Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2415 du 19 février 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 19 FEBBRAIO 1997

OGGETTO N. 2415/X Disattivazione del servizio di somministrazione di cibi e bevande esistenti presso l'Ospedale regionale. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso che il servizio di somministrazione di cibi e bevande esistenti presso l'Ospedale regionale è stato recentemente disattivato;

Che la mancanza di un simile servizio nella principale struttura ospedaliera della regione è fonte di notevoli disagi per gli utenti e per i loro familiari;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

1)le ragioni che hanno causato la disattivazione di tale servizio;

2) se, quando e secondo quali modalità ne è prevista la riapertura.

F.to: Tibaldi

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Quest'interpellanza si propone di conoscere quali sono le ragioni, che hanno causato la disattivazione del servizio di somministrazione di cibi e di bevande presso l'Ospedale regionale di Aosta, che è il principale presidio ospedaliero della nostra Regione, e quali sono le intenzioni dell'Assessore competente o - tramite l'Assessore competente in questo caso - del Direttore generale dell'U.S.L. in merito a questo problema.

Abbiamo alcune informazioni sul fatto che il 31 dicembre è scaduto il contratto esistente fra l'U.S.L. e il gestore privato, che aveva subito alcune proroghe, dopodiché dal 1° gennaio questo servizio è stato sostituito con dei processi automatici che creano non pochi disagi per l'utenza del presidio ospedaliero, in massima parte i familiari che si recano a trovare i loro parenti ivi ricoverati.

Attendo la risposta dell'Assessore competente, riservandomi di replicare successivamente.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) S'agissant d'une question qui concerne les compétences de l'U.S.L., l'Assessorat a transmis l'interpellation au Directeur général de la même, qui a répondu de cette façon:

"1) La ragione contingente della disattivazione del servizio di ristorazione bar presso il presidio ospedaliero di viale Ginevra n. 3 è dovuta allo scadere del contratto in essere con il gestore, signor Feo Armando. Il contratto era stato stipulato in data 3 agosto 1993, registrato in data 4 agosto 1993, con scadenza 31 luglio 1996. Tale contratto è stato quindi prorogato alle stesse condizioni fino al 31 dicembre 1996, in attesa di una gara pubblica. Alla proposta di proroga di ulteriori sei mesi, cioè dal gennaio al giugno '97, sempre in attesa del bando di gara il cui avvio è stato condizionato dai motivi di cui al successivo punto 2, il gerente ha risposto con una richiesta di modifica sostanziale dei rapporti contrattuali. Tale richiesta, formalmente non accoglibile, ha impedito la prosecuzione del rapporto e quindi ha comportato la chiusura del bar dall'1° gennaio 1997.

2) I motivi sostanziali, che hanno indotto a richiedere delle proroghe del contratto, sono legati alla necessità di prevedere una ricollocazione adeguata del bar stesso, considerato che non erano rispettate le più elementari norme igieniche di sicurezza principalmente per motivi strutturali ed impiantistici. Si sta provvedendo alla progettazione di tale intervento, affidato all'arch. Galvani, che si ritiene possa concludersi in tempi brevi entro il mese di marzo p.v., con il successivo avvio delle ristrutturazioni dell'area interessata che possono essere effettuate entro la fine dell'estate '97. Non appena in possesso degli elementi progettuali, si avvieranno anche le pratiche concorsuali per l'affidamento della licenza per il nuovo bar, in modo da concluderle contestualmente alla realizzazione dei lavori anzidetti. Si può quindi ragionevolmente prevedere che entro il mese di settembre '97 vi sia l'apertura del nuovo ristoro della sede del presidio ospedaliero di viale Ginevra 3.

3) Nel frattempo sono stati attivati dei contratti provvisori per l'uso di macchine automatiche di distribuzione di bevande e cibi, che consentono un'adeguata alternativa temporanea alle esigenze di ristoro dei degenti, parenti e dipendenti. Si fa presente che tale contrattualistica provvisoria permette anche di mantenere l'introito già garantito dalla concessione della gestione del bar".

Monsieur Tibaldi demande quelle est l'intention de la Junte régionale. Je peux simplement ajouter que la Junte, dans une récente délibération concernant la définition des objectifs de l'U.S.L. pour l'année '97, a prévu aussi la remise en activité du café de l'hôpital de rue de Genève.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Prendo atto delle risposte dell'Assessore, anche se volevo fare anch'io alcune considerazioni.

Innanzitutto siamo a conoscenza del fatto che c'è stata una trattativa fra la parte privata e l'U.S.L. in merito alla licenza commerciale, quindi alla prosecuzione di quest'attività di somministrazione di cibi e bevande presso l'Ospedale. C'è però da dire che di fronte ad una controproposta, che è stata fatta in maniera scritta dal titolare, la risposta del Direttore generale dell'U.S.L. è arrivata dopo la scadenza. La correttezza dei rapporti non è stata la più ampia e quella normalmente dovuta in sede di accordi contrattuali.

C'è da dire oltretutto che l'Ospedale regionale sta subendo una serie di ampliamenti, di ristrutturazioni che hanno causato anche un notevole calo di afflusso presso quest'esercizio ed era quindi naturale che da parte del gestore venisse fatta la controproposta a condizioni più eque. Ricordo che la licenza è stata concessa dall'U.S.L. per la modica cifra di 150 milioni annui più l'IVA, più l'aggiornamento ISTAT.

Non siamo qui però per difendere le posizioni contrattuali dell'uno o dell'altro; secondo me, come d'altronde si deve fare in queste sedi, bisogna valutare il fatto grave che è venuto meno un servizio essenziale presso il principale presidio ospedaliero regionale comportando non pochi disagi per gli utenti dell'Ospedale, che devono recarsi presso servizi adiacenti all'Ospedale, oppure che devono usufruire del servizio automatizzato che è stato installato con estremo tempismo da parte dell'U.S.L.. C'era quindi già una volontà di lasciar perdere la gestione manuale del servizio di somministrazione e di avviarsi verso un servizio automatizzato.

Il grosso problema per gli utenti è proprio quello relativo all'efficienza del servizio al momento inesistente; oltretutto è stato confermato anche dallo stesso Assessore per quanto riguarda i tempi per organizzare una gara pubblica - per carità, è giusto che ci sia una gara pubblica e una concorrenza fra più candidati e che poi venga scelto dall'Amministrazione il candidato più idoneo a gestire l'attività - è stato utilizzato il tempo di un anno (7-8 mesi), un tempo non trascurabile che comunque non ha dato alcun risultato per il semplice fatto che adesso siamo nelle more della riprogettazione e della realizzazione di un nuovo bar che ci sarà solo nel settembre del '97, dopodiché verranno avviate nuovamente le pratiche per la scelta del gestore più idoneo. Mi sembra che la situazione non sia stata nemmeno gestita con criteri di managerialità, come dovrebbe essere fatto dal Direttore generale dell'U.S.L.; oltre alla carenza esistente sotto il profilo dell'efficienza del servizio, non ci sono nemmeno requisiti di managerialità perché, d'altro canto, non sembra che queste macchinette diano - se vogliamo analizzarlo sotto il profilo economico - quella redditività all'U.S.L. che comunque perveniva da un contratto che fruttava 150 milioni l'anno.

Mi auguro che la situazione venga risolta al più presto, al di là delle questioni contrattualistiche, soprattutto per ridare quel servizio che il nosocomio valdostano merita.