Oggetto del Consiglio n. 3555 del 8 luglio 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3555/IX Situazione del servizio di pediatria in alcuni distretti dell'U.S.L. (Interpellanza)
Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Beneforti:
Interpellanza A conoscenza dei reclami pervenuti all'Assessorato della Sanità e Assistenza Sociale e all'U.S.L. da parte degli utenti e degli operatori dei distretti interessati, a seguito della situazione venutasi a creare nel servizio di pediatria affidato alla dottoressa specialista Vasinova Miroslava;
A conoscenza altresì, che nonostante l'incontro in sede U.S.L, la specialista, ha continuato ad essere assente senza giustificazione o preavviso; a non rispettare gli orari di servizio, e quando presente in servizio a trascorrere molto tempo al telefono in conversazioni non attinenti al servizio stesso;
il sottoscritto Consigliere regionale
interpella
l'Assessore competente per conoscere:
- quali provvedimenti sono stati presi per riportare la normalità nel servizio di pediatria che l'ente pubblico mette a disposizione gratuitamente per i bambini residenti nei distretti interessati.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.
Beneforti (DC) L'Assessorato era venuto a conoscenza dei difficili rapporti che esistevano nei distretti sociosanitari di Nus, Châtillon, Verrayes e Verrès, fra il personale dipendente e la specialista di pediatria che è richiamata nella interpellanza. Così come l'Assessorato era anche venuto a conoscenza del malcontento che esisteva nell'utenza nei confronti della pediatra stessa.
Il malcontento derivava dalle assenze senza giustificato motivo, dai ritardi senza preavviso agli appuntamenti dati dalla specialista, i quali costringevano le mamme con i bambini ad attendere ore e dalle lunghe telefonate che la stessa, nel corso delle visite dei bambini, effettuava per motivi certamente non collegati al servizio. Molte mamme sono state anche costrette a far visitare i bambini da altri pediatri a pagamento.
L'Assessorato, di fronte alle testimonianze degli operatori come dell'utenza interessava, del problema l'Unità sanitaria locale, in quanto di propria competenza, la quale, con telegramma, rispondeva all'Assessorato di avere incontrato la pediatra il 15 aprile. L'interessata riconosceva gli addebiti e si impegnava a normalizzare la situazione con il mese di maggio.
Seguiva una relazione dettagliata, con la quale l'Unità sanitaria locale, dopo la sua indagine, confermava le denunce che erano state effettuate dall'Assessorato.
Ci risulta comunque che la situazione a maggio non si era modificata e continuavano le proteste degli operatori e dell'utenza.
Dato che c'è stato il cambio di guardia all'Assessorato alla Sanità, presentiamo l'interpellanza per conoscere quali provvedimenti sono stati presi per riportare la normalità nel servizio di pediatria.
Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Cout, ne ha facoltà.
Cout (PCI-PDS)In data 19 marzo 1992 aveva telefonato una signora di Verrayes, per lamentare il cattivo funzionamento del servizio pediatrico del distretto n. 8.
Questa signora asseriva, come ricordato dal Consigliere Beneforti, che la specialista pediatra del distretto non era quasi mai presente durante i giorni di ambulatorio e quando lo era, era pressoché sempre occupata a telefonare, con conseguente disagio degli utenti, costretti a lunghe attese con i bimbi malati.
Con una nota del 1° aprile u.s. l'Assessorato aveva provveduto a richiedere i chiarimenti del caso all'amministratore straordinario dell'U.S.L .
In data 14 aprile l'assistente sanitaria del consultorio di Verrayes segnalava ancora una volta all'Assessore che la specialista non si era presentata al Consultorio, dove l'attendevano tre mamme regolarmente convocate su appuntamento.
In data 15 aprile, l'Assessorato inviava un telegramma all'amministratore straordinario, responsabile del Servizio di Assistenza Sanitaria di base dell'U.S.L. con il quale si invitavano gli organi competenti a verificare l'operato della dottoressa in questione e di riferire all'Assessore, con la massima urgenza, su quanto lamentato dagli utenti. L'amministratore straordinario rispondeva con telegramma in data 16 aprile u.s., informando l'Assessore di aver convocato la dottoressa per la contestazione di inosservanza degli orari di lavoro e disfunzione nel servizio pediatrico consultoriale.
La pediatra ha giustificato l'inosservanza degli orari di presenza, adducendo gravi problemi di natura familiare.
L'U.S.L ha poi provveduto ad inviare la relazione, cui faceva cenno il consigliere Beneforti, in data 21 maggio, la quale entrava nel merito, che era stata consegnata direttamente all'allora Assessore Beneforti e che i funzionari mi riferiscono di non avere mai avuto. E' stata quindi richiesta una copia di questa relazione direttamente all'U.S.L. e questa relazione ci è stata inviata.
Alla luce di quanto è scaturito, ed era indicato nella stessa relazione, abbiamo inoltrato una lettera all'amministratore straordinario dell'U.S.L., per conoscere gli ulteriori provvedimenti adottati, con invito a voler assicurare il buon funzionamento del servizio pediatrico. Questa risposta per iscritto non c'è ancora stata.
Ci risulta comunque che al momento esistono due contestazioni ufficiali nei confronti del pediatra e che se la situazione non si dovesse normalizzare, come sembra si profili la questione, ci sarà una terza contestazione, dopodiché verrà riunito, come deve esser fatto normalmente, il comitato consultivo degli specialisti per dare un parere. Alla luce di questo parere le decisioni verranno prese dalla commissione di disciplina. Questa è la situazione.
Ci sembra necessario fare presente una questione abbastanza importante che si riferisce a tutta questa storia; la questione è che, con lettera del 10 ottobre 1990, il Presidente della Giunta, nel momento in cui si chiedeva di inserire nell'elenco delle manifestazioni Regione-Sitav una serie di convegni, chiedeva di assegnare l'incarico di coordinatore organizzativo-scientifico, in collaborazione con l'ufficio delle manifestazioni della Sitav, proprio alla pediatra in oggetto.
Con lettere successive Sitav-Regione e risposta Regione-Sitav, è stato poi convenuto che le prestazioni in oggetto erano prestazioni che dovevano, per contro parte, avere un compenso di ben 60 milioni.
Mi chiedo, non era forse il caso di non affidare ad una persona, che era già oberata di lavoro o che aveva comunque nel 1991 dei problemi per la stessa presenza nei consultori pediatrici, degli incarichi e dei compiti di coordinare questi convegni?
E' inutile, dopo, alla luce di quanto si è verificato, dover riconoscere che questa persona non è presente nelle strutture pubbliche e sentirsi magari obbligati a presentare delle interpellanze per vedere com'è la situazione.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Prendo atto che i provvedimenti sono in corso, che si intende andare fino in fondo, affinché questi disservizi non abbiano più a ripetersi.
Ritengo che occorreva, come occorre, intervenire quando si presentano certe situazioni, quando ci sono precise indicazioni e, quando si individuano le cause dei disservizi, occorre eliminarle.
Non è pensabile né accettabile che in un quadrimestre dal 1° gennaio 1992 al 30 aprile 1992, su 523 ore di presenza dovute, la specialista ne abbia prestate 217 e mezza.
Non si può neanche accettare che, quando c'è un servizio pubblico e gratuito, gli utenti debbano rivolgersi ad altri pediatri a pagamento. Non occorre ricordare che ai consultori si rivolgono soprattutto le mamme che non hanno molte possibilità economiche.
E' necessario, anche se non hanno possibilità economiche, che i loro bambini abbiano l'assistenza necessaria.
Per quanto riguarda il codicillo portato alla fine della risposta dell'Assessore Cout, occorre dire che la pediatra, quando ha accettato l'incarico di coordinare certe manifestazioni di tipo scientifico al Palazzo dei Congressi del Casinò di Saint Vincent, sapeva benissimo qual'era l'orario che avrebbe dovuto rispettare nei distretti dove faceva il servizio di specialistica, perché sa benissimo che questi servizi dovevano essere effettuati e quello che faceva oltre questi servizi doveva essere compatibile con i servizi stessi che l'U.S.L le aveva assegnato.
Che oggi questa signora, questa specialista venga a tirare fuori la motivazione che dal Presidente della Giunta le era stato dato l'incarico delle manifestazioni, contrasta con quanto ella stessa ha detto all'U.S.L, perché io ho la copia di un telegramma mandato suo tempo in risposta all'Assessorato dove si dice: "Data 15 aprile. Presenza responsabile del servizio n. 3 è stata convocata pediatra dottoressa Vasinova per contestazione inosservanza orari di lavoro e disfunzioni servizio pediatrico consultoriale. La dottoressa Vasinova ha riconosciuto inosservanza orari adducibili a gravi problemi familiari, formalizzando impegno a normalizzare situazione maggio prossimo venturo".
Quindi questa signora o erano allora le manifestazioni o ha grandi problemi familiari.
Nel telegramma del dottor Martinet, indirizzato all'Assessorato, c'erano gravi problemi familiari, perché sapeva benissimo che con l'incarico che aveva assunto al Casinò, non poteva certamente disattendere al servizio che doveva dare all'U.S.L..
Quindi l'ha giustificato in questo caso con i motivi familiari. Questo dimostra la credibilità che può avere questa pediatra.
Mi auguro che i provvedimenti vengano presi fino in fondo, altrimenti ci torneremo certamente sopra.