Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 709 del 25 settembre 1989 - Resoconto

OGGETTO N. 709/IX - INTERVENTI PER OVVIARE ALLE CARENZE DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA DELL'USL E PER CONOSCERE ALTRE EVENTUALI DISFUNZIONI DELL'OSPEDALE REGIONALE. (Interpellanza)

PRESIDENTE:Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Aloisi ed iscritta al punto 23 dell'ordine del giorno.

INTERPELLANZA

CONSIDERATO CHE la notizia delle dimissioni del Prof. Franco LEGNAMI, primario dell'Unità di anatomia patologica dell'Ospedale di Aosta, ha sollevato con cruda realtà il problema dei locali malsani ed insufficienti, nonché delle attrezzature carenti del Servizio di patologia dell'Ospedale regionale;

VALUTATA la gravità estrema della denuncia dei dipendenti del Servizio, i quali sarebbero costretti ad operare in locali inadeguati ed a contatto con sostanze cancerogene, respirando addirittura esalazioni nocive;

ATTESO CHE il disservizio strutturale è aggravato dalla mancanza di tecnici di sala anatomica e dalla carenza di strumenti che consentano una metodica diagnostica moderna, il tutto con le inevitabili ripercussioni sull'utenza;

RITENUTO davvero strano che ci siano volute le dimissioni del Primario Prof. Franco Legnami per conoscere le carenze e le drammatiche realtà operative e gestionali dell'USL valdostana;

E CHE, al di là delle blande indagini, occorrono fatti concreti per rimuovere gli inconvenienti e restituire ad un settore così importante e strategico, come quello dell'anatomia patologica la piena funzionalità, con annesse le garanzie di legge per la tutela della salute degli operatori sanitari;

il sottoscritto Consigliere regionale del MSI-DN

INTERPELLA

l'Assessore alla Sanità per sapere:

a) quali provvedimenti intende assumere per ovviare alla carente situazione del Servizio di anatomia patologica dell'USL valdostana;

b) se non sia il caso di varare, d'intesa con la Presidenza dell'USL, una indagine conoscitiva su altre eventuali disfunzioni dell'Ospedale regionale nell'interesse della collettività valdostana.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (MSI):La notizia delle dimissioni, dopo appena tre mesi, del prof. Franco Legnami, primario di anatomia patologica all'Ospedale di Aosta, ha evidenziato le carenze e le insufficienze di quella unità operativa.

Che cos'è l'unità di anatomia patologica? E' il cuore dell'Ospedale di Aosta. Perché il cuore? Perché da quel reparto escono tutte le diagnosi, scritte e firmate dai medici di servizio, per tutti i reparti. Occorre precisare, inoltre, che l'anatomo-patologo deve fornire risposte immediate al chirurgo, che è in sala operatoria, per indirizzarlo nell'intervento. Molto giustamente, quindi, "La Stampa", in un articolo su questo problema, ha scritto che l'Unità operativa di anatomia patologica è il cuore dell'ospedale, proprio perché senza quelle analisi precise e dettagliate, capaci anche di indirizzare l'operato dei medici in sala operatoria, l'Ospedale manifesta delle carenze enormi.

Ecco allora perché, prima dal prof. Legnami e poi in seguito anche dai dipendenti di quella unità operativa, sono state evidenziate incredibili carenze. I dipendenti, ad esempio, oltre a denunciare che i locali sono insufficienti, aggiungono testualmente:

"I vapori della formalina e dello xilolo sono cancerogeni, ma circolano liberamente nell'ambiente di lavoro per mancanza di strutture adeguate e scarsa aerazione. Manca persino l'apparato antincendio".

"Mancano i tecnici di sala anatomica" dice Chasseur - "e non ci sono cappe e ventole per l'aspirazione delle sostanze nocive, che siamo costretti ad usare".

I tecnici poi continuano denunciando altre carenze: "A tutto ciò si aggiunge la protesta della Segreteria dell'Unità Ospedaliera, che parla di programmi per computer incompleti ed inesatti e di inserimento di dati inutili ed inattendibili".

Si tratta, in pratica, di una denuncia dettagliata, fatta da persone competenti, della situazione dell'Ospedale di Aosta, che, a mio modo di vedere e prendendo per buono ciò che è stato dichiarato, può essere definita solamente disastrosa. Senza considerare poi che io sono stato testimone oculare di un fatterello molto sintomatico, che ci aiuta a comprendere la realtà della situazione.

Sono andato a visitare un paziente, che il giorno prima aveva avuto un incidente e che era in condizioni abbastanza gravi: a distanza di 24 ore era ancora tutto ricoperto di sangue raggrumato ed aveva la bocca piena di terra, cosa che potrebbe essere confermata anche da alcuni testimoni. Invito, comunque, l'Assessore a prendere in seria considerazione queste carenze del nostro ospedale, perché sono gravi. Il giorno dopo io sono andato a visitare quel paziente, Marco Chessa, all'Ospedale, ma l'ho trovato in una situazione vergognosa...

(...Interruzione del Presidente Rollandin...)

No, non c'entra con l'argomento in oggetto, ma è indicativo.

Qual è lo scopo dell'interpellanza? Alcuni tecnici hanno fatto gravi denunce. Ora, anche se siamo in presenza di un contenzioso tra la Regione e l'Ospedale Mauriziano, per cui, come ha dichiarato il Presidente dell'USL, non è possibile ristrutturare i locali o fare cose analoghe, che io ben comprendo, non è tuttavia assolutamente accettabile che siano i cittadini a dover subire le conseguenze di una situazione disastrosa, per cui auspico che l'Assessore sia sensibile al problema e faccia quanto è possibile per porci rimedio. Non possiamo accettare che, per il diverbio con il Mauriziano, le strutture ospedaliere permangano in una situazione disastrosa. L'interpellanza vuole appunto richiamare l'attenzione su questo problema, affinché si cerchi di dargli una soluzione.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Lanièce; ne ha facoltà.

LANIECE (DC):A quanto ho già detto prima, rispondendo all'interpellanza dei Consiglieri Mafrica e Bajocco, vorrei aggiungere che il progetto di ristrutturazione dei laboratori, compreso quello di anatomia patologica, è fermo dal maggio 1987 a causa della nota vertenza con il Mauriziano. Questa precisazione non l'ho fatta prima, perché l'avevo già inserita nella risposta a questa interpellanza del Consigliere Aloisi.

Come ho già avuto modo di dire poco fa, le polemiche non servono certo a risolvere o ad accelerare la soluzione dei tanti problemi della Sanità. Questa considerazione vale in generale, ma vale anche per la particolare situazione che è oggetto di questa interpellanza. In realtà i problemi riguardanti il funzionamento dell'Unità operativa di anatomia patologica sono da tempo all'attenzione del nostro Assessorato, ma più in particolare dall'agosto 1988, quando si sono verificate tensioni all'interno di tale Unità, che non sono ancora risolte e che contribuiscono ad accentuare il quadro di difficoltà che riguarda la suddetta Unità e che concerne i locali, il personale e le attrezzature.

In merito al personale, l'organico fissato con legge regionale n. 56 del 1988 prevede un primario, due aiuti, due assistenti, tre biologi, quattro tecnici sanitari, tre assistenti amministrativi, tre operatori tecnici di sala autoptica.

Allo stato attuale risultano in servizio: un aiuto, un assistente, due biologi, tre tecnici sanitari, tre assistenti amministrativi, due operatori tecnici di sala autoptica. Sono in corso le procedure per l'assunzione di un tecnico sanitario e di un operatore di sala autoptica, mentre si è in attesa di bandire i regolari concorsi per il restante personale.

L'adeguamento dei locali in ampiezza e funzionalità è stato previsto dalla Giunta regionale con provvedimento n. 4637 del 29 maggio 1987. Per la ristrutturazione e l'ampliamento è già stata rilasciata dal Comune la prevista concessione edilizia e la fase operativa potrà essere avviata non appena verrà sbloccata la vertenza tra Regione e Mauriziano, per la cui soluzione, come ho ricordato rispondendo alla precedente interpellanza dei Consiglieri Mafrica e Bajocco, non dovrebbero più sussistere ulteriori gravi ostacoli, essendo stato riconosciuto, dal Ministero della Sanità prima e poi dal Ministero del Tesoro, che i soldi del debito verso il Mauriziano devono essere prelevati dal fondo sanitario, perché non devono essere versati dalla Regione. Questo era uno degli ostacoli maggiori, che è stato rimosso solo di recente, per cui non abbiamo ancora avuto una risposta in merito da parte del Mauriziano.

In merito alle attrezzature va precisato che per effetto della legge finanziaria statale 1° febbraio 1989, n. 40, per il corrente anno 1989 sono venuti a mancare all'USL i fondi nazionali per gli investimenti in conto capitale, essendo stata esclusa la Regione Valle d'Aosta dal riparto di detti fondi. Per ovviare a tale esclusione, la Regione ha assunto a carico del proprio bilancio l'onere di tali fondi, stabilendo un primo stanziamento, con la prima variazione di bilancio, di 2,5 miliardi da assegnare all'USL, 2 miliardi dei quali per l'acquisto di attrezzature e 500 milioni per le esigenze di manutenzione straordinaria. La Giunta ha già deliberato, con un secondo assestamento che verrà prossimamente in Consiglio, un ulteriore finanziamento di oltre 900 milioni per adeguare la cifra ai maggiori bisogni, per cui il totale complessivo delle assegnazioni, per coprire il fabbisogno degli acquisti più urgenti, dovrebbe aggirarsi intorno ai 3.430.000.000 di lire. Nel piano-acquisti stabilito dall'USL è rientrato pure il reparto di anatomia e patologia, che aveva particolari necessità.

Non voglio entrare nei dettagli, che potrò fornire in separata sede al Consigliere interpellante, ma ritengo di poter affermare che le clamorose dimissioni del primario incaricato di anatomia patologica, pur tenendo conto delle obiettive difficoltà nelle quali egli si è trovato ad operare, appaiono spropositate rispetto alle supposte inadeguatezze nella fornitura di attrezzature da parte dell'USL. Tale suo gesto, pertanto, forse un po' affrettato, è solo servito a suscitare uno stato di ingiustificato allarme.

Occorre tener presente che egli ha dato le dimissioni dall'incarico di primario, ma nella stessa lettera ha dichiarato che si sarebbe presentato comunque al momento dell'espletamento del concorso. Questa posizione ci ha lasciati, ovviamente, un po' disorientati e perplessi, visto che le sue dimissioni erano state motivate dalle supposte carenze e che il concorso da primario si espleterà verso la fine del corrente anno. Nessuno di noi, infatti, né come Assessorato né come USL, vuole nascondere le carenze che certamente esistono. Del resto, il fatto stesso che un progetto è fermo da più di due anni, dimostra che già allora si sentiva il bisogno di sopperire alle carenze esistenti. Abbiamo però seri dubbi che siano state proprio le carenze il vero motivo delle dimissioni del prof. Legnami. Credo però di potervi dire, ma solo in separata sede, quali sono i motivi che maggiormente hanno determinato queste dimissioni così premature. In ogni caso, l'Assessorato chiederà all'USL ulteriori chiarimenti su tutta questa vicenda, che ha lasciato perplesso anche il sottoscritto.

Sul funzionamento dell'Ospedale regionale, ed in particolare sulle difficoltà del reparto di anatomia patologica, l'Assessorato, su mia personale indicazione, sta effettuando gli opportuni accertamenti, i cui risultati saranno oggetto di particolare valutazione per le decisioni da assumere ai fini della ristrutturazione e riorganizzazione del presidio ospedaliero.

Come giustamente diceva prima il Presidente della Giunta, il caso particolare che è stato denunciato dal Consigliere Aloisi nel corso della sua esposizione, non rientra nell'oggetto dell'interpellanza, ma in quella casistica eccezionale che, pur non dovendo capitare, incidentalmente capita e sulla quale bisognerebbe fare delle opportune indagini. Nel caso citato si parlava di residui di terra e di sangue ancora presenti dopo 24 ore. Certamente si tratta di cose che non dovrebbero succedere in un ospedale.

Provvederò a far recapitare al Consigliere interpellante una fotocopia dell'elenco delle attrezzature per le quali l'USL, con l'ultimo piano di acquisti, ha avviato una trattativa privata.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (MSI):Ringrazio l'Assessore per avermi dato delle risposte molto dettagliate. Prendo atto della volontà della Giunta di dare una soluzione a questi problemi, però ci tengo ad evidenziare ancora una volta le carenze del nostro ospedale e soprattutto l'immagine molto sbiadita che di esso si è fatta la popolazione valdostana. Tanta gente, infatti, non vede l'ora di scappare, per farsi curare ed operare altrove...

ROLLANDIN (fuori microfono):C'è anche della gente che viene nel nostro ospedale da fuori...

ALOISI (MSI):Ma questi casi sono molto rari.

Ora, poiché l'immagine di questo ospedale è molto sbiadita, ritengo doveroso da parte nostra cercare di rilanciare la sua immagine, fornendolo delle attrezzature necessarie ed eliminando quelle deficienze la cui esistenza è stata riconosciuta anche dall'Assessore Lanièce.

Prendo atto di questa volontà e mi auguro che questi problemi possano trovare soluzione.

Grazie.