Objet du Conseil n. 2978 du 8 janvier 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 2978/IX Iniziative per favorire il trasporto ferroviario degli studenti universitari valdostani a Torino. (Interpellanza)
Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:
Interpellanza A partire da domenica 8 dicembre è stato soppresso il treno 2454 in partenza da Aosta alle ore 18,52 e arrivo a Torino Porta Nuova alle ore 20,51. Nonostante le promesse di intervento più volte manifestate in Consiglio regionale, la Regione non ha saputo o voluto imporre alla Direzione compartimentale delle Ferrovie dello Stato la modificazione di una decisione che penalizza gravemente gli studenti universitari valdostani.
Il treno delle 18,52 era infatti quello più utilizzato dagli universitari valdostani per tornare a Torino la domenica sera.
Domenica 8 dicembre molti giovani ad Aosta non hanno potuto salire neppure sul nuovo treno con partenza alle ore 17,50 che è stato istituito soprattutto per riportare a Torino gli sciatori e che non può accogliere tutti gli altri utenti.
Dopo aver inventato il caro-autobus la Giunta regionale è arrivata a la-sciare a piedi gli studenti universitari, dimostrando ancora una volta una scarsa attenzione per la funzionalità del servizio di trasporto pubblico.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo
interpella
l'Assessore regionale all'ambiente, territorio e trasporti per sapere:
1) per quale motivo non si è trovata una soluzione che garantisse il mantenimento del treno domenicale delle 18,52;
2) che cosa si intende fare perché fin dalla prossima settimana sia istituito un nuovo treno, intorno alle ore 19, in grado di consentire un adeguato trasporto degli universitari valdostani a Torino.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Questa interpellanza è stata presentata il 10 dicembre, subito do-po l'interruzione e la soppressione del treno degli studenti uni-versitari delle 18,52 e arrivo a Torino alle 20,51. Infatti, a partire da domenica 8 dicembre e per tutta una serie di domeniche, fino alla fine del mese di marzo, le Ferrovie dello Stato, compartimento di Torino, avevano previsto la soppressione di tale treno.
Questa soppressione era stata prevista da tempo ed era inserita nell'orario attualmente in vigore. Contro questa soppressione lo stesso Consiglio si era più volte espresso anche con mozioni e risoluzioni approvate in Consiglio. Ciò nonostante si è arrivati all'8 dicembre senza che fosse fatto un passo positivo e concreto da parte della Giunta regionale, e il treno veniva soppresso.
Questo è il motivo che determinò la presentazione di questa interpellanza e determinò anche una presa di posizione di protesta da parte del Comitato degli utenti della Ferrovia, e in particolare creò una situazione di grave disagio fra gli studenti universitari che utilizzano normalmente questo treno.
Bisogna tener presente che questo treno delle 18,52 è uno di quelli più utilizzati e più frequentati; è un treno che è sempre notevolmente affollato e che non riesce neanche a raccogliere tutti i viaggiatori, neppure facendoli stare in piedi, perché difficilmente chi sale dopo Châtillon può viaggiare seduto, e quindi è un treno che andava potenziato ma non sicuramente soppresso.
Ho letto oggi su "La Stampa" che il Compartimento di Torino sarebbe ritornato sulle sue posizioni, avendo deciso di ripristinare, a partire da domenica prossima, questo treno. Se effettivamente è avvenuto, io ne prendo atto perché vuol dire che l'iniziativa è servita a produrre un risultato positivo.
Comunque, vorrei chiaramente avere una risposta ufficiale da parte della Giunta regionale per capire se questa decisione è stata presa e quali sono stati i nuovi accordi che hanno permesso di superare le difficoltà che si diceva fossero insormontabili, ma che in realtà erano facilmente superabili sia sul piano tecnico che sul piano finanziario. Io rimango in attesa da parte della Giunta per poter eventualmente replicare.
Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
Bondaz (DC) La programmazione, l'istituzione e la soppressione dei treni e degli orari relativi sono di esclusiva competenza delle Ferrovie dello Stato. La Regione non ha nessun potere e non ha alcun strumento, legislativo o amministrativo, per poter intervenire o per poter essere ascoltato. Effettivamente, a partire da domenica 8 dicembre scorso è stato soppresso il treno 2545 in partenza da Aosta alle ore 18,52.
Esso era preventivato che fosse ripristinato nel periodo pasquale. L'ente Ferrovie dello Stato sostiene che gli utenti possono utilizzare il treno delle ore 17,50 oppure il treno che parte due ore dopo, cioè alle 20,52 e che arriva a Torino alle ore 22,47, in un'ora non così tarda neppure per gli studenti universitari. La Regione non era e non è d'accordo con la decisione delle Ferrovie dello Stato e neppure con le motivazioni che sono state addotte e lo ha denunciato chiaramente con numerosi interventi anche personali.
In occasione del Congresso nazionale dei dirigenti delle Ferrovie dello Stato svoltosi a Saint-Vincent il giorno 16 dicembre dello scorso anno, alla presenza del Commissario straordinario delle Ferrovie dello Stato, avv. Necci, ho ribadito la gravità della soppressione elevandola a simbolo di una "degenerazione ferroviaria" estremamente preoccupante e colpevole, dicendo quanto segue:
"L'aspetto più preoccupante è quello della cultura ferroviaria che sta sparendo dalla nostra regione per effetto di carenze, ma per effetto soprattutto della mancata concentrazione. Proprio in questi giorni gli studenti universitari frequentanti l'Università di Torino hanno visto abolire il loro treno della domenica, quello che la domenica sera li porta nel capoluogo piemontese, perché lo stesso che costituisce corsa ordinaria, la domenica, nella stagione invernale, viene soppresso a favore di un treno della neve che parte ad orari molto anticipati.
Il fatto che venga soppresso un treno ordinario a profitto di un treno della neve ,che dovrebbe essere di noleggio, costituisce diffusione di un messaggio che i giovani, che vedono l'unica giornata festiva e familiare della loro settimana guastata, comprendono il significato proprio di una ferrovia matrigna nei loro confronti, di una ferrovia incomprensibile da un punto di vista dell' obbligo di servizio, di una ferrovia "furbetta" , che gioca con i treni come con le note fave per gli altrettanto famosi due piccioni.
E' una cultura contraria alle Ferrovie che si forma lentamente ma inesorabilmente nella mente e nella concezione e nei comportamenti delle nuove generazioni e con la quale anche l'impresa del mercato ferroviario rischiano di farne le spese perché essa si allarga a macchia d'olio e non resta limitata alla limitatissima area territoriale e demografica valdostana."
Si chiede per quale motivo sia avvenuta la soppressione. Il motivo è semplicemente quello di un interesse dell'ente Ferrovie dello Stato differente da quello dell'utenza valdostana che è stata disattesa. L'Assessore ai trasporti, oggi dimissionario, ing. Fosson, il giorno 12 dicembre ha avuto un incontro insieme ai sindacati con il dirigente responsabile di Torino delle Ferrovie, il quale ha ribadito in quella sede di non poter modificare l'attuale programmazione.
A questo punto l'Assessorato e la Presidenza hanno provveduto ad informare sia la Direzione generale delle Ferrovie dello Stato sia il gabinetto del Ministro dei trasporti affinché la corsa delle ore 18,52 venisse ripristinata prontamente.
Come ha potuto affermare il Consigliere Riccarand, il nostro intervento ha permesso, almeno dalle comunicazioni che mi sono pervenute direttamente dall'ente Ferrovie dello Stato, che entro il mese, e quindi forse anche prima della fine del mese, si potrà ottenere il ripristino di questo treno in concomitanza con l'entrata in vigore della convenzione Regione e Ferrovie dello Stato per il trasporto agevolato degli studenti universitari, dei giovani e degli anziani.
Voglio esprimere con tutta serenità che l'intervento della Giunta regionale, sollecitato anche dagli studenti interessati, ha fatto sì che attraverso quella riunione tenutasi a Torino, prima, e successivamente con l'avv. Necci e con il Commissario dell'ente Ferrovie, di procedere nel ripristino di questa sede.
Nella prossima settimana io avrò un incontro con l'avv. Necci, sia per questo motivo, nel caso in cui il treno non fosse ancora stato ristabilito - ma spero che sia ormai superata - sia per quanto riguarda il progetto relativo al traforo del Gran San Bernardo. A noi hanno comunicato che entro il mese questo verrà definito.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Entro il mese vuol dire che ci sono ancora tre domeniche nel mese. Io chiedo che il treno venga ripristinato da domenica prossima. Non c'è nessuna difficoltà sul piano tecnico a mantenere il treno delle 18,52. Alla domenica ci sono tre locali che partono nel pomeriggio e che non vengono utilizzati da nessuno perché la domenica non servono se non come treni postali, per cui basterebbe ritardare un pochino e lo stesso materiale rotabile potrebbe partire alle ore 18,52.
Io chiedo che il Presidente della Giunta verifichi perché fin da domenica prossima gli studenti abbiano il loro treno. Sono circa 6-700 persone che utilizzano questo treno; mi sembra veramente un'assurdità eliminare questo servizio che chiaramente durante il periodo natalizio non era necessario, in quanto i corsi universitari erano chiusi, ma a partire da domenica gli studenti devono scendere. Io chiedo che ci sia un impegno perché a partire da domenica prossima sia ripristinato questo servizio e ne sia dato anche comunicazione a tutti gli interessati.
Sulle altre risposte del Presidente, io vorrei dire che, per quanto riguarda la programmazione dei treni, degli orari eccetera, non è vero che questa è esclusiva competenza del Compartimento, perché esistono una serie di strumenti attraverso i quali gli enti pubblici possono intervenire.
Esistono degli strumenti che sono istituzionalizzati, esiste ad esempio una conferenza orari, dove gli orari vengono redatti dopo aver sentito gli enti locali, le regioni, le pubbliche amministrazioni. Il Compartimento non può far tutto quello che vuole.
Abbiamo visto l'esperienza del comitato utenti di Ivrea che si è costituito ed è riuscito ad aprire un trattativa e a raggiungere dei risultati per quanto riguarda in particolare la loro zona. Esiste quindi la necessità, da parte dell'Amministrazione regionale, in particolare da parte dell'Assessore competente, perché si faccia un'azione di proposte e di insistenza costante rispetto alla programmazione dei treni e degli orari.
Adesso evidentemente si apre già la trattativa, la discussione, per quanto riguarda gli orari per l'anno prossimo, perché gli orari vanno decisi con largo anticipo; quindi bisogna che fin d'ora ci sia un intervento da parte dei trasporti perché l'orario dell'anno prossimo sia confacente a tutta una serie di esigenze e di mobilità che gli utenti della ferrovia hanno in Valle d'Aosta.