Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 359 del 22 febbraio 1989 - Resoconto

OGGETTO N. 359/IX - PARZIALE REVISIONE DELLA LR 6 MARZO 1987, N. 15, CONCERNENTE LA NORMATIVA PER L'ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Bajocco e Mafrica:

INTERPELLANZA

la legge regionale n. 15, del 6 marzo 1987, concernente la normativa per l'assegnazione, la determinazione dei canoni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, necessariamente di carattere sperimentale, è stata negli ultimi due anni sottoposta alla verifica pratica ed ha rivelato alcuni difetti di impostazione, che hanno causato difficoltà alla sua applicazione.

Ciò si è verificato soprattutto per due aspetti: i punteggi di selezione per le domande di assegnazione (art. 6) ed i limiti di reddito (allegato A).

Per i limiti di reddito la possibilità di revisione e esplicitamente prevista dall'art. 57.

Una modifica dei criteri in base ai quali formare le graduatorie di assegnazione è invece suggerita dalla larga insoddisfazione con cui è stata accolta la pubblicazione della graduatoria relativa al bando per 53 alloggi nel comune di Aosta, insoddisfazione manifestatasi attraverso la presentazione di numerosi ricorsi, spesso assai motivati dal punto di vista sociale.

Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali del gruppo comunista

INTERPELLANO

la Giunta regionale per conoscere il suo giudizio ed i suoi intendimenti in ordine all'opportunità di procedere ad una revisione dei punti sopra ricordati della legge regionale n. 15 del 1987.

PRESIDENTE:Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.

BAJOCCO (PCI):Per quanto riguarda la legge regionale n. 15 del 6 marzo '87 sui criteri generali per l'assegnazione, la determinazione dei canoni e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in prima applicazione si sono verificati degli errori e si sono riscontrati dei difetti.

Nell'art. 6 della legge citata, in particolare al comma e), si parla dei redditi che non superano i limiti della tabella A): è questo un punto che a mio avviso dovrà essere rivisto perché la tabella A) determina le cifre per poter presentare le domande per l'assegnazione delle case degli IACP. Se un reddito dovesse superare solo di 50mila lire, questa domanda viene esclusa. E' per questo che chiediamo di rivedere questa legge.

L'art. 57 della citata legge parla della variazione dei limiti di reddito e recita: "La Giunta regionale entro il mese di giugno di ogni anno provvede a variare i limiti di reddito di cui all'allegato A), avuto riguardo all'andamento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatosi nell'anno precedente". Sono trascorsi tre anni e i limiti di reddito della tabella A non sono stati automaticamente rivisti; anche su questo chiediamo una revisione.

L'art. 16 determina i punteggi per la formazione della graduatoria; a questo riguardo voglio solo portarvi un esempio. L'art. 16 ha diversi commi, ma il comma che ha colpito maggiormente è quello inerente lo sfratto, al quale viene dato 6 punti; viene cioè dato lo stesso punteggio sia nel caso di sfratto esecutivo, in cui l'alloggio deve essere lasciato immediatamente, sia nel caso di sfratto che prevede che l'alloggio debba essere lasciato dopo dodici mesi, alla fine del 1989.

Vi sono poi famiglie che hanno lo sfratto immediato, che non vogliono andare nelle baracche e che, se in quel momento non vi è disponibilità di alloggi, vanno a abitare presso parenti. In questo caso la situazione non viene più presa in considerazione, perché per la legge con l'accumulo di due redditi viene superato il limite fissato, per cui questa gente si vede scartare la domanda.

E' per questo che dicevo che nell'applicazione si sono verificate delle ingiustizie. Poiché questa legge è stata elaborata dal Presidente, da una Commissione dello IACP, in questo periodo chi ci ha lavorato dentro sono i membri dell'assegnazione delle case, chiederei all'Assessore competente, al Presidente della Giunta, di incaricare questa Commissione di rivedere la legge, di riportarla in II Commissione consiliare per portare le modifiche necessarie.

PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON (DC):L'assegnazione degli alloggi, cui fa riferimento il Consigliere Bajocco, è stata la prima occasione di applicazione della legge n. 15 e può aver fatto venire alla luce una serie di incongruenze quali quelle rilevate dal Consigliere Bajocco.

Voglio però ricordare che questa legge era stata approvata praticamente all'unanimità, con una astensione sola, da questo Consiglio e che in quel momento era stata giudicata una legge estremamente positiva, perché permetteva di mettere ordine in una materia complessa come quella della casa e dell'assegnazione degli alloggi.

La Commissione degli alloggi che ha lavorato per redigere le classifiche degli aventi diritto sostanzialmente ha espresso un giudizio positivo sulla legge, quindi mi pare che nel complesso, malgrado alcuni rilievi che possono essere fatti, la legge possa essere dichiarata soddisfacente.

Ho potuto parlare con il Presidente dello IACP che mi ha detto che tutto sommato non sono necessarie grosse modifiche. Addirittura per quanto riguarda i limiti di reddito è previsto un meccanismo biennale dall'art. 57 per la modifica dei limiti stessi: gli uffici preposti si sono già attivati per predisporre questa modifica dei limiti di reddito.

A questo punto, dopo la prima fase di rodaggio della legge, possiamo fare alcune riflessioni, fare tesoro di quanto ha rilevato il Consigliere Bajocco e vedere di portare alcune modificazioni.

Il primo bando sperimentato finora era relativo al Comune di Aosta, che ha certi problemi; occorre tenere presente che in Valle d'Aosta ci sono Comuni che hanno problemi diversi da quelli di Aosta, quindi una modificazione dei criteri per i punteggi potrebbe comportare delle modificazioni positive per un Comune come Aosta e negative per gli abitanti di Comuni più piccoli che vivono altre realtà.

Detto questo, direi per concludere che per quanto riguarda i limiti di reddito gli uffici stanno già provvedendo alla valutazione dei nuovi; per il resto valuteremo e proporremo quanto prima insieme alla Commissione degli alloggi se sarà il caso di apportare delle variazioni alla legge.

PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.

BAJOCCO (PCI):E' vero che questa legge è stata approvata all'unanimità nel 1987, ma è pur vero che il Gruppo comunista aveva presentato degli emendamenti sulla tabella A), proprio su quella famosa tabella che ogni anno, entro giugno, la Giunta deve rivedere. Sono trascorsi tre anni ma questa tabella non è stata rivista.

Riferisce l'Assessore che parlando con il Presidente dello IACP questi gli dice che va quasi tutto bene; mi sembra impossibile che abbia detto queste parole perché fa parte della Commissione delle assegnazioni e il problema sollevato da parte di altri Commissari è stato sollevato anche da lui. Può darsi che non vi siete capiti nelle parole.

Prendo atto di quanto dice l'Assessore che è bene rivedere la materia con i membri della Commissione; non sto qui dicendo che nella legge vi sono dei punteggi che per Aosta possono andare e per la Valle non possono andare bene; gli unici che hanno approfondito la materia sono stati i Commissari per l'assegnazione delle case dello IACP.

Diamo questo incarico alla Commissione di rivedere questa materia per evitare che nei futuri bandi ci siano ancora certi disguidi come si sono verificati in questo.