Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2983 du 8 janvier 1992 - Resoconto

OBJET N° 2983/IX Avenir de l'établissement Ilva-Cogne d'Aoste. (Interpellation)

Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dai consiglieri Rollandin, Viérin, Andrione, Faval, Louvin, Voyat, Perrin et Stévenin.

Interpellation Vu les engagements pris par le Gouvernement régional de tenir au courant le Conseil au sujet des intentions de la Présidence du Conseil des ministres sur l'avenir de l'établissement Ilva-Cogne d'Aoste;

Attendu que des bruits inquiétants continuent de courir à propos de la situation future de l'emploi au sein de la Cogne d'Aoste;

Compte tenu du fait qu'il existe des difficultés même pour les travailleurs qui avaient déjà présenté une demande de préretraite;

les soussignés Conseillers régionaux de l'Union Valdôtaine

interpellent

l'Assesseur compétent pour savoir:

1) si la Présidence du Conseil des Ministres a déjà défini les stratégies concernant l'établissement d'Aoste;

2) s'il est vrai que les travailleurs ayant déjà présenté une demande de préretraite ont reçu une lettre établissant la déchéance des engagements d'ordre économique auparavant pris par l'établissement;

3) les mesures que le Gouvernement régional entend prendre pour ce qui concerne la crise de l'établissement Ilva d'Aoste qui devient de plus en plus grave.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) Noël est passé, les fêtes sont terminées et on nous avait annoncé au mois de novembre, en nous souhaitant bonnes fêtes, qu'il y avait l'intention de tout résoudre et de nous donner des réponses satisfaisantes pour Ilva Cogne. Un mois s'est écoulé sans qu'il y aient des nouvelles à ce sujet. C'est la raison pour laquelle on a présenté cette interpellation, puisque on nous avait dit qu'il y aur-ait eu une prise de position officielle. On est là pour attendre des nouveautés. Je crois que le thème mérite toute l'attention et la réflexion, compte tenu que l'on a dédié une séance à ce thème et que l'on en a parlé il y a un mois et demi, avec l'intervention de tous les groupes.

L'autre problème que je crois très difficiles à comprendre est l'aptitude de Ilva Cogne par rapport aux travailleurs qui sont déjà en pré-retraite. Il paraît qu'il soit vrai que l'on a envoyé une lettre à ceux qui sont déjà en pré-retraite en leur disant que toute une série d'interventions, de possibilités de maintenir des engagements, n'étaient plus réalisables. Les engagements pris à son temps ne sont plus valables. Je crois que le problème est très préoccupant, car les mêmes se demandent s'il y a une raison spécifique et quelle est l'intention de l'Administration régionale.

Le troisième point est de savoir les mesures que le gouvernement régional veut prendre pour ce qui concerne la crise dans son ensemble et surtout les mesures annoncées ces derniers jours, face aux intentions d'un des partner de la Cogne même, c'est à dire de Falck, qui a pris une série d'engagements dans une direction qui est opposée aux intérêts de Ilva Cogne.

Je crois que c'est un problème, car si un des co-équipiers, un des partner, a choisi une autre direction, on peut comprendre quel se-ra le destin de la Cogne même. C'est dans ce sens que l'on attend des éclaircissements de la part de l'Assesseur, en soulignant enco-re un aspect; dans ces derniers temps, la presse dans son ensem-ble a mis l'accent sur un thème, que nous mêmes nous avions sou-levé dans cette salle: celui de l'énergie. Les différentes entreprises sidérurgiques ont demandé un engagement au niveau national afin qu'il y ait une intervention pour réduire le prix de l'énergie.

Je crois que le cas de Ilva Cogne mérite un chapitre à part, une attention particulière, afin de mieux reprendre le thème qui avait déjà été soulevé et repris dans les différents accords et qui, malheureusement, n'a jamais eu des essors. On attend dans ce sens une réponse de l'Assesseur.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore Mafrica, ne ha facoltà.

Mafrica (PCI-PDS) Credo che sarei l'uomo più felice della terra se potessi dire che il problema della Cogne è risolto positivamente come tutti auspichiamo. In realtà in questo periodo non ci sono state delle situazioni nuove per ciò che riguarda il Governo, come d'altronde penso gli interpellanti conoscano bene.

Soltanto ieri è stata stabilita la sorte, da parte dei capigruppo, del decreto sulle privatizzazioni. E' di questi giorni la notizia che può essere forse recuperato almeno in parte quel fondo di rotazione che era stato tolto agli enti di gestione, però la cosa ancora non è andata avanti.

La Giunta regionale non è stata convocata da parte del governo che ha discusso fino a Natale della finanziaria. Noi teniamo fermo l'impegno, che è stato ribadito dal Presidente del Consiglio dei ministri, di essere sentiti prima di ogni decisione, ma non mi pare che in questo senso ci siano da parte del Governo delle posizioni chiare. Non abbiamo notizie in tal senso.

Per ciò che riguarda la questione della lettera, in effetti è stata inviata da parte della Cogne, ai lavoratori che hanno diritto al prepensionamento, una lettera di questo tenore:

"La recente legge 223/1991 ha modificato la disciplina del prepensionamento. Per tale motivo la domanda a suo tempo formulata non è più utile per la fruizione del beneficio richiesto, pertanto si dovrà presentare una nuova domanda di pensionamento anticipato compilando gli appositi moduli."

Nella lettera inviata a tutti i prepensionati si fa inoltre presente che a seguito del notevole aggravio degli oneri che la legge in questione ha posto a carico delle aziende per il prepensionamento dei loro dipendenti, si è deciso di abolire le agevolazioni in atto per incentivare l'accesso al prepensionamento. In effetti la legge 223 prevede che le aziende si facciano carico del 30 per cento dei costi dell'intero prepensionamento.

Questa lettera da parte della Cogne è da inserire nell'ambito di una posizione che è stata presa dall'intero gruppo Ilva e non soltanto dalla Cogne. Contro questa decisione si sono mobilitate le organizzazioni sindacali, che dovranno avere, penso a giorni, incontri per ridefinire la questione. La questione è stata posta a livello nazionale. D'altronde per conto loro le aziende contestano il fatto di dover pagare questa cifra del 30 per cento rispetto a quanto prima erano disponibili a corrispondere per i lavoratori in prepensionamento.

La Regione ovviamente è schierata a fianco dei lavoratori in prepensionamento, perché per questi si abbia lo stesso trattamento che si è avuto nel passato e perché i sindacati riescano a ottenere nelle loro trattative il risultato prefisso.

Per quello che riguarda il discorso del futuro dell'azienda, come Regione abbiamo avuto in questo periodo, come ho riferito al Comitato per la siderurgia, nuovi contatti con l'Ilva e anche con alcuni privati interessati a una possibile partecipazione. Devo dire che in nessuno dei due casi ho ancora riscontrato un progetto preciso e risolutivo che possa in qualche modo prevedere delle risposte definitive da parte della Regione.

Siamo ancora in questo campo, in un territorio in cui ci sono sondaggi, proposte, ipotesi, ma ancora nessuna chiara proposta su cui procedere. Seguiamo con attenzione queste situazioni tenendo conto che come Regione dobbiamo essere informati ai sensi delle nostre competenze statutarie. Abbiamo una dichiarazione d'intenti che intendiamo fare pesare e siamo disponibili a favorire un risanamento della nostra azienda, che sia con l'obiettivo di una validità economica futura. Stiamo anche esaminando proposte che possano comportare insediamenti di aziende utilizzatrici dell'acciaio prodotto dalla Cogne, nella nostra regione, però il discorso è tutto collegato affinché si possa dare una risposta definitiva in presenza di un piano di risanamento credibile.

Siamo propensi, ed abbiamo scritto esplicitamente in questo senso, a intervenire per l'acquisto dei terreni su cui sorge lo stabilimento, che sono stati in qualche modo impegnati per far fronte alle perdite di bilancio del 1990 e che devono essere riscattati entro un anno. Abbiamo esplicitato la nostra disponibilità nell'acquisto di questi terreni e alla concessione in comodato all'azienda. Diciamo che a fino a questo momento non ci sono ancora situazioni definitive. Penso che comunque le cose dovranno essere quanto meno, da parte della Cogne, se non dell'Ilva, se non del Governo, chiarite in tempi brevi perché comunque l'azienda ha la necessità di operare, di produrre e di rendere.

Io credo che sia opportuno mantenere un atteggiamento di grande responsabilità e disponibilità senza cadere in posizioni che possono avere del catastrofico, senza d'altro canto aspettare che le cose vadano a posto da sole, perché a posto da sole non ci vanno. Credo che l'atteggiamento positivo della Regione sia un fatto su cui contare, perché la Regione ha una sua funzione specifica.

I piani, i progetti devono essere presentati dalle aziende; su queste può esserci il giudizio e l'intervento regionale. Non credo che questa sarà l'ultima interpellanza perché giustamente i consiglieri seguono questo problema.

Oggi non penso si possa andare oltre nella valutazione della situazione. Abbiamo ripreso i contatti con l'Ilva-Centrali elettriche per vedere se si può fare qualche passo in avanti nel rispetto di quel punto, da più anni compreso nei protocolli di intesa, relativo alla costituzione di un possibile consorzio Ilva-Regione-Enel, per l'utilizzazione dell'energia elettrica autoprodotta dalla Cogne o comunque da utilizzare nell'azienda.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) On ne peut dire que l'on est face à une crise qui risque d'être sans retour, car le fait de ne pas avoir de nouvelles, de ne pas avoir eu la possibilité de mieux connaître ni le fameux plan qui avait été annoncé ni d'être à même de parler avec les responsables du Conseil des ministres, et notamment avec le président du Conseil des ministres, qui est compétent en matière, et face à une série d'engagements que drôlement on continue à prendre pour la formation professionnelle, on est en train de faire un gaspillage d'argent et quelque chose de plus.

J'annonce dès à présent que l'on présentera sur ce thème une interpellation et des interrogations pour connaître à quel point on est avec la formation que l'on continue à faire dans un établissement qui sera réduit à moins de 1000 personnes. Je me demande quel sens a encore le fait de continuer à mettre de l'argent dans un puits sans fond.

Mais il y a une chose encore plus grave - que je ne sais pas si l'Assesseur ne connaît pas ou s'il n'a pas voulu la dire - que les terrains de l'établissement ont déjà été vendus. Si j'ai bien compris, tu as dit que la Région était disponible à acheter. Ce qui paraît grave est que les terrains ont été vendus. Alors je me demande quel sens a encore de continuer à faire des démarches, en sachant que de l'autre côté on va tout faire sans rien communiquer à l'Administration régionale. Celle-ci - je le rappelle pour le camarade monsieur Mafrica - a même un représentant à l'intérieur du conseil d'administration.

Je voudrais savoir quel est le sens et l'intervention de la personne concernée, face à ces thèmes. C'est inutile de dire que l'on est là pour suivre, malheureusement, des événements qui dépassent les intentions. On a présenté cette interpellation pour connaître quelle est la situation et on vient d'apprendre des journaux qu'elle est déjà dépassée par rapport à ce que l'on connaît. Je regrette de dire que l'on a la sensation que l'on n'est pas à même de suivre les événements de la Cogne. Celle-ci est en train de faire son cours, sans que l'on ait la moindre possibilité d'intervenir. La chose est la pire que l'on puisse présenter au Conseil.

Presidente Il Consiglio interrompe qui i suoi lavori, che riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16.