Oggetto del Consiglio n. 708 del 25 settembre 1989 - Resoconto
OGGETTO N. 708/IX - MANCATO INTERVENTO FINANZIARIO REGIONALE PER L'ORGANIZZAZIONE DI UNA MANIFESTAZIONE DI ATLETICA LEGGERA A LIVELLO NAZIONALE. (Interpellanza)
PRESIDENTE:Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino e Chenuil ed iscritta al punto 22 dell'ordine del giorno.
INTERPELLANZA
Si è svolto, alla fine del mese di luglio, il trittico di gare di atletica leggera denominato "ESTATE ATLETICA VALDOSTANA", organizzato sul campo dello stadio "Crestella" di Donnas dalla società U.S. Pont-Donnas.
La manifestazione, che rappresenta il più importante appuntamento stagionale di atletica leggera della Valle d'Aosta e Piemonte, ha visto la partecipazione di oltre 800 atleti provenienti da tutta Italia e si stima che complessivamente oltre 3.000 persone siano giunte in Valle per seguire o prendere parte alle gare.
Malgrado il successo e l'importanza della manifestazione la società organizzatrice si è vista negare un contributo straordinario, richiesto per fare fronte alle spese organizzative e normalmente concesso a tutte le manifestazioni di rilievo nazionale, con una motivazione che ha dell'incredibile: il parere negativo è infatti conseguenza del fatto che la società U.S. Pont-Donnas" risulta avere oltre il 66% dei propri tesserati residenti fuori Valle".
Siccome la lettera di diniego del contributo straordinario è stata sottoscritta dall'Assessore Renato Faval, i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore Regionale al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali per conoscere:
1) i motivi che hanno portato ad assumere nei confronti della società di atletica Pont-Donnas un criterio mai usato in centinaia di interventi regionali a favore di manifestazioni sportive di carattere , nazionale;
2) se è intenzione della Giunta regionale rivedere una scelta così discutibile.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.
TONINO (PCI):Nella scorsa estate, durante la manifestazione denominata "Estate atletica valdostana", a Donnas si respirava un clima di delusione per il comportamento dell'Amministrazione regionale. In che senso? La società di atletica Pont-Donnas aveva chiesto un intervento straordinario a copertura delle ingenti spese necessarie per organizzare una manifestazione di carattere nazionale. Come ho ricordato nell'interpellanza, alla manifestazione hanno partecipato più di 800 atleti e si potevano calcolare in 3.000 le persone che si sono spostate in quei due giorni per assistere a quel meeting di atletica.
Diciamo che il malumore era soprattutto conseguente ad una lettera, sottoscritta dall'Assessore Faval, che riportava un parere negativo dell'Assemblea generale sportiva. Vorrei sentire in merito le ragioni dell'Assessore, ma leggendo quella lettera sembra di capire che le ragioni del diniego siano sostanzialmente due.
Primo: dall'elenco fornito dalla società risulta che il 66% dei suoi tesserati è residente fuori Valle. Credo che questa motivazione non abbia alcun valore ai fini dell'elargizione di un contributo di carattere straordinario. Se si vogliono rivedere le modalità di intervento nei finanziamenti ordinari delle società, prevedendo anche una quota di tesserati residenti in Valle, lo si faccia pure, ma lo si faccia chiaramente. C'è da osservare, in ogni caso, che per una società come l'U.S. Pont-Donnas, che sta ai confini tra la Valle d'Aosta ed il Canavese, la cosa dovrebbe essere perlomeno regolamentata. Mi permetto quindi di definire assurda questa prima motivazione, per una manifestazione che, ripeto, ha un carattere interregionale e per la quale era stato chiesto un contributo straordinario.
Approfitto dell'occasione per fare un'analogia. Quando si organizza una manifestazione che ha un certo richiamo, non si va a vedere se gli iscritti di quella società sono o meno in massima parte residente in Valle d'Aosta.
Se quello è invece un criterio discriminante, lo si stabilisca per tutte le manifestazioni.
Secondo: nella lettera si dice che dal preventivo di spesa non si poteva riscontrare l'entità delle entrate della manifestazione ed il contributo dello sponsor. La prima riflessione che viene in mente rispetto a questo punto è che, al limite, il preventivo meritava un supplemento d'indagine o un'ulteriore richiesta, anche per capire le ragioni per cui una manifestazione di questo tipo era state organizzata senza far pagare l'ingresso. Di questa seconda ragione si può comunque discutere.
Il fatto, però, che si sia partiti dalla prima motivazione, per dire che il contributo era negato, a noi, ma non solo a noi, è sembrato eccessivo. Ora, come l'Assessore sicuramente avrà visto, l'interpellanza chiede di capire le ragioni del diniego, perché la nostra unica preoccupazione è che non ci siano due metri e due misure, secondo che si tratti dell'una o dell'altra società, e, se criterio ci deve essere, deve valere per tutte le società e per tutte le manifestazioni.
Vogliamo quindi capire le ragioni reali, augurandoci che non siano solo quelle illustrate nella lettera. Inoltre, siccome a noi pare del tutto ingiusto il trattamento riservato, nel caso specifico alla manifestazione, specie se paragonato ad altri atteggiamenti tenuti nei confronti di analoghe manifestazioni regionali, vorremmo sapere se la Giunta regionale intende rivedere questo tipo di scelta.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Faval; ne ha facoltà.
FAVAL (UV):Je crois qu'il est nécessaire souligner avant tout que la réponse signée par qui vous parle a été le résultat de la discussion faite à l'intérieur de l'Assemblée générale sportive, qui est déléguée par la loi même à prendre des décisions sur ces arguments. Donc il ne s'agit pas de la volonté de l'Administration régionale ou du Gouvernement régional, mais plutôt de la volonté exprimée par l'Assemblée générale sportive, comme prévu par la loi.
Cela dit, je pense qu'on doit ajouter quelque chose. On a toujours parlé de l'U.S. Pont-Donnas, mais en réalité il s'agit de l'U.S. Pont-Donnas-Ceat Cavi, dont la définition est bien en évidence dans le papier. Donc, nous avons un sponsor, qui, en tant que tel, n'a pas son activité, lui non plus, en Vallée d'Aoste; et nous avons une société qui est formellement aidée, d'un point de vue financier, par une autre société, qui n'a pas son activité en Vallée d'Aoste, qui utilise les structures de notre Vallée (financées par l'Administration régionale ou par les Communes ou par les Communautés de Montagne), dont les inscrits ne sont pas tous résidents en Vallée d'Aoste, mais seulement 31 sur 103.
Donc la proposition de M. Tonino de vérifier à nouveau le tout pour mieux interpréter ce que la loi dit, c'est-à-dire de promouvoir les activités sportives en Vallée d'Aoste en fonction de ceux qui vivent et travaillent en Vallée d'Aoste et qui payent les impôts ici a été considérée par l'Assemblée générale sportive, qui a décidé que la contribution extraordinaire ne pouvait pas être allouée.
Je répète, que c'est une décision de l'Assemblée générale sportive, qui s'est tenue le 22 du moi de juin 1989 et qui, à cette occasion, a discuté toute une série d'autres requêtes d'intervention. D'après les renseignements dont nous disposons, résulte, entre autres, que la Ceat-Cavi ne donne pas d'argent pour financier l'U.S. Pont-Donnas.
Donc je vais tenir compte de la suggestion de M. Tonino et, peut-être, je vais proposer de modifier la loi régionale, non pas pour les contributions extraordinaires, mais pour les contributions ordinaires.
PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.
TONINO (PCI):Ovviamente sono insoddisfatto della risposta, per una ragione che mi sembra elementare. Il nodo della questione è sapere se una manifestazione di carattere straordinario, che ha quel tipo di richiamo, meriti o meno un intervento di tipo straordinario della Regione.
Mi spiego meglio: l'Assessore, nel firmare la lettera che riporta il deliberato dell'Assemblea sportiva, si è posto o no il problema? A me pare di no. Condivide o no l'opinione dell'Assemblea sportiva? Era questo che chiedevo nell'interpellanza, perché è lì che c'è una palese ingiustizia rispetto ad altre manifestazioni che avvengono nella nostra Regione ed è lì che dovremo ridiscutere la questione.
Quando, ad esempio, si organizza una manifestazione di pallavolo, non si va a vedere se le società che intervengono abbiano o meno residenza in Valle d'Aosta; questo non avviene neanche quando si organizza il giro ciclistico della Valle d'Aosta, né quando si fanno delle manifestazioni di ginnastica artistica, che, alle volte, sono organizzate da società che non hanno neppure atleti in Valle d'Aosta. Questo è il punto che dovrebbe essere rivisto e rispetto al quale noi abbiamo presentato l'interrogazione.
Sul resto, cioè sulle cose che non conosco, io non mi pronuncio. Immagino, però, che la società atletica Pont-Donnas sia sponsorizzata dalla Ceat-Cavi per evitare di chiedere troppi soldi agli enti pubblici e credo che noi dovremmo incoraggiare questa prassi.
L'Assessore dice che la Ceat-Cavi non mette una lira. Io non sono documentato e non mi so pronunciare in merito. Valuto invece positivamente, anzi come straordinariamente importante, l'attività che questa società svolge in Bassa Valle ed in questo senso dovrebbe essere aiutata, indipendentemente dal fatto che i suoi iscritti siano in maggioranza o in minoranza residenti in Valle d'Aosta.
In ogni caso, se si deve aprire una discussione su quell'argomento, apriamola davvero; ma io ritengo del tutto arbitrario usare quell'argomento per negare un contributo di tipo straordinario ed io chiedo che la Giunta riveda la sua decisione, riconvocando su questo tema l'Assemblea sportiva. Questo è l'atteggiamento da tenere, altrimenti significa che la Giunta lo condivide, ma allora lo deve dire, anche perché l'altro atteggiamento, quello alla Ponzio Pilato, non è assolutamente corretto.