Oggetto del Consiglio n. 3559 del 8 luglio 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3559/IX Progettazione del Piano territoriale paesistico. (Interpellanza)
Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dai consiglieri Limonet e Bondaz:
Interpellanza Visto che il gruppo di lavoro al quale la Giunta regionale aveva affidato l'incarico di progettazione del P.T.P. ha esaurito il suo mandato al 1 giugno 1992;
Considerato che i lavori di messa a punto di detto Piano non sono probabilmente stati terminati causa anche la crisi di Governo regionale;
i sottoscritti consiglieri regionali
interpellano
l'Assessore competente per sapere:
- come intende procedere la Giunta per mettere a punto uno strumento di pianificazione urbanistica così importante come il P.T.P.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Limonet, ne ha facoltà.
Limonet (DC)La Regione nel 1987, con delibera di Giunta, ha approvato un programma di lavoro per l'applicazione della legge n. 431/85, cioè la legge nazionale, e la formazione di strumenti regionali di pianificazione paesistico-ambientale.
Nel 1988 la Commissione Scientifica del Territorio ha predisposto le proposte per il documento programmatico per lo sviluppo, la tutela e la valorizzazione del territorio
Nel 1989 la Regione ha scelto di far confluire la pianificazione territoriale all'interno dell'alveo più generalizzato della pianificazione territoriale, in coerenza con gli orientamenti di pianificazione risalenti alla legge n. 3 del 1960 e anche alle disposizioni della legge Galasso.
Da queste premesse si può ritenere che nel 1989 sia iniziata l'attività dell'ufficio predisposto, per l'elaborazione del Piano territoriale paesistico e sia iniziato quindi il piano stesso.
Nel giugno del 1989 l'ufficio del P.T.P., con la consulenza della Commissione Scientifica e di alcuni esterni, ha elaborato lo schema del Piano territoriale paesistico.
Nel settembre del 1990 l'ufficio del Piano territoriale paesistico viene potenziato e ripartito in gruppo di coordinamento, nucleo operativo, gruppo di progettazione e specialisti di settore.
Il gruppo di coordinamento ha funzioni permanenti di indirizzo tecnico ed amministrativo, di orientamento di attività dell'ufficio per il Piano territoriale paesistico, sia svolte nella sede sia ad esse confluenti, coordinandole fra loro e con quelle degli altri uffici regionali interessati, tenendo conto delle indicazioni della Commissione Scientifica per il territorio e sulla base degli indirizzi di volta in volta forniti dall'Amministrazione regionale, dalla Giunta, dall'Assessore dell'Ambiente, Territorio e Trasporti, e dal gruppo di lavoro per l'applicazione della legge n. 431 del 1985.
Ha inoltre le funzioni di definizione dei programmi di lavoro, dando le conseguenti indicazioni di compiti e scadenze ai componenti dell'ufficio per il Piano territoriale paesistico e verificandone i risultati.
Il nucleo operativo invece ha funzione di supporto tecnico e strumentale permanente alla formazione del Piano, mediante l'elaborazione di cartografie informatiche, documentazione, svolgimento di attività di segreteria tecnica e amministrativa per la gestione del Piano territoriale paesistico.
Il gruppo di progettazione ha invece funzioni di elaborazione, valutazione e definizione, sulla base delle indicazioni dell'Amministrazione, della Commissione Scientifica per il territorio, del gruppo di lavoro per l'applicazione della legge 431/85, del gruppo di coordinamento, delle proposte progettuali, di predisposizione degli elaborati del piano territoriale paesistico. Ciò avvalendosi del nucleo operativo e di professionisti esterni, pur articolando il proprio lavoro in base alle diverse competenze, le quali debbono garantire la collegialità del prodotto di cui ciascuno risponde, solidarmente con gli altri.
L'attività dei professionisti esterni prevede una riunione collegiale settimanale, nella quale sono confrontati e discussi i materiali raccolti e prodotti da ciascun professionista, secondo i programmi stabiliti.
Gli specialisti nel settore, invece, sono quelli che hanno funzione di competenza specialistica, per contributi specifici da utilizzare come e quando necessario nei diversi campi. Questo nel suo insieme è il Piano territoriale paesistico.
Nell'aprile 1991 è stato redatto e consegnato il rapporto sulle linee strategiche del Piano, così come da scadenziario. Il 15 febbraio 1992 è stata consegnata la bozza tecnica. Il 15 giugno 1992 doveva essere consegnata la bozza, corretta secondo le indicazioni della Giunta. Ora, malgrado l'attivo interessamento dell'Ufficio del Piano territoriale paesistico, a causa della crisi del Governo regionale, probabilmente non si è potuto terminare i lavori.
Infatti a marzo, assieme agli uffici del Piano Territoriale avevamo, predisposto una serie di adempimenti quali la trasmissione alla Giunta delle norme inerenti al P.T.P. ed ai dirigenti presumibilmente interessati, riunione di Giunta per l'esame degli elaborati, assieme al professor Gambino, riunione di Giunta per l'esame, assieme al dott. Barbagallo, della legge che stabilisce le procedure per l'adozione del Piano.
Abbiamo chiuso il ciclo di consultazione durato, fino al 20 maggio, con una serie di incontri avvenuti tra gli uffici del Piano territoriale paesistico, il sottoscritto, in qualità di Assessore all'Urbanistica ed i singoli assessori, accompagnati dai dirigenti dei servizi interessati al problema.
Le riunioni erano mirate a sollecitare le controdeduzioni dei singoli Assessorati, dei loro dirigenti, dei vari servizi e che dovevano essere scritte ed inviate agli uffici del Piano territoriale paesistico entro il 30 maggio 1992, così com'era stato richiesto dal sottoscritto, con lettera inviata ad altri componenti della Giunta il 20 maggio.
Questo affinché gli uffici del P.T.P. potessero predisporre la bozza di piano corretta entro il 15 giugno, data in cui scadeva appunto il termine per la sua presentazione.
Ora presumo che non sia avvenuto l'ultimo passaggio, quello dove i singoli Assessorati dovevano consegnare le contro-deduzioni.
Quindi non so come gli uffici del P.T.P. abbiano potuto chiudere l'argomento per la data prevista, oppure può anche darsi che invece siano arrivate queste risposte e l'ufficio per il Piano Territoriale l'abbia definitivamente chiuso.
Ecco perché chiedo all'Assessore cosa intende fare per mettere a punto questo importante strumento di pianificazione urbanistica.
Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Ambiente, Territorio e Trasporti Nicco, ne ha facoltà.
Nicco (Ass. tec.)Vorrei intanto dire che il Consigliere Limonet conosce molto bene tutta la complessa struttura che ha gestito questo piano.
Quindi, quando mi si parla nell'interpellanza di un gruppo di lavoro al quale la Giunta ha affidato un incarico di progettazione, che ha esaurito il suo mandato, direi che la formulazione è un po' vaga, nel senso che non c'è un gruppo di lavoro a cui è stato affidato questo incarico, c'è una struttura molto complessa che il consigliere ha ricordato adesso.
L'unico gruppo di lavoro era quello che era stato definito in questo modo nel lontano 1986 e successivamente integrato. Esso era composto da assessori, funzionari regionali ed aveva lo scopo di assicurare più che altro un raccordo tra i diversi rami dell'amministrazione.
In realtà c'è tutta questa struttura molto complessa sulla quale non ritorno, perché è stata appena ridescritta: nucleo operativo, professionisti esterni, consulenti specialisti e gruppo di coordinamento.
Aggiungerei a quanto è stato detto che all'interno di questi diversi segmenti abbiamo dei professionisti esterni con l'incarico, ma abbiamo anche del personale fisso dell'amministrazione, per esempio nel nucleo operativo. Questo è composto per la maggior parte da dipendenti regionali, quindi è una struttura fissa; per altri segmenti ci sono dei collaboratori esterni. E' vero che la maggior parte degli incarichi è scaduta il 15 giugno, qualcuno era scaduto già il 31 gennaio 1991, altri scadranno alla fine di dicembre.
Rimane ancora un'altra struttura portante che è la Commissione Scientifica per il Territorio, con incarico permanente, composta da esperti di varia natura, pianificazione territoriale, ambientale e da un giurista. Voglio rassicurare il Consigliere Limonet, nel dire che tutta questa complessa struttura ha continuato ad operare in questo breve periodo, indipendentemente dalla crisi politica. Per quanto concerne la messa a punto tecnica del P.T.P., non vi sono stati in questa fase dei rallentamenti.
Il Consigliere Limonet ricordava gli incontri con i diversi assessorati. Ce n'è stato uno all'inizio di giugno e credo che gli uffici abbiano proseguito in questa direzione.
Tanto che gli uffici stessi prevedono di poter consegnare gli elaborati definitivi entro la fine di questo mese. Il vero problema, a questo punto mi sembra piuttosto un altro.
En passant vi accennava anche il Consigliere interpellante, cioè quello della predisposizione della cosiddetta legge sulle procedure; nodo che era difficile sciogliere prima e che stiamo cercando di sciogliere ora. Era difficile perché si trattava di raccordare, di armonizzare questa legge con la legge regionale che stabilisce più in generale le norme sul procedimento amministrativo.
Questa legge è stata approvata, come il Consigliere interpellante ben sa il 6 settembre 1991, poi c'è stata tutta una serie di incontri, già ricordati, con il dottor Barbagallo per cercare di trovare un articolato che raccordasse le due leggi.
Questa legge, così importante, essenziale, la conditio sine qua non per far proceder il P.T.P., era incagliata da tempo in qualche ufficio. Compito mio è stato di riprenderla in mano, di riesaminarla, ridiscuterla con gli specialisti del settore e farla arrivare in Giunta.
Questa legge oggi è in discussione in Giunta e mi auguro che quanto prima possa essere inviata al Consiglio, perché fin quando non abbiamo questa legge, che indica in che modo dovremo consultare comuni, comunità montane e cittadini, siamo fermi per quanto riguarda alcuni passi sostanziali, prima per l'adozione, poi per l'approvazione del P.T.P..
Credo che nel lasso di tempo in cui il Consiglio dovrà discutere questa legge, la Giunta attuale avrà il tempo di esprimersi sul Piano, così come è stato fin qui redatto.
Dovrà dare una propria valutazione politica ed introdurvi eventualmente quelle correzioni che ritenesse necessarie, servendosi proprio di quella struttura fissa che continua ad esistere e di cui abbiamo ricordato prima alcuni elementi.
PresidenteHa chiesto di parlare il Consigliere Limonet, ne ha facoltà.
Limonet (DC) Solo per una breve replica.
Volevo solo dire che il Piano doveva essere presentato come tempistica il 15 giugno. Ciò che mi preoccupava era che una grossa parte di professionisti esterni finiva l'incarico con il 15 giugno, quindi al limite verranno riproposti gli stessi professionisti. Erano queste le cose che volevo sapere dall'Assessore.
Non mi ritengo completamente soddisfatto, anche se direi che in parte l'assessore ha citato alcune cose che gli avevo chiesto, ma ci sono ancora una serie di adempimenti legati all'approvazione del Piano a cui non si è fatto cenno.
Ad esempio, è stato detto poco sulla tempistica che questa Giunta intende darsi per portarlo avanti.
Non è stato detto nulla in riferimento alla pubblicazione dell'ampio materiale di ricerca cumulato nell'ufficio del Piano, lavoro che richiede circa 6/8 mesi e che dovrebbe uscire con il Piano stesso.
Non è stato detto neanche nulla a proposito del catalogo, che è un modo più rapido di far arrivare il materiale che poi andrà sulla pubblicazione.
In linea di massima sono soddisfatto per le risposte, vorrei solo dire di fare particolare attenzione su questi argomenti che ho ancora citato.