Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3541 del 25 febbraio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 3541/VIII - DISEGNO DI LEGGE CONCERNENTE: "NORME SULLO STATO GIURIDICO E SUL TRATTAMENTO ECONOMICO DEL PERSONALE DELLA REGIONE. DISPOSIZIONI CONCERNENTI IL PERSONALE APPARTENENTE ALLE QUALIFICHE DIRIGENZIALI E VICE-DIRIGENZIALI. (Inizio discussione).

PRESIDENTE: Prima di dare la parola al Presidente della Giunta, mi corre l'obbligo di comunicare al Consiglio che, da parte delle Organizzazioni Sindacali, mi è pervenuta una richiesta che recita testualmente:

"L'Assemblea del personale regionale, riunita in data odierna, a fronte della dichiarata disponibilità ed unicità contrattuale per tutti i dipendenti regionali, respinge la proposta di legge, perché nel concreto disattende la predetta affermazione; chiede al Consiglio regionale di sospendere la discussione della legge e, nel contempo, invita il Presidente della Giunta regionale a riaprire la trattativa; proclama, per martedì 1° marzo 1988, una prima giornata di sciopero, riservandosi la revoca, nel caso siano realizzati gli obiettivi richiesti.

F.to: Le OO.SS."

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Noi abbiamo già sostenuto con chiarezza ed energia, nel corso della riunione di ieri, l'opportunità del rinvio di questo disegno di legge.

Dopo aver sentito quanto è stato letto dal Presidente del Consiglio, ci sembra che non si possa votare una proposta di legge che incontra l'ostilità...

ROLLANDIN (fuori microfono): Tu non stai parlando della mozione d'ordine...

MAFRICA (P.C.I.): Sto spiegando perché io chiedo il rinvio del disegno di legge....

(...INTERRUZIONE del Presidente ROLLANDIN...)

MAFRICA (P.C.I.): Il Presidente che mi può togliere la parola è solo quello del Consiglio!

PRESIDENTE: Consigliere Mafrica, prosegua nella sua dichiarazione, per mozione d'ordine.

MAFRICA (P.C.I.): A mio giudizio ed a giudizio del nostro Gruppo, non è possibile discutere oggi il disegno di legge proposto dalla Giunta, anche perché sono già le ore 12,51, ma non è questo il motivo sostanziale. La vera ragione è che si tratta di una proposta che non ha ottenuto l'assenso delle Organizzazioni Sindacali e del personale interessato. Discutere oggi questo disegno di legge potrebbe creare una frattura e delle tensioni dannose, prima che per il personale, per la popolazione della Valle d'Aosta, che ha bisogno di una Amministrazione regionale efficiente e funzionante.

Noi abbiamo verificato che, nel corso delle trattative, si sono fatti dei passi in avanti. Non entriamo nel merito, ma riteniamo che un rinvio di 15 giorni possa essere utile per predisporre un testo unico.

Può darsi che nel corso delle trattative si siano registrati momenti di difficoltà, o che si siano verificati dei ritardi o degli errori, ma l'Amministrazione regionale ed il Consiglio regionale hanno una responsabilità complessiva sul corretto funzionamento di questa istituzione, alla quale non possono sottrarsi. La divisione non serve, non serve la contrapposizione con il Consiglio regionale e, pertanto, noi proponiamo che questa proposta di legge sia rinviata.

PRESIDENTE: Signori Consiglieri, c'è una proposta di...

(...INTERRUZIONE del Presidente ROLLANDIN...)

PRESIDENTE: Mi consenta, ma essendo stata presentata una precisa richiesta di rinvio, prima di passare a qualsiasi altra discussione, si deve decidere se il Consiglio deve essere rinviato o meno, oppure se deve essere rinviato l'esame di questo disegno di legge.

Come da consuetudine, pertanto, devono parlare due Consiglieri, uno a favore e l'altro contro la proposta di rinvio.

(...INTERRUZIONE...)

PRESIDENTE: C'è una richiesta di rinvio del disegno di legge, che è preliminare rispetto alle discussioni che si possono fare in merito. Pertanto, invito il Consiglio a non stravolgere il nostro Regolamento! Torno a ricordare che, come abbiamo sempre fatto, devono parlare due Consiglieri, uno a favore e l'altro contro la proposta di rinvio.

(...INTERRUZIONE...)

PRESIDENTE: Signori Consiglieri, adesso c'è una proposta di rinvio e su di essa devono esprimersi due Consiglieri, uno a favore e l'altro contro, così come abbiamo sempre fatto.

Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.): Io sono d'accordo con la proposta di rinvio, perché ritengo essenziale giungere all'approvazione di un contratto unico per tutti i dipendenti regionali.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je n'ai pas compris le motion d'ordre de M. Mafrica.

Le problème a été marqué par deux moments substantiels. Il y a eu des interpellations, des motions, pour obliger les forces de la majorité à présenter un projet face aux requêtes des organisations des dirigeants; il y a eu cette requête et on a présenté un projet de loi dans ce sens. Parallèlement, les forces syndicales ont présenté leurs requêtes, qui ont été examinées. Il a été procédé, à plusieurs reprises, à la modification des propositions avancées et nous avons discuté le texte qui a été soumis à l'attention des conseillers et qui reprend, dans son ensemble, le problème du personnel de l'Administration régionale - donc ce n'est pas un texte qui prend en considération un problème après l'autre - avec une différence sur les moments du contrat.

Il y a certains problèmes qui n'ont pas encore pu être examinés jusqu'au bout et il n'est pas possible d'y remédier dans les quinze jours à venir; ainsi le renvoi de 15 jours n'ajoutera rien aux points prévus jusqu'à présent. Le fait de renvoyer est uniquement une question de principe. S'il y avait la moindre possibilité de modifier ce texte, je serais le premier, avec le forces de la majorité, à le renvoyer. En effet, ce texte a été renvoyé pendant longtemps et un texte unique a été prévu: tel est celui que nous présentons au Conseil.

Pour ces raisons et pour le fait que nous avons accepté entièrement les propositions - je serai là pour démontrer la véridicité de mes dires - la proposition de renvoi est, à mon avis, "instrumentale" et donc nous ne l'acceptons pas.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la proposta di rinvio, avanzata dal Consigliere Mafrica.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 31

Votanti: 31

Favorevoli: 12

Contrari: 19

Il Consiglio non approva

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola, per mozione d'ordine, il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io credo che questo argomento non possa essere liquidato in termini così semplicistici. Visto che gli stessi Capigruppo sono stati coinvolti nella vicenda, non sarebbe opportuno dare l'impressione di sottovalutare il delicato problema del rinnovo contrattuale.

Propongo, pertanto, che, prima della seduta consiliare pomeridiana, si svolga una riunione dei Capigruppo, anche per dare un ordine a questi lavori. Su questo argomento si potrebbero giocare tanti ruoli, come, ad esempio, quello di cavalcare una tigre piuttosto che un'altra; da parte mia, ritenendo che il Consiglio debba dare una risposta precisa e puntuale alle esigenze del personale, chiedo la convocazione della riunione dei Capigruppo, per le ore 15,45, per esaminare questo specifico argomento e, se non altro, per vedere come affrontare questa discussione nel corso del pomeriggio di oggi.

Grazie.

PRESIDENTE: Ci terrei a precisare che la disciplina dei lavori del Consiglio spetterebbe al Presidente del Consiglio.

Io avevo previsto, viceversa, una procedura molto più semplice, senza ricorrere a tante parole, e cioè che il Presidente della Giunta svolgesse la sua relazione sul disegno di legge, dopodiché...

(...INTERRUZIONE del Consigliere TORRIONE...)

PRESIDENTE: Consigliere Torrione, mi faccia finire di parlare, avrà poi il tempo di parlare come e quando vorrà!

Dopo l'intervento del Presidente del la Giunta si sospenderanno i lavori del Consiglio, che saranno ripresi alle ore 16,00, come era già previsto nella lettera di convocazione. Questa è la proposta della Presidenza del Consiglio, che è disponibile ad accettare anche altre indicazioni che il Consiglio ritiene di poter suggerire.

Se non ci sono osservazioni in merito, io darei la parola al Presidente della Giunta.

Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Lorsque nous avons demandé en septembre dernier aux forces syndicales de présenter une plateforme, nous étions avant tout conscients du fait que l'année '88 était une année particulière et nous sommes en train de nous en apercevoir. L'année '88 est une année d'élection et pour un critère pour le moins correct, nous avions décidé - après en avoir maintes reprises - de parvenir à un accord dans un certain délai ou bien de tout renvoyer à l'automne. Je voudrais à cette occasion souligner que le contrat précédent avait été approuvé après une année et demie. Nous sommes au début de l'année '88 et nous sommes ici pour soumettre à l'attention du Conseil un contrat comme on n'aura plus l'occasion de voir dans l'histoire de l'autonomie: jamais l'Administration régionale n'aura une nouvelle occasion de donner une somme d'argent aussi considérable au personnel. Je suis là pour démontrer qu'il n'existe aucun contrat de ce genre dans aucun niveau du secteur public. Ces choses doivent être dites; il faut faire des comparaisons!

Nous avons eu des problèmes avec les dirigeants qui, à un moment donné, ont présenté avec insistance une requête qui signifiait: "Ou bien vous décidez de présenter une plateforme ou bien nous décidons de demander que le problème soit résolu". Face à cette insistance, des pourparlers ont eu lieu avec les différentes forces syndicales en vue de l'organisation d'assemblées et, partant, de la formulation de requêtes. En janvier, des requêtes ont été présentées et aujourd'hui nous sommes le 25 février. Ces requêtes étaient avant tout axées sur les problèmes économiques, étant donné que l'on n'a pas le temps de discuter des autres problèmes qu'il est nécessaire d'examiner en vue du bon fonctionnement de l'Administration régionale, ce que tous les Conseillers ont souligné. Des deux choses l'une: ou bien l'on termine le contrat ici - je suis disposé à exécuter ce que vous voudrez - ou bien on éclaircira jusqu'au fond et si l'on veut discuter de certaines règles, on doit avoir la possibilité de le faire.

Faire des contrats pour dire tout simplement que l'on est bien faisant, pour dire "tout va très bien Madame la Marquise", je ne l'accepte pas; je me prends cette responsabilité et les forces de la majorité - et d'autres forces aussi je dois le souligner - malgré la période électorale ont apprécié le fait qu'il y ait une certaine attitude face à ce problème, non pas pour une question électorale. Je tiens à souligner que si les forces de la majorité avaient l'intention de faire le l'"électoralisme" elles diraient tout simplement que tout va bien. Il faut donc reconnaître que l'on a été correct jusqu'au bout, car si quelqu'un voulait se servir d'un moyen électoral il en aurait la possibilité: il suffirait de dire oui à tout ce que l'on demande. Néanmoins, lorsqu'il s'agira de reprendre le discours, je voudrais voir quiconque sera là pour en discuter, comment il pourra continuer une discussion sérieuse.

La chose est donc quelque peu différente de ce que certains veulent laisser croire, à propos de ce contrat. Tous auront pu avoir des comptes-rendus sur les données de ce contrat: c'est un contrat dont les pourparlers pour les dirigeants et les vice-dirigeants ont eu un certain résultat. La même chose est à rapporter au contrat unique: il faut faire une comparaison entre ce qui se passe pour les dirigeants et les vice-dirigeants et les autres niveaux du personnel. Et là, qu'a-t-on fait? On a pris les trois éléments fondamentaux du salaire: le salaire en soi, la prime de rendement (là, je voudrais être souple pour ne pas dire certaines choses aujourd'hui) et l'indemnité de bilinguisme.

Premier problème: l'indemnité de bilinguisme n'était pas une chose acquise. Il s'est agi d'un choix pris avec les forces syndicales en vue d'un certain accord dans le secteur public. Vous avez vu ce que cela signifie: je crois que le montant total de cet octroi, à savoir 16 milliards et plus (je ne crois pas que quelqu'un n'ait pas trouvé le temps de faire les calculs) ne se reverra jamais plus dans l'histoire de la Vallée d'Aoste.

Autre problème: la prime de rendement. On avait proposé de donner un certain pourcentage pour l'année 88 et de rediscuter pour les années suivantes. On nous a fait remarquer que pour les dirigeants on avait agi autrement, c'est-à-dire sur la base de la prime octroyée par l'Etat; nous avons accepté cette proposition. Je vous prie de lire l'amendement à l'article 8; ensuite je voudrais poser quelques questions aux différents conseillers. L'article 8 stipule: "In attesa dell'emanazione di apposite disposizioni regionali al personale è attribuito il compenso incentivante, (attention "incentivante") a decorrere dal 1° gennaio 1988, con gli stessi criteri, modalità e misure previsti per il personale statale". C'est une affirmation qui dit que pour les employés, le même pourcentage que celui du personnel de l'Etat sera attribué: cela signifie 100 pour cent.

Mais aujourd'hui, nous n'avons pas encore eu le temps de discuter la réglementation de certains niveaux, la réglementation interne, tous les problèmes inhérents à certaines places et parallèlement on a exprimé notre intention de discuter. On est en février, vous permettez que la discussion se poursuive avec quelque chose en contrepartie! Si la question peut être réglée demain, demain nous pouvons avoir l'argent. Je voudrais vraiment voir qui peut mettre en doute une attitude de ce genre!

"La misura del compenso incentivante è pari all'80% di quella stabilita per il personale statale quale risulta dalla tabella allegata al D.P.C.M. 13 aprile 1984". On donne aujourd'hui 80% en disant: "Monsieur, nous pouvons discuter"; donc lorsqu'on me demande de poursuivre les pourparlers, je ne peux que répondre qu'ils se poursuivent déjà. Personne ne peut exclure que d'ici deux mois, même avant peut-être, il puisse y avoir un accord sur les modalités. Ainsi, l'article 8 serait-il réglé!

Je me demande vraiment si l'Administration régionale peut encore dire ce qu'elle juge nécessaire face à certains problèmes. Je ne comprends vraiment pas l'attitude que certaines personne ont eue. Si elle veulent encore nous convaincre d'une différence: "Mais aux autres, vous avez donné le tout", nous répondons "C'est vrai, mais le discours est différent! Pour eux l'ensemble des problèmes ont été réglés, alors qu'ici ce n'est pas le cas!".

Il n'est pas difficile de comprendre cette attitude différente. Je veux souligner pour les conseillers que cette deuxième version de l'article 8 a été modifiée, car on parlait de 80% du pourcentage de l'Etat, un point c'est tout. Aujourd'hui nous disons que nous allons reconnaître cette possibilité de donner e 100% lorsque les différentes dispositions internes seront réglées, dispositions indispensables si l'on veut gérer l'Administration régionale, sinon c'est fini.

Je voudrais donc savoir avec quelles possibilités nous allons dire non, car nous voulons encore en discuter d'ici quinze jours, d'ici un mois. Ce problème ne présente plus de difficultés de ce point de vue là.

Certes, il y a encore des problèmes à régler car les dispositions ne peuvent être réglées en quinze jours, je le reconnais; ce n'est pas aussi simple, sinon cela aurait déjà été fait.

A ce propos je voudrais rappeler que nous avons accepté de donner un pourcentage d'"incentivazione" - je vous prierais de réfléchir sur ce terme - en 1985 et il était question d'étudier des critères pour '86 et '87. Malheureusement, pour diverses raisons les critères ne sont pas venus et aujourd'hui nous donnons l'argent pour '86 et '87. Personne n'a dit cela!

Je crois donc avoir donné aux conseillers la possibilité d'évaluer ce que nous sommes en train de discuter. Il n'y a personne qui veut des ruptures au sein de la gestion du personnel. Loin de nous, cette idée! Nous l'avons déclaré et toutes les forces politiques étaient d'accord sur ce point. A présent, on ne saurait que prévoir de retard sur ce point, pour l'unique raison que les problèmes n'ont pas encore été réglés et que l'on sait qu'ils ne sont pas si simples à régler.

J'ai parlé simplement, mais d'une manière incisive du point de vue du contenu. Ainsi, prierai-je les conseillers de faire attention à ce que nous avons dit, à toutes le règles que nous avons décidées. C'est une question économique qui, en principe, a été réglée; pour le restant nous avons indiqué l'ensemble des revenus qui sont prévus pour les autres salaires et je crois que chacun de nous peut avoir une idée de ce que sera le montant du salaire en '88 par rapport à '87.

Quelqu'un a voulu faire remarquer la différence avec les dirigeants. Attention! Une formule avait été insérée dans le contrat précédent qui stipulait qu'une augmentation pouvait être prévue face aux modifications du salaire de l'Etat, modifications que nous n'avons pas acceptées sauf - et c'est là la différence - que l'on a pris une partie du salaire - l'"incentivazione" - qui sera donné à partir du mois de mai 86, ce qui est justifié par le fait que nous n'avions pas accepté le salaire dans son ensemble mais uniquement une partie par rapport à la requête que les dirigeants avaient avancée.

Nous avons réfléchi sur l'ensemble de l'Administration régionale, sur la possibilité de maintenir les contacts avec les forces syndicales et je répète que je suis prêt, demain s'il le faut, à continuer le contrat pour que les différents problèmes soient réglés le plus vite possible.

PRESIDENTE: Signori Consiglieri, i lavori sono sospesi e riprenderanno alle ore 16,00.

La seduta è tolta

La seduta termina alle ore 13,15