Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2764 del 20 novembre 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2764/IX Difficoltà per usufruire delle visite specialistiche dell'USL (Interpellanza).

Presidente Do lettura della interpellanza presentata dal Consigliere Voyat:

Interpellanza Considerata l'effettiva difficoltà che trovano i cittadini valdostani nel fruire in genere di visite specialistiche all'USL;

Constatato in particolare che le visite specialistiche per l'oculistica sono sospese dai primi mesi del 1991 per mancanza di medici specialisti;

il sottoscritto Consigliere regionale dell'Union Valdôtaine

interpella

l'Assessore competente per sapere:

a) quali sono le specialità maggiormente in difficoltà attualmente, i tempi di attesa per l'effettuazione delle visite e se la Regione ha dato delle direttive particolari all'USL;

b) se si è verificata la possibilità di convenzionamenti, come ultima possibilità, per quelle specialità più in crisi;

c) se perle specialità con i tempi troppo lunghi sono previsti dei rimborsi agli utenti;:

d) quali altre soluzioni intende prendere la Giunta regionale in merito a questi problemi.

Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

Voyat (UV) Purtroppo periodicamente ci sono delle difficoltà per delle visite specialistiche, questo succede in genere soprattutto nel periodo estivo. Abbiamo visto comunque che siamo arrivati ad un punto molto più grave di quanto si potesse credere.

Tre o quattro giorni dopo la presentazione di questa interpellanza c'è stata una dichiarazione dell'Assessore sul giornale, con cui in parte potrebbe già aver risposto a questa interpellanza. Comunque avremmo preferito avere questa risposta in Consiglio regionale, per poterla poi valutare nel suo complesso, in quanto non posso leggere tutte le dichiarazioni rilasciate dall'Assessore.

A noi interesserebbe per il momento sapere quali sono le specialità maggiormente in difficoltà, e possibilmente sapere anche le motivazioni, i tempi di attesa per l'effettuazione delle visite e se ci sono state delle direttive da parte della Regione all'USL per la riduzione di queste liste di attesa, in quanto crediamo che in certi casi i tempi di attesa siano lunghi non solo per la mancanza di tecnici, come potrebbe essere per la chirurgia vascolare, ma in altri settori anche per attrezzature che sovente sono in panne.

Vorremmo sapere inoltre se si è verificata la possibilità di fare dei convenzionamenti per quelle specialità più in crisi, come ultima possibilità evidentemente; per quelle specialità che superano un certo numero di giorni o di mesi, e quindi c'è la necessità di ricorrere al privato in Valle o fuori, se si è previsto di fare dei rimborsi agli utenti per queste visite specialistiche; in ultima analisi, se questo non è ancora stato visto o se non c'è la possibilità di farlo, quali sono le intenzioni della Giunta in merito a queste visite specialistiche, che devono protrarsi per dei mesi addirittura per mancanza di personale o per difetto di apparecchiature.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC) Ringrazio il Consigliere Voyat per aver presentato questa interpellanza, perché mi dà la possibilità di far conoscere al Consiglio regionale, ma anche all'esterno, la situazione in cui si trova il servizio delle visite specialistiche nella nostra Regione.

A parte alcuni casi in cui è giusto denunciare certe situazioni anche scandalose, nella generalità i tempi di attesa sono alquanto normali. Certo, si accusano dei ritardi che occorre sicuramente colmare.

I ritardi sono quelli della chirurgia vascolare, dove nella diagnostica, per quanto riguarda l'eco, le prenotazioni arrivano ad aprile 1992, per il Doppler arriviamo a febbraio 1992. Le visite all'ospedale arrivano a gennaio del 1992, le visite in sede USL arrivano invece a febbraio del 1992. Nella Unità operativa di dietologia le visite che vengono effettuate all'ospedale arrivano a febbraio 1992. Nella Unità operativa di ipertensione arteriosa le visite all'ospedale arrivano a fine gennaio 1992. Queste visite sono numerose, perché coloro che sono colpiti da ipertensione con la visita medica ottengono l'esonero dal pagamento del ticket. Ma questa è considerata una cosa molto temporanea.

Per quanto riguarda invece la medicina interna, nel servizio dei diabetici le prenotazioni arrivano al febbraio del 1992. In ultimo nella otorinolaringoiatria c'è il settore della allergologia, dove le prenotazioni all'ospedale arrivano a gennaio 1992. Poi c'è tutto il settore della radiologia, dove le visite sono da subito ad un mese e mezzo a seconda del tipo di radiologia che deve essere fatta, e la TAC va all'ospedale da venti a trenta giorni, dipende però dall'urgenza e dal giudizio del medico che ha in mano il certificato. Le ecografie all'ospedale arrivano a gennaio 1992, mentre le ecografie mammarie al Beauregard arrivano a febbraio 1992.

Questi sono i servizi dove le attese sono più lunghe, gli altri più o meno sono tutti nella norma: si va da quindici giorni ad un mese, un mese e mezzo, però non sono costanti i ritardi.

Molte denunce che si leggono sugli organi di informazione sono alquanto interessate. C'è chi intende favorire il privato rispetto al pubblico, ma sostenendo queste tesi ritengo che non si difendano certamente gli interessi dell'ammalato; gli esempi del servizio di oculistica e di odontoiatria, dove la privatizzazione ha raggiunto i livelli massimi, lo hanno dimostrato e lo dimostrano ampiamente in più occasioni.

Come richiedeva nella interpellanza il Consigliere Voyat, non abbiamo verificato la possibilità di convenzionarci, nè tantomeno al momento si sono prese in considerazione iniziative di passaggio alla indiretta per alcune specialità. Stiamo seguendo i vari aspetti della situazione, in modo particolare stiamo seguendo il problema delle attrezzature che esistono nelle singole unità operative, e se i motivi del ritardo sono dovuti alle attrezzature o alle apparecchiature, interverremo affinché non sia per mancanza di apparecchiature che si registrano questi enormi ritardi. In tal senso abbiamo predisposto con l'USL e le unità operative interessate degli incontri per rimuovere le cause che sono alla base dei lunghi tempi di attesa da parte dei cittadini, cioè stiamo cercando in incontri specifici con le unità operative e con l'USL di vedere le cause che determinano questi ritardi, nonostante il discorso delle apparecchiature.

Quindi non abbiamo portato avanti il discorso di prendere in considerazione i passaggi alla indiretta o meno, oppure di rivolgersi al privato, ma abbiamo cercato di risolvere le carenze al nostro interno.

Stiamo cercando di potenziare il decentramento sul territorio, onde evitare anche l'afflusso su Aosta; certamente questo è possibile quando nelle graduatorie regionali vi sono medici disponibili ad accettare l'incarico, o se l'équipe ospedaliera collabora per poter garantire anche il servizio sul territorio. Per esempio, per la diagnostica vascolare i poliambulatori di Morgex e Donnas saranno dotati di apparecchi Doppler per poter decentrare sul territorio questa diagnostica, e questo lo abbiamo fatto in accordo con l'Unità operativa vascolare perché questa garantisce il servizio sul territorio oltre che all'interno dell'ospedale.

Per l'oculistica siamo finalmente riusciti nell'intento; un medico, e più precisamente una dottoressa di Pescara ha accettato di coprire il servizio a decorrere dal 25 novembre prossimo; la stessa ha dichiarato di essere disponibile ad aumentare il numero delle ore a breve scadenza.

Un medico di Torino, presentatosi dalla facoltà oculistica della Università di Torino, ha accettato di coprire altre sedici ore settimanali.

Con questi due medici speriamo di essere riusciti a sanare la situazione che si era venuta a creare dal primo gennaio 1991, cioè da quando la titolare del servizio ambulatoriale, oggi dimissionaria dal servizio stesso, è rimasta assente prima per malattia e poi per aspettativa non retribuita. Com'è noto, non era possibile sostituirla prima perché tutti i medici in graduatoria avevano rifiutato ogni incarico. Finalmente abbiamo trovato, rivolgendoci all'Università di Torino, un medico, ci siamo rivolti in giro ed abbiamo trovato questa signora di Pescara, per cui ci auguriamo con questi due medici di poter affrontare oggi la situazione, tant'è vero che sono iniziate le prenotazioni da parte degli assistiti presso il poliambulatorio di via Guido Rey.

In risposta all'ultimo punto della interpellanza, faccio presente che abbiamo colto l'occasione dell'applicazione dell'ultimo contratto di lavoro della sanità per affrontare il problema in modo del tutto diverso dal passato. Infatti gli accordi sottoscritti fra l'assessorato e le organizzazioni sindacali mediche e non mediche prevedono la realizzazione di piani di lavoro da parte dell'USL per ogni singola unità operativa o servizio.

Il piano di lavoro, se rispecchia le indicazioni e lo spirito con cui è stato sottoscritto, deve coprire le necessità della utenza, naturalmente avendo le apparecchiature e il personale sufficiente per far fronte, ma anche usufruendo dell'orario di lavoro istituzionale come previsto, del plus orario previsto dal contratto e anche eventualmente ricorrendo a lavoro straordinario. I piani di lavoro devono essere concordati e approvati entro il corrente mese di novembre; l'accordo fra le parti è stato raggiunto nei mesi scorsi, oggi lo stiamo mettendo in pratica, e questi piani di lavoro dovrebbero essere approvati entro il mese di novembre.

Certamente questa strada dei piani di lavoro sarà percorribile nella misura in cui ognuna delle parti rispetterà gli accordi che saranno sottoscritti. Comunque come assessorato abbiamo seguito e seguiamo da vicino che tutte le indicazioni date, siano realizzate e rispettate.

Presidente Ha chiesto di parlare per la replica il Consigliere Voyat, ne ha facoltà.

Voyat (UV) Davo per scontato che l'Assessorato sapesse quali fossero le cause di questi ritardi, non che l'USL e la Giunta si dovessero ancora informare del perché in certi casi ci sono dieci mesi di preavviso per una visita specialistica, o in altri casi di sei mesi.

Pur sapendo che nella oculistica c'è un medico che è in aspettativa, o non so per quale motivo non è al lavoro, nelle altre specialità vorremmo sapere se è solo questione di personale tecnico, perché so che in alcune specialità c'è mancanza di tecnici che devono fare queste visite con queste apparecchiature, al di fuori di quella che è la presenza del medico specialistico. Speriamo che al più presto ci venga detto quali sono le motivazioni, perché di conseguenza la Giunta ci presenti una variazione del piano per quello che è l'organico dell'USL. Nello stesso tempo, questa è la discussione che abbiamo già fatto al momento della risonanza magnetica, vorremmo sapere quali sono le apparecchiature necessarie per ridurre queste attese in tempi normali.

La cosa che non sono riuscito a capire oggi, come non ho capito bene nelle dichiarazioni dell'Assessore alla stampa, riguarda il fatto di favorire il privato rispetto al pubblico. Non so se le tendenze sono cambiate, ma ricordo che già al momento del piano socio-sanitario regionale che aveva presentato a quel momento Rollandin come Assessore alla sanità, questo Consiglio prevedeva di annullare il privato rispetto al pubblico. Quindi ci doveva essere il servizio pubblico e solo in casi eccezionali era previsto il ricorso al privato, così come è stato fatto in tutti questi anni per la questione della oculistica.

Se le convenzioni della oculistica sono state fatte con Ivrea in certi periodi, è perché il servizio di oculistica non riusciva a garantire il servizio in Valle d'Aosta.

Ora, se da gennaio manca il medico all'USL per le visite specialistiche, trovo strano che solo al mese di novembre si trovi la soluzione. L'Assessore mi deve spiegare come mai a novembre, dopo che la notizia è stata comunicata attraverso la televisione e i giornali, dopo che c'è stata una interpellanza, c'è un medico di Pescara che è disponibile a cominciare al 25 novembre, c'è un medico dell'università di Torino che è disponibile a venire; ma gli altri undici mesi non era possibile questo?

(...Interviene l'Assessore Beneforti, senza microfono...)

Va bene, undici mesi di interpellazione nei confronti dei medici e delle università. Dico solo che è strano che quando vengono presentate le interpellanze e le notizie escono alla televisione si trovi la soluzione, mentre per gli altri undici mesi precedenti non si trova la soluzione.

Quando si parla di decentramento, e io sono d'accordo, il fatto non è di ridurre le code, perché il decentramento non riduce le attese, è un servizio che viene decentrato per favorire il pubblico; ma se si va a decentrare senza avere personale in più, in quanto il personale è già insufficiente adesso, e non ci saranno le apparecchiature, il decentramento non si può fare ed è inutile farlo. Quindi ritengo che sia molto più utile che la Giunta si dia da fare per sapere quali sono le cause per ogni settore di specialità; capisco che il personale non è una cosa che si può avere da un giorno all'altro, ma per le apparecchiature penso che, come si è trovata la soluzione per la risonanza magnetica nucleare, una soluzione si possa trovare in modo da ridurre le attese.

Chiedo all'Assessore, visto che non ho avuto la possibilità di prendere nota, di farmi pervenire una copia di quelle che sono le difficoltà nelle liste specialistiche.

Mi auguro che al più presto l'Assessore faccia una relazione in Consiglio, dicendo quali sono le soluzioni che si possono prendere, salvo quelle della oculistica che ci ha già spiegato oggi, nelle diverse specializzazioni per ridurre le liste di attesa.