Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2920 du 18 décembre 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2920/IX Revisione dei redditi catastali per la regione Valle d'Aosta (Interpellanza).

Presidente Do lettura della interpellanza presentata dai consiglieri Louvin, Andrione, Voyat, Faval, Marcoz, Vallet, Mostacchi e Stévenin:

Interpellanza Rilevato che con un recente decreto sono state elevate in modo considerevole le tariffe dei valori catastali relativi, fra l'altro, alle proprietà fondiarie della Regione Valle d'Aosta;

Constatato che la Giunta provinciale altoatesina ha deciso di intervenire presso il Ministero delle Finanze al fine di ottenere una revisione delle tariffe catastali relative alla Provincia di Bolzano;

i sottoscritti consiglieri regionali

interpellano

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

- quali valutazioni esprime la Giunta regionale della Valle d'Aosta in ordine alla revisione dei redditi catastali per la Regione Valle d'Aosta;

- se la Giunta intende promuovere azioni presso il Ministero delle Finanze per ottenere una revisione di quanto stabilito.

Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) Dopo quasi mezzo secolo si è avuto finalmente l'aggiornamento delle tariffe catastali per quanto riguarda le rendite fondiarie nella nostra regione; era dal 1939 che non si procedeva ad un aggiornamento complessivo e si andava avanti con costanti modificazioni attraverso coefficienti.

Siamo arrivati al decreto ministeriale del 27 settembre di quest'anno...chiedo scusa se mi interrompo signor Presidente, ma a chi sto illustrando l'interpellanza in questo momento?

Presidente Ai rappresentanti del Governo regionale, sono due...

Louvin (UV) Nella persona dell'Assessore all'agricoltura?

Presidente Il Governo risponderà comunque, io direi di andare avanti nella esposizione.

Comunque risponderà il Presidente della Giunta.

Louvin (UV) Grazie. Stavo dicendo che finalmente siamo arrivati al decreto ministeriale del settembre scorso, con il quale si è operato questo aggiornamento.

Una curiosità: mentre il decreto del '39 indicava che si trattava del nuovo catasto edilizio urbano per la Valle d'Aosta, il decreto del 1991 dice che è il prospetto della tariffa per i comuni della Provincia di Aosta. Sulla Gazzetta ufficiale, quindi, abbiamo ripristinato la Provincia di Aosta di lontana memoria.

Comunque, l'aggiornamento ha avuto un effetto complessivamente devastante, in quanto c'è stato un adeguamento in parte giusto, in parte assolutamente cieco, con degli automatismi incomprensibili e con moltissimi errori nel decreto stesso che hanno creato problemi agli operatori professionali. Abbiamo avuto delle incongruenze terribili nella applicazione di queste nuove tariffe e vorrei solo citare due esempi presi a caso: una abitazione economica a Etroubles passa da lire 32mila per vano a lire 120mila, quindi un aumento del 400 per cento; una abitazione a Courmayeur passa per vano da lire 94mila a lire 800mila, con un aumento dell'ordine di oltre 900 per cento. Su tutto questo non abbiamo sentito nessun commento, a tutt'oggi, della Giunta regionale.

Addirittura abbiamo dei casi nei quali, applicando questi automatismi, che devono anche servire per il pagamento dell'Invim decennale, dell'Irpef e dell'Ilor, si ottengono dei risultati aberranti; c'è stata poche settimane fa una vendita di un albergo, valore dichiarato lire 1.800.000.000, valore stimato dal catasto lire 2.200.000.000, valore calcolato con questi coefficienti lire 6.000.000.000. Quindi diventa obbligatorio, quasi automatico, il ricorso tributario. Abbiamo avuto un articolo de "Il Sole-24 ore" che invitava la popolazione a fare ricorso; abbiamo un accumulo di migliaia di ricorsi pendenti per queste vicende in Valle d'Aosta.

Ora, a prescindere dagli errori materiali, a prescindere dagli automatismi più o meno giusti, credo sia doveroso prendere una posizione. La Provincia di Bolzano si è già messa al lavoro, ha già preso contatto con il Ministero delle finanze ed ha dichiarato recentemente che si procederà ad una modifica del decreto.

Poiché il decreto sarà comunque modificato, quanto meno per la correzione degli errori materiali, credo sia un preciso dovere di questo Consiglio, della Giunta in particolare, di farsi parte diligente, perché almeno là dove il decreto porta dei risultati aberranti si possa porre un freno e si possa introdurre qualche necessario correttivo.

Vorremmo sentire l'opinione in proposito e le considerazioni del Presidente della Giunta regionale.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta regionale, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Con delibera in data 30 novembre 1991 n. 11238, la Giunta regionale ha approvato una risoluzione, in base alla quale abbiamo già provveduto a richiedere al Ministro delle finanze una più articolata determinazione degli estimi catastali, che tenga conto di tutti i fattori che possono generalmente influire sul valore di beni oggetto di estimo catastale. A tale proposito è stato sentito anche l'ordine dei commercialisti di Aosta.

La risoluzione evidenzia che le nuove tariffe di estimo, stabilite con il decreto del Ministro delle finanze del 27 settembre 1991, hanno determinato un notevole ed indifferenziato aumento delle rendite catastali degli immobili siti nel territorio della regione, a prescindere da fattori quali ad esempio l'epoca di costruzione e lo stato di conservazione, che incidono significativamente sul valore di mercato degli immobili stessi.

La risoluzione rileva inoltre che non sono stati presi in considerazione o sono stati disattesi alcuni elementi tecnici, quali l'ampiezza dei vani, che nelle zone montane è notevolmente più contenuta rispetto a quella di altre zone; l'indicazione di classi non corrispondenti ai dati catastali; la mancanza, specie nei comuni più piccoli, delle categorie A/10, e, in quelli con abitazioni caratteristiche, A/11; infine la suddivisione per classi, specie in Aosta, che non tiene conto del degrado funzionale delle unità immobiliari destinate al commercio e ai servizi.

La Giunta regionale ha ritenuto che la determinazione così effettuata non tenga conto della effettiva capacità contributiva dei singoli proprietari e che la Regione, a tutela degli interessi dei suoi abitanti, debba intervenire presso il competente Ministero per una revisione dei detti estimi; cosa che è già stata fatta.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e in questo caso riconoscere che c'è stato un intervento tempestivo. Speriamo che non sia solo una dichiarazione di principio, ma che effettivamente si faccia seguito con una azione incisiva perché il problema è effettivamente sentito, la gente ha capito che ci sono delle iniquità.

Dove è giusto che ci sia questo aggiornamento, è bene che sia messo in opera; d'altronde la Regione ha un grosso ritorno fiscale per questa revisione dei coefficienti, quindi siamo tutti coscienti che sia anche un bene per la nostra amministrazione, ma deve essere fatto non con automatismi irragionevoli, ma in base ad una più equa considerazione sia dei locali, sia delle diverse situazioni.