Oggetto del Consiglio n. 3427 del 27 gennaio 1988 - Resoconto
OGGETTO N. 3427/VIII - SITUAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DELL'UNITÀ SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Sandri:
INTERPELLANZA
VENUTO A CONOSCENZA che il responsabile dell'Ufficio Economato dell'U.S.L. della Valle d'Aosta, si è dimesso dal servizio;
APPRESO che il Comitato di Gestione ha affidato l'incarico ad un impiegato senza un avviso interno, nè l'iscrizione dell'argomento all'ordine del giorno del Comitato stesso;
CONSTATATO che i servizi U.S.L. n. 1, 2, 3, sono privi di responsabili e che la cosiddetta "prorogatio" dura dal 1983;
RITENUTO OPPORTUNO verificare se la condanna del Dr. Morelli per falso sia passata in giudicato;
il sottoscritto Consigliere regionale
INTERPELLA
l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per conoscere:
- i motivi della procedura adottata per la sostituzione del responsabile dell'Ufficio Economato e i motivi che hanno suggerito la designazione del nuovo responsabile senza alcun avviso interno o pubblico di concorso;
- in che modo intenda ovviare alla vacanza di poteri dell'Ufficio di direzione e alla situazione di precarietà che interessa il Dr. Morelli;
- in che modo intenda applicare la deliberazione della Giunta regionale n. 7839 del 18 settembre 1987;
- come intenda rendere realmente efficienti le Unità Operative che costituiscono i servizi 1, 2, 3 dell'U.S.L. e la cui disorganizzazione è concausa importante dell'irregolarità nella dirigenza dei Servizi stessi.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Sandri, ne ha facoltà.
SANDRI - (N.S.): Questa situazione dell'U.S.L. è una situazione quasi ridicola, per la durata che sta avendo e per la situazione ingarbugliata in cui l'Amministrazione regionale si è infognata.
Vorrei ricordare, ad illustrazione dell'interpellanza, che nei giorni scorsi si è dimesso dal servizio l'ex responsabile del servizio economato. Per quanto mi è stato possibile capire, questo incarico è stato dato ad un'altra persona, senza concorso nè avviso interno, ma con una designazione che parrebbe perfino essere avvenuta "fuori sacco", cioè messa all'ordine del giorno del Comitato di gestione dell'U.S.L. alla chetichella, in via d'urgenza.
Questo è un episodio che però testimonia come all'interno dell'U.S.L. la situazione di precarietà dei responsabili che fanno parte dell'ufficio di direzione, e quindi della parte amministrativa-tecnica, sia fonte di continui problemi.
Non vorrei qui ricordare tutto il lungo iter giudiziario che attanaglia questo problema, vorrei però sottolineare che esiste una delibera della Giunta regionale attualmente in carica, n. 7839/87, che doveva avviare una serie di concorsi per sanare questa situazione.
Questi concorsi non si sono avviati, non solo, ma ci sono voci, informazioni, presentimenti che nel piano sanitario ci siano contenute volontà profondamente diverse che quelle di arrivare ad una concorsualità, quanto meno per quanto riguarda il servizio n. 4 e il servizio n. 1.
Questa situazione di precarietà è a mio parere un grave disagio anche per i dirigenti stessi, perchè diventa comunque una posizione facilmente influenzabile da parte dei politici. È una situazione che è ormai diventata cronica - voglio ricordare al Consiglio che è dal 1983 che si agisce in cosiddetto regime di "prorogatio" - e porta evidentemente ad un disagio diffuso a livello del personale dell'U.S.L..
Il secondo fine di questa interpellanza è di conoscere gli intendimenti della Giunta, se, come sembra, la sentenza del Tribunale di Aosta nei confronti dei dirigenti al servizio del coordinatore amministrativo dell'U.S.L. è stata confermata in appello. Anche se la sentenza non fosse ancora passata in giudicato, ritengo che si debba predisporre perché ci sia un ricambio in questa posizione.
Questo non vuole essere un giudizio negativo nei confronti della persona, che è, molto probabilmente, una persona capace ed impegnata, però esiste un procedimento giudiziario e come tale bisogna tenerne conto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): La deliberazione n. 2470, di cui parlava il Consigliere Sandri, non è ancora stata restituita dalla Co.Re.Co., pertanto non sappiamo ancora se sia approvata o meno e se produrrà effetti. Tengo solo a precisare che le dimissioni da responsabile dell'Unità operativa dell'economato sono state presentate il 12 ottobre con decorrenza dal 12 febbraio.
Proprio per dare applicazione alla deliberazione della Giunta regionale che citava prima il Consigliere Sandri, n. 7839, l'U.S.L. avrebbe fatto una deliberazione dando incarico per 60 giorni, secondo i criteri dettati dalla deliberazione: si dà l'incarico a chi ha più anzianità per svolgere quel servizio all'interno dell'unità operativa, per il massimo di 60 giorni. Se entro 60 giorni non sono stati espletati i concorsi, a questo punto l'unità operativa viene aggregata ad un'altra similare.
Sinceramente, la deliberazione non l'ho vista, ma se l'U.S.L. non ha rispettato quelle che sono le direttive date dalla Giunta regionale, la deliberazione sarà bocciata e dovrà entro il 12 febbraio adottarne un'altra. È un semplice incarico per il massimo di 60 giorni a chi lavora già in quella unità operativa e uno dei criteri di scelta è sulla base di chi ha più anzianità; solo per la funzionalità, come dicevo, non a ricoprire poi il posto definitivamente, perché per questo l'U.S.L. dovrà richiedere il concorso.
Per quanto riguarda i punti 2 e 3 dell'interpellanza, il Comitato di gestione ha già in parte attivato le procedure da noi richieste, infatti risulta che abbia già attivato le procedure previste per l'affidamento delle funzioni del responsabile del servizio n. 4 e che pertanto sia in corso la presentazione delle domande. Non mi risulta che per gli altri servizi abbia già attuato le procedure per l'affidamento dell'incarico. A questo proposito avevo già risposto al Consigliere Sandri la volta scorsa che in quei servizi in cui c'è un unico apicale l'assegnazione della responsabilità è automatica, in quanto non ci sono altri apicali cui poter affidare l'incarico; invece per i servizi dove ci sono più apicali ci vuole una procedura di concorso o avviso interno.
Per quanto riguarda l'ultimo punto, per il servizio n. 1 sono in atto le procedure concorsuali per il reperimento di 10 medici, 6 assistenti e 4 coadiutori; poiché avevamo ancora una graduatoria valida, due assistenti saranno assorbiti da questa graduatoria e per gli altri quattro dovrà essere espletato un nuovo concorso. Nuovo concorso anche per i 4 coadiutori, per supplire al fatto che alcuni ex condotti hanno rassegnato le dimissioni.
Per il servizio n. 2 sono in atto le procedure concorsuali per il reperimento del dirigente; le procedure concorsuali per il reperimento di un coadiutore sanitario e di un assistente medico si sono concluse, per cui entro breve termine il servizio sarà potenziato di due unità. Per il servizio n. 2 abbiamo già due concorsi espletati recentemente e l'U.S.L. sta dando l'incarico sulla base delle graduatorie da noi fornite.
Per il servizio n. 3 è in atto la procedura concorsuale per il reperimento di un dirigente e di un assistente medico. Pertanto, tutti questi concorsi, e ci auguriamo anche quello del servizio n. 1, che è uno dei più urgenti, dovrebbero, secondo il programma già stilato da parte dell'Assessorato, in accordo con l'U.S.L., essere espletati entro il 30 giugno 1987.
Il Consigliere Sandri sa meglio di me che per alcuni concorsi, soprattutto per quelli di primari o apicali, è richiesta la partecipazione, nelle commissioni, di professori universitari e la nomina, da parte del Ministero, di un rappresentante nelle commissioni, che sono quelli più difficilmente reperibili per fare delle sedute per il concorso.
Si dà atto che alle ore 12,00 riassume la Presidenza il Presidente Bondaz.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Sandri, ne ha facoltà.
SANDRI - (N.S.): È interessante che l'Assessore non abbia minimamente risposto sulla situazione penale dell'attuale coordinatore amministrativo.
Voglio far presente che in U.S.L., sempre di più, grazie all'appoggio politico della Regione autonoma della Valle d'Aosta, si sovverte quella che è la procedura concorsuale. L'esempio da cui è partita questa interpellanza è significativo: una persona, correttamente, qualche mese prima di andare in pensione avverte l'amministrazione che si ritira dal servizio; a questo punto cosa si doveva fare? L'ente ospedaliero regionale, se qualcuno di voi ha avuto la fortuna di partecipare, bandiva il concorso per il posto e poi, se c'era una situazione di carenza funzionale, eventualmente bandiva un concorso interno per dare la funzione "in itinere", cioè nell'itinerario di svolgimento di questo concorso.
Nell'U.S.L. ormai questa procedura è proibita: si riesce a fare un insieme di delibere incredibili, tutta una serie di procedure ai limiti della normativa, pur di non risolvere le cose in maniera concorsuale, e questo perchè si vuole fare dell'U.S.L. una organizzazione basata sul consenso e non sui titoli. Questa delibera 2470 del 1988 ne è un chiaro esempio; spero che la Commissione regionale di Coordinamento faccia in questo senso il suo dovere.
L'Assessore ha detto una cosa estremamente grave: ha detto cioè che al servizio n. 1 sono banditi dieci posti per medico, sei per assistente, quattro per coordinatore, dimenticando che il problema grosso già suscitato in questa aula (mi sembra dal Consigliere Aloisi) è che non si vuole fare il concorso da primario per l'unità microbiologica; in questo modo non c'è l'apicale e si può andare a fare quello che si vuole.
Metterei la mano sul fuoco che al servizio n. 1, a livello di piano sanitario, ne vedremo delle belle, perchè lì si organizzerà sicuramente qualcosa per ritagliare addosso a qualcuno un cappotto; si metteranno in atto tutte le strade per arrivare poi nel labirinto della normativa a segnare il centro.
Credo che questa sia una cosa da denunciare sempre con maggiore forza; spero ci sia un ravvedimento da parte della Giunta regionale prima di fare il passo successivo, un passo che è già stato fatto varie volte, di prendere delle delibere che non stanno in piedi dal punto di vista giuridico e che sono cassate costantemente dalla Commissione regionale di Coordinamento. Questa scelta di far cassare le delibere dal Coordinamento è proprio per mantenere una situazione che è assolutamente ingestibile.
Credo che sia anche scorretto nei confronti dei dirigenti stessi: una persona che si trova a dirigere in situazione di precarietà per cinque anni un servizio così importante come quello sanitario non può non sentirsi frustrata di fronte ad un atteggiamento di questo genere, anche se, all'inizio, forse, questa situazione lo aveva gratificato per promozioni superiori alle sue aspettative.
Ritengo che la Giunta debba cambiare totalmente i suoi intendimenti e mettersi nell'ottica di applicare la delibera che lei stessa ha fatto, che è la 7839 del 1987, perché al di fuori di quella delibera si rischia di finire nella illegalità, e credo che questo non debba essere, nè per la Regione, nè per l'U.S.L., ma soprattutto non debba essere, perché in questa situazione di caos chi ci perde è l'efficienza dei servizi e in ultima analisi la gente.