Oggetto del Consiglio n. 2507 del 22 dicembre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2507/VIII - LAVORI DI COSTRUZIONE DI UN PARCHEGGIO PLURIPIANO CON STAZIONE TERMINAL AUTOBUS, SITO IN VIA CARREL IN COMUNE DI AOSTA. - APPROVAZIONE DI PERIZIA SUPPLETIVA E DI VARIANTE. - APPROVAZIONE DI NUOVI PREZZI. - APPROVAZIONE ED IMPEGNO DI SPESA.
PRESIDENTE: Do lettura del testo della delibera:
Il Consiglio regionale
Richiamate le deliberazioni di Giunta:
- n. 3921 in data 17.6.1983 con la quale veniva approvato il progetto generale dei lavori in oggetto per un ammontare di L. 8.100.000.000 nonchè l'appalto di un 1° lotto per un importo di L. 4.867.160.342;
- n. 6707 in data 11.11.1983 con la quale, in esecuzione della precedente, veniva aggiudicato al Raggruppamento Imprese SO.GE.CO. s.a.s. di Cuorgné (To) e Freydoz Giornano S.p.A. di Champdepraz il 1° lotto dei lavori su scritti per un importo previsto di L. 2.983.027.397;
- n. 5768 in data 28.9.1984 e n. 2462 in data 12.4.1985 con le quali veniva approvata, mediante perizia suppletiva e di variante, la costruzione della struttura completamente prefabbricata e di paratie in opera per un importo dei lavori previsto di L. 960.000.000;
- n. 5235 in data 9.8.1985 con la quale, data la tipologia del terreno rinvenuta, veniva approvata perizia suppletiva e di variante concernente la posa in opera di paratie prefabbricate vista l'impossibilità tecnica di eseguire le previste paratie armate entro scavi con l'ausilio di fanghi bentonitici, per un importo dei lavori previsto di L. 170.000.000=.
Rilevato che:
- l'instabilità del terreno incontrata durante gli scavi per la posa delle paratie prefabbricate sul lato Ovest (lato via Ollietti) e Sud (lato Ferrovia) aggravata dalle perdite dovute al precedente passaggio delle fognature e acquedotti e dalla presenza del traffico, anche pesante, durante l'esecuzione dei lavori, ha determinato una notevole maggiorazione dei getti di calcestruzzo collaborante con le paratie;
- la deviazione contemporanea della via Carrel sulla proprietà delle FF.SS. ha reso necessaria la costruzione di opere di pavimentazione stradale, costruzione di muri e cancellate in cemento armato, imposte come condizione dall'Amministrazione delle FF.SS. per la concessione della su scritta deviazione;
- la notevole altezza delle paratie perimetrali prefabbricate ha consigliato, consultando tecnici specializzati, la posa di plinti prefabbricati per accelerare i tempi di montaggio della struttura prefabbricata collaborante al contrasto delle spinta laterale del terreno;
- in seguito ad intese intercorse con l'Amministrazione Comunale si è resa opportuna la rielaborazione del progetto della sistemazione superficiale, attualmente allo studio, ma dovendo nel frattempo rendere agibile la via Carrel al traffico veicolare nei tempi concessi dalle FF.SS. si rende tecnicamente necessario eseguire la pavimentazione dell'arteria e le conseguenti opere accessorie (impermeabilizzazione, bordure, griglie di aerazione ed opere di protezione della struttura sottostante) le quali avrebbero dovuto costituire oggetto, tra l'altro, di un lotto successivo;
- al fine di migliorare l'evacuazione laterale dei fumi delle aree di parcheggio si rende opportuno creare apposite pareti e solette prefabbricate agganciate tramite particolari incastri alle strutture principali;
- si rende opportuno, ai piani sottostanti, eseguire pavimenti di tipo industriali comportanti lo spolvero di quarzo sferoidale in un'unica soluzione con i getti collaboranti dei solai prefabbricati al fine di una migliore resistenza della pavimentazione stessa nei confronti dell'azione dissolvente di olii, benzina e gasolio;
- si rende conveniente, pena un successivo aggravio dei costi, eseguire contemporaneamente alla costruzione delle strutture prefabbricate la pavimentazione e la rete di raccolta ed allontanamento delle acque al terzo piano interrato.
Ritenuto infine che per i motivi su esposti, considerata l'interdipendenza fra l'esecuzione della struttura prefabbricata e le opere collaterali sopracitate, risulta opportuno e conveniente per l'Amministrazione provvedere, in via eccezionale, ad affidare i suddetti lavori urgenti ed improrogabili mediante perizia suppletiva ammontante a L 700.000.000 all'Impresa aggiudicataria dei lavori principali, rinviando a successivo provvedimento deliberativo l'appalto delle opere di completamento quali le finizioni interne, la sistemazione delle aree verdi, la copertura di rampe e scale, la costruzione dei corpi emergenti, dell'eventuale terminal autobus e di tutti gli impianti tecnologici, opere, queste, che non rivestono carattere di urgenza;
DELIBERA
1°) di approvare la perizia suppletiva e di variante sottoriportata relativa all'esecuzione di nuove e maggiori opere occorrenti per il completamento dei lavori di costruzione di un parcheggio pluripiano con stazione terminal autobus, sito in Via Carrel in Comune di Aosta, per un importo netto di spesa previsto in L. 700.000.000 (settecento-milioni);
2°) di affidare l'esecuzione dei lavori al Raggruppamento Imprese SO.GE.CO. s.a.s. di Cuorgne (To) e Freydoz Giordano S.p.A. di Champdepraz alle condizioni già praticate per l'esecuzione dei lavori principali;
3°) di approvare i sottoelencati nuovi prezzi unitari in base ai quali saranno valutate le opere non previste nell'elenco prezzi dei lavori in oggetto, previa deduzione del pattuito ribasso d'asta del 24,58%;
4°) di approvare il finanziamento della somma suddetta oltre a l. 14.000.000 (quattordicimilioni) per IVA 2% per l'importo complessivo di L. 714.000.000 (settecentoquattordicimilioni) mediante impegno ed imputazione al cap. 26000 del bilancio preventivo per l'anno 1986 "Spese per opere stradali di interesse regionale" che offre la necessaria disponibilità.
Allegati: (....omissis.... )
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Il provvedimento che viene presentato all'approvazione del Consiglio regionale, proposto dalla Giunta, è la conclusione della procedura dei lavori che riguardano il parcheggio pluripiano di fronte alla stazione di Aosta. È stato un susseguirsi di lavori piuttosto travagliato, come il Consiglio regionale avrà già avuto modo di constatare in precedenti riunioni, nel senso che l'approccio progettuale è stato fatto per fasi successive, a fronte anche soprattutto delle difficoltà che via via si sono presentate.
Ricordo rapidamente così come sono scritte nella proposta di deliberazione, le date e i fatti salienti di questo lavoro. Nel 1983 è stato approvato un progetto generale del lavoro per 8 miliardi e 100 milioni, nonchè l'appalto di un primo lotto per 4 miliardi 867 milioni circa. Nel novembre 1983 fu aggiudicato all'Associazione di Imprese So.Ge.Co. e Freydoz Giordano il primo lotto di lavori per un importo previsto di 2 miliardi 983 milioni. In questa fase era prevista una procedura di scavo mediante infissione di micropali, cioè si prevedeva una infissione di micropali sul perimetro dello scavo e si prevedeva un successivo scavo con costruzione di muro intirantato a ridosso dei micropali. Successivamente nel settembre 1984 e nell'aprile 1985 veniva approvata la perizia suppletiva e di variante che prevedeva di sostituire - ai micropali un tipo di fondazione per paratie con fanghi bentonitici, che poi non è stato possibile realizzare a causa della particolare consistenza del terreno. Nel contempo la struttura, così come era prevista nella prima fase progettuale, veniva prevista come prefabbricata. Successivamente, nell'agosto del 1985 - dicevo che le paratie a fanghi bentonitici non è stato possibile realizzarle - veniva ipotizzata un'altra soluzione che poi è stata realizzata, con paratie prefabbricate.
A questo punto, sommando l'importo di aggiudicazione del primo lotto, la perizia suppletiva dell'aprile 1985 e quella dell'agosto 1985, si assomma in pratica a 2 miliardi 983 milioni più 960 più 170 milioni, che sono 4 miliardi e 113 milioni. La perizia suppletiva di 700 milioni che viene proposta al Consiglio regionale è dovuta ad una serie di lavori che sono conseguenti a fatti imprevisti ed imprevedibili, e sono elencati nei punti che vanno sotto il "Rilevato che". Dicevo che l'instabilità del terreno incontrata durante gli scavi per la posa delle paratie prefabbricate sui lati ovest - via Ollietti e sud - lato Ferrovia - aggravata dalle perdite dovute al precedente passaggio delle fognature ed acquedotti (qui aggiungo che c'è stata una particolare difficoltà, malgrado l'assistenza dei tecnici del Comune, a trovare l'esatta posizione di canalizzazioni varie, cosa che ha comportato fra l'altro franamenti e rischi di franamenti nello scavo) e dalla presenza del traffico anche pesante durante l'esecuzione dei lavori, ha determinato una notevole maggioranza dei getti di calcestruzzo collaboranti con le paratie.
Ancora, la deviazione temporanea di via Carrel, che è stata eliminata due o tre giorni fa, quindi a termine di contratto e di convenzione con le Ferrovie ripristinando il passaggio originario, ha reso necessaria la costruzione di opere di pavimentazione stradale, di muri e cancellate in cemento armato, imposte come condizione dall'Amministrazione delle FF.SS. per la concessione della su scritta deviazione.
La notevole altezza delle paratie perimetrali prefabbricate ha consigliato, consultando tecnici specializzati, la posa di plinti prefabbricati per accelerare i tempi di montaggio della struttura prefabbricata collaborante al contrasto della spinta laterale del terreno. In pratica, era urgente, indifferibile, accelerare la costruzione della struttura prefabbricata interna alle paratie perimetrali perchè fungeva da contrasto alle spinte del terreno e del passaggio del traffico pesante. Era estremamente imprudente mantenere una struttura initirantata per periodi lunghi, era una struttura provvisoria.
In seguito ad intese intercorse con l'Amministrazione comunale si è resa opportuna la rielaborazione del progetto della sistemazione superficiale, attualmente allo studio. Ma dovendo nel frattempo rendere agibile la via Carrel al traffico veicolare nei tempi concessi dalle FF.SS., si rende tecnicamente necessario eseguire la pavimentazione dell'arteria e le conseguenti spese per opere accessorie: impermeabilizzazione, bordura, griglia di aerazione ed opere di protezione della struttura sottostante, le quali avrebbero dovuto costituire oggetto fra l'altro di un lotto successivo. Al fine di migliorare l'evacuazione laterale dei fumi delle aree di parcheggio si è reso opportuno creare delle apposite pareti e solette prefabbricate, agganciate tramite particolari incastri alle strutture principali. Ed ancora si è dovuto eseguire, contemporaneamente al getto di completamento delle strutture prefabbricate, la pavimentazione per garantire una migliore messa in opera, così come gli impianti o le strutture per la raccolta e l'allontanamento delle acque.
Questi 700 milioni che vengono sottoposti alla approvazione del Consiglio regionale come perizia suppletiva, sono opere che è necessario costruire contestualmente alla costruzione dei lavori. Non potevano essere oggetto di un successivo appalto, proprio perchè dovevano essere fatte contestualmente. Saranno oggetto di un appalto successivo gli impianti per un importo di circa un miliardo, e le altre finiture per circa mezzo miliardo.
C'è ancora la parte dei corpi emergenti, che sono in corso di studi e di progettazione, e anche questi saranno successivamente appaltati con un'altra gara. I corpi emergenti sono in fase di progettazione proprio perchè il tipo di struttura che si viene a creare nella piazza è costituita da due o tre oggetti che sono i corpi emergenti delle scale di sicurezza, delle rampe e dei torrini degli ascensori, e vanno trattati in maniera un pochino particolare, nel senso che su un paesaggio praticamente nudo fra la stazione e la ferrovia e il muro romano non si può rischiare di cadere in banalità trattando questa uscita di scale di sicurezza come degli oggetti qualsiasi. Sono oggetti che caratterizzano l'arrivo in Aosta di chi viaggia in pullman o in treno. Quindi occorre che siano trattati in modo particolare.
C'è a questo proposito un dibattito con il Comune di Aosta che ci ha permesso di arrivare a definire in via provvisoria il problema del terminal degli autobus; in un secondo tempo il Comune reperirà altre aree ed altre destinazioni di piano regolatore, sulla copertura del garage, e c'è una ipotesi di pensilina, di copertura delle rampe e delle scale, che verrà sottoposta al Comune di Aosta, prima alla Sovrintendenza ai Beni Culturali, e non ho difficoltà, così come qualche Consigliere mi ha chiesto, di sottoporla alla competente Commissione consiliare.
Mi rendo conto che 700 milioni non sono pochi, ed è per questo che siamo venuti in Consiglio, proprio per chiedere una approvazione di questo provvedimento. Voglio aggiungere che con questa somma le spese per il parcheggio ammontano a 4 miliardi 813 milioni; sommando il miliardo di impianti che dovranno essere appaltati, il mezzo miliardo di finiture, arriviamo a 6 miliardi e 313 milioni. A questi vanno aggiunte le coperture, le pensiline da trattare a parte. Anche volendo largheggiare al massimo con l'ipotesi di finiture particolarmente ricercate o elaborate, si può prevedere di arrivare a 7 miliardi, quindi ampiamente al di sotto degli 8 miliardi e 100, che erano stati previsti per il progetto iniziale.
Si dà atto che dalle ore 16,33 assume la Presidenza il Presidente BONDAZ.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Tamone, ne ha facoltà.
TAMONE (U.V.): Parlerò molto sommessamente su questo argomento, perchè intervengo a titolo strettamente personale.
Sono sempre stato molto interessato da quell'area fin da quando era ancora Rizzardi, come tutti si ricordano, e questa area secondo me faceva parte di un piano che era stato visto con molta sagacia da chi ci aveva preceduti. È il piano che dovrebbe coinvolgere altri fabbricati, di cui però non ritengo sia il caso di parlare oggi.
Inviterei la Giunta, il Presidente della Giunta a fare una meditazione su questa piazza; il vallo secondo me è stato rispettato sufficientemente - non sono dell'avviso del Consigliere Torrione sul vallo, e lì potremmo anche lungamente discutere - però oggi bisognerebbe fare una speculazione su questa piazza. Capisco che ci devono essere le uscite di sicurezza e tutto quello che serve per far funzionare il parcheggio, però vi inviterei a studiare un modo perchè coloro che viaggiano sui pullman non siano messi lì, ma siano organizzati alla stazione ferroviaria di Aosta.
L'altra cosa che bisognerebbe tentare di fare è questa: vedere se si può impedire nei limiti del possibile quello che succede oggi in piazza Narbonne, per cui sarebbe interessante vedere con le società che gestiscono i pullman, se si può evitare che i pullman stazionino su questa piazza.
A titolo personale, ripeto, e proprio per tentare di mettere in risalto queste mura, chiedo se possibile di arrivare a questa soluzione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Mi associo a quanto ha espresso il Consigliere Tamone, però le mie brevi osservazioni sono dirette ad un altro problema che andrò ad esporre.
L'Assessore Fosson ha parlato di un progetto complessivo di 8 miliardi e 100 milioni; invece nella delibera - per questo chiedo chiarimenti - si legge: "... progetto generale dei lavori in oggetto per un ammontare di L. 4.867. 160.342", quindi arriveremo a 12 miliardi.
Qui ci troviamo davanti ad un parcheggio pluripiano di miliardi, oppure si potrebbe definirlo - parafrasando il titolo di un film - la storia continua, oppure la perizia suppletiva annunciata. Siamo di fronte alle assurdità di questa Giunta ogni volta che si tratta di appaltare lavori e quando poi questi lavori vengono vinti da ditte notoriamente conosciute e notoriamente favorite al momento di perizie suppletive. È stato fatto un primo appalto, si doveva procedere ad un secondo appalto, l'Assessore ci assicura che il secondo lotto verrà espletato quanto prima, quindi gli otto miliardi dovrebbero essere sufficienti a coprire l'intera opera.
Sono state fatte tre perizie suppletive, quest'ultima per complessivi 700 milioni, la prima per 960 milioni e l'altra di 170 milioni, per un totale di 4 miliardi 113 milioni; mi sembra che questo appalto venisse vinto con un ribasso del 24-25%, adesso non ricordo con precisione, ma dovrebbe aggirarsi su questa cifra. Si nota come una impresa in questo momento assorbisca in modo spregiudicato - se si vuole usare questo termine - l'intero importo, arrivando addirittura a quel primo appalto che doveva essere di 4 miliardi e 860 milioni. E questa non solo è arrivata all'importo base di 4 miliardi 860 milioni, ma sta per superarlo; si procederà poi al 2° lotto per appaltare i lavori, per cui ritengo - e siccome siamo in clima natalizio, cercheremo di essere buoni in questa giornata - che questo non sia un modo di procedere corretto.
È vero che l'Assessore Fosson ha detto di non voler superare il Consiglio e non è stata fatta la perizia suppletiva come Giunta, ma si è portato un provvedimento all'approvazione del Consiglio, però la sostanza non cambia assolutamente. I procedimenti seguiti in questo tipo di appalto gridano vendetta ed i lavori che erano stati appaltati, varianti di lavori, cambiamento di progettazione passano come perizia suppletiva.
Non voglio andare oltre; era nelle mie intenzioni presentare un ordine del giorno, ma preferisco oggi non farlo; non voterò questo provvedimento e chiedo le spiegazioni alle domande che ho posto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Credo che l'intera storia sia un pessimo esempio di conduzione dei lavori. Si è partiti con una previsione di un lotto che aveva certe dimensioni, si è invece fatto un lotto di dimensioni minori, poi si è cambiata la progettazione, si sono avute tre perizie suppletive, ancora adesso non si sa esattamente come verrà sistemata l'area sovrastante, addirittura nella maggioranza ci sono opinioni discordi: non credo che questo modo di procedere possa essere accettato, soprattutto quando si parla di importi di questo tipo. Con questa perizia suppletiva abbiamo ormai raggiunto 1 miliardo 830 milioni di perizie suppletive nel 10 lotto. L'Assessore o il Presidente ogni tanto, quando devono conferire con i nostri Sindaci - con i pochi che abbiamo - dicono: voi chiedete lavori, ma poi il vostro Gruppo protesta per le perizie suppletive. Le perizie suppletive per le quali protestiamo sono queste dell'ordine del miliardo, non sono le piccole variazioni che possono intervenire in un'opera su richiesta di un Comune. Qui la cosa da mettere in evidenza è il disordine amministrativo con cui si è andati incontro ad un'opera di questo genere. Tutta una serie di cose potevano essere previste o verificate per tempo; quando si parte per un'opera che ha 8 miliardi di importo di valore, credo che si debba avere a disposizione la progettazione, la perizia geologica, la parte relativa ai beni monumentali e della Sovrintendenza, e tutto quanto è necessario. Qui invece ogni sei mesi c'è qualcosa di nuovo, o si è cambiato qualcosa. Contro queste perizie ci sarà sempre il nostro voto negativo.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Direi che l'Assessore, se possibile, cambi un pochino assetto, perchè qui ci troviamo di fronte ad una vicenda che può essere letta con chiavi di lettura diverse, però non mi sembra un modo corretto di procedere, e non dico altro. Siamo di fronte a tre perizie suppletive, siamo di fronte a delle stranezze dal punto di vista progettuale, perchè "si rende opportuno", si dice, "ai piani sottostanti eseguire pavimenti di tipo industriale comportanti lo spolvero di quarzo sferoidale in una unica soluzione". Tutte queste cose si potevano anche prevedere all'atto della progettazione iniziale, perchè per i pavimenti doveva essere previsto che in un modo o nell'altro andavano fatti a regola d'arte. Non sono un tecnico, l'Assessore se ne intenderà senz'altro più di me. Siamo arrivati ad assorbire tutto l'importo del primo lotto che era di 4 miliardi 867 milioni e rotti, siamo arrivati a 4 miliardi 813 con questa perizia suppletiva.
Dico che in altre occasioni giustamente non solo l'Assessore Fosson ma anche i colleghi che lo avevano preceduto, avevano detto che la perizia suppletiva si giustifica non solo per ragioni di tipo finanziario-economico, ma anche dal punto di vista della sollecitudine dei lavori, per evitare che si interrompano. Ora, qui invece siamo ormai ad un parcheggio che è datato di tre anni fa e i lavori sono ancora lì, in corso di effettuazione. Non mi sembra che si sia proceduto, forse ci saranno stati degli inconvenienti di carattere tecnico, la situazione è quella che è, è inutile continuare ad evidenziarla, diventerebbe anche stucchevole un intervento su questo argomento; si continua ad essere quel "pozzo di S. Patrizio" di cui dicevo una volta.
L'Assessore aveva promesso la volta scorsa che avremmo toccato il fondo, e invece il fondo non l'abbiamo ancora toccato. Inoltre mi preoccupa quello che ha detto l'Assessore ed è stato ripreso finalmente; se non altro a forza di parlare di perizie suppletive nei confronti di questo parcheggio si acuisce anche la sensibilità dei Consiglieri, e questo mi fa molto piacere. Infatti quando abbiamo parlato di parchi emergenti ed addossati alle mura romane, sembrava che fosse un fatto personale fra il sottoscritto e l'Arch. Prola Sovraintendente; adesso mi rendo conto che questa mia presa di posizione ha fatto trovare qualche proselito in più. Il Consigliere Tamone ha detto che dal suo punto di vista era impensabile di collocare in quella zona la stazione terminale degli autobus, che era prevista nel progetto iniziale sottoterra, e non ha fatto altro che ripetere, e gliene sono grato (ma non per voler sottolineare questo aspetto) cose che ho detto circa 4-5 mesi fa, quando ho presentato su questo argomento una interpellanza molto specifica e precisa.
Adesso si vogliano collocare i cosiddetti corpi emergenti su quella landa desolata che è l'attuale piazza, relativi alle uscite di sicurezza e agli ascensori, ai torrini degli ascensori; non so, sarà un problema di carattere tecnico, ma il fatto che poi oltre a questo si voglia piazzare lì la stazione dei pullman che era prevista al di sottoproprio per tutelare le mura romane, non ci siamo! E se l'Assessore mi risponde che anche qui il Comune di Aosta ha assunto questa posizione, sono nettamente contrario, esprimo il mio dissenso rispetto a quello che ha deciso il Comune di Aosta.
Credo che le mura romane vadano tutelate e bisogna stare attenti perchè ci sono disposizioni ben precise che a distanza inferiore ai 14 metri dalle mura romane non si può costruire assolutamente niente. Potrei citare qui precedenti di carattere storico, riguardanti la via Vevey, che risalgono almeno a 15-20 anni fa.
Prima di procedere con questa idea piuttosto strampalata, visto che ritengo che ad Aosta esistano possibilità ed opportunità per ubicare anche altrove la stazione dei pullman, perchè il disagio non sarebbe solo quello di avere l'emergenza della stazione, sarebbe anche quello di vedere schierati, secondo un progetto che era quanto mai discutibile, dodici postazioni per la sosta dei pullman. Questo era il progetto originale, mi auguro che adesso si cambi questa impostazione, però credo che con uno sforzo di fantasia si possa localizzare altrove questa stazione dei pullman. Abbiamo già fatto un parcheggio pluripiano in quella zona, si potevano trovare altre soluzioni; adesso non si venga a turbare l'equilibrio ulteriore di quell'angolo, che tra l'altro è stato rimesso in luce con l'abbattimento delle case dell'ex area Rizzardi. Tra l'altro, se vogliamo essere dei buoni Amministratori, bisogna ricordarsi anche del perchè le abbiamo acquistate, del perchè le abbiamo demolite; adesso ci costruiamo sopra la stazione dei pullman.
L'Assessore mi ha detto una cosa che mi preoccupa doppiamente: ha parlato di 'provvisoria'. Allora l'Assessore sa che qui non c'è niente di più definitivo di quello che è provvisorio, perchè allora i figli dei nostri figli continueranno a prendere il pullman lì, se facciamo la stazione provvisoria.
So che è stato affidato un incarico professionale per questo; non ho presentato una interpellanza su questo argomento specifico, anche per non diventare monotono, ma almeno vorrei un impegno da parte della Giunta che quando si hanno queste soluzioni di tipo tecnico, da parte del progettista vengano sottoposte al vaglio della Commissione (perchè di polemiche su questo se ne sono fatte abbastanza) prima di iniziare un'altra volta i lavori, non mettendoci di fronte al fatto compiuto. Ripeto - e concludo su questo argomento - che costruire a ridosso delle mura romane comporta delle responsabilità di tipo penale, perchè le leggi sono quelle che sono, e ricordo un Presidente della Giunta che fece sospendere la costruzione in via Vevey di un fabbricato perchè la distanza dalle mura non era stata rispettata, e la cosa fece allora molto scalpore in Aosta.
Visto che l'Amministrazione deve mantenere un comportamento univoco, ritengo che sia opportuno che si adottino gli stessi criteri che sono sanciti per legge.
In ultimo una curiosità: mentre vedo qui che la So.Ge.Co ha sottoscritto il cosiddetto contratto verbale di concordamento dei nuovi prezzi, l'Ingegnere
Capo per pudore non l'ha firmato.... Ah, è la prima copia? Ho capito, grazie.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Borbey, ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): Non voglio entrare nel merito di tutta la problematica dell'appalto, nè mi voglio riferire a quanto dichiara il Consigliere Baldassarre che nei suoi interventi a livello di Consiglio regionale sembra che sia chissà in quale ambiente per la maniera spregiudicata di favorire le solite imprese, salvo dire che la So.Ge.Co. è una impresa di fuori Valle che non ha mai preso un appalto in Valle. A livello di dichiarazioni parole come "gridano vendetta" fanno effetto, forse il Consigliere Baldassarre pensa di essere ancora al suo congresso per cui dice: "Gridiamo vendetta contro i poveretti che hanno il 34%, invece noi abbiamo il 65%. Io e Roppo contiamo tutto". Noi facciamo tanti auguri al futuro Segretario che è un uomo vicino al Consigliere Baldassarre, e auguriamo tanta fortuna al P.S.D.I. valdostano. Ma ci auguriamo anche che proprio gli esponenti del P.S.D.I. intervengano in Consiglio regionale in una maniera più appropriata.
Ne verranno ancora di perizie suppletive, riconosciamo che è un'opera grossa che ha avuto grossi imprevisti a livello di progettazione, e poi anche a livello di esecuzione, perchè in effetti quanto ha detto l'Assessore Fosson sono tutte cose che sono intervenute in fase di esecuzione. Ricordatevi che c'è sempre un direttore dei lavori, degli assistenti e sono costoro che hanno in primis la responsabilità dei lavori.
Non è l'Assessore o il Consigliere o la Giunta regionale; in primis c'è il direttore dei lavori che ha una grossa responsabilità e che quando viene una perizia suppletiva è sempre lui che ne risponde. Come dice giustamente il Consigliere Torrione, la firma ci deve essere, e infatti la firma c'è, perchè la perizia suppletiva è preparata dal direttore dei lavori e non dall'Assessore.
Per quanto concerne il piazzale adiacente alla stazione, all'interno del nostro Gruppo si sono avute delle discussioni perchè è inutile che il Gruppo consiliare democristiano in Regione sia favorevole a presentare un progetto con il terminal del pullman al primo seminterrato e che il Gruppo consiliare democristiano fosse contrario a livello comunale. Ci siamo chiarite diverse posizioni, cosa che chiediamo anche al partito socialista di fare, in modo particolare con il loro Sindaco, perchè il Consigliere Torrione non può continuare a venire in sede di Consiglio regionale e pensare di non contare niente a livello di partito socialista in sede di Consiglio comunale. Non ci crediamo: il Consigliere Torrione conta, e siamo convinti che se questa azione che fa in Consiglio regionale la fa anche all'interno del suo partito, può portare degli ottimi frutti per la comunità valdostana, in modo particolare per la città di Aosta.
Abbiamo un Presidente che è un decisionista, ed è il Presidente Rollandin; molte volte sbaglierà anche lui, sbaglierà il suo esecutivo, sbaglierà questa maggioranza. Ma al Comune di Aosta quello che più ci preoccupa è che abbiamo un Sindaco non più decisionista, che non lascia neppure più sbagliare i suoi Assessori. Quindi l'invito che faccio in qualità di Consigliere democristiano al partito socialista, che conta così tanto a livello di minoranza all'interno di Consiglio regionale, ma conta tantissimo a livello di maggioranza in Consiglio comunale, è di prendere delle decisioni che siano anche in parte sbagliate, ma di decidere.
È assurdo, è vergognoso ed è intollerabile che il terminal del pullman rimanga in piazza Narbonne. Può darsi che sia un errore quello di definirlo anche solo provvisoriamente vicino alla stazione, ma certamente è sbagliatissimo continuare a lasciarlo in piazza Narbonne. Può aver ragione il Consigliere Torrione (e noi concordiamo) che alcune volte il provvisorio può diventare definitivo, che in quella localizzazione è sbagliato mettere il terminal; però spetta al Comune indicare alla Regione dove dovrà sorgere il futuro terminal. Alla Regione, al nostro Presidente di Giunta, all'esecutivo, al Consiglio regionale spetterà di decidere se mettere i fondi a disposizione per definire quale sarà il futuro terminal, ma la scelta urbanistica la deve fare il Comune di Aosta.
Come Gruppo democristiano faremo voti ai nostri Consiglieri comunali, all'Assessore Chiofalo; invitiamo chi di competenza a smettere di fare il bla-bla in questa sede, ed a cercare invece di dare un colpo di mano, perchè nelle sedi opportune si decida una buona volta.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Sandri, ne ha facoltà.
SANDRI (N.S.): Condivido in gran parte quello che è stato detto dai Consiglieri Torrione e Mafrica e sul problema degli appalti non mi esprimerò ulteriormente anche per mia difficoltà specifica ad affrontare questo tipo di problemi.
Mi interessa sottolineare alcuni concetti per quanto riguarda l'importanza dal punto di vista della organizzazione dei trasporti collegati a questo parcheggio pluripiano. Intanto credo che sia un problema non comunale di Aosta, ma sia un problema di tipo regionale. È chiaro che in questo terminal dei pullman ci saranno i pullman urbani di Aosta che interessano anche i Comuni della cintura, ma soprattutto ci saranno i pullman extraurbani ed anche internazionali o interregionali, quindi come tale una decisione sulla sua ubicazione credo sia di competenza della Regione.
Penso che come Amministratori regionali si debba fare una riflessione sul significato che ha questo terminal, ed allora sarà evidente che l'optimum nel campo dei trasporti è quello della interconnessione di trasporti diversi, i cosiddetti centri internodali, sia per le merci che per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri. Ne segue quello che già diceva il Consigliere Tamone, che il terminal deve essere posto strettamente in connessione con la stazione ferroviaria per i passeggeri. Questo è un fatto utile per tutti quelli che usufruiranno di questi mezzi di trasporto, in modo che se uno vuole da Torino andare a Valpelline, possa camminare il meno possibile e non, come fa oggi, spostarsi dalla stazione fino in piazza Narbonne, cosa particolarmente fastidiosa con valigie e colli pesanti.
Ma se questo problema è importante, altrettanto lo è il problema che non è stato chiarito nella relazione dell'Assessore, per chi utilizza l'autovettura per recarsi alla stazione e prendere il treno per andare a PréSaint-Didier o per andare a Torino. Esiste un collegamento diretto fra la stazione ferroviaria e il parcheggio pluripiano? Questo nella relazione non è stato perfettamente chiarito.
Penso che in questa ottica si possa vedere anche se è possibile migliorare i rapporti e vedere se per i lavoratori della DELTASIDER (che sono fra i più grossi utilizzatori di questo mezzo di trasporto) è possibile arrivare al terminal dei pullman senza avere troppi problemi, attraverso i sottopassaggi che già in parte le ferrovie hanno predisposto, ma sapendo se questi sottopassaggi che collegano anche l'area DELTASIDER potranno avere uno sbocco direttamente nella stazione degli autopullman.
Sono dei problemi estremamente importanti, credo che questo grosso pasticcio che c'è stato in questa costruzione, forse non del tutto voluto, possa avere quanto meno un risalto finale accettabile.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Non per fare della polemica, ma devo riconoscere che preferisco Borbey in veste di Consigliere che non di Assessore. Mi debbo complimentare con lui perchè è brillantissimo come Consigliere, mentre da Assessore dava preoccupazioni eccessive. Condivido le critiche mosse al Sindaco della città di Aosta; manca di decisione a differenza del Presidente della Giunta, che è un decisionista - come il Consigliere Borbey lo ha definito. Sono considerazioni che condivido; mi chiedo allora che cosa ci faccia la Democrazia Cristiana con un Sindaco in quelle condizioni. Questo è comunque un problema interno al Gruppo democristiano. Ringrazio il Consigliere Borbey per gli auguri che fa al P.S.D.I., e non ai Consiglieri Baldassarre e Roppo che non sono che due umili servitori di un partito, e contraccambio con i miei migliori auguri alla Democrazia Cristiana.
Quando il Consigliere Borbey mi accusa di attaccare la Giunta con parole grosse in occasione dell'approvazione delle perizie suppletive, devo ricordargli che qui siamo di fronte ad un appalto di 2 miliardi 983 milioni, e ad una perizia suppletiva di 2 miliardi 853 milioni. Forse il Consigliere Borbey si è dimenticato che ho presentato una interrogazione in cui facevo riferimento a 440 appalti in un anno, per i quali sono state fatte 410 perizie suppletive per un importo di oltre 50 miliardi e che per queste perizie sono state favorite al 70% tre imprese (in quella interrogazione facevo nome e cognome di quelle imprese). Stando a questi dati, non mi pare di aver gridato assolutamente allo scandalo. Se poi il Consigliere Borbey non è d'accordo con il sottoscritto e con questa impostazione, io faccio il mio compito da Consigliere di opposizione; sul "come lo faccio" si esprimeranno gli elettori nel 1988, ma in questa veste ritengo di dover fare delle critiche a queste perizie suppletive.
Sono convinto che l'Assessore Fosson rimarrà come l'Assessore dalla perizia suppletiva facile; ne ha fatte tante che ha superato gli Assessori precedenti. A differenza degli altri che non promettevano di non farne più, l'Assessore Fosson in questi due anni, da quando cioè ricopre tale carica, ha sempre promesso di non fare più perizie suppletive. Dobbiamo invece constatare che ogni volta che veniamo in Consiglio troviamo a disposizione dei Consiglieri il piatto servito.
Non voglio fare polemica, ma visto che si parla di Case Popolari, il sottoscritto quando era Presidente dell'I. A.C.P. non ha mai fatto una perizia suppletiva, nonostante che i tecnici in alcune circostanze chiedessero le perizie suppletive che portavo in Consiglio di Amministrazione; in quella sede poi mi opponevo alle perizie suppletive. Quindi non è colpa dei tecnici, alla fine la responsabilità è politica.
Dicevo prima che preferisco Borbey da Consigliere più che da Assessore, però oggi ha dimostrato di voler fare l'Assessore, perchè non si può difendere una situazione di questo tipo che veramente "grida vendetta".
Oggi siamo in clima natalizio, ma prego il Consigliere Borbey per il futuro di non provocare a tutti i costi, perchè alla provocazione sono propenso a rispondere con la provocazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Ha ragione il Consigliere Borbey quando dice che questo tipo di lavoro è estremamente grosso, complesso, difficile. È un lavoro che è partito forse con certi presupposti costruttivi che poi sono stati smentiti nel corso della esecuzione dei lavori, e posso anche capire che certe perizie suppletive, certi maggiori costi siano stati provocati da questo cambiamento di rotta in sede esecutiva dei lavori. Certo è che la perplessità rimane sull'importo, anche perchè, e qui lo devo dire non per polemica nei confronti dell'Assessore Fosson, una promessa che egli non avrebbe più portato una perizia suppletiva su questo particolare oggetto c'era stata. Qui invece la fine non la si vede mai.
Visto che siamo in clima natalizio, regaliamo all'Assessore Fosson il libro di Pinocchio perchè in questo caso dice le bugie in Consiglio.
Ha ragione ancora il Consigliere Borbey quando commenta che la politica della Giunta regionale non la determini soltanto il Presidente della Giunta regionale, così la politica del Comune di Aosta non la determina sicuramente solo il Sindaco socialista. Se una valutazione dovrà essere fatta sull'attuale maggioranza al Comune di Aosta, la si può anche fare; dico solo che forse, al di là della personalità dei due personaggi, probabilmente il decisionismo del Presidente della Giunta in sede regionale è favorito anche da una estrema correttezza ed anche da una estrema disponibilità dei gruppi consiliari su cui fonda la sua maggioranza. La rissosità dei gruppi consiliari che compongono la maggioranza del Comune di Aosta non c'è bisogno che sia io a sottolinearla: basta aprire il quotidiano "La Stampa" e tutti i giorni ne scopriamo una nuova. Qualcuno ha anche ipotizzato che quella maggioranza fosse numericamente troppo consistente, per cui sarebbe opportuno di accorciarla un pochino, e questo la renderebbe più efficiente. Non so in questa operazione di tosatura a quale forza politica si facesse riferimento, ma siccome qualche precedente a livello di Comune di Aosta c'è già stato, non vorrei che riguardasse la Democrazia Cristiana.
Devo ricordare, al di là delle responsabilità che ha il Sindaco, che uno dei settori chiave è quello della urbanistica, che è in mano alla D.C. Con questo non voglio dirigere i miei strali nei confronti dell'Assessore Chiofalo, dico solo che ci sono state delle incertezze specie su questo argomento. Raccolgo volentieri la raccomandazione che mi ha fatto il Consigliere Borbey: ci rendiamo conto di contare poco come minoranza, però ci rendiamo conto di contare poco come forza di maggioranza se succedono queste cose a livello del Comune di Aosta. Credo che queste indecisioni favoriscano un disordine urbanistico che non serve a nessuno, tanto meno ad una città come Aosta che è in fase di trasformazione, e questa trasformazione a nostro avviso va pilotata e non va lasciata ad uno spontaneismo che potrebbe essere letale nei confronti della nostra città capoluogo.
Sul discorso della costruzione della parte emergente della stazione degli autobus il Comune di Aosta, la Regione, debbono fare un'ulteriore riflessione. Non sono per mantenere una attuale situazione come quella che vede la stazione degli autobus localizzata in piazza Narbonne; era una soluzione che poteva andare bene tanti anni fa, non sicuramente adesso. Dico che quando ero Amministratore al Comune di Aosta quella mia idea non era passata, ma avevo suggerito di costruire la stazione dei pullman senza andare incontro ad esigenze di aree di rispetto o cose del genere nell'area prospiciente lo stadio; piazza Mazzini è sufficientemente grande per ospitare e un parcheggio di macchine e una stazione di pullman, ed è collegabile in termini di brevità nei confronti della stazione ferroviaria.
Il nostro rimane un atteggiamento estremamente critico nei confronti di questo provvedimento, e stavolta vorremmo proprio una assicurazione dell'Assessore Fosson perchè questa fosse l'ultima perizia suppletiva. No? Non promette più? Allora questa è una perizia senza fine.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Il Consigliere Borbey in effetti ha lanciato un sasso in piccionaia tirando in ballo la scarsa efficienza della Giunta comunale di Aosta. Condividiamo l'idea che esprimeva il Consigliere Torrione: la Giunta è un collettivo, se il Sindaco non decide è perchè la Giunta e la maggioranza non lo mettono in condizione di decidere.
Qualcosa che non funziona c'è, ed in effetti la città di Aosta da circa un anno è pressochè alla paralisi; non c'è Consiglio comunale o quasi in cui con una maggioranza di ventotto membri su quaranta, qualche deliberazione finisca male. Crediamo che su questo occorra riflettere e che ci sia qualcosa che non quadri; secondo noi quello che non quadra è la volontà di riportare fra Giunta regionale e Giunta comunale un certo schematismo. Non è che siccome c'è un certo tipo di maggioranza alla Regione, automaticamente debba esserci lo stesso tipo di maggioranza al Comune: gli schematismi a volte non funzionano. Forse una tosatura è già avvenuta alla Regione, Consigliere Torrione, rispetto alla maggioranza del Comune. Diciamo che non si può più continuare in questo modo: da un anno per aggiustare alcuni locali dell'asilo nido Berra il Comune di Aosta, avendo a disposizione i fondi per la costruzione e i fondi per la gestione, non riesce a dare il posto a tutti i bambini che lo hanno chiesto e ne sono rimasti fuori una cinquantina. Ma sono innumerevoli i problemi che si trascinano da un Consiglio all'altro.
Crediamo che non sia questa la sede dove discutere del problema comunale, ma la questione è stata sollevata dai banchi della maggioranza, Presidente Rollandin, perchè è stato il Segretario del suo movimento per primo che ha sollevato un problema sulla destinazione di quell'area, è stato un autorevole Consigliere della D.C. che ha detto del Comune di Aosta; permetterai a noi di dire che lì non si decide e qui a volte si decide troppo in fretta e male come fate voi qui, perchè decidete quando i progetti sono incompleti, vi trovate con le cose che non funzionano, e ci portate le perizie suppletive. Qui addirittura mettere un Assessore in condizione di sbagliare dandogli due Assessorati. Va bene che avete un bi-assessore di qualità che è in grado di tenere con capacità questi due incarichi molto difficili, però pensiamo che qualcosa si possa fare per avere una organizzazione politica più efficiente al Comune di Aosta e alla Regione una minore approssimazione nelle decisioni.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson, ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Non rientrerò più nel merito delle discussioni che riguardano le perizie suppletive in quanto tali, nè mi soffermerò in ulteriori promesse, nè in bene nè in male. Vorrei solo precisare alcuni elementi che non sono stati particolarmente chiari nell'espressione al riguardo dei quali i Consiglieri hanno ritenuto di dover chiedere dei chiarimenti. Il primo, che chiedeva il Consigliere Baldassarre, penso sia in grado di capirlo da solo: non è che sono 8 miliardi e 100 più quattro miliardi e 800. Il progetto approvato prevede una spesa di 8 miliardi e 100, di cui vengono appaltati 4 miliardi e 800 milioni.
Sulla discussione del terminal, ho esposto quella che è la discussione con il Comune di Aosta al momento, cioè la decisione di porre in quell'area un terminal per 8 pullman che dovrebbe configurarsi come fermata e non come sosta.
Soluzione provvisoria in quanto il Comune di Aosta prevede di ipotizzare un'altra area da destinare a stazione dei pullman. Preciso ancora che la stazione degli autobus non comporta strutture particolari emergenti, le emergenze riguardano solo le scale di sicurezza e la zona tecnica che abbiamo già descritto.
Per quanto riguarda il collegamento diretto con la stazione, nel pre-progetto che abbiamo visto con il consulente incaricato di predisporlo, è previsto un collegamento con sottopassaggio alla stazione, con eventuali scale mobili. Stiamo esplorando questa strada e al momento in cui ci saranno elementi maggiori di discussione, non ci sarà difficoltà a confrontarci in Commissione su tutta questa tematica.
PRESIDENTE: Pongo in votazione la delibera in oggetto:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 18
Contrari: 10
Astenuti: 1 (Aloisi)
Il Consiglio approva