, che però era molto più chiaro. Qui c'è una lode a quello che è stato fatto dall'Assessorato, c'è una ripresa delle leggi nazionali che non permettono, secondo quello che è scritto, di pensare minimamente ad un Ospedale nuovo perché ci sono il taglio dei fondi, il tasso di occupazione inferiore al 75%, cioè c'è una sequela di cose che dicono: no, guardate che voi state parlando bene, però l'Ospedale non si può fare. Poi, perché qualcuno ha detto delle cose strada facendo, si è cercato di caricare l'asino sulle spalle. Però, Assessore, quando cade poi si annega l'asino perché non so cosa voglia dire avviare concretamente il processo per la possibile costruzione...

(... si leva un coro di no, ilarità dell'Assemblea...)

... no, va bene, è un altro termine... per la fattibilità. Mi ricordo recentemente una cosa di questo tipo - in cui qualcuno ha riso - sulla legge elettorale. È uscito un altro foglio di questo tipo, c'era gente che si dichiarava per il maggioritario, ha poi votato per una legge che non sia maggioritaria; questa è un'altra di quelle cose. Su questo non voglio prendermi responsabilità, mi astengo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Più analiticamente entrerò nel dettaglio dell'ordine del giorno parlando degli emendamenti, non so se saranno posti in votazione man mano che si esaminano.

Presidente Pensavo di porli in votazione tutti insieme, Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Allora, se mi consentite, farei un discorso più generale perché in merito all'ordine del giorno ho presentato degli emendamenti per tentare di cambiare le cose non condivise.

Credo che la giornata di oggi e le affermazioni fatte da più parti, cioè che quest'ordine del giorno lascia molte porte aperte o almeno non è così chiaro, non è così definito, dimostri un po' il gioco di tenere il piede in due scarpe.... perché cari signori del PDS è ora di finirla di ciurlare nel manico. Voglio leggere un comunicato stampa, datato 30 settembre 1996, laddove si dice che la delegazione del PDS ha partecipato al Coordinamento dell'Ulivo: "Il Coordinamento ha inoltre concordato sul fatto che l'adozione del nuovo piano socio-sanitario va fatta contestualmente alla decisione sulla questione del nuovo Ospedale".

Se non chiedo troppo, gradirei quanto meno una risposta in merito a quest'affermazione perché purtroppo in questi tre anni si è visto troppe volte - passatemi i termini un po' scurrili - della gente che si lasciava ai facili costumi tutto il giorno che, arrivata a mezzanotte, rivendicava la propria verginità. Eh, no signori: qui occorre fare un atto di responsabilità perché è ora di finirla di stare con il piede in due scarpe, un po' di qua e un po' di là a seconda di dove tira il vento. Allora, si fanno dei comunicati stampa precisi, è giusto che in quest'aula si comunichi quello che si pensa, non che si dica: sì, però c'è scritto processo per la fattibilità, allora sarebbe il caso di... Che si dica: stamattina l'Assessore ha parlato di patto, giustamente, fra eletti ed elettori; ora vogliamo essere chiari una volta verso gli elettori? Allora non facciamo questi comunicati stampa. Oppure in una settimana cambia il mondo in questa Regione? È questo che dico. Queste, secondo me, sono menomazioni della politica che non possono che nuocere; prova ne è il fatto di oggi, penso che si siano raggiunge cinque ore di sospensione dei lavori del Consiglio per addivenire ad una proposta così. Io dico che è giunto il momento di chiarire una volta per tutte le cose come stanno, quali sono i mandati ricevuti dagli elettori e se si portano a termine, o quanto meno si dica loro cosa si intende fare, altrimenti è troppo facile.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Lanivi.

Lanivi (PVA) Solo per dare un senso al nostro voto, un senso politico che è di questo tipo. La nostra posizione è quella di cercare di non vedere il mondo su due sole tonalità, cioè il bianco o il nero, pensiamo che la realtà sia piuttosto nelle sfumature del grigio. Crediamo con forza nelle nostre convinzioni ed è un secondo dato, ma contemporaneamente pensiamo che anche il più agguerrito avversario abbia una porzione di ragione, il che vuol dire escludere l'idea che gli altri non abbiano mai ragione e che noi l'abbiamo tutta.

Poi ci sono le due premesse per definire i nostri comportamenti anche in occasioni precedenti.

La prima è di dire quello che pensiamo, in questo caso secondo noi è maturo il tempo per un'indicazione precisa di volontà.

La seconda, se questo Consiglio - al quale sempre ci inchiniamo - quando decide vede di migliorare su questa linea queste nostre posizioni.

Abbiamo detto qual è la nostra posizione, dobbiamo dire - ed è questo il senso della votazione sul documento emendato Vicquéry - che dall'iniziale proposta alla finale, che può non trovarci convinti perché non così chiaramente espressa, pure riconosciamo che è stato percorso un cammino. Questo il significato del nostro comportamento.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Cinque ore oggi sono state spese soprattutto per soddisfare quell'equilibrismo politico fra le parti piuttosto che andare ad analizzare compiutamente la questione nuovo Ospedale sì - nuovo Ospedale no, quando tutti qua dentro, ad eccezione del relatore e dell'Assessore, hanno detto chiaramente che il nuovo Ospedale rappresenta l'elemento centrale del sistema ospedaliero e quindi del piano socio-sanitario che oggi viene presentato.

Questo documento, come già dicevo prima, è fortemente contraddittorio, quindi qui andare a cercare le sfumature grigio scuro o grigio chiaro mi sembra un'ulteriore contraddizione perché la premessa è bianca, il dispositivo è nero. Trovare la sfumatura grigia in questo documento mi sembra cercare l'ago in un pagliaio.

Al fine di dirimere questa questione cromatica, sono stati presentati due emendamenti dal sottoscritto. Il primo elimina il comma dove si riconosce la validità del modello satellitare così come delineato nel documento redatto a cura dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali "Individuazione del modello di struttura ospedaliera idoneo alle esigenze regionali", in quanto il modello satellitare è quanto meno antitetico al modello del nuovo Ospedale; il secondo propone di sostituire la locuzione "fattibilità" nell'impegnativa del dispositivo con un'altra accezione più concreta, più certa, cioè con la parola "costruzione". Quindi il secondo emendamento che ho presentato sostituisce la locuzione "fattibilità", ancora indefinita, con la parola "costruzione" perché, per avviare concretamente il processo per la costruzione di un nuovo Ospedale, bisogna avere il coraggio non solo di dichiararlo, ma anche di esprimerlo attraverso un voto in quest'aula.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Perrin Giuseppe Cesare.

Perrin G.C. (UV) Lors du débat qui s'est tenu dans ce Conseil au mois de novembre 1995 l'Union Valdôtaine avait dit qu'elle ne se sentait pas d'exprimer un avis de principe sur nouvel hôpital oui - nouvel hôpital non, parce qu'il nous manquaient alors toute une série d'éléments pour pouvoir décider en connaissance de cause: les coûts, la localisation et toute une série d'autres questions, y compris le problème de la récupération, de la restructuration des structures actuelles en cas de leur abandon et cetera.

Ce qui a été présenté dans cette résolution va dans cette direction, celle de donner ces éléments qui nous manquent encore, de façon à pouvoir décider en connaissance de cause, et va aussi dans la direction d'avoir la clarté envers nos électeurs, auxquels lorsque nous disons oui ou non, nous devons donner tous les éléments possibles, autrement ce serait les prendre par le nez, parce que c'est peut-être très facile et commode dire nous sommes pour un nouvel hôpital, sans leur dire ce que leur coûtera, quelles seront les conséquences budgétaires pour la Région. Et donc avec la connaissance des éléments qui sont contenus ici, la possibilité de trouver ou non la localisation, toutes les problématiques qu'au point de vue urbanistique l'éventuel nouvel hôpital posera à la Commune sur laquelle devra surgir cet hôpital, les coûts et cetera, nous aurons ces éléments qui nous manquent en ce moment et donc nous sommes favorables à cette résolution.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris.

Ferraris (GV-PDS-SV) Nel dichiarare il voto favorevole all'ordine del giorno che verrà posto in votazione successivamente, vorrei fare alcune puntualizzazioni.

Credo sia abbastanza facile fare, ma anche poco produttivo, delle letture un po' strumentali di questo documento, nel senso che ricordare quella che è la legislazione vigente, che c'è la necessità di pareggio di bilancio eccetera, sono cose talmente ovvie che il fatto di metterle nel documento non modificano il senso. Soprattutto non si possono neanche dare delle interpretazioni diverse dalla realtà rispetto al lavoro che è stato fatto dall'Agenzia per i servizi sanitari regionali, che non ha detto che la struttura ospedaliera prevista da quel modello deve essere fatta necessariamente con la ristrutturazione del nuovo Ospedale, ma ha detto che era possibile farla in quella situazione oppure con una nuova struttura ospedaliera. Per cui vi pregherei tutti di essere quanto meno obiettivi nelle illustrazioni che faccio.

Poi credo che anche il più distratto dei consiglieri presenti in quest'aula sia in grado di cogliere la differenza fra quello che era il documento iniziale e la modificazione che è avvenuta successivamente per quanto riguarda la questione del nuovo Ospedale e soprattutto credo che tutti siano in grado di distinguere le premesse di un documento, che sono considerazioni di carattere generale, dalla parte impegnativa. Se andiamo a vedere la parte impegnativa della risoluzione presentata dall'Assessore e l'ordine del giorno che è stato votato precedentemente, credo che non ci siano queste differenze abissali che qualcuno ha voluto far notare. Tutti possono leggere il testo e ognuno è in grado di dare delle interpretazioni.

Per quanto riguarda invece la questione del rapporto fra il PDS e i propri elettori, a parte che questo è un problema di questo Partito, vorrei che il Consigliere Linty mi suggerisse in che parte di questo documento è scritto che l'Ospedale non si fa. Qui si fa un'operazione che è quella oggi consentita in queste condizioni per fare in modo che - io mi auguro gli elettori del PDS, ma mi auguro tutti i cittadini valdostani - nel tempo più breve possibile un nuovo Ospedale ce l'abbiano. I numeri hanno dimostrato che la soluzione indicata è quella che consente di andare in questa direzione, anche perché fare delle dichiarazioni e poi non essere conseguenti sul piano delle realizzazioni è facile, ma non porta molto lontano.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Ne approfitterei anche per illustrare gli emendamenti, così evito di fare un intervento successivo...

Presidente ... in effetti ha avuto la parola per illustrare...

Linty (LNPIAP) ... e io passo ad illustrare gli emendamenti, non prima di aver detto solo una cosa, cioè che è vero che non sta scritto in questo documento che l'Ospedale non si fa, ma chiedo al Consigliere Ferraris dove sta scritto che si fa...

(... ilarità in aula...)

... perché a sentire quello che dice in giro il PDS pare che il PDS dica che si deve fare il nuovo Ospedale. Allora mi dica lui dove sta scritto che si fa: qui si parla di avviare il processo per la fattibilità.

Se ci troviamo in un Paese con 248mila leggi, stasera non mi scandalizzo più di tanto, vista la pletora di cose aggiunte, scritte e tolte, cinque ore per una parola, cambiata, rimessa, girata, non va bene, poi si trova l'accordo... va benissimo.

Passo all'illustrazione degli emendamenti. Ci sono molti emendamenti simili, che sono quelli che fanno riferimento nella fattispecie a delle leggi nazionali perché diciamo che la differenza fra i due ordini del giorno oggi presentati sta anche in questo: uno pieno di leggi nazionali, l'altro completamente vuoto.

Nell'ordine del giorno che non è stato votato da questo Consiglio non c'è il minimo accenno ad una norma di legge statale, mentre in questo c'è l'imbarazzo della scelta. Mi rendo conto che per chi è chiamato a fare l'amministratore ci siano dei vincoli di legge da seguire, però mi rendo anche conto che questo Consiglio nella sua sovranità potrebbe qualche volta fare di suo, quindi evitare il richiamo continuo a norme statali per fare qualcosa di suo. Il primo emendamento è relativo all'abrogazione del riferimento al decreto legislativo.

Sappiamo che la normativa vigente in materia di sicurezza è una norma molto complessa, molto lunga, di difficile applicazione, quindi credo che per prendere una decisione in funzione di un nuovo presidio ospedaliero sia superfluo richiamare le norme statali relative alla sicurezza sul lavoro.

Stessa cosa per quanto riguarda il quarto comma, ribadendo l'esigenza della nostra Regione di riorganizzare, mediante atto programmatorio, la propria rete ospedaliera, riconosco che questa è una necessità impellente per la nostra Regione.

Per il sesto comma stessa cosa che riguarda il primo e il secondo..., quindi relativo alla legge n. 662, anche perché mi rendo perfettamente conto che un Assessore che ha a che fare con il Ministero della sanità, ha a che fare anche con dei ricatti legalizzati, che sono quelli che dicono che per le Regioni che abbiano registrato nell'ultimo triennio un tasso di occupazione inferiore al 75% ci sarà una riduzione. Si parlava anche di riduzione del delta in merito alla finanza erogata dallo Stato per la sanità. Credo che sia poco decoroso cedere ai ricatti che lo Stato porta avanti.

L'ottavo comma recita: "Evidenziato che, ormai da più parti, emerge l'esigenza di contenere il numero dei posti letto da destinare alle degenze per acuti al di sotto del 4,5 per mille...", credo che la frase "ormai da più parti" sia abbastanza opinabile, dipende da che parte si guarda, quindi se queste più parti sono considerate o meno. Rimane la frase comunque della situazione esistente.

Invece l'undicesimo comma è molto importante perché la motivazione che sta alla base di quest'ordine del giorno, delle affermazioni fatte in seno al piano socio-sanitario e alla legge di approvazione, potrebbe essere così sintetizzata: non sappiamo cosa ci aspetta dal punto di vista finanziario, progettare e costruire un nuovo Ospedale costa tanti soldi - chi è venuto a Merano a vedere quel grande Ospedale sa benissimo che è costato un miliardo a posto letto, se ricordo bene, e sicuramente nessuno qui dentro dice che si può fare un nuovo Ospedale con 150 miliardi, su questo non ci piove -, però, viste le risorse scritte in bilancio della Regione, ancor più visto come le risorse vengono spese, ho pensato di dire che la congiuntura economica sta cambiando. Questo ormai è palese, sappiamo benissimo in che stato versa la finanza pubblica, sappiamo benissimo quanta moneta circolante in meno ci sia, che è poi quella che determina un'inflazione così bassa, non possiamo certamente aspettarci di avere chissà quali risorse a cui attingere. Ritengo però che la programmazione di un Esecutivo, la programmazione di una Regione sia anche quella di guardare laddove è possibile tagliare la spesa, per destinare ad investimenti di questo tipo, che sicuramente sono utili investimenti per la comunità valdostana.

In sede di previsione del bilancio di previsione o del conto consuntivo emerge sempre, soprattutto da questi banchi, la critica di quanto siano alte le spese correnti e di quanto siano basse le spese di investimento. Mi rendo conto che per poter addivenire al finanziamento di un nuovo Ospedale sarà sicuramente necessario rivedere questi rapporti, quindi con una riorganizzazione di tutto il sistema; non dico che è una voglia, è uno sfizio che ci si deve togliere, mi rendo conto che decidere su un nuovo Ospedale vuol dire fare altri sacrifici in altri settori di spesa.

Per quanto riguarda il dodicesimo e il quattordicesimo comma non mi si può chiedere, in rappresentanza della minoranza, di dichiararmi soddisfatto del raggiungimento dei principali obiettivi della maggioranza. Credo che chiunque di voi al mio posto non potrebbe far altro che presentare queste osservazioni.

Il nono emendamento è meramente tecnico perché scomparendo il quattordicesimo comma, la parola "altresì" viene meno.

Presidente Chiederei al Consigliere Linty di mettere in votazione l'insieme degli emendamenti. Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità e assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Per dichiarare l'astensione da parte nostra sugli emendamenti presentati non per principio preso, ma perché il documento ha una sua logicità di fondo che non può essere stravolta da emendamenti su un capoverso e sull'altro.

Mi limito a dire, rispondendo a Florio, che di certezze non ne abbiamo; abbiamo una profonda preoccupazione sul futuro della Valle d'Aosta su grossi temi, uno dei quali è questo. Altri sono all'attenzione di questo Consiglio regionale, su questi grossi temi dobbiamo confrontarci con serietà.

Al Consigliere Linty mi limito a rispondere che la Regione Valle d'Aosta è stata una delle promotrici per l'abolizione del Ministero della sanità; i poteri forti, come qualcuno li ha definiti - non noi -, hanno fatto sì che i referendum non siano stati accettati, auspicheremmo avere potestà legislativa primaria in materia di sanità. È un obiettivo difficile da raggiungere, però non possiamo purtroppo non tenere conto della legislazione nazionale. Spiritualmente e culturalmente siamo, Consigliere Linty, assolutamente sulla stessa linea.

Presidente Si passa alla votazione degli emendamenti all'ordine del giorno. Do lettura degli emendamenti presentati dal Consigliere Linty:

Emendamenti 1) Il primo comma è abrogato.

2) Il secondo comma è abrogato.

3) Il quarto comma è sostituito dal seguente:

"considerata l'esigenza per la nostra Regione di riorganizzare, mediante atto programmatorio, la propria rete ospedaliera".

4) Il sesto comma è abrogato.

5) L'ottavo comma è sostituito dal seguente:

"atteso come in Valle d'Aosta il numero di posti letto per acuti è rappresentato da 4,6 posti letto per mille abitanti".

6) L'undicesimo comma è sostituito dal seguente:

"considerato come l'attuale congiuntura economica richieda maggiori economie di spesa sulla seconda parte del bilancio di previsione degli anni futuri se si intende destinare una quota adeguata all'eventuale costruzione del nuovo presidio ospedaliero".

7) Il dodicesimo comma è abrogato.

8) Il quattordicesimo comma è abrogato.

9) Prima del quindicesimo comma togliere la parola "altresì".

Li pongo in votazione:

Presenti 34

Votanti: 8

Favorevoli: 6

Contrari: 2

Astenuti: 26 (Agnesod, Aloisi, Bavastro, Bionaz, Chenuil, Dujany, Ferraris, Florio, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Mostacchi, Parisi, Perrin G.C., Perron, Piccolo, Riccarand, Rini, Secondina Squarzino, Stévenin, Tibaldi, Vallet, Vicquéry, Viérin D. e Voyat)

Il Consiglio non approva

Presidente Do lettura degli emendamenti proposti dal Consigliere Tibaldi:

Emendamenti 1) L'affermazione che, in premessa, di cui al comma 16 "Riconosce la validità del modello satellitare, così come delineato nel documento redatto a cura dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali "Individuazione del modello di struttura ospedaliera idoneo alle esigenze regionali" è soppressa.

2) La locuzione "Fattibilità" nell'impegnativa del dispositivo, riferita al nuovo ospedale è sostituita con la parola "Costruzione".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi.

Aloisi (RV) La pregherei di procedere a votazione separata sugli emendamenti presentati dal Consigliere Tibaldi, anche perché su uno ci sarà l'astensione e sull'altro il voto favorevole. E motiverò il voto favorevole sul secondo emendamento, perché oggi nell'estenuante e affannosa ricerca dei sinonimi e dei contrari siamo in presenza di una parola chiara, quella di "costruzione".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Dujany.

Dujany (PVA) Devo anch'io associarmi all'intervento che mi ha preceduto, nel senso che sul secondo emendamento presentato dal Consigliere Tibaldi il nostro voto è favorevole.

Presidente Pongo in votazione il primo emendamento presentato dal Consigliere Tibaldi:

Presenti 34

Votanti: 12

Favorevoli: 6

Contrari: 6

Astenuti: 22 (Agnesod, Aloisi, Bionaz, Chenuil, Chiarello, Dujany, Ferraris, Florio, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Mostacchi, Parisi, Perron, Piccolo, Riccarand, Secondina Squarzino, Stévenin, Vallet, Vicquéry e Viérin D.)

Il Consiglio non approva

Presidente Pongo in votazione il secondo emendamento presentato dal Consigliere Tibaldi:

Presenti 34

Votanti: 21

Favorevoli: 13

Contrari: 8

Astenuti: 13 (Agnesod, Chenuil, Chiarello, Ferraris, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Perron, Piccolo, Stévenin, Vallet, Vicquéry e Viérin D.)

Il Consiglio non approva

Presidente Pongo in votazione l'ordine del giorno presentato dall'Assessore Vicquéry:

Presenti: 34

Votanti: 23

Favorevoli: 22

Contrari: 1

Astenuti: 11 (Aloisi, Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Parisi, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Il Consiglio approva

Presidente Si passa adesso all'esame del nuovo testo predisposto dalla V Commissione consiliare del disegno di legge n. 202.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 2:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 3:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 5:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 6:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 7:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 8:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 9:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 10:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 11:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 12:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 13:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 14:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 15:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 16:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 17:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 18:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 19:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente All'articolo 20 c'è un emendamento del Consigliere Linty, di cui do lettura:

Emendamento Il comma 3 dell'articolo 20 è sostituito dal seguente:

"La prova di accertamento della lingua francese consiste in una dictée e in una conversazione. Chi non riporta la sufficienza pari a sei decimi in entrambe le prove non può essere nominato direttore dell'area territoriale, direttore di macrodistretti o direttore di area ospedaliera".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Credo che quest'emendamento sia coerente quanto meno con la discussione avvenuta in quest'aula in merito alla prova di francese per le assunzioni della Regione. Trovo fortemente ingiusto che per profili professionali meno retribuiti ci sia una prova scritta e una prova orale, mentre le qualifiche apicali non passano nessun tipo di selezione, quindi sono già avvantaggiate da questo punto di vista, perché mentre tutte le altre qualifiche sono soggette a concorso, questi direttori di area ospedaliera, territoriale e di macrodistretti vengono chiamati con provvedimento motivato del Direttore generale per 5 anni a ricoprire incarichi importanti, ai vertici dell'U.S.L..

Quindi credo che sia necessario prevedere per queste figure professionali una prova scritta e orale della lingua francese con le stesse modalità e gli stessi criteri di valutazione previsti per tutti gli altri assunti dalla Regione, ricordo che la grande novità dell'ultima legge fu proprio l'obbligo ad ottenere la sufficienza sia per lo scritto che per l'orale, se non vuole essere una dictée può essere vista come altra forma di prova scritta, poco importa, però quello che è importante è livellare quelli che sono i doveri di chi viene assunto, altrimenti continueremmo a creare dei canali preferenziali per gli unti dal Signore e invece continuiamo ad obbligare i comuni mortali a passare sempre dalla porta del pianterreno.

Non mi sembra che sia questo lo spirito che deve animare questo Consiglio regionale, questa Regione, lo dico soprattutto per un principio di equità nei confronti di chi viene chiamato a lavorare nel settore pubblico. È vero che si dice che questi contratti di lavoro sono contratti di tipo privatistico, e fin qui mi va bene, però come ebbi a dire parlando del raccordo autostradale valdostano i soldi che si danno a questi signori, sono soldi di società private o vengono attinti dai fondi della Regione, che incamera i contributi sanitari? Non vedo questa grande differenza fra il cedolino di fine mese del direttore dell'area ospedaliera e il cedolino del fine mese dell'infermiere, perché i soldi arrivano tutti dalla stessa parte, salvo che qualcuno non mi dimostri il contrario. Pertanto credo che sia l'infermiere che il direttore per accedere a quel posto debbano sostenere entrambe le prove.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Per annunciare la nostra astensione su quest'emendamento presentato dal collega Linty, in quanto riteniamo che il ragionamento da farsi dovrebbe essere semmai quello opposto. Cioè in un tema qual è quello della sanità e quindi delle varie strutture, siano esse l'ospedale o l'area territoriale o i macrodistretti, bisognerebbe tendere a evitare il più possibile formule quali quelle proposte dall'amico Linty.

Certo è che con quest'impostazione, quale è quella che viene data dal piano, si crea una situazione paradossale, nel senso che da una parte abbiamo i vertici della sanità ai quali viene chiesta una semplice conversazione in lingua francese, dall'altra parte abbiamo del personale così prezioso qual è quello degli infermieri o anche dei medici, ai quali viene richiesta addirittura una prova scritta.

È una situazione che ha del paradossale, tuttavia non potendo in questa sede intervenire, così come vorremmo, cioè nel togliere casomai la prova scritta per medici e infermieri, ci limitiamo ad astenerci su quest'emendamento per non peggiorare ulteriormente la situazione.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Non vorrei ripetermi su quello che ha detto Marguerettaz, con il quale concordo. Provocatoriamente mi verrebbe da votare quest'emendamento per portare tutti a parità. Penso che il legislatore quando legifera dovrebbe cercare di rendere tutti uguali, invece i vertici in questo caso si vede che sono molto vicini al paradiso e non hanno bisogno di parlare il francese, sono fuori da questa regione.

Però mi sembra che seriamente si debba puntare più sulla professionalità dei medici e degli infermieri, più che su una prova scritta e orale di francese.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) Per ribadire quanto è stato già detto in altre occasioni. Innanzitutto si tratta di contratti di natura privatistica e in quanto tali teoricamente non soggetti all'esame di francese. Il testo del disegno di legge riprende tale e quale quanto era già stato presentato nella legge n. 24 di riforma e di riorganizzazione del servizio sanitario.

All'epoca si era trattato di un vero e proprio compromesso fra le due tesi che sono state espresse anche in questa sede dal Consigliere Linty e dal Consigliere Marguerettaz. Posso concordare sull'impostazione data dal Consigliere Linty, nel senso che si potrebbe in prospettiva prevedere un accertamento della lingua francese, che però non vada nella logica della dictée, perché quella logica l'abbiamo già superata a livello regionale con il regolamento per le assunzioni, che prevede nuove metodologie di esame, e su questo possiamo lavorarci perché nulla è immodificabile.

Anche qui si tratta di verificare come sarà l'applicazione pratica del nuovo regolamento delle assunzioni, per poter trasferirlo in sede di azienda U.S.L.. Non vorrei che il giorno dopo qualcuno venga ad usare i soliti slogan che non abbiamo dei primari buoni perché c'è l'esame di francese che li blocca, fermo restando che sono pronto a smentire chiunque perché un avvenimento di questo genere non si è mai verificato in Valle d'Aosta per il momento. Ci asterremo su quest'emendamento.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LNPIAP) Per riconfermare la validità di quest'emendamento, anche perché l'Assessore ha riconosciuto che il contratto di tipo privatistico non prevede teoricamente la prova di lingua francese. Mi sembra che le parole "possiamo lavorarci, non c'è nulla di immodificabile" - adesso non voglio ricordare momenti passati da qualche minuto - siano molto assimilabili al contenuto del dispositivo dello scorso ordine del giorno perché è vero che possiamo lavorarci, ma fino a quando non iniziamo continuiamo a dire che possiamo fare. In teoria possiamo fare tutto, possiamo rivoltare il mondo a testa in giù, ma sarebbe il momento di veder muovere i primi passi verso questo cambiamento, anche perché credo che nella gente che lavora presso le strutture pubbliche questa differenza di trattamento sia più che mai riscontrabile. Riconfermo il mio voto favorevole a quest'emendamento.

Presidente Pongo in votazione l'emendamento presentato dal Consigliere Linty:

Presenti: 32

Votanti: 4

Favorevoli: 1

Contrari: 3

Astenuti: 28 (Agnesod, Aloisi, Bionaz, Borre, Chiarello, Collé, Dujany, Florio, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Marguerettaz, Mostacchi, Parisi, Perrin C., Perrin G.C., Perron, Piccolo, Riccarand, Rini, Squarzino Secondina, Stévenin, Vallet, Vicquéry, Viérin D., Viérin M. e Voyat)

Il Consiglio non approva

Presidente Pongo in votazione l'articolo 20 nel testo originario:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 21:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 22:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 23:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 24:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Secondina Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 25:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 26:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 27:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 28:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 29:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 30:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 31:

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 23

Contrari: 1

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Presidente Passiamo all'esame dell'allegato. Ci sono degli emendamenti presentati dal Consigliere Squarzino e dall'Assessore Vicquéry. Do lettura degli emendamenti a firma dei Consiglieri Squarzino e Florio:

Emendamenti Cap. 4.3. L'ospedale e le strutture satellite

Sostituire tutto il capitolo con il seguente testo:

"Cap. 4.3. Le strutture ospedaliere e il territorio

Al fine di realizzare l'obiettivo di trasferire sul territorio il maggior numero possibile di servizi, occorre procedere al potenziamento dei poliambulatori e dei distretti e all'apertura di RSA, per la lungodegenza e la riabilitazione di pazienti cronici e stabilizzati.

Per risolvere il problema della mancanza di posti letto (la nostra Regione raggiunge i 4,6 posti letto per mille abitanti a fronte del parametro ministeriale del 5,5 per mille) occorre procedere alla realizzazione di un nuovo ed unico ospedale, che consenta il necessario comfort alberghiero agli utenti e l'adozione degli standard qualitativi necessari per lavorare con le moderne tecnologie".

Ed apportare le relative modifiche alle altre parti del Piano

Cap. 9 Programmazione cronologica

* Paragrafo 9.3.1.2. Eliminare.

*Pagina 57 Prima del paragrafo 5.2.5.2., aggiungere

"Per consentire un continuo monitoraggio dei bisogni degli anziani, si istituisce l'Osservatorio anziani".

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Con quest'emendamento noi vogliamo esprimere la volontà di indicare con chiarezza una scelta per quanto riguarda l'Ospedale. L'abbiamo detto fin dall'inizio che per noi questo è un elemento importante; nell'emendamento chiariamo nella prima parte che siamo per potenziare i poliambulatori e i distretti, siamo per le RSA, proprio perché condividiamo la linea di portare la sanità sul territorio, di portare i servizi più vicini ai cittadini. Quindi questa è una linea che noi condividiamo, mentre non condividiamo la linea di non decidere; noi siamo, lo abbiamo detto prima, per una scelta molto chiara. Eravamo già per una scelta molto chiara un anno e mezzo fa; sugli elementi, sui punti che allora avevamo indicato come dati sufficienti per prendere una decisione, su questi elementi non c'è stata nessuna chiarezza e nessun fatto che ci abbia indicato una nuova alternativa. Avevamo detto allora che mancavano posti letto, è vero; forse con i nuovi parametri non ne mancano 120, forse ne mancano soltanto 78-80, però comunque mancano posti letto, non possiamo dire che abbiamo un numero sufficiente di posti letto.

Abbiamo detto che esisteva allora una distribuzione dei servizi ospedalieri su tre sedi e che questo era fonte di diseconomie oltre che di difficoltà. Ancora in Commissione i colleghi hanno sentito come il fatto di avere, per esempio, queste sedi staccate comporti dei grossi disagi per la guardia medica, per gli ammalati. Ci dicevano: voi non sapete che di notte la guardia medica c'è soltanto in viale Ginevra e quando dal Beauregard ci chiamano, noi dobbiamo sospendere il nostro lavoro, prendere la macchina, partire ed andare sul luogo, quindi non è che uno sia sempre lì presente quando c'è un bisogno urgente.

Con questo volevano farci un esempio di come i servizi ospedalieri distribuiti in sedi diverse siano causa di disagi e anche fonte di diseconomie; allora nell'ottica di economizzare la spesa sanitaria, l'accorpare in un'unica sede ospedaliera è sicuramente un elemento di utilizzo di risorse. Fra l'altro ricordo che questo è un punto del programma anche della maggioranza di governo, che aspetta di essere realizzato.

Si parlava di strutture edilizie di viale Ginevra come non adatte ad essere ristrutturate continuamente, sono strutture ormai obsolete; noi abbiamo votato l'ordine del giorno presentato dai nostri colleghi Aloisi, Lanivi e via dicendo, perché nelle premesse sono indicati con molta chiarezza gli elementi negativi di questa struttura che non consente un servizio idoneo. La tipologia delle strutture, la posizione, il poco spazio che c'è, il fatto che sia inserito nel contesto cittadino crea sicuramente dei disagi. Non solo, ma anche se noi vogliamo mettere nella nostra sanità dei modelli nuovi di assistenza, abbiamo bisogno anche di strutture che siano flessibili, che siano in grado anche di accogliere questo tipo di tecnologie.

Chi di noi è stato a visitare un Ospedale a Merano, per un attimo si è chiesto: perché non è possibile che anche i nostri cittadini possano avere questo tipo di servizio? E poiché qui si parla tanto di difficoltà economiche, ci chiediamo perché rispetto ad altre iniziative non ci si ponga il problema di spazi o di mancanza di risorse finanziarie per fare autostrade, per fare autoporti, per fare aree sportive, impianti di funivia e via dicendo. Allora effettivamente siamo convinti che bisogna imboccare la direzione che darà una sanità all'altezza delle esigenze?

Che sia giunto il momento di decidere lo abbiamo già detto, però mi interessa ribadirlo ancora una volta. Ho sentito prima Perrin che diceva: noi decideremo solo quando avremo gli elementi, quando avremo dei dati a disposizione. Vorrei far notare che già un anno e mezzo fa era stata da questo Consiglio espressa la volontà di raccogliere dati, ma è passato tutto questo tempo e i dati non sono stati raccolti. È stato elaborato uno studio da parte dell'Agenzia Guzzanti, che ha dato una sua risposta; però neanche questa risposta è ritenuta sufficiente. Allora il continuare ad affermare che si vogliono altri dati, quando invece il problema è che non si affrontano le difficoltà singole che esistono in queste strutture, ci porta a dire che non capiamo il motivo per cui non si voglia prendere in considerazione la necessità di costruire un nuovo Ospedale.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Volevo solo dire che quest'emendamento riporta di nuovo allo stesso discorso di prima. Faccio la dichiarazione su quest'emendamento, sul quale non posso che astenermi, volevo però dire una cosa perché non vorrei che sembrasse che sono contro l'Ospedale nuovo tout court. Invece sono contro proprio per quello che ho detto stamattina.

Vorrei solo rileggere un passo per sottolineare quello che più ci interessa: "Riteniamo che sia necessario rendere maggiormente efficiente e flessibile la struttura ospedaliera, potenziando i servizi alternativi al ricovero, day hospital, ambulatori, consultori e ospedalizzazione domiciliare". Continuo a dire che quest'ospedalizzazione domiciliare potrebbe, anzi dovrebbe abbassare le necessità di posti letto, anche drasticamente in certi casi. I day hospital, se funzionassero, sarebbero un'altra cosa che potrebbe variare le necessità di questa futura struttura.

Infine, noi riteniamo che non debba essere il malato ad adattarsi alla struttura, ma quest'ultima ad adattarsi al malato; non dobbiamo fare un Ospedale in cui il malato deve necessariamente andare perché non ha alternative, noi dobbiamo andare incontro alle necessità degli ammalati.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Quest'emendamento ci offre la possibilità di fare una considerazione, annunciando l'astensione su questo tipo di emendamento così come è presentato.

Non ripeterò certo tutte le cose che sono state dette riguardo alla nostra posizione nei confronti del nuovo Ospedale, tuttavia mi limito a dire che l'emendamento dei Verdi, così come è stato espresso, a nostro avviso è molto pericoloso, perché così com'è scritto - nonostante l'illustrazione molto ampia della collega Squarzino - sembra legare la necessità del nuovo Ospedale alla carenza di posti letto. Quest'impostazione, a nostro avviso, è pericolosissima, perché questa è l'arma che ha in mano l'Assessore Vicquéry; infatti, se domani mattina cambiano i parametri nazionali, viene a cadere la validità di quest'emendamento.

Noi invece riteniamo che, così come ha ben detto l'Assessore Vicquéry questa mattina a proposito della radioterapia, se c'è una volontà politica così come c'è stata di fronte alla radioterapia, anche laddove non c'è un bacino di utenza sufficiente - leggi, per il nuovo Ospedale, anche laddove i posti letto fossero sufficienti - noi, in quanto Valdostani, se lo vogliamo fare lo facciamo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Ho capito che il PDS qui in Valle d'Aosta è per l'Ospedale nuovo, e siccome quando l'Assessore ha detto che in Romagna stanno chiudendo gli ospedali, ha votato una mozione dove non si esprime più in favore dell'Ospedale nuovo, vorrei, dato che hanno delle cose da dire, che le dicessero.

Presidente Pongo in votazione le proposte di emendamento presentate dal Consigliere Squarzino:

Presenti: 32

Votanti: 10

Favorevoli: 3

Contrari: 7

Astenuti: 22 (Agnesod, Aloisi, Chiarello, Collé, Chenuil, Dujany, Ferraris, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Marguerettaz, Parisi, Perron, Piccolo, Stévenin, Tibaldi, Vallet, Vicquéry, Viérin D. e Viérin M.)

Il Consiglio non approva

Presidente Pongo in votazione gli emendamenti presentati dall'Assessore Vicquéry, di cui do lettura:

Emendamenti Il capitolo 7 "Nuovo assetto istituzionale del SSSR" diventa il capitolo 4.

Di conseguenza, viene modificata tutta la numerazione degli altri capitoli.

Pagina 24

Punto 4.1 (prenderà la numerazione 5.1), dopo la lettera c), aggiungere il seguente capoverso:

"Va comunque precisato che i progetti-obiettivo e le azioni programmate contenuti nel presente Piano costituiscono indicazioni strategiche di indirizzo, fatte salve le ulteriori determinazioni che la Direzione generale dell'Azienda U.S.L. intenderà proporre nell'ambito della negoziazione del contratto di programma, in un'ottica di netta separazione tra competenze programmatorie e competenze aziendalistiche.

Pagina 71

Capitolo 6 (prenderà la numerazione 7)

Eliminare la frase tra le parentesi. Aggiungere, all'inizio del capitolo, "Ferma restando l'impostazione logica già delineata al capitolo 4, che salvaguarda le rispettive competenze dei due attori del SSSR: (Assessorato e Azienda U.S.L.),"

Aggiungere, alla fine del capoverso, dopo "unità operative":

", nel merito dei quali il presente Piano intende fornire indicazioni nella attuale fase di transizione, caratterizzata da un decollo obiettivamente difficoltoso del processo di aziendalizzazione dell'U.S.L., senza peraltro pregiudicare eventuali scelte complementari della Direzione generale da negoziare nell'ambito del contratto di programma".

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 9 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Marguerettaz, Riccarand, Squarzino Secondina, Tibaldi e Viérin M.)

Il Consiglio approva

Presidente Si passa alla votazione dell'allegato emendato. Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Credo che si è capito come noi abbiamo votato, però volevo ugualmente fare una dichiarazione di voto perché volevo spiegare che, se fosse passato l'emendamento che abbiamo proposto, avremmo votato a favore del piano. Avevamo presentato più di un anno fa una serie di osservazioni rispetto al documento del piano e sui vari punti che riguardano sia l'impostazione del piano, sia la mancanza di prevenzione, che il fatto che il piano era sbilanciato sul sanitario rispetto al sociale e che non c'era sicurezza di budget e via dicendo, abbiamo visto che su alcuni c'è stato un grosso passo avanti, ma avremmo anche potuto soprassedere, mentre abbiamo rimarcato che c'era il problema dell'Ospedale.

In Commissione abbiamo presentato diversi emendamenti; la scelta che abbiamo operato è di presentare in questa sede solo l'unico emendamento che ci interessava effettivamente, senza peraltro riportare qui la discussione che è stata lunga e proficua all'interno della Commissione. Ma visto che quest'emendamento essenziale non è passato, ci asteniamo.

Abbiamo sollevato delle critiche stamani nell'illustrare il piano, che non hanno avuto una risposta soddisfacente. Rispetto alla mobilità non ho mai parlato di mobilità dal punto di vista finanziario, in quanto il problema è quello di portare qui i nostri utenti; il problema non è che non c'è un pareggio fra quello che paghiamo all'esterno e quello che invece viene introitato.

Rispetto al budget non sto a ridire le stesse cose, ma la prova lampante che non esiste una certezza di budget sta nel fatto che le linee indicative della spesa, che prima erano allegate al piano, poi sono state stralciate dal piano. Così pure, come ricordavo prima, riguardo ai posti letto chiaramente quelli mancano.

Quindi diciamo che queste risposte non ci sono state, ma avremmo superato anche queste difficoltà, se fosse passato il problema dell'Ospedale.

Visto che stamani c'è stato un accenno personale, vorrei ringraziare l'Assessore perché mi ha fatto capire che ci sono alcune regole non scritte, che però vanno rispettate; per esempio, ho capito che occorre avere un permesso per incontrare degli operatori della sanità, ho capito che il Presidente della Commissione deve trasmettere in Commissione solo i documenti che sono d.o.c., perché i documenti che sono critici non possono essere presentati. Poi non so, il sistema satellitare sarà tutto da costruire, ma un sistema informativo territoriale penso che sia già esistente con sede in via E. Aubert.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Come ho già detto nel mio intervento in merito al piano, noi non abbiamo dubbi sulla validità dello stesso e sullo sforzo che è stato fatto. Ci pare che il contenuto del piano sia pregevole, anche perché per la prima volta c'è stata una svolta; in effetti nel piano viene fatta una programmazione seria per quanto riguarda la gestione della politica sanitaria. Quindi non era in discussione il lavoro che l'Assessore ha fatto, anche perché 8 mesi sono serviti anche ad una serie infinita di incontri con tutte le categorie e con tutti i soggetti interessati al discorso della sanità. Riteniamo che il discorso della sanità non sia prerogativa di uno o dell'altro, ma sia un discorso di carattere generale che coinvolge tutti i cittadini, e quando parliamo di sanità dobbiamo pensare sempre a chi ha bisogno di avere questo servizio. Per cui molto spesso parliamo di strutture o di soggetti che gestiscono la sanità, senza dedicare all'utente l'attenzione che si merita, che è poi quello che ne usufruisce.

Ribadiamo il nostro apprezzamento e il nostro voto favorevole al piano, anche se trattandosi di un piano programmatico, contiene in sé anche delle lacune e quindi richiede dei miglioramenti che possono essere fatti via via che si va avanti nella sua gestione. Facendo riferimento al conto economico, sappiamo che attualmente ancora non riusciamo a fare il conto economico. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda le spese; anche in questo settore va fatto un intervento in modo tale che si riesca a ridurre le spese dove possibile, per arrivare ad una soluzione ottimale.

Termino il mio breve intervento anche per chiarire che l'ordine del giorno voleva solo essere lo stimolo per un discorso che era stato fatto e sul quale più volte vi sono stati dei confronti, ma che non voleva mettere in discussione la validità del piano sanitario, per il quale riteniamo che è stato fatto un ottimo lavoro.

Presidente Pongo in votazione l'allegato emendato:

Presenti: 33

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Secondina Squarzino, Tibaldi e Viérin M.)

Il Consiglio approva

Presidente Pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso:

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 21

Astenuti: 10 (Chiarello, Collé, Florio, Lanièce, Linty, Marguerettaz, Riccarand, Secondina Squarzino, Tibaldi e Viérin M.)

Il Consiglio approva