Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 625 del 21 giugno 1989 - Resoconto

OGGETTO N. 625/IX - "Predisposizione degli atti per la realizzazione in Aosta di un palazzo polivalente per iniziative culturali" (Reiezione di mozione).

Presidente: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Dolchi, Mafrica, Tonino, Chenuil e Bajocco:

MOZIONE

RICORDATO che nella città capoluogo della Regione vi sono un solo teatro ormai superato dai tempi ed un solo salone per manifestazioni insufficiente e richiesto da qualsiasi Ente, Associazione poichè non esistono altre possibilità per riunioni, conferenze, dibattiti e convegni;

RICORDATO ALTRESI' che nella passata legislatura era già stato sollevato il problema del finanziamento regionale per la predisposizione di un progetto atto ad assicurare un nuovo moderno Teatro per Aosta;

RILEVATO che le nuove tecniche costruttive permettono di realizzare palazzi polivalenti utilizzabili per le più varie iniziative;

RITENUTO che Aosta debba avere una struttura adeguata alla sua importanza di capoluogo regionale e cioè un edificio polivalente per diverse manifestazioni (spettacoli di prosa e di lirica, concerti, conferenze, convegni, congressi, assemblee, commissioni, ecc.) tale da favorire lo sviluppo della vita culturale e associativa a livello regionale;

CONSIDERATO che tali strutture polivalenti esistono in città ben più piccole di Aosta (in Francia o in Svizzera) come addirittura in alcuni Comuni della stessa Valle d'Aosta;

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale a predisporre l'opportuna documentazione tecnica e gli adeguati stanziamenti finanziari affinchè al più presto Aosta possa essere dotata di un Palazzo polivalente per iniziative culturali, mettendo in condizione il Consiglio regionale di pronunciarsi sollecitamente in merito entro il 31 dicembre 1989.

Presidente: Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Dolchi, ne ha facoltà.

Dolchi (PCI): Nella passata legislatura il Consigliere Torrione aveva sollevato il problema, ma aveva sollevato il problema di un teatro; ora, in questa mozione noi attiriamo l'attenzione della Giunta regionale sulla necessità di dotare la città di Aosta, capoluogo di Regione, di un palazzo polivalente concernente le iniziative culturali.

Avevamo sentito parlare dell'auditorium che avrebbe dovuto inserirsi nella vecchia chiesa di Saint-Bénin, poi di un auditorium che avrebbe dovuto essere costruito dalla RAI, se la RAI riusciva a fare il grande palazzo per le trasmissioni ecc. Si era sentito più volte parlare in questo Consiglio e anche fra l'opinione pubblica dell'adeguamento della città di Aosta per quanto riguarda infrastrutture di carattere culturale.

Credo che se corriamo dietro a sogni così ambiziosi, continueremo ad essere l'unica città capoluogo di Regione, o l'unica Regione dove, tolto Saint-Vincent e il suo centro congressi strettamente legato alla Casa da Gioco, e salvo la sala delle manifestazioni qui sotto che dimostra ogni volta tutte le sue carenze, non ci sono delle attrezzature che possano ospitare un convegno, delle riunioni, delle assemblee come in tante altre città italiane, e non solo italiane.

Ho avuto occasione di partecipare a convegni e a riunioni anche in piccole città di 8-10mila abitanti svizzero-francesi che si sono dotate di un Palais de la Culture, dove con apposite strutture (adesso con la tecnica moderna facilmente trasformabili) si hanno delle grandi sale che possono ospitare da 800 a 1000 persone, sale che poi possono essere ridotte, salette per Commissioni con traduzione simultanea. Addirittura in una zona turistica della Catalogna c'è a livello di Palais de la Culture anche un sottosuolo dove possono essere contemporaneamente serviti 300-400 pasti per i convegnisti, per chi si raduna nella sala principale, in modo che si possa dibattere a livello congressuale senza lasciare il palazzo stesso.

Siamo giunti ormai, tenuto conto che iniziative ridotte già esistono a Courmayeur, a Saint-Pierre, a Cogne stesso, al momento in cui si deve fare uno sforzo perchè anche Aosta possa avere un palazzo che possa ospitare delle manifestazioni culturali, che possa ospitare dei congressi, che opportunamente trasformato come l'auditorium di Torino possa servire per dei concerti di musica da camera, per delle manifestazioni che possano raggruppare un certo numero di persone.

Abbiamo il Teatro Giacosa che, anche per la sua collocazione e per il rumore del traffico che si sente dall'interno, è un teatro che non sempre può ospitare delle manifestazioni ad alto livello come è stato fatto in questi ultimi tempi; ricordiamo tutti le riserve che un celebre flautista aveva fatto prima del concerto, dicendo che si sentiva il rumore delle macchine che passavano vicino.

Credo che senza una spesa esorbitante, se si prende l'esempio che ci può venire da altre soluzioni, da una parte modeste, ma dall'altra parte molto funzionali, con una certa rapidità si potrebbe affrontare il problema e dotare anche la città di Aosta, che ormai dal punto di vista dei posti letto è in grado di ospitare un convegno o un grosso congresso, di una attrezzatura valida da mettere a disposizione della Regione per le sue iniziative.

Presidente: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Faval, ne ha facoltà.

Faval (UV): Le Conseiller Dolchi me permettra de lui répondre de la même façon que la Junte régionale a répondu en occasion de la discussion sur une motion présentée pendant la précédente législature. C'est-à-dire nous partageons entièrement tout ce qui a été dit sur la nécessité qu'aussi la ville d'Aoste, le chef-lieu de notre Région, soit dotée d'une structure qui puisse permettre de tenir toute une série de manifestations sur le lieu, plutôt qu'aller ailleurs. A propos du dernier exemple qui a été fait, celui de la musique classique, on sait très bien qu'on a dû se déplacer pour avoir une écoute un peu meilleure à l'église de Saint-Ours, avec toute une série d'inconvénients.

Nous sommes les premiers à être convaincus de cette nécessité et de quelque façon on a été même ceux qui ont sollicité cette nécessité, parce que a été la Junte régionale qui, à travers l'organisation de certains spectacles et d'occasions culturelles, a suscité dans la communauté cette exigence. Je crois que tout le monde doit reconnaître que la Junte régionale a aussi agi de conséquence, c'est-à-dire depuis très longtemps a demandé à la Commune d'Aoste de trouver un emplacement qui puisse être destiné à cette besogne.

Nous avons même fait un choix, ou tout au moins indiqué une option, c'est-à-dire le terrain actuellement occupé par le Puchoz, avec un projet qui prévoit l'utilisation pour la structure de cet établissement directement sur le terrain du tennis et la partie verte deviendrait un parc. Ce choix est aussi en conséquence du fait que tout autour de cette région de notre Commune nous avons aussi une certaine partie de services, voire le parking et ainsi de suite.

Donc la Junte régionale n'est pas en retard par rapport à la recherche de satisfaire cette exigence, parce que nous avons travaillé, nous continuons à demander la collaboration de la Commune d'Aoste; je ne crois pas que l'on puisse attribuer à notre responsabilité la non-réponse jusqu'ici de la part de la Commune qui tout au moins doit s'exprimer sur la question.

Donc, notre engagement est sûrement celui de continuer dans cette direction; il y a même une délibération qui prévoit la disponibilité de l'Administration régionale de dépenser l'argent nécessaire à cet égard, mais il faut trouver l'accord avec la Commune d'Aoste. Nous continuerons sans doute dans cette direction parce que nous sommes les premiers à être convaincus, avec d'ailleurs la sensibilité démontrée par le Conseil régional, d'aller dans cette direction. Mais par rapport à la situation actuelle et face à la motion illustrée par M.Dolchi la majorité s'abstiendra.

Presidente: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

Tonino (PCI): Noi siamo stupiti che la Giunta non approvi la mozione, perchè si tratta di una riaffermazione della volontà di questo Consiglio di affrontare il problema e di farlo entro una data, il 31 dicembre 1989, perchè se è vero che tutti - diciamo le cose come stanno - riteniamo vergognoso che una città come Aosta non abbia una struttura come quella che qui è richiesta, bisogna a fronte di un problema di questa portata mettere in campo delle (io le definisco) strategie straordinarie.

Non accettiamo lo scarica barile sul Comune di Aosta, così come ha fatto l'Assessore Faval, perchè la cosa che emergeva con chiarezza dall'intervento dell'Assessore era che ad Aosta si sono persi 4 o 5 anni inutilmente. E' un giudizio che condividiamo appieno, e credo che oltre a noi lo condivida larga parte della città di Aosta; probabilmente non è estraneo a questo giudizio anche il risultato elettorale di domenica scorsa.

Quello che noi chiediamo ad una maggioranza che qui è uguale a quella che "governa" il Comune di Aosta, è che si individuino subito provvedimenti: non è che chiediamo con la mozione di portare il progetto esecutivo, ma che si individuino subito le procedure per partire con un'opera di questo tipo.

L'astensione da parte della maggioranza su questa mozione è di nuovo una non risposta al problema; e poi non basta da parte dell'Assessore Faval dichiararsi d'accordo e disponibile a lavorarci su; non è quest'ultima una posizione credibile per quanto ci riguarda.

Presidente: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Faval, ne ha facoltà.

Faval (UV): Nous ne prétendons pas de convaincre le parti communiste, tout ou moins certaines réalités on ne peut pas les nier. Quant aux rapports avec la Commune d'Aoste, il y a un comité Aoste, comme vous savez, à l'intérieur duquel on discute des différentes questions; on a même demandé que dans l'étude du plan d'aménagement de la ville d'Aoste l'on tienne compte de cette exigence. Est-ce qu'on l'a fait?

Donc, nous ne pouvons pas voter une motion dans laquelle on sollicite la Junte à faire des choses qu'elle a faites, dont le résultat ne dépend pas uniquement de la part de la Junte régionale. On ne peut pas s'engager à résoudre un problème pour le 31 décembre 1989 puisqu'il ne dépend pas uniquement de nous; on doit absolument avoir une réponse de l'autre côté. Et cela ne dépend pas de notre volonté.

Presidente: Pongo in votazione la mozione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 26

Votanti: 6

Favorevoli: 6

Astenuti: 20 (Agnesod, Andrione, Beneforti, Bich, Faval, Fosson, Lanivi, Louvin, Martin, Mostacchi, Pascale, Perrin, Rollandin, Rusci, Stévenin, Trione, Vallet, Vesan, Vierin e Voyat)

Il Consiglio non approva