Oggetto del Consiglio n. 39 del 30 gennaio 1975 - Verbale

OGGETTO N. 39/75 - NOMINA DEI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI PREVISTE DALL'ART. 16 DEL VIGENTE REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE.

Caveri (U.V.) - I Consiglieri presenti sono 27, aderendo alla proposta del Consigliere Chanu alla quale si era associato il Presidente della Giunta, procediamo senz'altro alla votazione della Prima Commissione, cioè la Commissione Affari Generali, Finanze Programmazione e Urbanistica. La parola al Consigliere Chanu.

Chanu (D.P.) - Signor Presidente e Signori Consiglieri, ho riflettuto su quanto è successo stamane, vorrei soltanto sottolineare all'attenzione del Consiglio alcuni argomenti che non credo debbano essere vanificati prima di passare alle votazioni Commissione per Commissione.

Vorrei prendere le mosse da quel vituperato articolo 17 del Regolamento che recita appunto al suo primo comma che ciascuna Commissione è eletta dal Consiglio ed è composta da sette Consiglieri compreso l'Assessore competente di cui tre designati dal Gruppo o dai Gruppi di minoranza.

Ora, proprio quanto è successo stamane mi fa pensare che certamente non era nelle intenzioni e nella volontà di chi ha steso il Regolamento di poter pensare che il termine "designazione" da parte dei Consiglieri di minoranza dovesse ridursi ad un platonico atto formale del quale il Consiglio o, meglio, la maggioranza del Consiglio avrebbe potuto anche non tenerne conto alcuno se avesse ritenuto di non seguire le designazioni della minoranza, perché evidentemente, portando avanti il ragionamento e la proposta del Consigliere Milanesio, si dovrebbe giungere al punto di consentire alla maggioranza di non tenere conto delle designazioni dei Consiglieri di minoranza e di vanificare quindi in concreto una manifestazione di volontà precisa da parte dei Gruppi di minoranza, che, in quanto richiamata dal Regolamento, non può essere ritenuto un atto puramente platonico.

Ebbene, stamane abbiamo dovuto rilevare una prima violazione a questa norma regolamentare in quanto un Consigliere della maggioranza si è arrogato di fare delle designazioni del Gruppo di minoranza, designazioni che spettano alle minoranze e non certo spettano alle maggioranze.

Non solo ma ragionando e portando avanti il discorso su questa linea io mi domando e domando al Consiglio che cosa volevano...e che cosa serve l'aver detto nel Regolamento che tre Consiglieri sono designati dal Gruppo di minoranza.

Se dovessi essere della tesi che consente in tema di votazione di non tenere conto di queste designazioni, dovrei dire, ragionando per analogia che dovrebbe essere consentito - e sappiamo che non lo è - in tema di nomina di Assessore, per esempio, al Consiglio regionale o al singolo Consigliere di votare al di là, contro e diversamente comunque dalla proposta di nome portata avanti dal Presidente della Giunta, mentre tutti sappiamo che in questo caso il voto che non è espresso...siccome ha designato il Presidente della Giunta non con un "sì" o con un "no" ma con un nominativo diverso, è considerato voto nullo. C'è una logica che ritengo esista anche nell'articolo 17 del Regolamento che vuole che non solo le minoranze designino ma che abbiano diritto ad essere rappresentate nelle Commissioni consiliari con i Consiglieri che hanno designato, perché altrimenti noi andremmo all'assurdo di vedere una maggioranza che può a suo ad libitum scegliere nel gruppo dei Consiglieri di minoranza che ritiene di minoranza quelli che crede, andando evidentemente al di là e contro, a mio avviso, lo spirito e la funzione stessa e lo scopo della norma regolamentare, che non solo voleva essere un palliativo formale ma voleva dare, a mio avviso, un'importanza e una fondamentale possibilità di decisione e di indirizzo alle minoranze di indicare quei determinati Consiglieri che riteneva di indicare e nei confronti dei quali il Consiglio regionale doveva prendere una posizione conseguente così come per i Consiglieri della maggioranza. Altrimenti evidentemente, a mio avviso, si travolgerebbe tutto e dilatando la proposta del Consigliere Milanesio - e la possiamo anche dilatare in via di ipotesi -, si sarebbe venuti ad avere una minoranza in cui la designazione dell'articolo 17 non contava proprio niente, perché con la forza dei voti di maggioranza si sarebbe potuto determinare la consistenza, la composizione e la qualità dei rappresentanti delle minoranze in ciascuna Commissione ad libitum della maggioranza. Credo che questo sia contro lo spirito, sia contro la volontà di chi ha steso il Regolamento, oltre ad essere contro gli elementari principi di democrazia che quanto meno, credo, consentono alle minoranze di poter esprimere, di poter pretendere che i loro candidati siano eletti. Allora, potrete dire: "ma c'è un'esclusione", beh, mi pare strano che oggi il discorso si è limitato - perché se vogliamo fare il discorso giuridico, lo facciamo fino in fondo, se vogliamo fare il discorso di comodo, lo facciamo a metà - al fatto che le opposizioni, le minoranze abbiano designato quei determinati Consiglieri con l'esclusione di un Consigliere di un determinato Movimento, non si è certo parlato della contestuale esclusione di un Consigliere di un altro Movimento.

Si badi bene che noi abbiamo...reazioni di rigetto ontologico, di carattere politico anzitutto - non parlo più di carattere morale perché dà fastidio al Consigliere Bordon, non voglio provocarlo... -, però effettivamente ne prendiamo atto, nessuno si è stracciato le vesti perché la minoranza non ha portato avanti il posto sia pur vacante per ragioni di forza maggiore...ma comunque è sempre un posto che è ancora possibile coprire con il Consigliere del Movimento Sociale Italiano, ma se fossimo in 15 gruppuscoli di minoranza, è evidente che ad un certo punto sarebbe la maggioranza della minoranza che nel suo interno e nel suo insieme deciderebbe quali di questi gruppi, o chi deve avere la sua rappresentatività.

E questo è un compito, faccia bene o sbagli, soltanto della minoranza e che non può essere corretto da un intervento della maggioranza, com'è successo stamattina, che, intervenendo a designare un Consigliere di minoranza qualificato così "di minoranza", è incorsa in un macroscopico eccesso di potere, perché è andata contro la disposizione dell'articolo 17, che prevede che spetta alle minoranze. Le minoranze lo hanno chiarito, lo hanno precisato...li hanno designati, volta per volta, quando quasi in chiusura di seduta il Presidente del Consiglio ha invitato le minoranze a presentare i propri candidati. A mio avviso, il Consigliere di maggioranza non poteva sostituirsi alla minoranza stessa in questo diritto di designare il Consigliere di minoranza.

Questo è un punto, così come non ritengo si possa poter ritenere di superare l'impasse votando chicchessia senza andare contro lo spirito dell'articolo 17 - e questa è la seconda considerazione che sottopongo a voi -, perché se noi siamo dell'idea che questa votazione non sia vincolata alle designazioni, evidentemente andiamo contro lo spirito dell'articolo 17. A mio avviso, questo articolo dovrebbe essere interpretato in questo modo: l'articolo 17 limita maggioranza e minoranza a votare e ad eleggere i Consiglieri che sono stati proposti, qualsiasi voto che vada ad altri Consiglieri che non siano quelli designati - e naturalmente designati compatibilmente alle proprie funzioni, la maggioranza ha i suoi, la minoranza ha i suoi -, qualsiasi ulteriore e diversa decisione, qualsiasi diverso e ulteriore orientamento di voto su altre persone deve considerarsi alla stregua di una votazione di persona diversa dall'Assessore designato dal Presidente della Giunta. Questo, ripeto, non è un discorso che si faccia ad personam: è un discorso politico, è un discorso che evidentemente - e qui non voglio ripeterlo - trova e ha i suoi appoggi su una situazione di carattere politico che già è stata illustrata stamattina e che trova consenzienti il Partito Comunista e i Democratici. Ripeto che non ha nulla a che vedere con la persona, in questo caso, con il rappresentante del Partito Liberale, che è chiamato in causa, ma tuttavia è un discorso che deve essere fatto e che noi riteniamo di portare avanti.

In altre ipotesi, se vogliamo garantire il diritto alle minoranze, ebbene, Signori del Consiglio, abbiamo diritto, abbiamo la possibilità e, a mio avviso, abbiamo anche il dovere di ritenere questa come una votazione limitata. Limitiamo il numero dei candidati a quattro e così garantiremo i diritti della maggioranza e i diritti della minoranza, perché evidentemente, limitando il numero dei candidati a quattro, la maggioranza potrà votare i suoi e la minoranza potrà votare i suoi, e questa potrebbe essere la seconda delle due soluzioni.

Ritengo peraltro che forse il concetto di vincolo della designazione può essere considerato come concetto attinente alla fattispecie e debba essere applicato con quel rigore che, se non fosse così, renderebbe del tutto inutile quello che il Regolamento richiede e cioè che i Consiglieri della minoranza vengano designati dalla minoranza e che i Consiglieri vengano quindi votati dal Consiglio sulle designazioni che la minoranza fa.

Caveri (U.V.) - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, dispongo che si proceda alla votazione. Ha chiesto la parola il Consigliere Milanesio.

Milanesio (P.S.I.) - Molto brevemente perché non vorrei tediare il Consiglio con questo argomento, ci siamo già scontrati questa mattina, per cui abbiamo fatto un secondo round in pre-consiliare.

Mi corre l'obbligo di dire questo però, Consigliere Chanu: che effettivamente ci troviamo di fronte a una situazione discretamente assurda, questa mattina si è fatto un discorso sui diritti e i doveri delle maggioranze e delle minoranze, questo discorso non è stato recepito da parte nostra e da parte di altri gruppi politici. Oggi pomeriggio, di fronte ad una proposta che io ho fatto...e io sono abituato a dire quello che penso, e non a nascondermi dietro il segreto dell'urna, perché avremmo potuto benissimo stare zitti e poi votare come abbiamo intenzione e avevamo intenzione di votare. Credo che il risultato sarebbe stato naturalmente e logicamente accettato - come sarà, qualunque sia il risultato - da questo Consiglio e avrebbe evitato certe discussioni, però ritenevo che, di fronte ad un atteggiamento ostruzionistico - me lo si consenta - da parte vostra, ci poteva essere un atteggiamento non ostruzionistico ma direi risolutorio da parte nostra a certi problemi della rappresentatività della minoranza. Se si volesse fare un discorso allora più approfondito su un'equa rappresentatività nelle Commissioni, si potrebbe dire che, fatti salvi i componenti che spettano alla maggioranza, la minoranza avrebbe dovuto distribuire proporzionalmente i rappresentanti in tutte le Commissioni, avrebbe dovuto moltiplicare 3 per 7: 21 e poi avrebbe dovuto attribuire una rappresentanza proporzionale...a quelli che si attribuiscono alle minoranze... Il Consigliere Pedrini con il Partito Liberale in questo caso, o altre forze, quindi avrebbero avuto una rappresentanza che derivava da una logica di rapporti corretti fra gentiluomini che in definitiva si è rifiutata per fare una prova di forza.

Voi avete voluto fare una prova di forza, noi accettiamo questa prova di forza, ho già detto prima che il sistema elettorale per questo tipo di elezione è abbastanza assurdo e abbastanza discutibile, sarà, penso, cura del nuovo Presidente del nuovo Consiglio di Presidenza cercare di ovviare a questi inconvenienti modificando ulteriormente il Regolamento consiliare. Comunque, stante le cose come stanno, io credo che il Consiglio voterà secondo coscienza e potrà anche non tenere conto - anzi io ritiro la proposta che avevo fatto questa mattina - della proposta che ho fatto impudentemente come voleva dire il Consigliere...e dico al Consiglio di votare secondo coscienza, come meglio ritiene.

Caveri (U.V.) - La parola al Consigliere Pedrini, c'è sempre un nuovo oratore...

Pedrini (P.L.I.) - Signor Presidente, mi permetta, il diritto, se non altro, di chiudere questa discussione, nel senso che il Partito Liberale era il grande presente in quest'aula da stamattina alle dieci fino a questo momento. A parte il fatto che trovo estremamente assurdo il ragionamento fatto dall'Avvocato Chanu e non sto qua a delucidare i motivi perché sarebbero troppo lunghi e mi farebbero dire delle parole troppo pesanti perché a un dato punto quando si vuole escludere una minoranza...una minoranza che vuole escludere una minoranza dovrebbe essere tacciata di un nome che non voglio farlo, perché quel nome preferisco nemmeno pronunciarlo, ma lo lascio fare a gente che evidentemente è abituata ad altri metodi dittatoriali, va bene, non certamente a dei sistemi democratici. Questo tanto per parlare chiaro perché si vuole escludere...è la prima volta che una cosa del genere succede dal 1945 ad oggi, in sede del Consiglio regionale è la prima volta e sono proprio i D.P. che vengono qua ad insegnarci l'educazione politica. È una vergogna questa è la realtà!

Abbiamo diritto tutti ugualmente alla parola, e non saranno certamente i D.P. che vengono ad insegnarci l'educazione, se dobbiamo o non dobbiamo far parte di una Commissione, che a loro piaccia o non piaccia! Ma questo lo diremo nelle piazze, e scriveremo della loro democrazia perché ha parlato il Capogruppo, ha parlato il profeta e quindi le parole sono vangelo, tranne che per i Liberali. Almeno io spero che qualcun altro si accoderà, perché è vergognoso che si senta in quest'aula, che dovrebbe sapere di democrazia...qua si tira in ballo la resistenza, la libertà, quello che abbiamo sofferto, quello che non abbiamo sofferto e poi si viene qua a dire: "no, il Partito Liberale non fa parte della minoranza, perché io minoranza lo escludo", è vergognoso! È soltanto vergognoso e basta, non ci sono altre parole da aggiungere, a buon intenditor poche parole; Avvocato ce le siamo già dette una volta le cose qua dentro in aula, io sono sempre disposto a ripetere.

Ad ogni buon conto il Partito Liberale, come minoranza, propone per la Commissione per i Lavori Pubblici e per la Commissione per il Turismo il Consigliere Liberale Ennio Pedrini.

Caveri (U.V.) - Allora prendiamo atto del fatto che il Consigliere Milanesio ha ritirato la sua designazione avvenuta stamattina e che il Consigliere Pedrini praticamente ha designato sé stesso per due Commissioni. Le teorie, fondate o meno, dell'Avvocato Chanu quindi sono ormai cadute e dobbiamo procedere alla votazione.

La parola al Consigliere Dujany...così si fanno gli interessi dei Valdostani, con queste cineserie stiamo perdendo delle ore e delle ore per delle questioni di lana caprina, non è così che si servono gli interessi dei Valdostani, quando ci sono i problemi di fondo che urgono, le questioni concrete...non dico di più perché stamattina ho detto che non avrei fatto delle polemiche.

Dujany (D.P.) - Questo intervento dell'amico Pedrini, molto abile nei suoi interventi a freddo, mi pare che "intinge" un tipo di comportamento del Consiglio regionale che è previsto da un certo tipo di Regolamento che è stato approvato solo circa cinque anni fa, non nel 1945, il quale dà la possibilità ai gruppi di maggioranza e di minoranza di avere le loro rappresentanze designate dai rispettivi gruppi.

Ora, qualcuno dice: "l'amico Pedrini fa parte della maggioranza o della minoranza", possiamo fare le cineserie all'infinito, la realtà è che stamane, molto onestamente, il Consigliere Pedrini ha detto che ha votato per questa Giunta, ha votato per il Presidente della Giunta, ha votato per il Presidente del Consiglio, mi pare che di fatto, indipendentemente da tutte le argomentazioni di carattere giuridico, si possa sostenere che fa parte di una maggioranza a cui, fino ad oggi, ha dato la sua fiducia. Credo che sono le situazioni di fatto che contano, con questo non vogliamo assolutamente escludere dalla minoranza la presenza del Partito Liberale, anzi vorremmo che fosse tale, però, siccome il suo comportamento è stato un comportamento di fatto: ha sostenuto una Giunta, fino ad oggi ha votato per questa Giunta, per questo tipo di maggioranza, ritengo che faccia parte della maggioranza. Questi sono, mi pare, i problemi reali e i problemi sostanziali.

Non vado oltre perché mi pare che non sia il caso di sostenere oltre questa tesi. Sta di fatto che il Consigliere Milanesio rimettendo la proposta che ha fatto stamane...e il Consigliere Pedrini riprendendo la stessa proposta di Milanesio di stamane ha voluto inserirsi in un tipo di logica prevista dal Regolamento, come proposta, fatta dalla minoranza, per essere presente nelle Commissioni come minoranza. Esiste però la contraddizione che questa minoranza liberale, che in sede di Commissione si considera minoranza, in altra sede e nella sede mi pare molto più abile di espressione di un voto, di costituzione di un governo, apertamente e onestamente ha dichiarato di aver dato il voto alla costituzione di questo Governo che è espressione di una certa maggioranza.

Caveri (U.V.) - Mi permetto di osservare che queste teorie rimarrebbero in piedi...queste teorie si demoliscono da sole, perché allora seguendo il filo di tutto il discorso, ogni qualvolta un Consigliere che fino a un determinato giorno ha votato a favore si mette a votare contro bisognerebbe cambiare la composizione delle Commissioni. All'estremo limite arriviamo a quella conseguenza.

Dujany (D.P.) - ...non è il comportamento di un Consigliere in sede di votazione di un argomento di carattere amministrativo: è il comportamento di un Consigliere nella scelta di un Governo che è espressione di una maggioranza.

Caveri (U.V.) - Allora dichiaro chiusa la discussione generale e passiamo alla votazione. Accordo ancora la parola al Consigliere Monami, dopodiché senz'altro la discussione sarà chiusa.

Monami (P.C.I.) - Signor Presidente, mi pare che non sia molto cortese da parte sua guardarmi con insistenza e dichiarare chiusa la discussione generale. Credo che il compagno Dolchi nel dirigere i lavori di quest'Assemblea non si sia mai comportato in questo modo e mi spiace dover stigmatizzare questo modo di comportamento all'Avvocato Caveri nei confronti del quale ho sempre avuto tanta stima, ma si renda conto il Presidente del Consiglio che come tale gli incombe il preciso dovere, imprescindibile dovere, di dare la parola a tutti i Consiglieri che ne hanno diritto quando questi non superano la seconda volta prevista dal Regolamento e che prendono la parola su un determinato argomento...

Caveri (U.V.) - Mi permette un'osservazione Consigliere Monami? Io dichiaro che non avevo visto che lei avesse chiesto la parola, è molto semplice magari...

Monami (P.C.I.) - ...entrare nel vivo dell'argomento mi pare la cosa più importante, per poter riprendere un'affermazione fatta dal Consigliere Milanesio che ha detto: "fatti salvi i diritti della maggioranza", poi la minoranza esprime i suoi designati ma bisogna aggiungere a questa frase anche: "fatti salvi i diritti della minoranza", perché se si debbono far salvi i diritti della maggioranza, è altrettanto dovere di questo Consiglio di fare salvi i diritti della minoranza.

Allora cos'è che bisogna stabilire in questa sede? Certo, può sembrare cineseria il discutere attorno a queste cose, ma se fosse solo cineseria, sarebbe facile per il gruppo di maggioranza risolvere il problema dando un posto al Partito Liberale, perché si parla del Partito Liberale, non di un Consigliere che si trasforma in maggioranza o minoranza a seconda dei suoi umori personali, si tratta di stabilire la condotta politica del Partito Liberale. Se non fossero cineserie, dicevo, è tanto semplice per la maggioranza dare al Partito Liberale un posto in Commissione, in due Commissioni e nessuno fa delle cineserie. Quindi le si fanno semmai queste cineserie e da parte dell'opposizione, della minoranza e altrettanto chiaramente da parte della maggioranza. Allora, dicevo: secondo noi, si tratta di stabilire cos'è la maggioranza e cos'è la minoranza e di chi appartiene alla maggioranza e chi fa parte della minoranza.

Ho qui la pagina della Regione che ha fatto pubblicare su tutti i giornali che fino a quando non esiste una speciale pubblicazione...l'organo ufficiale della Regione ha detto: "la nuova maggioranza (U.V., U.V.P., R.V., D.C., P.S.I., P.S.D.I. e un Indipendente) dispone di 18 voti, ai quali si aggiunge quello del Partito Liberale, "ai quali si aggiunge", quindi fa parte della maggioranza. Se al capitale depositato in banca del Consigliere X, e non faccio il nome, aggiunge altri 10, quei 10 milioni fanno parte del capitale a cui lui aggiunge; ai 18 voti capitalizzati dalla maggioranza, fa ovviamente parte il voto che si aggiunge del Partito Liberale. D'altra parte, le considerazioni su maggioranza e minoranza...cineserie si dice, vediamo un po'...il Partito Liberale dichiara di votare per il Presidente della Giunta; il Presidente della Giunta viene eletto e non ha respinto - non risulta in nessun atto e se qualcuno vuole smentirmi...possiamo pubblicamente risentire i nastri - il voto politico inquinante della maggioranza che lui stamattina ha definito autosufficiente e delimitata. "Autosufficiente e delimitata" vuol dire che è sufficiente per conto proprio e che è delimitata entro quei termini, al di fuori di quei termini gli altri Signori non fanno parte della maggioranza. È chiaro, allora perché in sede politica e non dico in sede di dibattito...se la ghiacciatura della pista di slittino deve essere fatta o non deve essere fatta, sugli argomenti cioè dove ognuno di noi può esprimere una propria opinione...ma sui problemi profondamente politici queste differenziazioni e queste demarcazioni diventano indispensabili per poter stabilire chi è di là della maggioranza e chi è di qua della minoranza. Il Presidente della Giunta quindi non ha rifiutato il voto inquinante di una forza politica che non costituiva la maggioranza precostituita e allora se ne deve dedurre che non solo per una posizione acquisita volontariamente dal Partito Liberale, che si è collocato con il suo voto nella maggioranza, ma per implicita accettazione di questo voto dal Presidente della Giunta è da considerarsi parte integrante della maggioranza.

E qui, ulteriore cineseria, si potrebbe dibattere il fatto che 15 giorni fa questa Giunta aveva una sua maggioranza; questa mattina invece, secondo noi, è avvenuto il fatto più illuminante: l'elezione del Presidente del Consiglio è avvenuta non con il voto aggiuntivo del Consigliere Pedrini - e lo voglio nominare per guardarlo in faccia -, ma con il voto determinante del Partito Liberale, perché soltanto con i 18 voti lei, Signor Presidente del Consiglio, poteva essere eletto. Non mi risulta né risulta ai Consiglieri che questa mattina l'Avvocato Caveri abbia rifiutato il voto del Partito Liberale, quindi ancora una volta, per volontaria collocazione del Partito Liberale, per sua scelta politica, si è collocato nell'area della maggioranza: ancora una volta e molto chiaramente in quanto questa mattina quel voto era determinante, la maggioranza lo ha accettato come facente parte integrante della maggioranza dandogli il significato di voto determinante. Ecco, non sono cineserie, è attraverso queste cose che noi dobbiamo vedere chi fa parte della maggioranza e della minoranza.

D'altra parte, permettetemi ancora di aggiungere che non solo il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio non hanno rigettato, respinto o non accettato il voto inquinante proveniente dal di fuori di una maggioranza delimitata e autosufficiente; questo rifiuto non è pure stato fatto né dai Sociali Democratici, né dai compagni del Partito Socialista. Così come in aggiunta i compagni Socialisti stamattina hanno ritenuto come oramai quasi acquisita la tesi che il Partito Liberale fa parte di questa maggioranza al punto di doverne trovare la giusta collocazione, di suggerire che può essere votato il Liberale Pedrini con i voti della maggioranza in sostituzione di un Consigliere dell'opposizione.

Ora, amico Pedrini, io parlavo del Partito Liberale e non ho nulla contro il Partito Liberale, voglio che il Partito Socialista dica che nella maggioranza fa parte anche il Partito Liberale. Siccome io ho avuto occasione di dire che rispettavo le scelte politiche dei compagni Socialisti, rispetto anche quest'ulteriore scelta, però dicevo anche allora che è una di quelle scelte che non può essere né contrabbandata, né di cui ci si debba vergognare e allora lo si dice apertamente e si accettano i voti con quella funzione che hanno e per quel peso politico determinante che hanno.

Ecco, allora non si tratta più, amico Liberale - perché mi pare che ti offendi se ti chiamo Pedrini -, di non riconoscere il tuo diritto, io pregherei - e lo farò la prossima seduta se non lo ha già fatto - il Segretario del Consiglio, il Segretario funzionario, se lo ha già pronto, di leggere il verbale della riunione dei Capigruppo avvenuta una settimana fa all'incirca. Dopo una lunga disputa, e la tua assenza rendeva più facile questa disputa perché era la famosa merce di scambio che è servita per i voti...ma che non era voluta nelle Commissioni, da parte della tua maggioranza...io ho fatto mettere a verbale, a nome del Partito Comunista, che ritenevamo giusta e logica la presenza del Partito Liberale nelle Commissioni perché le spettava, come spetta a tutte le forze presenti in questo Consiglio, ma precisavo, proprio per quei motivi che ho detto in quest'aula, che doveva essere sì rappresentata in Commissione ma come componente della maggioranza.

Non è vero quindi che si nega al Partito Liberale il diritto di partecipare: si tratta di stabilire la collocazione politica del Partito Liberale e allora c'è un mezzo secondo me...a parte il fatto che il Presidente del Consiglio dovrebbe poi, secondo noi, rispondere adeguatamente alle proposte del Consigliere Chanu, sentire se le sue proposte sono accettate o respinte sulla metodologia del voto. Volevo aggiungere ancora una cosa: quando si parla velatamente di sopraffazioni politiche o di posizioni dittatoriali, io rimando a tutti quei Consiglieri la lettura attenta degli organi ufficiali del Partito Comunista Italiano dove si può leggere a chiare parole che il Partito Comunista Italiano, la più grande forza di opposizione nell'attuale Parlamento, non ha mai egemonizzato tutte le posizioni e tutte le collocazioni dell'opposizione, ma, era chiaro che si trattava di stabilire con il Partito Comunista quali erano le forze che facevano parte di quest'opposizione, di questa minoranza che doveva trovare giusto riconoscimento e collocazione nelle Commissioni.

Noi siamo disponibili a questo confronto e saremo anche disponibili a dare, per aiutare così i colleghi Socialisti nella loro polemica, il posto a Pedrini, ma non vi è dubbio alcuno che, stante le dichiarazioni dell'interessato Liberale, stante il non rifiuto da parte della maggioranza del voto liberale, questo non possa essere considerato che appartenente definitivamente alla maggioranza, a meno che, dicevo, il Consigliere Pedrini non faccia le dichiarazioni ufficiali di non appoggiare questa maggioranza e che il Presidente del Consiglio, anche se tardivamente, rifiuti quel voto e si ritorni allo stato ante di questa mattina alle ore 9 per riprocedere alle elezioni del Presidente del Consiglio, ma evidentemente questo non è possibile, è un dato di fatto e questo dato di fatto è che Pedrini si trova con voi, Signori della Giunta e che a voi spetta il dovere di dare adesso la rappresentanza nelle Commissioni.

Chanu (D.P.) - Io prendo lo spunto da un inciso del Consigliere Monami, effettivamente io ho fatto alcune precise richieste alla Presidenza del Consiglio sulla base di un'interpretazione del Regolamento. Ora, che quest'interpretazione possa essere, diciamo, superata en passant dal fatto che il numero vincolato di tre designati dalla minoranza già coperto stamattina si vada dilatando così in questo momento è un non senso che non può essere tenuto in considerazione. Io però vorrei sapere e conoscere dal Presidente del Consiglio e dai Consiglieri se effettivamente si deve ritenere che la designazione fatta stamattina quando lei, Presidente del Consiglio, ha invitato i gruppi di minoranza a designare i propri Consiglieri e i Consiglieri della minoranza sono stati designati in numero di tre per ognuna delle Commissioni debba considerarsi vincolante o meno nel senso che qualsiasi voto che vada al di fuori delle proposte Bordon per la maggioranza e delle proposte Monami e Chanu per la minoranza debba essere considerato come voto nullo, così come succede - lo ripeto ancora una volta - per l'elezione degli Assessori, ovvero se non si debba ritenere per dare effettivamente senso e portata a questo articolo 17, e per non consentire che le indicazioni di una minoranza vengano stravolte come che sia dalla maggioranza, di superare l'impasse adottando il sistema della votazione limitata a quattro Consiglieri in modo che automaticamente sia garantita alla minoranza la rappresentanza dei tre Consiglieri a cui ha diritto come nel segreto dell'urna potrà rappresentare.

Caveri (U.V.) - Ho detto e ripeto che tutta questa polemica sulla designazione dei candidati o del candidato X o Y è superata dal fatto che il Consigliere Milanesio ha ritirato la sua designazione e che il Consigliere Pedrini si è autodefinito Consigliere di minoranza ripetute volte, ha designato sé stesso per le Commissioni del Turismo e dei Lavori Pubblici.

Chanu (D.P.) - Il fatto che il Consigliere Milanesio abbia ritirato la sua proposta non fa altro che sancire quello che dicevo prima io: l'illegittimità di una proposta di nomina di Consigliere di minoranza da parte di un rappresentante della maggioranza, qui credo che siamo d'accordo. Sul secondo punto quando già la minoranza ha espresso i suoi tre Consiglieri...se noi andiamo avanti così, potrebbe darsi che fra un momento ce ne sono 24 di Consiglieri o quanto meno 14 Consiglieri che vengono designati. I Consiglieri della minoranza sono tre e sono stati designati dalla minoranza quando il Presidente del Consiglio ha invitato i gruppi a dare queste indicazioni, noi riteniamo che questo sia il momento.

Caveri (U.V.) - Ripeto per la terza volta che la designazione fatta dal Consigliere Milanesio, essendo stata revocata, è come se non esistesse, è come se non fosse mai avvenuta e c'è la designazione, ripeto, del Consigliere Pedrini che si definisce Consigliere di minoranza, tutta la questione è lì, tutte le altre sono parole vuote...

Chanu (D.P.) - ...minoranza che era già stato coperto.

Caveri (U.V.) - Ci sono altri interventi? Allora passiamo alla votazione. Invito il Consigliere Segretario a fare la chiamata dei Consiglieri e a distribuire le schede per la Prima Commissione. Se volete, ripeto i nomi che abbiamo detto stamattina perché li ho registrati: per la maggioranza, la Signora Perruchon (vedova Chanoux) e i Consiglieri Bordon, Milanesio e Fosson; per la minoranza, Monami, Dujany e Chanu. Non uscite dalla sala durante la votazione per non complicare il lavoro del Consigliere Segretario.

Esito della votazione:

Consiglieri presenti e votanti: 33

PER LA MAGGIORANZA:

Signora Perruchon (vedova Chanoux): 18

Milanesio: 19

Bordon: 19

Fosson: 19

PER LA MINORANZA:

Monami: 22

Dujany: 19

Chanu: 19

Seguono altri Consiglieri che hanno riportato voti minori, volete saperlo?

Benzo: 3

Tonino: 1

Maquignaz: 2

Pedrini: 6

Sono quindi eletti la Signora Perruchon (vedova Chanoux), Milanesio, Bordon, Fosson, Monami, Dujany e Chanu.

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER GLI AFFARI GENERALI E FINANZE

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- MONAMI Luigi - voti riportati: ventidue;

- BORDON Mauro - voti riportati: diciannove;

- CHANU Giorgio - voti riportati: diciannove;

- DUJANY Cesare - voti riportati: diciannove;

- FOSSON Pietro - voti riportati: diciannove;

- MILANESIO Bruno - voti riportati: diciannove;

- PERRUCHON M. Celeste - voti riportati: diciotto;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: sei;

- BENZO Carlo - voti riportati: tre;

- MAQUIGNAZ Giuseppe - voti riportati: due;

- TONINO Aldo - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BORDON Mauro

- FOSSON Pietro

- MILANESIO Bruno

- PERRUCHON M. Celeste

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- CHANU Giorgio

- DUJANY Cesare

- MONAMI Luigi

Il Consiglio prende atto.

Caveri (U.V.) - Passiamo alla seconda votazione riguardante la Seconda Commissione, cioè la Commissione per l'Agricoltura. Maggioranza: Jorrioz, Chabod, Fosson e Marcoz; minoranza: Crétier, Manganoni e Albaney.

Risultati della votazione per la Seconda Commissione:

Presenti e votanti: 33

PER LA MAGGIORANZA:

Chabod: 19

Jorrioz: 18

Fosson: 18

Marcoz: 17

PER LA MINORANZA:

Crétier: 23

Manganoni: 25

Albaney: 22

Questi sono gli eletti.

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L'AGRICOLTURA

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- MANGANONI Claudio - voti riportati: venticinque;

- CRÉTIER Egidio - voti riportati: ventitré;

- ALBANEY Giuseppe - voti riportati: ventidue;

- CHABOD Guido - voti riportati: diciannove;

- FOSSON Pietro - voti riportati: diciotto;

- JORRIOZ Giorgio - voti riportati: diciotto;

- MARCOZ Ettore - voti riportati: diciassette;

- MAQUIGNAZ Giuseppe - voti riportati: tre;

- PARISI Giovambattista - voti riportati: due;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: due;

- CHANU Giorgio - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI; in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- CHABOD Guido

- FOSSON Pietro

- JORRIOZ Giorgio

- MARCOZ Ettore

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- ALBANEY Giuseppe

- CRÉTIER Egidio

- MANGANONI Claudio

Il Consiglio prende atto.

Caveri (U.V.) - Passiamo alla Terza Commissione permanente per l'Industria e Commercio. Ricordo che i componenti designati per la maggioranza sono: Marcoz, Ramera, Tripodi e Blanc; per la minoranza: Chincheré, Tonino e Albaney.

Risultati della votazione per la Commissione permanente per l'Industria e Commercio:

Consiglieri presenti e votanti: 33

PER LA MAGGIORANZA:

Marcoz: 19

Ramera: 18

Tripodi: 18

Blanc: 18

PER LA MINORANZA:

Chincheré: 19

Tonino: 18

Albaney: 19

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L'INDUSTRIA E COMMERCIO

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- ALBANEY Giuseppe - voti riportati: diciannove;

- CHINCHERÉ Franco - voti riportati: diciannove;

- MARCOZ Ettore - voti riportati: diciannove;

- BLANC Cirillo - voti riportati: diciotto;

- RAMERA Sergio - voti riportati: diciotto;

- TONINO Aldo - voti riportati: diciotto;

- TRIPODI Pasquale - voti riportati: diciotto;

- DUJANY Cesare - voti riportati: tre;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: tre;

- BENZO Carlo - voti riportati: due;

- MANGANONI Claudio - voti riportati: uno;

- POLLICINI Angelo - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BLANC Cirillo

- MARCOZ Ettore

- RAMERA Sergio

- TRIPODI Pasquale

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- ALBANEY Giuseppe

- CHINCHERÉ Franco

- TONINO Aldo

Il Consiglio prende atto.

Passiamo alla Quarta Commissione permanente per i Lavori Pubblici. Maggioranza: Jorrioz, Di Stasi, Borbey e Manganone; minoranza: Manganoni, Benzo, Pollicini e Pedrini. Non l'ho fatto apposta, come non ho fatto apposta con il Consigliere Monami quando non ho visto che chiedeva la parola...

Risultati relativi alla Quarta Commissione permanente per i Lavori Pubblici:

Consiglieri presenti e votanti: 32

PER LA MAGGIORANZA:

Jorrioz: 18

Di Stasi: 18

Borbey: 18

Manganone: 19

PER LA MINORANZA:

Pollicini: 16

Pedrini: 17

Manganoni: 22

Benzo: 19

Salvo errori, quindi gli eletti sono Jorrioz, Di Stasi, Borbey, Manganone, Pedrini, Manganoni e Benzo.

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER I LAVORI PUBBLICI

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentadue;

- MANGANONI Claudio - voti riportati: ventidue;

- BENZO Carlo - voti riportati: diciannove;

- MANGANONE Eraldo - voti riportati: diciannove;

- BORBEY Giuseppe - voti riportati: diciotto;

- DI STASI Michele - voti riportati: diciotto;

- JORRIOZ Giorgio - voti riportati: diciotto;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: diciassette;

- POLLICINI Angelo - voti riportati: sedici;

- SIGGIA Giovanna - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei Gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BORBEY Giuseppe

- DI STASI Michele

- JORRIOZ Giorgio

- MANGANONE Eraldo

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- BENZO Carlo

- MANGANONI Claudio

- PEDRINI Ennio

Il Consiglio prende atto.

Monami (P.C.I.) - ...di non votare e quindi, ritengo che questa votazione...nessuno ha dichiarato di non votare, uno che si astiene dalla votazione deve dichiararlo, se è fuori...

Caveri (U.V.) - Era Manganoni che era assente...

(voce di alcuni Consiglieri)

...andiamo avanti con questo divertimento.

Monami (P.C.I.) - Io pregherei il Segretario del Consiglio di curare attentamente con la chiamata la consegna della scheda, a me il problema non interessa, non si tratta dell'esclusione di un uomo di mia parte, però mi pare, per la correttezza che dobbiamo avere qui dentro, che il Segretario del Consiglio nella chiamata dei Consiglieri debba controllare la deposizione della scheda nell'urna salvo la dichiarazione di colui che non vota, o dire: "il tale su chiamata non ha votato", mi pare che sia logico.

Caveri (U.V.) - D'accordo. Consigliere Bordon andiamo avanti, per favore, perché se incominciate a parlare...

Quinta Commissione permanente per la Pubblica Istruzione. Maggioranza: Bondaz, Ramera, Di Stasi e Viglino M. Ida; minoranza: Chincheré, Tonino e Lanivi.

(voce di un Consigliere)

Esito della votazione relativamente alla Commissione permanente per la Pubblica Istruzione:

PER LA MAGGIORANZA:

Bondaz: 19

Ramera: 19

Di Stasi: 19

Viglino: 18

PER LA MINORANZA:

Chincheré: 19

Tonino: 17

Lanivi: 16

Questi sono gli eletti.

Il Consigliere Lanivi non è stato eletto avendo avuto 16 voti. Rifacciamo l'elezione per il Consigliere Lanivi se siete d'accordo. In base agli articoli 82 e 83, bisognerebbe ripetere la votazione per Lanivi soltanto e basta la maggioranza relativa.

Si dà atto che presiede il Vice Presidente Jorrioz.

Jorrioz (P.S.D.I.) - ...la votazione per il settimo membro della Commissione per la Pubblica Istruzione, interessava il Consigliere Lanivi...

Esito della votazione:

Consiglieri presenti e votanti: 33

Schede bianche: 5

Lanivi: 24

Pedrini: 3

Parisi: 1

Dichiaro pertanto eletto il Consigliere Lanivi.

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- BONDAZ Giovanni - voti riportati: diciannove;

- CHINCHERÉ Franco - voti riportati: diciannove;

- DI STASI Michele - voti riportati: diciannove;

- RAMERA Sergio - voti riportati: diciannove;

- VIGLINO Maria Ida - voti riportati: diciotto;

- TONINO Aldo - voti riportati: diciassette;

- LANIVI Ilario - voti riportati: sedici;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: due;

- PARISI Giovambattista - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BONDAZ Giovanni

- DI STASI Michele

- RAMERA Sergio

- VIGLINO Maria Ida

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- CHINCHERÉ Franco

- TONINO Aldo

Il Consigliere CAVERI osserva in proposito che il numero degli eletti è inferiore di un'unità al numero previsto dei componenti di detta Commissione, perché solo sei Consiglieri hanno riportato la maggioranza assoluta di voti prevista dall'art. 82 del Regolamento interno del Consiglio.

Invita pertanto il Consiglio stesso a procedere ad una seconda votazione, a maggioranza relativa, mediante schede segrete, su appello nominale, per la nomina del terzo rappresentante dei gruppi consiliari di minoranza in seno alla Commissione di cui si tratta, giusta l'art. 83 del Regolamento interno.

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Vicepresidente JORRIOZ accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré; schede bianche: cinque;

- LANIVI Ilario - voti riportati: ventiquattro;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: tre;

- PARISI Giovambattista - voti riportati: uno.

Il Vicepresidente JORRIOZ, in base all'esito della votazione, dichiara che risulta nominato quale membro della sopraddetta Commissione, in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, il Consigliere Ilario LANIVI.

Il Consiglio prende atto.

Si dà atto che presiede il Presidente Caveri.

Caveri (U.V.) - Commissione per la Sanità ed Assistenza Sociale. Maggioranza: Blanc, Mappelli, Tripodi e Signora Perruchon (vedova Chanoux). Minoranza: Siggia, Benzo e Maquignaz.

PER LA MAGGIORANZA:

Blanc: 18

Mappelli: 18

Signora Perruchon (vedova Chanoux): 18

Tripodi: 18

PER LA MINORANZA:

Siggia: 20

Benzo: 15

Maquignaz: 23

Pollicini: 14

Bisogna fare il ballottaggio tra i Consiglieri Benzo e Pollicini mentre gli altri Consiglieri sono eletti; quindi bisogna di nuovo distribuire le schede.

Settima votazione:

Consiglieri presenti e votanti: 33

Schede bianche: 1

Pollicini: 16

Benzo: 16

Gli altri risultati sono già stati detti. Viene eletto il Consigliere Benzo perché è il più anziano.

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER LA SANITÀ ED ASSISTENZA SOCIALE

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- MAQUIGNAZ Giuseppe - voti riportati: ventitré;

- SIGGIA Giovanna - voti riportati: venti;

- BLANC Cirillo - voti riportati: diciotto;

- MAPPELLI Angelo - voti riportati: diciotto;

- PERRUCHON M. Celeste - voti riportati: diciotto;

- TRIPODI Pasquale - voti riportati: diciotto;

- BENZO Carlo - voti riportati: quindici;

- POLLICINI Angelo - voti riportati: quattordici;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BLANC Cirillo

- MAPPELLI Angelo

- PERRUCHON M. Celeste

- TRIPODI Pasquale

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- MAQUIGNAZ Giuseppe

- SIGGIA Giovanna

Il Presidente CAVERI osserva in proposito che il numero degli eletti è inferiore di un'unità al numero previsto dei componenti di detta Commissione, perché solo sei Consiglieri hanno riportato la maggioranza assoluta di voti prevista dall'art. 82 del Regolamento interno del Consiglio.

Invita pertanto il Consiglio stesso a procedere ad una seconda votazione, a maggioranza relativa, mediante schede segrete, su appello nominale, per la nomina del terzo rappresentante dei gruppi consiliari di minoranza in seno alla Commissione di cui si tratta, giusta l'art. 83 del Regolamento interno.

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- Schede bianche: una;

- BENZO Carlo - voti riportati: sedici;

- POLLICINI Angelo - voti riportati: sedici.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risulta nominato quale membro della sopraddetta Commissione, in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, il Consigliere Carlo BENZO, perché più anziano di età.

Il Consiglio prende atto.

Caveri (U.V.) - Passiamo alla settima Commissione per il Turismo, Antichità e Belle Arti. Maggioranza: Mappelli, Milanesio, Bondaz e Viglino.

Dolchi (P.C.I.) - Sollevo una questione di principio: vorrei la spiegazione di chi è stato eletto perché non ho capito; secondo: come si concilia l'eventuale decisione di far proclamare uno dei due che ha avuto 16 voti con l'articolo 21 dello Statuto, che dice che le deliberazioni del Consiglio sono adottate a maggioranza dei presenti e quindi su 33 Consiglieri presenti e votanti la maggioranza è 17, è una questione di principio, è un problema che riguarda i D.P.. I Consiglieri votanti sono 33. Ora, si applica l'ultimo comma dell'articolo 33, che dice, in caso di parità di voti, per la seconda votazione, hanno la precedenza e sono eletti i candidati più anziani di età...

(voce di alcuni Consiglieri)

Andrione (U.V.) - Chiedo scusa ma direi di leggere tutto l'articolo 83 perché è chiara l'intenzione del legislatore, dice: "salvo quanto disposto dall'articolo 7 o da particolari norme di legge, se al primo scrutinio - e si parla proprio di questi casi - nessuno ottiene la maggioranza assoluta, si procede immediatamente ad una seconda votazione a maggioranza relativa, in caso di parità di voti, hanno la preferenza e sono eletti i candidati più anziani di età. Ora, qui potrebbero essere due che hanno sette voti ciascuno e il resto è tutto schede bianche, è eletto il più anziano di età, questo credo che non sia discutibile, sennò teoricamente il Consiglio potrebbe andare avanti all'infinito, incaponendosi gli uni a dare 16 voti a Benzo, gli altri 16 voti a Pollicini e alle 6 del mattino siamo qui a fare l'ottantanovesima votazione, credo che il caso sia stato previsto per questo.

Caveri (U.V.) - Ciò quindi conferma quanto si è detto prima. Ritorniamo quindi alla settima Commissione per il Turismo, Antichità e Belle Arti. Maggioranza: Mappelli, Milanesio, Bondaz e Viglino. Minoranza: Pedrini, Chanu, Lustrissy e Dolchi.

Chanu (D.P.) - A titolo di chiarimento, poiché nelle Commissioni della maggioranza fa parte come membro della Commissione l'Assessore, ritengo che in questo caso la maggioranza debba provvedere a votare tre Consiglieri e l'Assessore o a designare tre Consiglieri e l'Assessore. Qui abbiamo quattro Consiglieri, il Presidente della Giunta ha mantenuto la delega dell'Assessorato, quindi non vedo come si possa conciliare una cosa con l'altra.

Caveri (U.V.) - La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - È molto semplice perché delego per questa funzione la Sig.na Viglino che è Assessore, e non è una funzione...

Caveri (U.V.) - Esito della votazione della settima e ultima Commissione Turismo:

PER LA MAGGIORANZA:

Mappelli 18

Milanesio: 19

Viglino: 18

PER LA MINORANZA:

Pedrini: 18

Lustrissy: 17

Dolchi: 20

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER IL TURISMO, ANTICHITÀ E BELLE ARTI

Procedutosi alla votazione, a schede segrete, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri CHABOD, CRÉTIER e MAQUIGNAZ, il Presidente CAVERI accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

Consiglieri presenti e votanti: trentatré;

- DOLCHI Giulio - voti riportati: venti;

- BONDAZ Giovanni - voti riportati: diciannove;

- MILANESIO Bruno - voti riportati: diciannove;

- MAPPELLI Angelo - voti riportati: diciotto;

- PEDRINI Ennio - voti riportati: diciotto;

- VIGLINO Maria Ida - voti riportati: diciotto;

- LUSTRISSY Ferruccio - voti riportati: diciassette;

- CHANU Giorgio - voti riportati: quindici;

- ALBANEY Giuseppe - voti riportati: uno.

Il Presidente CAVERI, in base all'esito della votazione, dichiara che risultano nominati quali membri della sopraddetta Commissione consiliare permanente, rispettivamente:

in rappresentanza dei gruppi consiliari di maggioranza, i Consiglieri:

- BONDAZ Giovanni

- MAPPELLI Angelo

- MILANESIO Bruno

- VIGLINO Maria Ida

in rappresentanza dei gruppi consiliari di minoranza, i Consiglieri:

- DOLCHI Giulio

- LUSTRISSY Ferruccio

- PEDRINI Ennio

Il Consiglio prende atto.

Caveri (U.V.) - Abbiamo terminato finalmente la votazione delle sette Commissioni. Ci sono le altre Commissioni, le vedremo dopo, penso.