Oggetto del Consiglio n. 304 del 14 novembre 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 304/73 - Disegno di legge regionale concernente: "Concessione di garanzia fideiussoria della Regione presso l'Istituto Federale di Credito Agrario per il Piemonte e la Liguria e la Valle d'Aosta a favore del "Consorzio Irriguo di Gressan", con sede in Gressan". (Discussione generale)
Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola all'Assessore all'Agricoltura, faccio presente che con gli allegati ci sono i pareri della Commissione Affari generali e finanze e della Commissione permanente per l'Agricoltura; sono allegati, sono annessi agli allegati che sono a mano dei signori Consiglieri.
Lustrissy (DP) - Non credo di fare perdere molto tempo ai Consiglieri con una relazione tecnica, che peraltro è già allegata al progetto di legge sottoposto all'esame del Consiglio e che riguarda soprattutto gli aspetti finanziari della fideiussione, in quanto l'opera indicata "Consorzio di irrigazione a pioggia del Comune di Gressan" ha ottenuto il finanziamento da parte del Ministero dell'Agricoltura e del Feoga, al livello di Comunità europea, ammettendo l'opera per un importo complessivo di 415 milioni. Come loro sanno, l'importo, sull'importo totale dell'opera ammessa, l'intervento del contributo del Feoga è del venticinque per cento e del venticinque per cento del Ministero, totale cinquanta per cento di contributi a fondo perduto, che rappresenta 207.500.000, la metà dell'importo dell'opera.
Per l'altra parte, il Consorzio dovrà provvedere con mutuo integrativo, a tasso agevolato del due per cento, per la durata di anni venti, ricorrenti al Credito Agrario.
Naturalmente i consorzi, per loro natura, non sono in grado di presentare garanzie reali, garanzie ipotecarie al Credito Agrario, anche per la complessità delle garanzie; in questo caso il consorzio è composto da numerosi... ed ecco perché in questi casi l'Amministrazione regionale, come già fatto in precedenza, interviene a favore dei consorzi con la propria fideiussione.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici dell'opera, in modo particolare per la disponibilità dell'acqua, dato che il problema è stato ampiamente discusso anche in sede di convenzione con la Società Alpila per quanto riguarda il progettato acquedotto, vorrei chiarire al Consigli alcuni aspetti del problema, cioè il Consorzio Irriguo del Comune di Gressan ha disposto, mediante la relazione tecnica allegata al progetto, di utilizzare duecentoquaranta litri di acqua al secondo per irrigare il comprensorio oggetto dell'intervento che è di trecentoventi ettari nel Comune di Gressan e le captazioni di queste quantità d'acqua verrebbero fatte per centosessanta litri al secondo sul torrente Gressan, cinquanta litri al secondo sul torrente Goraz e 30 litri al secondo in località Barme.
Questi dati sono stati confermati dalla relazione dell'Ufficio del Genio Civile di Aosta, in data 16 dicembre 1972 che è allegata agli atti.
Essendo poi sopravvenuta, nel frattempo, la convenzione tra il Comune di Gressan e la Società Alpila e l'Amministrazione regionale circa il progettato acquedotto, l'Assessorato all'Agricolutra ha invitato il Consorzio a precisare su quali particelle sarebbero state costruite le opere di presa per la realizzazione del progetto irriguo, e cioè la localizzazione dell'acqua irrigua in dotazione al Consorzio. Il Consorzio ha comunicato che le captazioni che erano previste e sono previste, alla presa Champlang, alla sorgente dell'Alpe Barme e al canale della Goraz.
Con la stessa lettera il Consorzio, inoltre, ha fatto presente che, in riferimento all'impianto progettato, che trasforma il sistema di irrigazione da scorrimento a pioggia, l'acqua, in effetti, che verrebbe utilizzata dal Consorzio si riduce alla metà della concessione del Consorzio stesso e, pertanto, riteneva compatibile con l'esigenza del Consorzio, la concessione alla Società Alpila, per permettere la costruzione dell'acquedotto comunale di Gressan, nella zona alta dell'acqua che era stata concordata.
Successivamente il Consorzio Irriguo di Gressan trasmetteva, per l'approvazione della Giunta regionale, la bozza della convenzione, approvata dal Consiglio comunale in data 9 luglio 1973, dell'uso delle acque della Conca di Pila. Questa convenzione, da stipularsi fra il Comune e il Consorzio di Gressan, è stata approvata in data 26 settembre 1973 dalla Giunta regionale con la seguente clausola: "il Comune garantisce al Consorzio un quantitativo di acqua sufficiente al corretto funzionamento dell'impianto di irrigazione a pioggia, da realizzarsi come da progetto, con le previsioni sia irrigue sia di comprensorio, nonché per gli altri usi, per un razionale svolgimento dell'attività agricola e zootecnica del comprensorio".
Ora, la convenzione precisa anche - non sto a leggervi la convenzione perché è allegata agli atti della pratica - però, che la quantità massima di acqua che il Comune può usufruire senza obbligo di restituzione al Consorzio, è di venti litri al secondo, corrispondenti a metri cubi 1728 giornalieri, durante il periodo irriguo calcolato dal 15 aprile al 15 settembre. Durante l'inverno, il Comune potrà disporre di tutta l'acqua disponibile per l'uso potabile e per quanto sopra, per questa convenzione, il Comune si impegna a versare al Consorzio, entro il 15 aprile di ogni anno, la somma di lire unmilionecinquecentomila quale indennizzo forfettario, anche se l'acqua usufruita risulta inferiore ai venti litri al secondo, per corrispondere, con questo indennizzo, una quota da utilizzarsi dal Consorzio per le spese di manutenzione dell'impianto irriguo.
Pertanto, in base agli atti allegati, in base alle dichiarazioni del Genio Civile, si ritiene che l'opera progettata possa avere un corretto uso e un corretto funzionamento per quanto si riferisce al rifornimento idrico, perché il problema più volte sottolineato dell'acquedotto comunale di Gressan riferito alla zona Conca di Pila, si presenterà, diciamo, con degli aspetti più o meno difficili o perlomeno a livello di difficoltà durante il periodo invernale; cioè questo problema non riguarda l'esercizio e l'attività del Consorzio Irriguo, in quanto l'attività del Consorzio Irriguo è garantita dall'acqua disponibile nel periodo nel quale viene praticata l'irrigazione.
Pertanto non vediamo né come né quando si possa pervenire a un maggiore approfondimento del problema tecnico stesso, in quanto oggi abbiamo agli atti tutta la documentazione e tutte le garanzie necessarie per potere dare il via a quest'opera importante sotto il profilo agricolo, che è una delle maggiori opere finora eseguite in questo settore dell'irrigazione a pioggia come comprensorio nella nostra Regione; ed è anche per questo motivo che l'opera stessa ha avuto la considerazione dell'organo comunitario e ha ottenuto la relativa fideiussione.
Il problema è urgente perché, voi sapete, dalla concessione dei finanziamenti alla realizzazione dell'opera non devono intercorrere più di due anni, pena la perdita dei finanziamenti stessi. Sappiamo altresì che, per appaltare l'opera, è necessaria la fideiussione regionale, senza la quale il consorzio non potrebbe avere a disposizione i fondi per l'appalto dell'opera e sappiamo, altresì, quanto siano lunghe le pratiche burocratiche per dare attuazione alla fideiussione stessa. I tempi tecnici di attuazione vanno oltre i tre mesi; pertanto, l'esigenza di avere subito il progetto approvato, l'esigenza di poter dare il via a quest'opera estremamente importante per l'agricoltura del territorio del Comune di Gressan e, diciamo, una certa tranquillità per quanto riguarda il problema del rifornimento idrico del Consorzio - io non mi riferisco all'acquedotto comunale dell'Alpila che, in questo momento esula dalla nostra considerazione - ma, per quanto si riferisce al Consorzio, ci sono le garanzie sufficienti per assicurare l'utilizzazione dell'impianto progettato.
Dolchi (Presidente) - È aperta la discussione generale. La parola al Vice Presidente Fosson.
Fosson (UV) - De ce qui vient de dire l'Assesseur Lustrissy, en ce moment le Conseil pourrait rester tranquille, dormir tranquillement et dire tout va bien. Comme membre de la Commission Agriculture nous avions examiné ce problème le 10 octobre et nous avions fait ensemble avec le Conseiller Jorrioz certaines réserves vraiment sur la partie haute de la... pour la disponibilité de l'eau dans la partie haute, et puis nous avions fait quelque autre réserve.
Je veux dire immédiatement que nous sommes d'accord pour arriver à l'irrigation à pluie de la zone de Gressan; tout de même, alors nous avions fait ces réserves sans avoir pu prendre connaissance du projet qui avait été fait et des relations techniques. Monsieur l'Assesseur a dit alors: "le projet est à votre disposition" et alors nous avions approuvé dans la Commission, nous avions fait ces réserves, nous avions approuvé en ligne de "massima" la question et, tout hier, j'ai eu un petit moment de temps pour voir, prendre connaissance de certaine, d'une partie de la relation.
Or, les doutes que nous avions et que nous avions exprimé au moment de la réunion de la Commission, y sont bien plus fondées maintenant après que j'ai pu examiner les données techniques qui sont portées. Et alors moi, maintenant, je vous exposerais quelque doute que j'ai sur cette question. L'Assesseur a dit que la question est urgente, je voudrais faire présent la... que les projets ont été, en 1970 si je ne me trompe pas, il y aura l'Assesseur Maquignaz qui pourra confirmer ce que je dis, et je pense que s'il y a une possibilité d'approfondir du plus ce problème pour ces doutes que nous avons dans la Commission on éviterait une plus longue discussion ici au Conseil régional. Ce n'est pas avec l'intention de retarder le problème, mais c'est seulement pour approfondir certaines questions et, en tout cas, on pourrait très bien le reporter d'ici quinze jours. Je ne pense pas que cela porterait préjudice à toute la pratique.
Or, la question fondamentale est celle-ci. L'Assesseur a dit qu'il y a une dotation de deux-cent quarante litres pour le Consortium de Gressan. Ces deux-cent quarante litres sont pris dans trois endroit différents parce que il faut dire que le Consortium d'irrigation de Gressan est un consortium qui est subdivisé dans d'autre petits consortiums et alors il y a trente litres qui sont pris du canal de la Gora et c'est la question critique, c'est la question que nous devons souligner. Il y a trente litres dans l'alpage de Barme qui est là tout près de La Barme, tout près de Charmette, et il y a cent-soixante litres de l'actuel Rû, si je ne me trompe pas il est Rû de Champlan, qui prend directement au torrent de Gressan et, si je ne me trompe pas, un peu plus haut où il y a actuellement la centrale électrique de la Coopérative, alors moi j'ai dit - j'avais très peu de temps hier pour voir, je n'ai pas approfondi le problème, j'ai lu en vitesse la relation - je dois dire que la relation technique, pas de l'Assessorat, mais faite par le technicien, est une relation technique qui ne donne pas satisfaction et qui est même mensongère sur certaines choses. Premièrement, déjà l'Assessorat à l'Agriculture s'est préoccupé de changer certaines affirmations, de corriger certaines affirmations qui étaient faites dans cette relation, parce qu'on disait et on... toute la relation sur l'augmentation de la fruiticulture dans la Commune de Gressan, quand nous pensons et nous avons ici directement la vision de toute la zone qui serait servie par cette irrigation à pluie. Il y a la partie baisse qui est le long de la route de Gressan, de Jovençan qui est une zone fruitière, mais toute la partie qui monte jusqu'au confin de l'Alpage de Pila, pratiquement, je pense que nous ne pouvons pas parler de fruiticulture et bien a fait l'Assessorat à l'Agriculture de corriger cette partie de la relation parce qu'on ne peut pas dire tout de même certaines énormités, même si ces énormités on doit les porter, on doit les envoyer, elles doivent servir pour Bruxelles ou doivent servir pour le Ministère de l'Agriculture. Ceci la première chose. La deuxième chose qu'on peut relever c'est que ces gens, dans la relation technique, ont dit que pratiquement "il costo di gestione" d'une installation de ce genre serait d'un million six-cent cinquante mille lire par année pour pouvoir... "c'è solo una spesa di 5.175 a ettaro". S'il y a quelqu'un qui connaît combien y coutent les... combien y montent les frais de gestion de l'installation à pluie du Consortium de la colline, et ici, Monsieur Blanc pourrait en témoigner, je pense que aussi l'ex Assesseur Maquignaz peut le dire, on voit que ces chiffres sont hors de toute mesure; et pourquoi on a fait ces chiffres? Parce que tous les usagers du Consortium de Gressan dans la réunion qui avait été faite directement promue par l'Assessorat à l'Agriculture, étaient très, très "restii" comme on dit en italien, d'approuver cette chose parce qu'ils avaient peur des dépenses de gestion. Et qui a déterminé la majorité pour décider et pour approuver tout ce qui a été fait? L'Alpila, parce que l'Alpila a le dix pour cent des heures d'irrigation dans le "comprensorio" et elle a déterminé la majorité parce que la majorité, tout ce qui a été décidé, a été décidé avec une majorité à peine à peine supérieure au cinquante pour cent, de peu supérieure au cinquante pour cent des usagers et la détermination a été déterminée par le dix pour cent de l'Alpila, qui ne profite pas d'aucun, elle n'y a aucun, aucune... elle n'est pas intéressée de l'irrigation à pluie sur son terrain parce que l'irrigation à pluie commence seulement dessous son terrain. Mais elle a des autres intérêts bien supérieurs, comme je chercherai d'expliquer maintenant.
Alors, déjà dit ces choses, il y a une autre question et c'est la question fondamentale que nous devons éclaircir parce que les cinquante litres donc... la dotation de l'eau est de deux-cent quarante litres totales à la seconde; cent-soixante litres à la seconde sont sur le torrent Gressan à travers le Rû Champlan; trente litres à la localité Barma qui est un peu plus haute que Les Fleurs et trente litres au canal de La Gora, et je n'ai pas pu voir avec précision où est la prise pour cette partie ici, parce que le canal de La Gora commence en dessus des constructions de l'Alpila, mais je pense que où on devrait avoir la captation de l'eau, y doit être en dessous d'où on a construit les choses de l'Alpila et c'est-à-dire il devrait être plus sud du sud. Or, ces cinquante litres... eh? Où il est? Je ne sais pas, je n'ai pas pu voir cela, en tout cas la dotation de cette partie haute, je ne m'arrête pas à discuter sur la partie baisse parce que je pense que pour la partie baisse la question de l'eau est disponible et, pratiquement, il y a déjà maintenant un Rû, il y a la question de la localité Barma, on peut y mettre cette eau directement dans une installation d'irrigation à pluie. Pour la partie haute, le canal de La Gora il y a une dotation de cinquante litres. Actuellement le Consortium a droit à cinquante litres. La captation serait faite seulement pour trente litres parce que, à travers une convention faite du Consortium avec la Commune, on renonce à vingt litres et ces vingt litres sont fait en renonces parce que déjà au moment où l'Administration régionale et l'Assessorat étaient en train d'examiner ceci, l'Alpila était en train de faire une captation d'une source qui alimente le Rû de la Gora.
Or, l'Assesseur a dit que, pratiquement, le problème de l'aqueduc de Pila devient critique seulement dans le moment de l'hiver. Je conviens avec lui sur la question de cela et pour l'hiver n'intéresse rien non plus à l'irrigation. Donc, cela nous n'intéresse pas et je ne veux pas, parce que nous ne sommes pas ici pour faire, pour prendre des positions seulement comme ça, préconçue contre l'Alpila et l'Assesseur, tout de même, a ajouté que pendant l'été il n'y a pas de problème parce que l'eau est suffisante. Mais l'Assesseur Lustrissy ne connaît pas la zone. Nous, que nous connaissons très bien cette zone, nous la connaissons très bien, pendant de longues années, nous avons vu des années où l'eau est abondante et nous avons vu que, pendant les années de sècheresse, l'eau vient à manquer et il n'y a même plus cette dotation et le canal de La Gora bien de fois n'arrivait pas à satisfaire, dans les années de sècheresse, à satisfaire les nécessités de l'irrigation de la zone.
Or, en renonçant encore à vingt litres, donc en diminuant encore ceci, moi je me demande quelle sera la situation.
On a dit, on a fait, on a garanti qu'en tout cas il y aura l'eau: moi je ne veux pas m'allonger maintenant dans d'autres discussions; je proposerais seulement que cette partie ici on puisse en prendre connaissance bien dans la Commission et reporter au plus tôt la question directement au Conseil régional. Ceci pour une tranquillité, pour voir un peu mieux la question du projet, pas dans les questions techniques dans ce sens, mais vis-à-vis de l'eau, voir aussi quelles conventions ont été faites avec l'Alpila de façon qu'on n'aille pas à financier une certaine œuvre qui, à un certain moment, nous pourrions la trouver construite sans qui serve à ce que nous voulons financier. Moi je demanderais vraiment, instamment ceci, et je pense que la Junte ne doit pas avoir en cette requête une volonté de tarder les choses, parce que ce n'est absolument pas cette volonté que nous voulons exprimer, mais c'est une tranquillité que nous voulons avoir, parce que ces problèmes sont, tout de même, d'une certaine importance. Aujourd'hui on parle de quatre-cent quinze millions, mais ces quatre-cent quinze millions c'est la révision du projet fait en 1970. Il faudra calculer certainement que, si on doit mettre à l'enchère aujourd'hui ce projet, il faudra faire une révision des prix, parce que nous avons vu que toutes le choses ont augmenté. Les fonds qu'on est en train de discuter aujourd'hui ne seront pas absolument suffisants si nous voulons faire quelque chose; l'Administration régionale doit aussi ici voir avec précision, plus ou moins, ce qu'on devra ajouter à ces quatre-cent quinze millions parce que cent-trois sont du Feoga et cent-trois sont du Ministère de l'Agriculture. Nous, ici, nous faisons une "fideiussione", on propose de faire une "fideiussione" de deux-cent soixante-dix millions mais, pratiquement, il faudra mettre en compte que l'Administration régionale, comme nous, ne peut pas prétendre de demander de l'argent aux membres du Consortium, elle devra mettre des fonds pour faire face à l'augmentation du prix de l'œuvre.
Nous avions fait encore une réserve, et je veux l'expliquer tout de suite, dans la Commission qui est ici dans le "parere", c'est-à-dire que j'ai toujours été, je suis toujours été de l'avis les membres du Consortium doivent contribuer, soit aussi en partie minime, mais qu'on ne fasse pas une œuvre complètement gratis. J'insiste surtout dans ce cas parce que, tout ce qui a été, qui a poussé pour faire cette question, cette installation, ne sont pas les différents membres du Consortium mais est surtout l'Alpila parce qu'elle a un intérêt primaire d'économiser l'eau qui actuellement vient. On utilise dans l'agriculture pour avoir une disponibilité d'eau plus grande pour ces nécessités et alors, vraiment dans ce cas, il serait ridicule que, il serait ridicule que tous les contribuables valdôtains viennent à la rencontre de cette question et, encore une fois, à travers toutes les autres infrastructures que nous donnons à l'Alpila, nous donnons aussi celui-ci exclusivement à son avantage, sans qu'elle tire dehors une lire. Moi, je retiens que la question doit être approfondie et voir ce qui est nécessaire de faire sans retard pour arriver à quelque chose de concret. Je ne sais pas si le Conseil est de cet avis.
Dolchi (Presidente) - Il me semble que le Conseiller Fosson demande l'avis du Conseil et moi je demanderais aussi l'avis de l'Assesseur Lustrissy avant de donner la parole aux Conseillers Borbey et Caveri qui sont inscrits, selon l'article 51 qui dit: "la discussione può essere interrotta soltanto per domandare il rinvio della proposta all'esame della Commissione o della Giunta regionale", si le Conseil est d'accord sur ce renvoi ou s'il pense de devoir continuer la discussion. La parole à l'Assesseur Lustrissy.
Lustrissy (DP) - La Junte...
Dolchi (Presidente) - C'est sur la demande de renvoi
Lustrissy (DP) - La demande de renvoi, bien sûr mais la Junte est contraire à la demande de renvoi parce qu'elle est convaincue que le projet, même si... quelque difficulté vis-à-vis des rapports entre la Commune, la société et les Consortiums on ne voit pas des motifs qui soient vraiment fondamentaux pour le renvoi du problème.
Dolchi (Presidente) - Alors, l'avis de la Junte a été illustré par Monsieur l'Assesseur Lustrissy, je demande au Conseil s'il est d'accord sur la demande de Monsieur Fosson, seulement sur la demande de Monsieur Fosson. La parole au Conseiller Manganoni.
Manganoni (PCI) - ...des précisions, avant pour mon compte. Avant de nous prononcer il faut connaître assez bien le problème parce que c'est commode de dire "on demande le renvoi". Oui, et moi je dis pour nous prononcer sur le renvoi, il faut approfondir le problème. Alors, moi je veux poser deux questions qui m'ont laissé beaucoup perplexe. D'abord, on a dit que l'Alpila rentre dans le Consortium, si j'ai bien compris, pour le dix pour cent de ses terrains ou de l'eau dans le Consortium, l'Alpila est dans le Consortium. Après on a ajouté que les terrains de l'Alpila ne pourront pas être irrigués parce qu'ils se trouvent à une hauteur supérieure, si j'ai bien compris, non? Si j'ai bien compris la relation de Fosson, il disait: "les terrains de l'Alpila se trouvent è un niveau élevé, n'est-ce-pas, de façon qu'elle ne pourra pas profiter de l'irrigation à pluie, c'est exact? Bon. Alors moi je demande pourquoi elle est rentrée dans le Consortium parce que, si un propriétaire qui a des terrains qui ne peuvent pas être irrigués, et bien, il ne doit pas rentrer dans le Consortium parce que moi, alors, j'ai des terrains à Introd, je demande de rentrer dans le Consortium moi aussi, n'est-ce-pas? Première chose, alors, moi je voudrais qu'on m'explique le pourquoi. Selon moi celle-ci est une chose qu'on ne peut pas tolérer: qui rentrent ceux qui ne peuvent pas avoir les terrains irrigués, n'est-ce-pas, d'abord. Deuxièmement on a dit: "le Consortium, si j'ai bien compris, a renoncé à vingt litres d'eau. Alors, moi je me demande pourquoi il a renoncé et à faveur de qui le Consortium a renoncé à ces vingt litres. Celle-ci est une demande que je me pose parce que comment on fait à se prononcer si on doit approuver ou si on doit renvoyer, quand ceux deux problèmes, qui sont extrêmement importants, bien, on n'a pas les idée claires là-dessus. Je ne veux pas... toutes les considérations parce que j'aurais beaucoup d'autres considérations à faire sur, par exemple, "costo di gestione". C'est vrai que nous, en colline, on paye quatre litres le mètre carré, cependant nous on a les employés qui sont... pour l'irrigation, tandis que si les propriétaires font eux-mêmes ce travail, alors le prix des gestions va diminuer. Il y a la question d'urgence, parce que ici ce sont des fonds du Feoga et nous savons, nous l'avons entendu dans la conférence qui nous ont tenu les représentants du Feoga ici, il y a à peu près un mois; d'ailleurs, même en lisant sur les journaux, que l'Italie est en train à perdre une grande partie, n'est-ce-pas, des fonds mis à disposition de l'Italie par le Feoga, par Bruxelles, non par le Mec, par le Feoga, pourquoi? Parce qu'elle ne conclut rien, parce qu'il y a des projets et elle ne fait pas les projets, les travaux ne continuent pas et alors c'est un autre problème qui pourrait nous conseiller à accélérer l'approbation de ça, n'est-ce-pas, et il y a d'autres considérations que je ne fais pas maintenant pour ne pas faire perdre du temps. Je me réserve de les faire ensuite, cependant je voudrais la réponse claire sur ces deux points que j'ai posé.
Dolchi (Presidente) - Excusez-moi chers collègues mais il n'y a pas maintenant à faire la discussion sur la discussion; le Conseil doit se prononcer s'il est d'accord sur le renvoi ou pas. Vous avez l'illustration de la part de la Junte, les textes, les annexes, je ne veux pas interrompre la discussion. Il faut se prononcer, même en levant la main ou pas, si vous êtes d'accord pour le renvoi. Si vous n'êtes pas d'accord pour le renvoi, on continue; si vous êtes d'accord pour le renvoi, on ne peut pas continuer la discussion. Fosson et puis Borbey, toujours sur le renvoi, sans donner des explications à Manganoni parce que c'est inutile.
Fosson (UV) - Non, je ne donne pas les explications à Manganoni mais, tout de même, Manganoni a posé une question. Il dit: "la Junte, il y a eu une proposition de renvoi, la Junte n'accepte pas ce renvoi". Monsieur Manganoni, dit: "mais moi je pourrais être d'accord à ne pas accepter le renvoi ou accepter le renvoi, mais si nous ne discutons pas du problème alors, pratiquement, je ne sais pas comme me prononcer". S'il y a cette difficulté et pour éviter toute question de Règlement et pour laisser libre aussi le Président du Conseil, moi je retire temporairement la question de renvoi, de façon qu'on puisse faire une discussion et après, en tout cas, je ferai de nouveau cette question ici, voilà. Alors, en tout cas, comme ça nous laissons libre une discussion déjà maintenant pour voir, sans quoi nous... voilà.
Dolchi (Presidente) - Alors, retirée la proposition de renvoi, la parole à Monsieur le Conseiller Borbey, dans la discussion générale. Non, non, écoutez, il y a une proposition de renvoi qui est retirée. Si quelqu'un reprend la... non, la proposition de renvoi est retirée; le Règlement ne précise pas si on peut la reposer, Je crois que l'article 51 est clair: tout Conseiller peut faire, au cours de la discussion générale, la proposition de renvoi. Cette première proposition de renvoi était retirée, da discussion générale continue sur la discussion générale. La parole au Conseiller Borbey et puis le Conseiller Caveri et puis Maquignaz et puis Jorrioz.
Borbey (DC) - Appunto, proprio per le perplessità che sono sorte in questo Consiglio regionale da parte dei membri facenti parte della Commissione all'Agricoltura e foreste, appunto dal Consigliere Fosso, riteniamo che sia doveroso per tutto il Consiglio e, quindi, io ripropongo il rinvio affinché tutti i Consiglieri si rendano edotti di questo problema perché, come dopo della Democrazia Cristiana, non è che noi siamo come principio contrari di fare una irrigazione a pioggia nei territori agricoli del Comune di Gressan, ma proprio per le perplessità che tutto il Consiglio ha in questo momento, no, riteniamo proprio di rinviare questo. Cos'è che può portare questo rinvio? Possiamo rinviarlo al prossimo Consiglio che per quindici giorni, ossia al 26, per quindici giorni tutti i Consiglieri possono veramente approfondire questo problema. Che danno possiamo portare alla Giunta cioè, se noi oggi approviamo di già di concedere questa fideiussione, possiamo ritardare di molto l'iter? Non lo ritengo, quindi sarà solo una questione di quindici giorni. Ci avviciniamo all'inverno e queste perplessità sono di carattere delle acque, come ha già detto benissimo il Consigliere Fosson, ma sono anche perplessità che veramente noi Consiglieri di approfondire se il Consorzio di Gressan ha la volontà di fare questo lavoro o se non ce l'ha perché questo è un fatto innegabile, che quanto il Consorzio ha deciso di eseguire quest'opera e di mettere in cantiere quest'opera, erano presenti quarantotto per cento dei diritti all'acqua. Cioè, mi spiego meglio, se ci sono mille ore di diritto all'acqua del Consorzio di Gressan, c'era il quarantotto per cento del diritto di queste ora, di questo quarantotto per cento, il ventitré per cento si è dichiarato contrario e il venticinque per cento si è dichiarato favorevole, e mi riallaccio a quello che ha detto Fosson, chi è che ha fatto pendere la bilancia? Proprio l'Alpila, che ha diritto all'acqua del Consorzio irriguo di Gressan ma nella zona alta, cioè dove il... dove questo progetto di irrigazione a pioggia non c'entra niente. Quindi, mi sembra che è un dovere da parte di noi Consiglieri regionali di approfondire questo e, quindi, richiediamo proprio il rinvio per questo. Non è che siamo contrari all'impianto di irrigazione a pioggia di Gressan, ma per dichiararci proprio favorevoli o contrari di questa spesa non indifferente, noi vogliamo che, oltre alla Commissione, tutti noi Consiglieri possiamo rendercene edotti. Quindi, ripropongo il rinvio per questi motivi, non per ritardare di molto l'iter perché può essere solo di quindici giorni e, quindi non ritengo che possa essere un danno enorme. Ripropongo proprio per questo, proprio per le perplessità che ci sono nell'Union Valdôtaine, ci sono nel Partito Comunista, perché anche Manganoni ha detto che ci sono forti perplessità e, quindi, pregherei la Giunta che facesse avere a tutto il Consiglio regionale, a tutti i Consiglieri o almeno due copie a ogni Gruppo delle relazioni tecniche perché, a quanto pare, sono risultate, dietro alcuni interventi, che anche nelle relazioni tecniche ci sono delle cose non esatte, cose che era forse bene mettere per avere i sussidi da parte del Feoga ma cose che noi, come Consiglio regionale, dobbiamo stabilire se queste inesattezze possono portare a delle, diciamo, incongruenze nell'eseguire questo complesso. Perché non è vero che, ad esempio, che anche solo nel costo: voi sapete benissimo che l'irrigazione a pioggia della collina di Aosta costa millecinquecento lire alla quartanata; quindi non è vero, quindi le spese di manutenzione, le spese di ammortamento dell'impianto, le spese della manodopera incideranno molto. Quindi, facciamo uno studio preciso, cerchiamo di rendercene noti.
Quindi, a nome della Democrazia Cristiana, ripropongo il rinvio al prossimo Consiglio regionale.
Dolchi (Presidente) - Signori Consiglieri, è stata riproposta nuovamente, ai sensi dell'articolo 51 - ritengo che, anche se il Consigliere Borbey non ne ha fatto cenno - l'interruzione della discussione generale e il rinvio alla Commissione. Uno a favore e uno contro il rinvio. Sul rinvio la parola al Consigliere Monami.
Monami (PCI) - Sul rinvio non parlerò del Consorzio. Ma su quali elementi di giudizio noi basiamo una decisione di rinvio o di dibattito dell'argomento? Allora ritengo, chiedendo scusa al collega Borbey che insiste su una proposta già - e me lo consenta Fosson - così estemporaneamente fatta dallo stesso Fosson che, come primo intervento di dibattito, si chieda il rinvio. Ma voi volete che io giudichi che sia necessario rinviare il problema o memo, senza sentire sull'argomento cosa dice la Giunta, cosa dicono i Consiglieri, qual è...
Quindi sono contrario al rinvio, sono per la ripresa del dibattito generale. Alla conclusione del dibattito generale io sarò per il rinvio se non me avrò le idee chiare ma le idee chiare mi possono venire soltanto nella misura in cui noi qui riusciamo a farne un dibattito, perché non è sufficiente che un membro della Commissione non sia d'accordo perché questo sarebbe il metodo per bloccare ogni lavoro. A ogni Commissione viene un membro e dice: "io non sono d'accordo e rinviamo il problema". Il rinvio lo dobbiamo noi maturare qui, sulla base di un dibattito concreto, per dare a tutti gli elementi, a tutti i Consiglieri gli elementi di giudizio su cui votare sì o no un rinvio.
Quindi, io sono per la ripresa del dibattito generale.
Dolchi (Presidente) - D'accordo, d'accordo...
Caveri (UV) - Io ritengo che il Consigliere Monami abbia perfettamente ragione perché in questo momento non si può decidere. I Consiglieri non sono in grado di decidere ragionevolmente pro o contro la domanda di rinvio, perché molti Consiglieri, e questa non è un'offesa che io faccio al Consiglio regionale, molti Consiglieri non conoscono questi problemi e hanno bisogno almeno di un minimo di chiarimento, di un minimo di istruttoria. Bisogna consentire almeno ai Consiglieri regionali di porre certe domande all'Assessore Lustrissy, bisogna che abbiano una risposa. Solo così noi potremo discutere o meno del rinvio perché, tra le altre cose, io faccio questo rilievo: che l'Assessore Lustrissy, salvo errore e, se mi sbaglio mi corregga, l'Assessore Lustrissy ha parlato di una relazione tecnica dicendo che quella relazione era allegata ai vari allegati di questa proposta. Ma questa relazione tecnica noi non l'abbiamo mai vista. Almeno, io non ce l'ho e non so quanti Consiglieri qua dentro hanno la relazione tecnica sulla questione dei cinquanta litri, dei trenta litri, dei centosessanta litri, dei duecentoquaranta litri, che io non ne ho capito qualche cosa di più quando Fosson ha parlato, ma, e allora affettatamente con la biro mi sono segnato queste cifre, ma noi questa relazione tecnica non l'abbiamo e, se non abbiamo la relazione tecnica, come possiamo dire che bisogna rinviare o non bisogna rinviare questa questione? Quindi io chiedo al Consigliere Borbey di facilitare il compito a tutti i Consiglieri ritirando, a sua volta, la domanda di rinvio. Non credo che sia un disonore per la Democrazia Cristiana.
Dolchi (Presidente) - Va bene, ritirata anche la seconda proposta di rinvio. Do la parola al Consigliere Borbey che era iscritto per la discussione generale.
Borbey (DC) - Dunque, io vi devo confessare che, anche se sono della zona, non sono nei dettagli al corrente completamente di questa situazione ed è per questo - per modestia, quindi - che avevo detto, che avevo proposto il rinvio, perché in questi quindici giorni avrei approfondito veramente questo problema, ma vi posso assicurare dell'enorme perplessità che questo problema preoccupa e dell'enorme perplessità che c'è nei proprietari terrieri del Comune di Gressan, non solamente in rapporto e in riferimento di fare questa irrigazione a pioggia, ma proprio per la paura delle acque a loro spettanti. Quindi, e qui entriamo nel merito di questioni ecologiche poiché potrebbe succedere che tutto il torrente del Comune di Gressan potrebbe essere, cioè rimanere, per tutto il periodo dell'anno, secco, e proprio perché - e queste voci che ho sentito - ci sarebbe l'intenzione, c'è l'intenzione che l'acqua attuale, l'acqua che dovrebbe servire all'irrigazione a pioggia, dovrebbe essere presa dopo un processo di smaltimento delle cose delle fognature del complesso dell'Alpila, questo sempre come voci.
Quindi, questo in linea generale sulla questione importantissima delle acque. Sulla questione, inoltre, dell'irrigazione a pioggia, si vorrebbe entrare proprio nella discussione di vedere qual è esattamente il comprensorio, se questo comprensorio che, nello studio del piano regolatore di Gressan, prende solamente terreni prettamente agricoli o se congloba tutti i terreni anche che sono previsti edificabili, poiché si verrebbe forse a eseguire un'opera che verrà completata fra tre anni circa o quattro o fra due anni, quando dovrà essere smantellata per trenta-quaranta per cento subito poiché sapete benissimo come l'edilizia, anche nel Comune di Gressan, ha un ritmo spaventoso. Quindi, tutto uno studio preliminare che io vorrei, come Consigliere della Democrazia Cristiana, fami per ritornare al Consiglio regionale e discuterne più approfonditamente, proprio per coscienza; ed è proprio per questo che, appunto, mi scuso se adesso non posso avere elementi precisi, ma sono proprio preoccupato, come Consigliere regionale, anche di quella zona, per mandare subito e dare mandato alla Giunta, approvando questa fideiussione, di dare questa pratica all'iter, di mandarla avanti, perché non ritornerà più al Consiglio regionale questa discussione. Certamente la Giunta, per quanto ho sentito, ha dichiarato, cioè ha detto, che noi Consiglio, per accelerare le pratiche, diamo questa fideiussione; poi la Giunta, prima di mandare all'appalto quest'opera, dovrà vedere se il Consorzio ha la volontà precisa di fare. Quindi, immaginatevi che non si sa ancora se il Consorzio ha veramente la volontà di eseguire quest'opera o meno. Quindi, io vi ringrazio e mi scuso di non poter entrare in merito più approfonditamente in un dibattito più approfondito tecnico.
Dolchi (Presidente) - Sono iscritti a parlare su questo argomento i Consiglieri Caveri, Maquignaz e Jorrioz. Per poter prevedere un programma dei lavori, chiederei se ci sono altri che intendono iscriversi nella discussione generale, in modo che si sappia. Consigliere Manganoni. Ci sono altri? Monami e Fosson. Ecco, sì, sì, era solo per avere un'idea del numero degli interventi, in modo da fare questa proposta della discussione generale. Siccome ci sono sei iscritti a parlare, penso che non si possa terminare certamente il dibattito nella seduta antimeridiana. Io proporrei al Consiglio di dare la parola al Consigliere Caveri per il suo intervento e poi rinviare gli altri interventi alla seduta pomeridiana delle ore 16. Siete d'accordo? La parola al Consigliere Caveri sempre sulla discussione generale.
Caveri (UV) - Quali sono i precedenti di questo problema, problema che è molto complesso ed è molto più complesso di quanto abbia affermato l'Assessore all'Agricoltura? Questo lo dico senza intenti polemici. I precedenti sono questi. Io mi ricordo che, quando c'era la cosiddetta "Giunta del Leone", abbiamo fatto parecchie sedute di Giunta alle quali abbiamo fatto partecipare i rappresentanti della cosiddetta Stifa, che è stata la madre dell'Alpila; in un certo qual modo è stata la società che ha preceduto la costituzione dell'Alpila e io mi ricordo perfettamente di avere chiesto io, a un certo momento, all'architetto Chapy che era il progettista, il primo progettista del piano regolatore di Pila, di avergli chiesto se aveva provveduto a fare le tarature delle sorgenti e, comunque, a calcolare se l'acqua, le acque esistenti nella zona di Pila erano sufficienti per i famosi cinquemila turisti che avrebbero dovuto soggiornare a Pila, perché alla partenza della Stifa, ripreso dall'Alpial, è stata quella cifra di cinquemila persone. E sapete cosa mi ha risposto l'architetto Chapy? L'architetto Chapy mi ha risposto che lui non si era mai sognato di stare a calcolare quanto, a quanto potessero ammontare le acque della zona di Pila. Io sono rimasto di sale di fronte a questa risposta perché mi sembrava che prima di parlare di una stazione turistica di cinquemila persone, bisognava studiare bene prima il problema dell'acqua potabile, questo è evidente.
Quindi, qui ci sono molto chiarimenti, ci sono molte risposte che ci deve dare all'Assessore all'Agricoltura perché noi possiamo farci un concetto ragionevole, perché noi possiamo arrivare a delle conclusioni ragionevoli.
Ora, si parla della presa d'acqua, si parla della presa d'acqua del canale della Gora. Io, prima di tutto, domando, faccio questa domanda all'Assessore Lustrissy e cioè: dov'è situata la presa d'acqua dal canale della Gora? E, per facilitare la risposta dell'Assessore Lustrissy, gli dirò questo: che il canale della Gora parte dal torrente Gressan, in una zona situata vicino al sentiero che collega la zona di Pila con la zona di For. Questo canale della Gora attraversa il "plateau", l'altopiano della Gora, scende verso la zona di Pesein, passa vicino al cosiddetto restaurant du Soleil del signor Béchaz, questo lo dico tanto per precisare, scendo questo canale nella valletta tra Pila e Pesein, raggiunge la località di Chacard, che è l'alpeggio situato in fondo a sinistra dei prati di Pila, costeggia la cosiddetta, il cosiddetto alpeggio Perchez, che è la proprietà Chanoux, attraversa obliquamente la montagna e percorre il vallone che io vedo da questo mio banco, il vallone che finisce con la pianura ci Chevrot. Ora, a questo punto io faccio una domanda e, se mi consente il Presidente del Consiglio, sospendo la mia esposizione; io, fatta questa descrizione del canale della Gora, io domando all'Assessore all'Agricoltura di dirmi dov'è la presa di acqua dal canale della Gora per il Consorzio irriguo. Adesso io aspetto la risposta dell'Assessore all'Agricoltura.
Lustrissy (DP) - Sì, me lo... ma prima, io intanto, vorrei fare una questione preliminare. Il Consiglio è chiamato a esprimersi su un'operazione finanziaria, detta di fideiussione, per permettere al Consorzio di realizzare l'opera, cioè, in sostanza, il Consiglio non è chiamato ad approvare il progetto, competenza la quale spetta agli organi deliberanti del Consorzio che hanno iniziato la pratica procedurale, progettazione, esame tecnico, da parte degli organi competenti, in questo caso sono tre: sono l'Assessorato all'Agricoltura, sono il Ministero dell'Agricoltura e foreste e sono la Commissione tecnica del Feoga. Noi oggi siamo chiamati a intervenire con fideiussione per permettere al Consorzio di realizzare l'opera. Perché? Perché, in difetto di fideiussione regionale, le procedure sarebbero estremamente lunghe per poter permettere ai consorzisti di fornire delle garanzie ipotecarie e permettere, di conseguenza, alla banca di concedere a loro il credito richiesto. Questo, in buona sostanza, cosa significa? Che se non si riconosce la fideiussione regionale, il Consorzio rischia di non realizzare l'opera. Questo sia detto in promessa, per sgombrare eventuali interpretazioni della deliberazione che è chiamato il Consiglio regionale oggi ad adottare. Si tratta di una questione tecnica finanziaria a favore di un Consorzio che ha progettato un'opera e che ha avuto i vari... esecutivi in sede tecnica da parte di organismi competenti a esprimere dei giudizi in questa materia.
Per quanto si riferisce alla domanda fattami dal Consigliere Caveri, le preciso che l'acqua del canale La Gora è captata in località Place, nella particella n. 132 del foglio XXI della zona di Pila. Pertanto, mi sembra che abbia tutti gli elementi tecnici per effettuare le ricerche del caso.
Per quanto si riferisce alle domande postemi dal Consigliere Manganoni, è chiaro che, avendo acquistato un certo numero di terreni, l'Alpila ha acquistato anche i diritti delle acque esistenti ed è proprio in virtù di questi diritti che l'Alpila fa parte del Consorzio. La seconda domanda relativa alla concessione dei venti litri di acqua al secondo, è il contenuto della convenzione stipulata in questo caso tra il Comune, perché non dimentichiamo che l'acquedotto è comunale; per convenzione non è l'acquedotto della società Alpila, è l'acquedotto della zona di Gressan, relativo alla zona di Pila. Ora, la concessione dell'acqua è intervenuta d'accordo tra Consorzio irriguo di Gressan, che era il detentore dei diritti dell'acqua e il Comune di Gressan, che è l'esecutore dell'acquedotto che è l'acquedotto comunale. Cosa si dice in questa convenzione? Che i convenuti Consorzio e Comune, e queste due deliberazioni sono approvate e dal Comune e dal Consorzio con... nei termini previsti di legge, indipendentemente dal numero dei favorevoli e dei non favorevoli. Questo è un problema, diciamo, di altra natura. La convenzione precisa che la quantità che il Comune può derivare per l'acquedotto, senza obbligo di restituzione, è di venti litri al secondo. Per questa quantità di acqua revitata, il Comune gestore dell'acquedotto - e non la società Alpila - si impegna a versare al Consorzio la somma di lire un milione cinquecentomila all'anno, anche se l'acqua in effetti derivata è inferiore ai venti litri concessi; cioè, che sia venti o inferiore a venti, il Comune annualmente di impegna a versare al Consorzio per le opere, come sarà detto in seguito, per le opere di manutenzione dell'impianto di irrigazione a pioggia e, in attesa della sua realizzazione, per gli impianti... irrigazione della parte più bassa della collina e della montagna.
Il Comune di impegna, altresì, a restituire l'acqua, previa depurazione della stessa, in modo da assicurare che nessun danno possa essere arrecato a persone, animali, vegetazione, per le acque inquinate. Cioè, in sostanza, cosa significa questo? Che, oltre alle garanzie dell'acqua esistente di cui il Consorzio si riserva la proprietà e l'uso, salva la concessione dei venti litri al secondo, il Comune si impegna altresì a restituire al Consorzio quella parte di acqua che preleva per l'utilizzazione a fini potabili. Naturalmente, non restituirà acqua inquinata ma restituirà acqua depurata secondo quelle che sono le tecniche della depurazione delle acque e, in questo settore, io ho avuto modo di visitare ultimamente un impianto, diciamo, di depurazione di acqua, fatto in quel di Gressoney, anche con i fondi della 614 e vi assicuro che l'acqua che esce da quell'impianto di depurazione è perfettamente potabile.
Comunque, a parte questo problema che è ancora tecnico, il problema fondamentale è il contenuto degli atti, dei documenti tecnici che sono a nostra disposizione. Da una parte ci sono le precisazioni del Consorzio, richieste in sede tecnica dall'Assessorato per l'esame del progetto, cioè in quale località voi derivate le acque e in quale misura voi derivate le acque, successivamente la convenzione imposta dall'Amministrazione regionale al Comune e al Consorzio per distribuire le utenze delle acque, per garantire al Consorzio e all'acquedotto l'acqua necessaria per la loro, per il loro funzionamento. Come dico, tutto questo è il contenuto degli atti che noi abbiamo a disposizione.
Volendo fare un qualcosa di più, cosa dobbiamo fare? Tutti coloro che tra noi hanno la conoscenza visiva della zona, delle volte vedono più acqua, alle volte ne vedono meno, è normale. Le stazioni si alternano con delle portate diverse, ma certo nessuno di noi è andato lì a misurare l'acqua. Anche a memoria visiva, cioè, l'acqua è quella che risulta misurata dagli organismi competenti, in questo caso il Genio civile, che garantisce la portata delle sorgenti. E la portata non solo, perché noi consideriamo solo le sorgenti; teniamo presente che, per buona parte, il Consorzio irriguo è alimentato dal torrente o dal bacino imbrifero del torrente Gressan, che ha una portata che assomma alla portata naturale del bacino imbrifero anche la portata delle sorgenti che sono oggetto di discussione, che hanno una portata, diciamo, minima di trentuno litri al secondo durante i periodi di magra. Le tre sorgenti che sono interessate al problema... la portata ormai consolidata del torrente Gressan, bacino imbrifero che mediamente si aggira sui centosessanta litri al secondo.
Pertanto, dicevo, in sede tecnica l'istruttoria è stata completa e da parte dell'Assessorato, che ha dato il suo assenso all'opera, e da parte della Giunta regionale, che ha recepito l'assenso tecnico e lo ha trasmesso al Ministero dell'Agricoltura, successiva istruttoria del Ministero dell'Agricoltura e successiva istruttoria del Feoga che ha disposto per il finanziamento. Ora, io non vedo il perché, è chiaro che ci sono e, come tutti i problemi che si affrontano, dei pareri, alle volte delle opinioni, ci sono i pro e i contro per tutte le soluzioni ma, in definitiva, a cosa interessano più che le voci, che alle volte vengono anche fatte circolare così, non si sa per il buon gusto di chi, magari da interessati o da persone che sono contrarie all'opera. Ma, anche se fosse, non mi risulta neanche dagli atti deliberativi in nostro possesso che al Comune di Gressan ci siano dei grossi oppositori, tant'è che la deliberazione è stata votata all'unanimità meno uno e, allo stesso interno del Consorzio c'è stata una votazione che ha portato alla maggioranza, all'approvazione della convenzione e di lì la richiesta dell'esecuzione dell'opera. Perciò, tutti i dubbi che vengono sollevati sulla volontà del Consorzio di realizzare o meno l'opera, sono dubbi che vengono superati dalla documentazione che noi abbiamo, cioè da un'istruttoria tecnica ormai espletata; da una richiesta pressante del Consorzio di avere la fideiussione per poter procedere all'appalto dell'opera; una deliberazione del Comune di Gressan che stabilisce, in accordo con il Consorzio, una convenzione sull'uso delle acque disponibili; una relazione tecnica del Genio civile che garantisce certe disponibilità di acqua. Ecco su cosa si fonda, si fondano tutti gli elementi istruttori della pratica. In sede tecnica, questi sono gli elementi di valutazione che sono stati ampliamente esaminati dagli uffici tecnici in sede competente. Noi oggi siamo chiamati non tanto a esprimere un giudizio tecnico sull'opera, ma siamo chiamati a esprimere un giudizio politico su una fideiussione che facilita l'esecuzione dell'opera. Possiamo anche non concederla noi la fideiussione, potremmo anche non concederla. È la procedura adottata dall'Amministrazione regionale di fronte alle opere finanziate Feoga e cosa abbiamo stabilito? Abbiamo stabilito di intervenire con la fideiussione per permettere il realizzarsi di queste opere, perché sappiamo quanto sia difficile e complessa la formazione de Consorzi, quanto sia difficile la vita dei Consorzi, quanto sia difficile soprattutto ottenere delle fideiussioni delle... crediti da parte delle banche per via delle garanzie reali ipotecarie; ed ecco perché l'Amministrazione regionale, che ha dato l'assenso a molte opere - e questa è tra quelle finanziate dal Feoga - ha detto: "beh, interveniamo per la parte rimanente con la fideiussione, in modo da garantire il rapido e la rapida esecuzione delle opere", tant'è vero che noi, sulle opere finanziate in questo modo del Feoga, abbiamo ormai per le opere in cantiere realizzato l'ottanta per cento degli impianti; ancora l'altro giorno, in sede di sopralluogo da parte di un funzionario ministeriale che, meravigliato alquanto della situazione esistente in Valle d'Aosta in rapporto all'utilizzazione dei soldi Feoga ha detto: "ma come, voi avete già realizzato le opere? Nell'Italia meridionale ancora si devono iniziare gli scavi" ed ecco come si perdono i finanziamenti del Feoga: non realizzando le opere nei territori previsti ed ecco perché, a un certo punto, è venuta fuori anche quella osservazione in sede tecnica che l'Italia utilizza male e poco i fondi del Feoga ma noi non ricorriamo in questi casi se non ci mettiamo in situazioni diverse. Pertanto, al di là e al di fuori delle voci circolanti che ognuno di noi può raccogliere, ne raccogliamo tante, al di là, diciamo, delle valutazioni tecniche sull'aspetto del problema, ogni tecnico, è chiaro, ha una sua formazione e si sente in dovere di fare delle osservazioni però, viva Dio, anche gli Assessori che sono dei politici, degli amministratori, hanno e danno affidamento e danno responsabilità ai loro uffici tecnici e, quando l'ufficio tecnico, in sede tecnica, esprime un parere, non è che l'Assessore sia chiamato ad andare a verificare in sede tecnica tutti quanti gli assunti, a meno che non ci siano delle grosse, diciamo così, contraffazioni sul piano tecnico e non credo che questo sia il caso. Abbiamo la certezza di una istruttoria sul piano tecnico dell'opera conveniente, o economico o meno, del Ministero dell'Agricoltura e del Feoga che intervengono, sì, anche nel fissare i limiti tecnici e degli investimenti in sede economica in rapporto alla superficie utilizzata. Abbiamo la manifesta volontà di un Consorzio di realizzare l'opera e non vedo per quale motivo noi, ancora oggi, ci dobbiamo attardare su delle discussioni che hanno le loro giuste e fondate ragioni, però riguardano soprattutto l'utilizzazione dell'acqua da parte dell'acquedotto comunale di Gressan. Per una volta che noi abbiamo la garanzia che sia l'acqua disponibile e non utilizzata al di fuori dei venti litri al secondo, sia l'acqua utilizzata dall'acquedotto comunale verrà restituita depurata al Consorzio, con tutte queste garanzie di legge, mi domando io cosa possiamo chiedere altro, come garanzie reali a tutti gli enti e gli organismi che hanno a cuore la soluzione di questo problema. A meno che noi non ci vogliamo sostituire al Consorzio e al Consiglio comunale di Gressan e ai tecnici che vanno a rilevare la portata delle sorgenti e ci trasformiamo, non so, in tecnici che passano le giornate ad andare a misurare l'acqua delle sorgenti o la portata dei torrenti. Oddio, non credo che, in definitiva, il nostro compito sia quello; sarà quello di controllare e di verificare le relazioni tecniche e di esprimere un giudizio politico sulla convenienza o meno dell'esecuzione dell'opera, e tutto questo giudizio politico ha fatto, ormai si è espresso in sede di Giunta quando ha assentito al progetto e ha fatto sì che il progetto seguisse l'iter successivo. Ormai ci troviamo oggi nella fase conclusiva, nella fase finale e urgente di assentire a una fideiussione per permettere a questo Consorzio di ricorrere al credito. Oddio, diamo fiducia, diamo credibilità agli enti e agli organismi e ai competenti organi che hanno espresso il parere sull'opera che oggi dobbiamo discutere.
Dolchi (Presidente) - Il Consigliere Caveri deve terminare il suo intervento.
Caveri (UV) - Ho fatto una domanda e c'è stato un intervento fiume che mi permetto di dire, non ha granché risposto alla domanda che avevo posto.
Io avevo chiesto di precisarmi dov'era la presa d'acqua dal canale della Gora per il Consorzio, per l'impianto di irrigazione e avevo fatto una descrizione di questo canale a memoria, perché ho la carta tipografica davanti ai miei occhi per facilitare la riposta da parte dell'Assessore Lustrissy.
L'Assessore Lustrissy non mi ha precisato in quale zona vi sia, vi sarà questa derivazione del canale della Gora. Mi ha indicato... no, aspetto che possa ascoltarmi l'Assessore all'Agricoltura no... si è indicato, bensì, una particella catastale. Io non polemizzo più su questo punto, mi riservo di polemizzare dopo, quando avrò avuto le precisazioni al riguardo. Nelle more di questa discussione, io chiederò all'Assessore Lustrissy di mostrarmi sulla carta della zona di Pila dov'è situato quel numero catastale, perché solo così possiamo sapere dov'è questa opera futura, dove sarà questa futura opera di derivazione, il che ha una grande importanza, come spiegherò in un mio secondo intervento.
Parlavo, credo che l'Assessore all'Agricoltura sia d'accordo su questo punto di farmi vedere dov'è questa particella catastale, penso che lei non abbia niente in contrario. Va beh, ce ne sono cinquantamila località Place nella zona di Pila, insomma! Qui bisogna precisare dove sarà la derivazione del canale della Gora e lei mi dà un dato... no, ma adesso parliamo seriamente, insomma, lei mi dà un dato catastale ma lei mi deve consentire di vedere con lei sulla carta dov'è situato, dov'è situata quella particella catastale. Mi pare che questa è una cosa fondamentale.
Io, parlando dei precedenti di questa questione, accennavo al fatto che la Stifa prima e l'Alpila dopo non si sono minimamente preoccupate di studiare a fondo la questione dell'acqua potabile e queste due società non si sono minimamente preoccupate di questo fatto, che tutte le sorgenti della zona o quasi tutte le sorgenti della zona, nel periodo invernale, sono rigorosamente asciutte. Quindi, io non so... e quindi è successo che la società Alpila ha esercitato una pressione sul Consorzio di irrigazione di Gressan e così c'è stata questa pressione e gli interessi del Consorzio irriguo non sono stati certamente difesi perché, naturalmente, in quel Comune si dava, si aspettava la fondazione dell'impero dell'Eldorado a Pila, ma se ne accorgeranno che l'impero dell'Eldorado nono sta sorgendo per loro ma sta sorgendo per quegli speculatori che vendono gli alloggi a settecento-ottocentomila lire al metro quadro. Io dico questo, vorrei che l'Assessore all'Agricoltura mi precisasse come si fa la divisione delle acque della conca di Pila. L'Assessore ha parlato delle acque della conca di Pila ma questa è un'espressione molto generica. Io vorrei sapere dove l'Alpila attingerà le sue acque, se le attingerà al Plan de..., se le attingerà nella conca di Pila propriamente detta, dove l'acqua è assolutamente insufficiente, se l'Alpila attingerà le sue acque nel canale della Gorra, dove scorre un'acqua che non è potabile perché la... dei famosi... superiori va a finire nel torrente Gressan e, quindi, anche nel canale della Gorra. Io chiedo che l'Assessore all'Agricoltura mi precisi queste cose. Quali sono quelle acque della conca di Pila che vengono assegnate alla società Alpila e qual è la dotazione d'acqua della società Alpila e, infine, chiedo che venga distribuita ai Consiglieri quella relazione tecnica che non è stata distribuita a noi. Noi, assolutamente, non abbiamo sott'occhi la relazione tecnica e, quindi, come possiamo pronunciarci su una fideiussione di quattrocento milioni quando non conosciamo la relazione tecnica, quando non conosciamo gli elementi, l'a-b-c di questo problema? Come possiamo deliberare su una fideiussione di quattrocento milioni se... di duecentosette milioni è lo stesso, qualunque sia la somma, come possiamo pronunciarci quando non ci danno gli elementi tecnici, quando non ci si dà almeno una fotocopia della relazione tecnica? Io termino questo mio intervento a questo punto, aspettando che, nel pomeriggio, l'Assessore all'Agricoltura mi voglia dare le precisazioni che gli ho richiesto.
Dolchi (Presidente) - Signori Consiglieri, per fare il punto della situazione, ci sono cinque iscritti nella discussione generale che prosegue oggi pomeriggio... sei iscritti con il Consigliere Andrione, che prosegue oggi pomeriggio alle ore 16. Io raccomanderei di essere puntuali, se possibile, perché alcuni Consiglieri mi hanno richiesto se fosse possibile terminare i lavori per le ore 20-20,30 al massimo. Quindi, se vogliamo terminare i lavori per questa ora, è importante che si possano iniziare i lavori puntualmente alle ore 16.
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La seduta è tolta alle ore 13,12.