Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3512 del 24 febbraio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 3512/VIII - PROCEDURE DI AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI PER INIZIATIVE CONCERNENTI LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA CITTÀ DI AOSTA. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto, presentata dal Consigliere Aloisi.

INTERPELLANZA

AVUTA NOTIZIA, dal quotidiano "La Stampa" di Torino, della rovinosa caduta del pino natalizio allestito in Piazza E. Chanoux, albero che si è schiantato al suolo con il rischio di provocare gravi lesioni ai passanti, essendo stato ancorato malamente dai responsabili dell'arredo urbano natalizio, con uno spreco di ben 5 milioni di lire perché trattavasi di un pino "ecologico", che conservava cioè, nel basamento le sue stesse radici;

PROMOSSA INOLTRE un'indagine per conoscere i meccanismi organizzativi del Natale aostano edizione 1987, anche a seguito della pubblicazione sulla stampa locale di una lettera di protesta firmata da ben 16 cittadini indignati per lo sperpero del pubblico denaro;

APPURATO CHE, la Giunta regionale su proposta dell'Assessorato regionale al Turismo ha stanziato un contributo di lire 140 milioni per il Natale aostano '87;

E CHE, predetto contributo per il quale è previsto il parere del dirigente dell'Assessorato che è anche Commissario dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Aosta, si è assommato ad un contributo inferiore ammontante a lire 50 milioni circa, del pari erogato dalla Giunta comunale di Aosta su proposta dei competenti Assessori al Commercio ed al Turismo;

CHE, l'incarico di progettare e definire l'arredo natalizio '87 per la città capoluogo è stato conferito allo "STUDIO PROGETTOUNO" - progettazioni di interni e di design, con sede legale in via Losanna, 17 ad Aosta;

E CHE, a coordinare i predetti lavori per conto dello "STUDIO PROGETTOUNO" di cui fa parte, è stato il geom. Massimo Nardo, dipendente regionale in aspettativa, già segretario particolare dell'ex Assessore regionale Giuseppe BORBEY, fino alla data di rinvio a giudizio per delitti contro la Pubblica Amministrazione di questo ultimo, ed attualmente Segretario regionale organizzativo della Democrazia Cristiana;

E CHE, il Comitato Promotore per il Natale aostano ha visto dunque riuniti diversi esponenti D.C. dall'Assessore regionale al Turismo, agli Assessori comunali al Commercio e al Turismo, con il Coordinamento del Commissario dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Aosta che fungeva da "stazione appaltante" dei lavori di abbellimento con la conseguenza che l'incarico è stato affidato fiduciariamente e senza la benché minima licitazione ad un amico degli amici che guardacaso è uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana regionale, mentre sono stati ignorati tutti gli altri professionisti operanti nel settore, molti dei quali attualmente disoccupati, ed amareggiati per un simile andazzo;

CHE nel corso della ricognizione conoscitiva è stato appurato un altro fatto non meno sconcertante risalente all'estate aostana 1987, fatto secondo il quale l'allestimento del palco per le manifestazioni dell'estate cittadina è stato egualmente affidato allo stesso "Studio Progettouno" con un costo finale che supera i 200 milioni di lire circa, anche in questa occasione senza la benché minima licitazione privata, od un qualche appalto, completamente ignorati dal Commissario, malgrado la legge imponga ben altri criteri di assegnazione che non quelli meramente affidati alla simpatia politica ed al favoritismo più sfacciato;

E CHE le fattispecie sopra rammostrate cioè due successivi incarichi dell'ordine di centinaia di milioni affidati allo "Studio Progettouno" del quale fa parte un dipendente regionale in aspettativa che pur non percependo lo stipendio rimane pur sempre dipendente della pubblica Amministrazione e pertanto non può essere da quest'ultima in nessun modo stipendiato, nemmeno mascherando gli emolumenti sotto forma di incarichi professionali allo "studio" di cui fa parte;

E CHE, infine, il dirigente dell'Assessorato ricoprendo anche la carica di Commissario dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Aosta, trovasi nella conflittuale situazione di controllore amministrativo, e di controllato che non può ignorare la successione degli atti amministrativi a lui sottoposti per competenza e più precisamente la bozza della delibera di Giunta volta ad erogare un contributo di lire 140 milioni all'Ente da lui amministrato, e la successiva spesa - nel la veste di Commissario - del contributo puntualmente introitato;

Tutto ciò premesso, 11 sottoscritto Consigliere regionale del MSI-DN

INTERPELLA

l'Assessore regionale al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali per sapere se intende continuare con simili metodi discutibili e palesemente illegittimi per definire le linee della promozione turistica nella città capoluogo della Regione, consentendo all'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Aosta di conferire incarichi del tutto illegali.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.): Illustrare questa interpellanza significa fare una impietosa fotografia sugli intrallazzi vari che vengono perpetrati, di volta in volta, in violazione di leggi e regolamenti, per aiutare compagni di partito e, soprattutto, per aiutare gli amici degli amici.

Il beneficiario di questa storia che è oggetto della mia interpellanza è l'ex segretario particolare dell'ex Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Borbey, il geom. Massimo Nardo, segretario organizzativo della Democrazia Cristiana e, attualmente, dipendente regionale in aspettativa. Questa mattina, però, ho scoperto che da alcuni giorni si è dimesso del tutto e non è più in aspettativa, ma al momento dei fatti che citerò era dipendente regionale presso l'Assessorato ai Lavori Pubblici, in aspettativa.

Vengono poi, in ordine sparso, le comparse più o meno importanti, come l'Assessore al Turismo, Lanièce, il direttore dell'Ufficio regionale del Turismo, dr. Boglione, che è anche Commissario, ma - badate bene - scaduto dal mese di ottobre, dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Aosta.

Il testo dell'interpellanza è già molto chiaro, ma per illustrarla mi servirò, come al solito, di una rigorosa documentazione.

All'improvviso, e per l'esattezza il 29 maggio 1978, ci si accorge - ho qui la deliberazione che, naturalmente, è a disposizione di chiunque - che per le manifestazioni estive di Aosta manca addirittura il palco. E qui avviene appunto la prima evidente illegalità: con la deliberazione n. 4.679, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Lanièce, affida alle ditte M.S.P. e alla GEAM s.r.l. di Torino l'incarico di predisporre il palco "in considerazione dei tempi particolarmente ristretti di cui si dispone".

Così, con una parvenza di urgenza, del tutto ingiustificata, si evitano appalti, licitazioni private, violando tutte le leggi in materia e sperperando una somma che si aggira intorno ai 400 milioni.

Ma la "perla" della deliberazione citata è l'ultimo capoverso delle premesse che recita testualmente: "Le strutture che integreranno l'arredo della piazza verranno affidate a ditte locali". Tra queste ditte locali vi è, naturalmente, lo "STUDIO PROGETTOUNO", nel quale operano tre professionisti, uno dei quali, guarda caso, è l'amico degli amici, l'amico di partito dell'Assessore al Turismo, e cioè il geom. Massimo Nardo.

'Ma c'è di più: con la deliberazione n. 2.046 del 13 maggio 1987, sempre su proposta dell'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, viene affidato allo "STUDIO PROGETTOUNO" di Aosta l'incarico per la progettazione di un palco coperto e dell'arredo di un'area verde situata all'interno del teatro romano di Aosta, con una spesa totale di 12 milioni.

Basterebbe questa deliberazione per dimostrare che l'urgenza invocata nel maggio del 1987 con la deliberazione n. 4.679 era pura fantasia, perché l'esigenza del palco era già avvertita nel mese di marzo, per cui ci sarebbe stato tutto il tempo per esperire le varie gare d'appalto. Nel marzo, quindi, già si sapeva che si sarebbe dovuto spostare il palco e che si poneva l'esigenza dell'acquisto del palco da erigere sulla piazza, mentre nel mese di maggio viene deliberato l'incarico per ragioni di urgenza.

Ma, "dulcis in fundo", arriviamo al Natale aostano del 1987, nel corso del quale si spendono quasi 200 milioni, 140 dei quali finanziati dalla Regione, per le manifestazioni natalizie, affidate anch'esse - guardate un po' - allo "STUDIO PROGETTOUNO".

Questa volta, però, l'incarico non viene affidato dall'Assessorato al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, ma dall'Azienda Autonoma di Soggiorno di Aosta e cioè da quello stesso Commissario, dr. Boglione, scaduto nel mese di ottobre, che è anche Dirigente dell'Assessorato regionale al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali e che, in tale veste, ha quindi visionato la bozza della deliberazione n. 9.831 del 13 novembre 1987, con la quale vengono erogati i 140 milioni.

La prima domanda che ci poniamo è la seguente: come mai l'Azienda di Soggiorno non ha provveduto ad esperire la benché minima licitazione? Un ente pubblico, qual è l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, avrebbe dovuto procedere ad una normale licitazione e non assegnare, senza alcuna trattativa, ad un privato, amico degli amici, questo appalto. Perché si vogliono favorire in modo così spudorato gli amici degli amici?

Noi riteniamo che tutto ciò sia illegittimo, anche se è stato congegnato in modo abbastanza furbesco. L'illegalità di questa operazione consiste nel fatto che vengono erogati, direttamente ed indirettamente, dei finanziamenti ad un dipendente regionale che, pur essendo in aspettativa - all'epoca, infatti, era in aspettativa - figura pur sempre come dipendente di ruolo dell'Assessorato ai Lavori Pubblici e come tale - e ci tengo ad avere in merito risposte esaurienti da parte dell'Assessore - non può percepire, sotto nessuna forma e tanto meno incarichi diretti ed indiretti, alcun emolumento finanziario.

L'Assessore Lanièce, infatti, dovrebbe sapere abbastanza bene che le consulenze, per Statuto speciale, sono affidate esclusivamente a personale ed a professionisti esterni all'Amministrazione regionale.

Credo di aver spiegato a sufficienza il senso di questa interpellanza, nella quale ho cercato di citare e mettere in evidenza le irregolarità che sono state espletate dall'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali e dal Commissario dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Aosta, per cui rimango in attesa di conoscere le motivazioni per le quali sono state compiute queste irregolarità.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, Lanièce; ne ha facoltà.

LANIECE (D.C.): Poiché il 26 ed il 27 giugno si stanno avvicinando, ecco che si cominciano ad adoperare parole grosse come: "intrallazzi", "spudorati"... La circostanza, comunque, ci lascia del tutto tranquilli, perché riteniamo di aver operato in modo corretto e nella legalità.

Poiché il Consigliere Aloisi ha illustrato anche alcuni punti che non sono presenti nell'interpellanza, io cercherò di rispondere, punto per punto, a quanto è presente nel testo scritto dell'interpellanza.

Cominciamo dal primo punto delle premesse dell'interpellanza ("Avuta notizia, dal quotidiano La Stampa di Torino, della rovinosa caduta del pino natalizio allestito in Piazza E. Chanoux..."): quell'albero è stato sistemato nel contenitore direttamente dalla ditta M.S.P. di Torino, che si è basata sui calcoli e sullo schema elaborato dell'ing. Digravio di Milano. La ditta stessa, quindi, per installare quell'albero, che era stato commissionato con le radici, aveva fatto predisporre un progetto da un ingegnere di Milano.

Dopo la caduta dell'albero, il Commissario dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Aosta chiedeva alla ditta N.S.P. una revisione del prezzo della pianta, in quanto la stessa era stata acquistata per le sue caratteristiche di trapiantabilità. La ditta, nel corso di un incontro, si è dichiarata disponibile alla sostituzione o ad una conseguente riduzione del prezzo.

Rispondo, ora, al secondo punto delle premesse dell'interpellanza ("Promossa inoltre un'indagine per conoscere i meccanismi organizzativi del Natale aostano edizione 1987..."). I meccanismi e le finalità del Comitato per il Natale aostano sono molto ben spiegati nella relazione distribuita alla stampa, in occasione della conferenza indetta dal Comitato il 18 dicembre scorso, della quale posso anche dare lettura di alcuni passi:

"È emersa in questi ultimi anni e si è imposta in misura via via crescente l'esigenza di una partecipazione visibile del territorio urbano all'atmosfera gioiosa del periodo natalizio. Anche ad Aosta sono stati notati in più occasione, sia da parte dei privati sia da parte di enti pubblici, interventi di vario genere. Azienda di Soggiorno, assessorati regionali e comunali ed associazioni di operatori commerciali hanno dato vita, con alterne fortune, a manifestazioni espositive e culturali, nonché ad iniziative di addobbo urbano, che, tuttavia, presentavano, di solito, il difetto di essere scoordinate tra loro e di tendere a privilegiare in modo quasi esclusivo alcune aree del centro storico ed in particolare l'asse viario trasversale est-ovest.

Quest'anno, allo scopo di ovviare a tali inconvenienti ed anche in considerazione della positiva esperienza ottenuta nel corso della illuminazione dell'estate aostana, l'Azienda di Soggiorno, l'Amministrazione regionale, il Comune, l'Associazione dei commercianti e gli albergatori di Aosta hanno deciso di costituirsi in Comitato operativo, allo scopo di coordinare e omogeneizzare tutte le varie proposte ed iniziative previste per il Natale aostano 1987".

Questo Comitato, del quale facevano parte anche il sottoscritto e gli Assessori Faval e Lanivi, è stato convocato per preparare un programma che è stato intitolato "Aoste: Noël 1987":

"Dicembre '87 - Tour Fromage: mostra di Lucio Bulgarelli.

Dicembre '87 - Torre del Lebbroso: mostra di Mirella Bentivoglio.

8-31 Dicembre '87 - Chiostro della Chiesa di S. Orso: Santi della Valle d'Aosta e sculture lignee.

15 dicembre - Teatro Giacosa: rappresentazione lirica "Lucia di Lammermoor".

17 dicembre - Teatro Giacosa: concerto dei "Matia Bazar".

18 dicembre - Collegiata di S. Orso: concerto di Natale con il coro "Feocatalà".

19 dicembre - Saint Bénin: mostra del pittore I. Mus.

19 dicembre - Coro polifonico di Ivrea: canti nazionali lungo le vie del centro storico di Aosta.

19 dicembre-24 dicembre - Chiesa di S. Lorenzo: concorso fotografico sulla flora, sulla fauna e sull'ambiente naturale della Valle d'Aosta.

22 dicembre - Teatro Giacosa: rappresentazione lirica del "Rigoletto".

22 dicembre - Piazza Chanoux, ore 16, a cura della Cooperativa Antica Zecca: vendita di beneficenza del contenuto dei sacchetti offerti gratuitamente dai commercianti di Aosta.

22-27 dicembre - Piazza Chanoux: Veillà di Tzalende.

27 dicembre - Piazza Chanoux: Natale cantando. Canzoni e coreografie presentate da Gioventù Nuova.

2 gennaio - Collegiata di S. Orso: Concert du Nouvel An".

Questo è il calendario che è stato predisposto, con la collaborazione di tutti i membri del Comitato, per il Natale del 1987.

Si è certamente preso atto della protesta avanzata da parte di 16 cittadini, ma va anche detto che, a fronte del disaccordo di queste 16 persone, la cui opinione è, beninteso, rispettabilissima, vi è stato un generale apprezzamento, che ha trovato riscontro anche sulla stampa locale, per la qualità delle luminarie e delle iniziative realizzate in occasione dell'ultimo Natale. C'è anche una lettera della Cooperativa Antica Zecca che, nel rivolgersi appunto all'Azienda di Soggiorno ed a tutti i membri del Comitato, dice:

"I soci della Cooperativa Antica Zecca esprimono alle SS.VV. ill.me ed a tutti i membri dell'associazione i più sentiti ringraziamenti per la sensibilità dimostrata in occasione della vendita, a scopo di beneficenza, del 22 dicembre scorso.

La somma realizzata è stata pari a 2 milioni e 4 mila lire e sarà destinata alla realizzazione di una comunità terapeutica per persone con disagio psichico".

Sul terzo punto delle premesse dell'interpellanza ("Appurato che la Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale al Turismo ha stanziato un contributo di lire 140 milioni per il Natale aostano '87") non c'è nulla da dire, perché c'è una deliberazione e la citazione corrisponde al vero.

Sul quarto punto ("e che predetto contributo per il quale è previsto il parere del dirigente dell'Assessorato che è anche Commissario dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Aosta, si è assommato ad un contributo inferiore ammontante a lire 50 milioni circa, del pari erogato dalla Giunta comunale di Aosta su proposta dei competenti Assessori al Commercio ed al Turismo;") occorre precisare che il contributo del Comune di Aosta non è stato di 50 milioni, ma di soli 20 milioni, finalizzato al pagamento delle fatture e al relativo consumo di energia necessaria a tutte le illuminazioni natalizie delle vie e della piazza Chanoux, e alla formazione del monte-premi per il tradizionale concorso delle vetrine. Si tratta, quindi, di circa 10 milioni per l'illuminazione e di altrettanti per il monte-premi del concorso delle vetrine.

Per quanto attiene al quinto punto delle premesse ("che l'incarico di progettare e definire l'arredo natalizio '87 per la città capoluogo è stato conferito allo "STUDIO PROGETTOUNO" - progettazioni di interni e di design, con sede legale in via Losanna, 17 ad Aosta;") occorre precisare che l'incarico è stato affidato allo "STUDIO PROGETTOUNO" da parte di tutto il Comitato, dopo aver esaminato altre proposte presentate dalla MAROS, dall'Istituto d'Arte, dall'ASCOT e, naturalmente, dallo STUDIO PROGETTOUNO, al quale, appunto, è stato affidato il progetto, in considerazione della proposta complessiva da quest'ultimo presentata.

Veniamo ora al sesto punto delle premesse ("e che a coordinare i predetti lavori per conto dello STUDIO PROGETTOUNO" di cui fa parte, è stato il geom. Massimo Nardo, dipendente regionale in aspettativa, già segretario particolare dell'ex Assessore regionale Giuseppe Borbey, fino alla data..."): il fatto che il geom. Nardo risulti tra i soci dello STUDIO PROGETTOUNO non è, comunque, motivo di illegittimità, perché nel momento in cui l'incarico viene conferito ad uno studio, non è detto che tutti i membri dello studio debbano necessariamente partecipare collettivamente ad ogni progetto elaborato da quello studio. A mio parere, quindi, non c'è alcun elemento di illegittimità.

Stando a quanto detto nel sesto punto delle premesse dell'interpellanza ("e che il Comitato Promotore per il Natale aostano ha visto dunque riuniti diversi esponenti D.C...") può sembrare che tutto fosse in mano alla D.C. ed agli amici degli amici. È opportuno precisare che il Comitato per il Natale 1987 era composto da dieci persone: il Commissario dell'Azienda di Soggiorno; il rappresentante dei commercianti, signor Visioli; il rappresentante degli albergatori, signor Sozzi; tre Assessori regionali, e precisamente il sottoscritto, Faval e Lanivi; quattro Assessori comunali, e cioè i signori Dominidiato, Pallu, Grimod e Perrin. Come ben si vede, su sette Assessori solo tre erano della Democrazia Cristiana e, quindi, non si può dire che si trattava di faccende combinate tra democristiani, perché noi eravamo solo tre su dieci. Si tratta, pertanto, di illazioni che lasciano il tempo che trovano.

Per quanto concerne l'esecuzione dei lavori, occorre precisare che gli stessi sono stati debitamente appaltati, com'è dimostrato dalla documentazione in possesso dell'Azienda di Soggiorno. L'incarico è stato conferito alla ditta M.S.P. di Torino, in quanto, non solo i suoi prezzi erano inferiori a quelli proposti dalle ditte concorrenti, ARCHITEMPO e GRUPPO BODINO, ma i costi relativi ad alcune forniture della M.S.P. sono poi risultati, a consuntivo, inferiori a quelli proposti. Lo stesso dicasi anche per la fornitura degli addobbi (alberi e stelle luminarie) collocati lungo le vie cittadine: le stelle, ad esempio, avevano un prezzo di listino di 130.000 lire più IVA, che è stato poi concordato in 113.000 più IVA; lo stesso dicasi per gli addobbi di piazza Chanoux e per l'albero di Natale, il cui prezzo previsto era di 125 milioni di lire, che è stato poi concordato in 98 milioni e 200 mila lire, IVA compresa.

In merito a quanto detto nel settimo punto delle premesse dell'interpellanza ("che nel corso della ricognizione conoscitiva è stato appurato un altro fatto non meno sconcertante risalente all'estate aostana 1987..."), occorre precisare che il palco è stato acquistato dall'Azienda di Soggiorno e riutilizzato per la manifestazione ed è costato esattamente 28 milioni e 44 mila lire, più IVA, commissionato direttamente dall'Azienda di Soggiorno, così come è stato fatto per le fioriere. Siamo, dunque, sull'ordine del 14 per cento della spesa che risulterebbe dagli accertamenti dell'interpellante. Posso leggere testualmente una lettera che ho qui con me e che, in merito, recita testualmente:

"Fornitura appalti - Spett. Ditta GEA. Facendo seguito agli intercorsi colloqui telefonici si invia la presente con la quale vi si chiede la fornitura di due palchi, Mod. VGN-Tele, di dimensioni 6 x 4 x 0,60 di altezza, con fascia perimetrale di tamponamento, forniti in opera, con scale e piedini regolabili, ... al prezzo di Lit. 14.000.000 cadauno (cifra che, moltiplicata per 2, ci dà 28 milioni e 44 mila lire).

Il materiale sopra descritto deve essere fornito...".

Anche alla fornitura delle fioriere ha provveduto direttamente l'Azienda di Soggiorno e, quindi, lo STUDIO PROGETTOUNO non c'entra assolutamente per niente.

La scelta del palco è stata determinata dal fatto che lo stesso rispondeva alle caratteristiche tecniche ritenute più consone all'utilizzo, da parte dell'E.N.P.I.: sicurezza, facilità di smontaggio e montaggio, minimo ingombro e stabilità.

Per quanto riguarda le fioriere, occorre precisare che le stesse sono state scelte in quanto uguali a quelle situate in vari punti della città da parte del Comune.

L'Estate aostana è costata all'Azienda di Soggiorno, complessivamente, 155.497.680 lire, delle quali 104.668.000 lire per compensi agli artisti, stampa manifesti, ecc., cifra questa certamente non superiore a quella spesa da altre città italiane la cui attività turistica è di certo molto inferiore a quella aostana.

Ho qui con me l'elenco di tutte le manifestazioni che sono state organizzate - ma non so se sia il caso di darne lettura - accompagnate dal prezzo dei vari gruppi che hanno partecipato alle manifestazioni.

Emerge chiaramente, quindi, che lo STUDIO PROGETTOUNO non c'entra assolutamente per niente nell'organizzazione delle manifestazioni.

Nell'ottavo punto delle premesse del l'interpellanza si dice: "e che le fattispecie sopra rammostrate e cioè due successivi incarichi dell'ordine di centinaia di milioni affidati allo Studio Progettouno...". Occorre puntualizzare, in merito, che lo Studio citato ha ricevuto come compenso 6 milioni più IVA per l'estate e 10 milioni più IVA per il Natale 1987, per un totale di 16 milioni. Non si tratta certamente delle centinaia di milioni alle quali si allude, in quanto tutte le forniture, per le manifestazioni dell'estate e per il Natale 1987, sono state commissionate sempre direttamente dall'Azienda di Soggiorno e le stesse erano di costo inferiore a quello normalmente praticato da altre ditte.

Nel merito dell'ultimo punto delle premesse dell'interpellanza ("e che, infine, il dirigente dell'Assessorato ricoprendo anche la carica di Commissario dell'Azienda Autonoma di soggiorno e Turismo di Aosta..."), in cui si allude ad una situazione conflittuale, occorre precisare che il controllo sugli atti dell'Azienda di Soggiorno è compiuto, per quanto concerne i programmi di attività ed il bilancio dell'Azienda, dalla CO.RE.CO., previo parere dell'Assessorato del Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, formulato dall'Assessore (e non dal dirigente!) ed è anche corredato da un visto di legittimità rilasciato dall'Assessore regionale al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, riguardo alle delibere di concessione di contributi regionali alle aziende, che sono adottate dalla Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente. Sulla relativa proposta il dirigente dell'Assessorato si limita a formulare un parere di legittimità e non di merito.

Non si ritiene, quindi, che esistano motivi di formale incompatibilità tra la carica di Commissario dell'Azienda di Soggiorno e quella di Dirigente dell'Ufficio regionale del turismo. Si possono ovviamente eccepire considerazioni di opportunità, si ritiene, tuttavia, che la particolare situazione dell'Azienda di Soggiorno di Aosta abbia giustificato e giustifichi tuttora le scelte che sono state effettuate al fine di realizzare, in questa fase a carattere transitorio, la gestione puramente tecnica dell'Azienda stessa.

In merito alla conclusione dell'interpellanza, proprio sulla base di quanto sopra illustrato e documentato, ritengo di non dover modificare l'attuale impostazione, in quanto essa è sicuramente legittima, legale e trasparente. Si cercherà, nel limite del possibile, di migliorare sempre di più l'immagine turistica e ospitale della città.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.): Mi sento molto imbarazzato a rispondere all'Assessore, perché, da una parte, mi rendo conto della notevole fatica, sua e dei suoi collaboratori, per stilare il testo della risposta, però, dall'altra, non posso neanche accettare che si venga qui a prendere in giro dapprima il Consigliere Aloisi e poi il Consiglio regionale. Caro Assessore, sia ben chiaro che qui non si deve prendere nessuno per i fondelli!

Io sono stato molto preciso nel formulare le mie accuse ed ho detto chiaramente che sono stati assegnati dei lavori a dei dipendenti regionali in aspettativa, in violazione delle leggi e dello Statuto regionale. Questo è il nocciolo del contendere! E, guarda caso, a chi sono stati assegnati questi lavori? All'ex segretario dell'ex Assessore democristiano, guarda caso, ad un dirigente regionale democristiano! Questa è la questione.

Mi rendo conto che l'Assessore Lanièce ha faticato a mettere insieme tutto un elenco di iniziative, anche se non ha citato, per esempio, i 12 milioni del palco dell'anfiteatro romano. In ogni caso, il nocciolo della questione riguarda l'illegalità e l'illegittimità dei lavori concessi ad un dipendente regionale. Questo è il discorso.

LANIECE (fuori microfono): Ma io ho risposto a tutto quello che è scritto nel testo dell'interpellanza.

ALOISI (M.S.I.): Ma io ho presentato l'interpellanza per sapere se si intende continuare ancora ad operare con simili metodi, così discutibili e palesemente illegittimi, per definire la linea della promozione turistica. È troppo facile e troppo bello assegnare gli appalti agli amici degli amici. È questo che io contesto ed è questo il nocciolo della questione.

L'avevo immaginato che l'Assessore si sarebbe presentato in Consiglio con una relazione scritta per dire cose che nulla hanno a che vedere con il vero nocciolo della questione. È un metodo che cerca di passare inosservato e, soprattutto, indisturbato in mezzo a tutta questa vicenda, mentre qui, caro Assessore, ci sono delle grosse illegalità. Io sono convinto che la Giunta, nel momento in cui ha deliberato di assegnare quei lavori, non sapeva che dietro lo STUDIO PROGETTOUNO si nascondeva e c'era l'ex segretario dell'ex Assessore, che, tra l'altro, era un dipendente regionale. E proprio questa ultima circostanza costituisce il nocciolo del contendere.

Mi ritengo, pertanto, completamente insoddisfatto delle risposte, anche perché credo che in questo caso si vogliano prendere in giro dei Consiglieri regionali che pongono il dito su delle questioni di rilevante illegalità. Per questa ragione, mi riservo di proseguire l'esame dell'argomento, rivolgendomi a chi di dovere. Se esistono degli elementi che facciano supporre qualche violazione di legge o l'esistenza di una palese illegittimità, io proseguirò lungo la strada che ho già intrapreso, proprio perché non posso accettare del le risposte di questo genere.

È troppo facile comportarsi in questo modo. Io sono responsabile di quello che dico. Le delibere ci sono tutte e lo STUDIO PROGETTOUNO è scritto qui e non l'ho scritto io ed è detto testualmente:

"...delibera di approvare l'affidamento allo STUDIO PROGETTOUNO di Aosta dell'incarico di progettazione...".

Sta di fatto che della società STUDIO PROGETTOUNO è socio Massimo Nardi, dipendente regionale in aspettativa e ciò comporta l'esistenza di illegalità e di violazioni di legge. Questo è il nocciolo del contendere e, pertanto, mi riservo di valutare ed approfondire con maggior rigore tutto questo argomento, in altra sede.

PRESIDENTE: Poiché non è ancora giunto l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Voyat, penso che possiamo proseguire con la trattazione dell'oggetto iscritto al punto n. 27 dell'ordine del giorno.