Oggetto del Consiglio n. 358 del 22 febbraio 1989 - Resoconto
OGGETTO N. 358/IX - RISPETTO DEI TEMPI PREVISTI DAL PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE E CONNER S.P.A. PER L'INSEDIAMENTO DI UN'ATTIVITA' INDUSTRIALE A PONT-SAINT-MARTIN, IN RELAZIONE ALLA MODIFICA DEL PROGETTO ESECUTIVO DELLO STABILIMENTO. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:
INTERPELLANZA
RICORDATO che la Giunta regionale con deliberazione n. 2489 del 18 marzo 1988 ha approvato un protocollo di intesa tra la Regione Valle d'Aosta e la Conner S.p.A. di Ivrea, per l'insediamento di una attività industriale a Pont-Saint-Martin, nell'area ex ILSSA-VIOLA;
RICORDATO ALTRESI' che tale protocollo di intesa prevedeva:
1) che la Regione garantisse la messa a disposizione, nel secondo semestre 1989, di uno stabilimento di circa 10.000 mq. coperti;
2) che la Conner S.p.A. avrebbe iniziato l'attività produttiva alla fine del 1989 creando 160 nuovi posti di lavoro per personale residente in Valle d'Aosta;
RICORDATO INOLTRE che la Giunta con deliberazione n. 4235 del 7 maggio 1988 ha affidato ad un esercito di professionisti (Studio AIT Associati di Aosta, nella persona del Dott. Ing. Prospero Bergamini; e allo Studio AI di Torino, nelle persone del Dott. Ing. Gianni Baldizzone, Dott. Ing. Gianfranco Camussa, Dott. Ing. Adriano Venturini, Dott. Arch. Jannis Kamenkakis) l'incarico di elaborare e consegnare entro il 19.12.1988 il progetto esecutivo dello stabilimento per la Conner S.p.A.;
RILEVATO che nella citata deliberazione 4235/88 si sottolineava l'urgenza della progettazione "perché la messa a disposizione del nuovo stabilimento dovrebbe avvenire nel secondo semestre 1989" e si impegnava una somma di 600 milioni per spese progettuali;
APPRESO che gli studi incaricati hanno consegnato il progetto esecutivo nei termini stabiliti prevedendo la realizzazione di uno stabilimento che, secondo voci ufficiose, costerebbe 25 miliardi;
PRESO ATTO con stupore, che la Giunta regionale con deliberazione n. 159 del 10 gennaio 1989 ha constatato che il progetto appena consegnato non andava più bene e che bisognava rivederlo completamente per cui si affidava al già citato esercito di professionisti Un nuovo incarico di progettazione per una ulteriore spesa prevista "in via di massima" in lire 380 milioni;
PRESO ALTRESI' ATTO, con pari stupore, che dalla deliberazione 159/89 è scomparso qualsiasi riferimento all'urgenza e alla consegna dello stabilimento nel semestre 1989;
RILEVATO INFINE che con due deliberazioni del 1987 la Giunta regionale già aveva impegnato 689 milioni per consulenze affidate allo studio AI per definire i caratteri generali che dovevano avere, dal punto di vista urbanistico, gli insediamenti nell'area ex ILSSA-VIOLA;
IL SOTTOSCRITTO CONSIGLIERE REGIONALE
INTERPELLA
il Presidente della Giunta regionale per sapere:
1) se la Giunta regionale intende rispettare l'impegno, assunto con il protocollo d'intesa nel marzo 1988, di mettere a disposizione della Conner S.p.A. lo stabilimento entro il 2^ semestre 1989 ed in che modo questo potrà mai avvenire visto che non c'è ancora neppure il progetto esecutivo;
2) per quali motivi si è deciso di modificare completamente un progetto appena consegnato e quali dovranno essere le caratteristiche del nuovo progetto;
3) se è vero che il progetto presentato dall'esercito di professionisti prevedeva un costo di costruzione di circa 25 miliardi;
4) quale è l'ammontare totale della somma finora impegnata dalla Regione per le consulenze e le progettazioni relative all'utilizzazione dell'area ex ILSSA; si chiede inoltre di sapere se i compensi ai professionisti per la progettazione esecutiva dello stabilimento della Conner S.p.A. saranno pagati sulla base di parcelle vidimate dai collegi professionali o sulla base di convenzioni stipulate fra la Regione e gli studi incaricati.
PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
RICCARAND (NS):La Giunta regionale con deliberazione del marzo 1988 aveva approvato un protocollo d'intesa fra la nostra Amministrazione regionale e la Conner S.p.A. di Ivrea per insediare una attività industriale a Pont-Saint-Martin nell'area ex Ilssa Viola. Quel protocollo d'intesa prevedeva sostanzialmente che la Regione mettesse a disposizione della Conner nel secondo semestre del 1989 uno stabilimento di circa 10 mila mq coperti e che la Conner dal canto suo iniziasse entro la fine del 1989 l'attività produttiva creando 160 nuovi posti di lavoro per personale residente in Valle.
Sulla base di questa intesa, il 7 maggio 1988 la Giunta aveva approvato una deliberazione con cui aveva affidato l'incarico per la progettazione esecutiva dello stabilimento della Conner allo studio A.I.T. di Aosta e allo studio A.I. di Torino, sottolineando l'urgenza di questo progetto. Si diceva: "dichiara - la Giunta - che l'elaborazione di quanto sopra descritto riveste carattere di urgenza in quanto la messa a disposizione del nuovo stabilimento dovrebbe avvenire nel secondo semestre 1989". Quindi si affidavano tempi abbastanza ristretti (entro la fine del 1989) agli incaricati per redigere il progetto, per il quale era previsto fra l'altro un impegno di spesa di ben 600 milioni per la progettazione.
Evidentemente non può che destare sorpresa la lettura in data 13 febbraio 1989 della deliberazione di Giunta n. 159, in cui si afferma che i progettisti incaricati hanno consegnato nei tempi previsti, cioè in data 19.12.1988 il progetto dello stabilimento della Conner, ma che nel frattempo si deve modificare completamente il progetto, perché è necessaria una revisione completa del lay-out e una rielaborazione del progetto esecutivo, perché sembra che nel frattempo tutte le prospettive produttive della Conner siano state modificate. Quindi, si affida nuovamente allo studio A.I.T. di Aosta e allo studio A.I. di Torino l'incarico di rielaborare il progetto esecutivo per un impegno di spesa di altri 380 milioni.
Per inciso va detto che lo studio A.I. di Torino aveva già avuto degli incarichi per quanto riguarda l'immagine complessiva degli insediamenti da realizzare nell'area con un impegno di spesa ulteriore di 689 milioni.
Da queste deliberazioni di Giunta che abbiamo potuto vedere viene fuori intanto un ritardo nelle decisioni della Regione relative alla progettazione, un sicuro ritardo nell'avvio della costruzione dello stabilimento, un'incertezza rispetto al tipo di insediamento che si vuole realizzare, perché c'è già un protocollo d'intesa, un accordo fra Regione e Conner; si dà l'incarico ai progettisti che hanno già fatto uno studio sull'immagine dell'area e dovrebbero realizzare un progetto di fabbricato, di capannone, e poi questo progetto una volta presentato deve essere completamente rivisto.
Ci sembra che ci siano molti punti interrogativi, molti elementi di perplessità rispetto al modo con cui si sta conducendo questa vicenda della Conner, per cui chiediamo con questa interpellanza di avere tutta una serie di elementi per capire cosa ha indotto la Giunta a chiedere una modifica radicale del progetto esecutivo - basta guardare l'importo della previsione di spesa del progetto stesso - entro quale tempo si pensa di iniziare i lavori e di consegnare il fabbricato alla Conner e quanto è costata finora tutta questa progettazione.
Si dà atto che alle ore 10,49 assume la Presidenza il Vicepresidente Beneforti.
PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI (ADP):Come premessa, perché non voglio che si creino delle condizioni di sovrapposizione di competenze, risponderò alla interpellanza per quanto mi compete, poi l'Assessore ai Lavori Pubblici potrà integrare quanto andrò a dire. Il tipo di interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand avrebbe dovuto avere due interlocutori, perché l'Assessorato all'Industria, Commercio e Artigianato si occupa dei rapporti con le imprese o le aziende che vogliono o che devono insediarsi in Valle d'Aosta fino al momento della convenzione; per quanto riguarda poi l'attuazione di queste convenzioni (cioè realizzazione di fabbricati, ecc.) l'Assessorato competente diventa quello ai Lavori Pubblici, che esegue la realizzazione dei fabbricati.
Cercherò di dare una risposta complessiva, che l'Assessore poi vorrà integrare. Mi pare che il Consigliere Riccarand ponga questo tipo di interrogativo: "Dati i tempi ristretti e un progetto esecutivo definito in tempi rapidissimi, come mai questo progetto ha dovuto essere ripreso profondamente e quindi è richiesta una nuova progettazione per l'insediamento dell'attività Conner?"
In effetti, l'impresa con la quale abbiamo raggiunto la convenzione aveva in mente un progetto con delle scadenze anche molto strette che hanno impegnato duramente i due uffici incaricati. Apro una parentesi: nell'interrogazione (credo a mo' di rilievo anche questo) l'interpellante ha parlato di esercito di professionisti; in realtà si tratta di due studi professionali e credo che possa essere considerato favorevolmente il fatto che si avvii una collaborazione fra uno studio specializzato in materia di stabilimenti industriali come lo studio A.I. di Torino e uno studio che ha professionisti valdostani, quindi un tipo di collegamento che riteniamo interessante anche per i nostri studi professionali. Non sono due incarichi, ma è un incarico a due studi professionali.
Il motivo di fondo è che la Conner opera in un settore con evoluzioni continue e rapide. E' vero, i progettisti hanno consegnato nei tempi che gli erano stati assegnati il progetto esecutivo, ma nello stesso tempo la modificazione dei mercati in materia e le evoluzioni tecnologiche in questo settore hanno spinto la società a modificare profondamente e in definitive a rifare completamente il progetto. E' prevista l'ultimazione e la consegna del nuovo progetto esecutivo verso la metà del mese di marzo. cioè fra un mese circa.
Per dare un'idea delle modificazioni, nel primitivo progetto si prevedeva una superficie di 8000 mq. (intendo perché non ci siano equivoci, non 8000 mq utili, ma 8000 mq; come impegno di superficie in pianta); adesso questi 8000 mq subiscono una riduzione a 6000 mq. Questo non intacca quella che è una revisione totale del lay-out dello stabilimento, non intacca l'altro e interessante punto della convenzione che riguarda il volume occupazionale di 160 occupati previsti, residente in Valle d'Aosta.
La motivazione di fondo è: modificazione di tecnologie e di mercati in questo settore specifico.
Per quanto riguarda gli altri costi, è vero, il primo progetto prevedeva una spesa di circa 25 miliardi, ma il progetto che verrà consegnato dovrebbe essere inferiore perché la superficie in pianta occupata passa da 8000 a 6000 mq. con un impegno inferiore di area, in quanto il rapporto coperto-scoperto fa sì che l'area impegnata globalmente sarà inferiore.
La data di consegna dello stabilimento è slittata dal 31.12.89 al primo settembre 1990.
Per quanto riguarda altre considerazioni fatte dal Consigliere Riccarand, c'è da dire che la Regione ha proceduto in questo modo: ha dato un incarico allo studio A.I. di Torino per l'assistenza, consulenza e progettazione relative alla realizzazione dell'area industriale di Pont-Saint-Martin per una somma di L. 439.314.000, con deliberazione n. 4759 del 25.7.87. Questo incarico è stato dato per giungere ad una razionale e coordinata attuazione del processo di reindustrializzazione dell'intera area ex Ilssa Viola, con caratteristiche totalmente diverse sotto il profilo industriale di quelle attuali.
Ancora e su decisione del comitato di coordinamento per i problemi dell'Ilssa Viola era stato deciso che per lanciare e per valorizzare quest'area su scala internazionale fosse indetto un concorso di tipo internazionale ad inviti con professionisti di rilievo, per ottenere suggerimenti per la fase successiva di sistemazione dell'intera area. Sono stati invitati 4 progettisti, due italiani, un francese e uno svizzero, che hanno consegnato i loro lavori (che fra poco verranno esposti), coordinati dal Prof. Bruno Zevi. Il costo di questa consultazione è stato di 250 milioni di lire.
Gli onorari relativi all'incarico di progettazione esecutiva delle opere edili (mi riferisco allo stabilimento) strutturali ed impiantistiche vengono regolati sulla base del disciplinare stipulato fra la Regione, Assessorato ai LL.PP., e gli studi incaricati, A.I. e A.I.T. associati, e portano la data del 15.9.88, in esecuzione della deliberazione di Giunta n. 4235 del 7.5.88. L'art. 9 del disciplinare prevede che gli onorari verranno calcolati ai sensi della vigente tariffa professionale, stabilita in base al decreto ministeriale 11.6.87. Per tale incarico è stata corrisposta sinora una prima rata di 116 milioni di lire.
Per motivare i tempi, dobbiamo tenere conto che questa vicenda si è inserita nei tempi di prima liberazione da parte dell'Ilssa Viola dei macchinari e degli impianti che erano in questi stabilimenti e successivamente nella progettazione e nell'attuazione delle demolizioni, cosa che è avvenuta all'incirca per il 60% dell'area. Solo da quest'anno 1989, a seguito delle difficoltà che l'Ilssa Viola ha incontrato nella liberazione delle aree, è possibile contare sull'area necessaria per la costruzione dello stabilimento Conner. Per questo e per tutti gli altri problemi connessi potremo dedicare una riunione specifica della III^ Commissione, trattandosi di un problema molto complesso.
PRESIDENTE:Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson, ne ha facoltà.
FOSSON (DC):Penso abbia detto tutto quanto l'Assessore Lanivi. Confermo l'esistenza di un disciplinare per l'incarico, che è fatto fra l'altro sulla base delle tariffe professionali e confermo il fatto che le variazioni di progettazione sono dovute non tanto a esigenze nostre o dei professionisti, quanto a modifiche del lay-out, questo proprio perché si intende dare uno stabilimento alla Conner che sia secondo le richieste e le esigenze del mercato.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
RICCARAND (NS): Rimango molto perplesso su questa vicenda. Per rispondere alla osservazione dell'Assessore Lanivi, dico che in effetti avevo rivolto l'interpellanza al Presidente della Giunta proprio perché mi ero reso conto che si trattava di una questione che riguardava diversi Assessorati, su cui volevo avere una risposta nel complesso da parte della Giunta.
Mi risulta piuttosto strano che si dica di aver dato incarico ai progettisti nel mese di maggio perché dovevano presentare il progetto entro dicembre, ma che essendosi verificata nel frattempo una rapida modificazione delle tecnologie del mercato si rende necessario rielaborare il progetto.
Ho dei dubbi che questa scadenza del 1° settembre 1990 per la consegna dello stabilimento possa essere effettivamente rispettata, perché rifacendo il progetto, poi ci sarà l'appalto e la costruzione. Visto che l'ammontare del tipo di intervento che si vuole fare, che comunque era previsto in 25 miliardi, ho la sensazione che si scenderà sotto i 20 miliardi, forse anche per evitare un appalto di tipo europeo..
(... Interruzione ...)
...comunque se c'è un appalto di tipo europeo i tempi saranno ancora più lunghi.
Rimangono a mio avviso delle grosse perplessità rispetto all'intera conduzione di questa vicenda. Chiederei di avere copia di questo disciplinare che è stato stipulato con i progettisti in modo da vedere quali sono le condizioni e mi riservo in sede di Commissione, quando verrà discusso questo problema, di fare ulteriori osservazioni su una vicenda che in questo momento non mi risulta fra le più chiare.