Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2255 del 6 ottobre 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2255/VIII - RATIFICA DELLA DELIBERAZIONE N. 6721, IN DATA 12 SETTEMBRE 1986, ADOTTATA DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA - (Reiezione di ordine del giorno).

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Alzarci continuamente, in ogni Consiglio regionale, per chiedere spiegazioni sulle perizie suppletive può diventare difficile per chi deve ascoltare, ma io, finché starò in questo Consiglio regionale, non mi stancherò di prendere ogni tanto (ma questo "ogni tanto" sta diventando "spesso") la parola quando si tratta di perizie suppletive.

Qui ci troviamo ancora una volta di fronte ad un altro importante esempio di come l'Assessore Fosson conduce l'Assessorato ai Lavori Pubblici. Stamattina qualcuno, giustamente, mi ha rimproverato di aver fatto degli elogi all'Assessore Fosson quando divenne Assessore ai Lavori Pubblici, perché credevo che qualcosa sarebbe cambiata. Invece non è cambiato niente, anzi, le cose vanno peggiorando, perché lo stile è sempre lo stesso e noi, in Consiglio regionale, siamo costretti ogni volta ad alzarci.

Entrando nel merito di questo provvedimento si scopre che si da un appalto alla CO.GE.CO., che, e sottolineo il fatto, questa mattina era già presente in altre due perizie suppletive, ovviamente senza voler parlare di altre perizie suppletive e delle altre che incontreremo.

Fatta questa precisazione, scopriamo che si da un appalto per la costruzione di un complesso polisportivo e ad un certo punto si dice: sostituiamo la costruzione della piscina con un salone.... Può capitare che l'Assessore si inventi un lavoro, lo metta in appalto e allo stesso partecipino parecchie imprese. All'improvviso, però si cambia e, ad esempio, anziché costruire un cimitero si costruisce una sala da ballo e si procede nei lavori senza effettuare una nuova gara di appalto, ma si procede in seguito ad una semplice perizia suppletiva.

Qui ci troviamo proprio nell'ipotesi, anzi nel caso specifico, di una nuova gara di appalto, ma non si procede. Si stanzia 1 miliardo e 250 milioni per quel lavoro, comprensivo anche della piscina, e ad un certo punto si dice all'impresa di non fare più la piscina e le si fa fare un'altra opera, variando completamente il progetto iniziale. Questo modo di procedere può anche diventare un'abitudine, perché l'abbiamo già constatato in precedenza e possiamo anche immaginare che si ripeterà in futuro.

Vogliamo parlare brevemente delle perizie suppletive? Io ho condotto una piccola, modesta, anzi modestissima indagine sulle perizie suppletive ed ho scoperto che su 440 appalti, che vanno dal febbraio 1984 al novembre 1985, ripeto su 440 appalti, le perizie suppletive sono state 302, con una percentuale pari all'80% sul prezzo d'appalto a base d'asta. Si tratta, quindi, di 302 perizie suppletive su 440 lavori messi in appalto in un anno e 6 mesi.

Vogliamo ancora andare avanti con i dati? L'ammontare complessivo di queste perizie suppletive che la Regione ha pagato, danneggiando quindi le altre imprese, assomma a 38.508.676.905 lire. Questa è la cifra esatta di 302 perizie suppletive su 440 appalti svoltisi in un periodo di un anno e 5 mesi!

Questo è il metodo con cui l'Assessorato ai Lavori Pubblici (questi dati si riferiscono soltanto all'Assessorato ai Lavori Pubblici) procede "allegramente" nelle perizie suppletive! Se andiamo ancora più a fondo, scopriamo che, all'interno di queste cifre, ci sono le solite imprese ed i soliti nomi, ad ogni appalto dei quali corrisponde una perizia suppletiva.

Questo modo di procedere è anche mortificante per le altre imprese che pur potendo concorrere per un determinato lavoro si vedono invece escludere da queste procedure. Vediamo che a volte si praticano dei ribassi d'asta addirittura "spaventosi" del 36%, 34%, 32% e 24% che sono "più che logici" per certe imprese che hanno la certezza di poter ricorrere alle perizie suppletive che diventano una necessità quando si è in presenza di ribassi con simili percentuali. Del resto le cifre citate prima (302 perizie suppletive su 440 appalti) non ci fanno pensare ad altro. Questa non è un'insinuazione, ma é solo una presa d'atto di questo fatto "nuovo", che chiamiamo "nuovo" perché qualche volta forse è opportuno dire che c'è qualcosa di nuovo per non stancarci; ma di questi fatti io, in questo momento, metto al corrente tutti i colleghi Consiglieri.

Vogliamo andare avanti per questa strada, anche perché io ho degli esempi da sottoporre al Consiglio? In un appalto a base d'asta di 2 miliardi e 924 milioni, con un ribasso d'asta del 24% (quindi l'appalto è stato aggiudicato per 1 miliardo e 950 milioni), è stata fatta una perizia suppletiva di 782 milioni, come risulta dalla delibera n. 4476! Ecco un altro esempio. Su un importo a base d'asta di 2 miliardi e 924 milioni, con un ribasso d'asta del 24,14%, pari ad 1 miliardo e 750 milioni, è stata fatta una perizia suppletiva di 1 miliardo e 100 milioni! Poiché stiamo parlando di un importo d'asta di 1 miliardo e 750 milioni, si tratta quindi di ben oltre il 6,50%, e ciò lo si evince dalla delibera n. 7891.

Ho ancora altri esempi, e chiedo scusa ai Consiglieri se vado avanti, ma sono costretto a farlo per riuscire a spiegare meglio il concetto insito in queste facili perizie suppletive. In un lavoro che prevedeva un importo a base d'asta di 108 milioni è stata aggiunta una perizia suppletiva di 190 milioni! È un caso in cui il valore della perizia suppletiva ha addirittura superato l'importo d'asta. Posso ancora continuare citando anche le delibere così potranno essere controllate da qualcuno. Nella delibera n. 9178, per un importo a base d'asta di 4 miliardi e 200 milioni, con un ribasso del 34,25% (si arriva così ad una aggiudicazione di 2 miliardi e 850 milioni), è stata fatta una perizia suppletiva di 1 miliardo e 950 milioni! Ripeto: delibera n. 9178!

Andiamo ancora avanti con altri esempi e preciso che non ho preso quelli che convenivano a me, anche perché l'andare a tirare fuori 302 delibere, per un Gruppo modesto come il mio, composto di una sola persona, è una fatica enorme, e pertanto ho preso solo i primi dati che avevo sotto mano.

Su un importo d'asta di 120 milioni, sul quale era stato praticato il ribasso dell'1,60%, è stata fatta una perizia suppletiva di 130 milioni, superiore quindi all'importo d'asta. Questo lo si ricava dalla delibera n. 1539. Su un importo d'asta di 658 milioni, sul quale era stato praticato il ribasso del 5,88% (Siamo quindi sui 400 milioni), è stata fatta una perizia suppletiva di 340 milioni, come si ricava dalla delibera n. 6173.

Potrei ancora andare avanti con questi esempi. A me sembra però che questo metodo non possa continuare, perché i soldi non sono né dell'Assessore e neppure di questa maggioranza, ma sono della comunità che si deve pur rendere conto di quello che succede. In un anno sono stati "spesi", ed usiamo questo termine che in questo caso potrebbe sembrare addirittura improprio, 38 miliardi in perizie suppletive!

Non volendo tuttavia rubare dell'altro tempo presento un ordine del giorno perché credo che questa delibera vada ritirata, non essendo una perizia suppletiva ma, più propriamente, una nuova opera per la quale deve essere espletata una nuova gara d'appalto.

ORDINE DEL GIORNO

VISTA la deliberazione n. 6721 con la quale si chiede l'approvazione di perizia suppletiva per i lavori di costruzione di un complesso polisportivo nel Comune di Pont-Saint-Martin per un ammontare complessivo di lire 358.500.000 su una spesa prevista di lire 1.257.046.000 al netto del ribasso d'asta dell'1,02%;

CONSIDERATO che nel periodo febbraio 1984 - novembre 1985 sono state effettuate, su 440 lavori appaltati, n. 302 perizie suppletive per un importo di lire 38.508.676.905;

CONSTATATO che il ricorso così frequente e nella maggioranza dei casi immotivato al metodo delle perizie suppletive non è corretto, anzi è una decapitazione del denaro della collettività e ciò contrasta con il principio della distribuzione equa del lavoro a più imprese;

Il Consiglio regionale della

Valle d'Aosta

DELIBERA

1) di revocare la deliberazione n. 6721 per espletare tutte le procedure, trattandosi di una nuova opera, per un nuovo appalto di lavori indicati nella deliberazione di cui trattasi;

2) di impegnare la Giunta regionale affinché, in futuro, si limiti al ricorso di perizie suppletive soltanto nei casi di assoluta necessità ed urgenza, come stabilito dalla normativa vigente.

Io faccio appello a tutti i Consiglieri in aula affinché non facciano il gioco delle parti, perché dobbiamo mettere un punto fermo a questo modo di amministrare la cosa pubblica. Poiché ogni Assessore ha il suo orticello da coltivare, io mi rivolgo alla sensibilità dei Consiglieri. Questo ordine del giorno non è stato presentato da uno che, poiché fa parte dell'opposizione, deve fare per forza di cose dell'opposizione, ma da uno che cerca chiarezza e che cerca di dire "basta" con un metodo che non può più andare avanti!

L'Assessore Fosson ci ha dimostrato che la fiducia che noi avevamo riposto in lui non era ben riposta, e qualcuno aggiunge che noi gliel'abbiamo già tolta. Come Amministratori noi dobbiamo mettere un punto fermo a questo modo facile di appaltare i lavori ed a questo modo ancora più facile di fare delle perizie suppletive. Consegno l'ordine del giorno al Presidente del Consiglio.

PRESIDENTE: La Presidenza del Consiglio si riserva di valutare l'ammissibilità dell'ordine del giorno.

Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Io ricordo che non tanto tempo fa (era l'anno 1983), quando al posto dell'Assessore Fosson sedeva l'Assessore Borbey, senza una grande collaborazione da parte degli uffici (infatti avevamo avuto notevoli difficoltà ad ottenere i dati), facemmo una ricerca sulle trattative private, sulle perizie suppletive e sulle ditte vincitrici degli appalti. La Giunta regionale aveva assunto diversi impegni e, con il cambio della guardia tra l'Assessore Borbey, l'Assessore Chabod (mi spiace di averti dimenticato, ma bisogna darti atto che per un certo periodo sei stato Assessore ai Lavori Pubblici) e l'Assessore Fosson, avevamo pensato che determinati metodi sarebbero stati dimenticati.

Invece, come dicevo prima, rispetto alla gestione dell'Assessore Borbey è cambiato solo l'atteggiamento dell'Assessore nei confronti del Consiglio, e cioè, invece di avere un Assessore che prende le cose di punta e replica in modo più brusco, abbiamo un Assessore che, con modi gentili e mansueti, fa le stesse ed identiche cose che faceva prima l'Assessore Borbey. Anzi, forse contando su di un atteggiamento più simpatico e più disponibile, nonostante che la volta scorsa avesse promesso di allegare un'adeguata documentazione alle perizie suppletive di un certo importo, anche questa volta, facendo finta di niente, ci presenta una perizia suppletiva che sostituisce una piscina con un auditorium, ma non abbiamo neanche il piacere di sapere se nell'auditorium ci saranno le poltrone, oppure se andrà ancora bene la vasca originariamente prevista per la piscina.

Assessore Fosson, glielo diciamo in modo corretto e senza nessuna ostilità: riteniamo giunto il momento di cambiare strada, altrimenti su queste materie le cose potranno diventare più pesanti!

Presidente del Consiglio, io credo che l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Baldassarre, sembrando inerente all'oggetto della perizia suppletiva, debba essere considerato ammissibile. Non vedo perché, su un argomento in discussione all'ordine del giorno, non possa essere presentato un oggetto come quello presentato dal Consigliere Baldassarre, che stabilisce di fare determinate cose rispetto all'oggetto stesso. Se il Presidente del Consiglio ammetterà, come io credo, questo ordine del giorno, a nome dei Consiglieri Baldassarre, Dolchi, Bajocco, Mafrica e Millet, io chiedo che su di esso si proceda a votazione segreta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Aloisi; ne ha facoltà.

ALOISI (M.S.I.): Di fronte alle valide argomentazioni del Consigliere Baldassarre e di fronte alle documentate accuse per tutte quelle delibere e perizie suppletive, mi sembra corretto che ogni Forza politica valuti attentamente la condotta di questa Amministrazione e, soprattutto, dell'Assessore Fosson, che si era sempre impegnato a far sì che le perizie suppletive diminuissero, ed invece sta facendo l'opposto, tanto che più volte dai banchi dell'opposizione si è puntato il dito contro questo modo di procedere.

Penso pertanto che l'ordine del giorno proposto dal Consigliere Baldassarre sia opportuno ed invito il Presidente a metterlo in votazione, perché non c'è alcun motivo che lo impedisca. Anch'io condivido la richiesta avanzata dal Consigliere Mafrica di chiedere la votazione segreta sullo stesso ordine del giorno.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io credo che occorra fare una riflessione non polemica intorno a questo argomento. Mi rendo conto che non è sempre facile fare l'amministratore, specie in un settore delicato come quello dei Lavori Pubblici, nel quale, a volte, la mancanza di tempestività da parte dell'Amministrazione può provocare notevoli ritardi. Non sono quindi qui per dire che la perizia suppletiva non deve essere fatta, perché il ricorso ad essa è a volte giustificato dall'interesse della stessa Amministrazione di finire prima i lavori e di spendere meno denari.

Ho voluto fare questo "cappello" perché sono stato anch'io Assessore ai Lavori Pubblici, anche se nella dimensione più modesta del comune di Aosta, e so che a volte l'approvazione di una perizia suppletiva coincide con l'interesse della comunità.

Non voglio fare come il Consigliere Baldassarre, che in questo è stato molto più diligente di me perché è andato a ricercare il numero delle perizie suppletive e ci ha fornito dei dati precisi, ma dico solo che il cambio di destinazione dell'immobile era un dato di fatto conosciuto da tempo. Se infatti al posto di una piscina io voglio ricavare un auditorium e incarico un professionista di trasformarmi parte del progetto, io so fin da principio che si tratta di un lavoro da fare quasi "ex novo". Ne consegue che in questo specifico caso il ricorso alla perizia suppletiva è forse meno giustificato che non in altri.

Ricordo che una volta l'ex Assessore Chabod (così possiamo citare anche lui) ad un mio rilievo su una perizia suppletiva, relativa ad un lavoro stradale in corso d'esecuzione in una valle laterale, di importo talmente elevato da rendere possibile un nuovo appalto, rispose dicendomi: "Ma l'impresa era già lì! Avremmo forse dovuto far smontare tutto il cantiere?" Probabilmente anche in questo caso l'impresa CO.GE.CO. era già lì ed è stato più comodo seguire la procedura della perizia suppletiva. Però partendo da una piscina, forse si è addirittura trasformato tutto l'immobile, perché l'Assessore Fosson mi insegna che per costruire ci vogliono determinati requisiti tecnici (e lo sappiamo, perché abbiamo potuto sperimentare di recente con la piscina di St. Vincent che cosa può succedere se non si prevedono certi aspetti tecnici!) che sono ben diversi da quelli richiesti da un auditorium!

Io credo che ci sia perizia suppletiva e perizia suppletiva, ed a questo proposito credo di dover fare un'altra considerazione. È pensabile che ogni lavoro debba avere un'appendice rappresentata dalla perizia suppletiva? Ovviamente rivolgo questa domanda non solo all'Assessore Fosson, ma all'intero Consiglio. È pensabile che quasi tutti i progetti siano sballati a tal punto da richiedere un intervento successivo?

O i progettisti non fanno bene il loro lavoro, e allora sarebbe il caso di tenerne conto nell'affidamento di futuri incarichi professionali, oppure...

(.....INTERRUZIONE.....)

E se sono tutti uguali, l'Amministrazione deve avere il coraggio di scegliere fra i "meno bravi".

(Voce fuori microfono): "Un corso professionale".

TORRIONE (P.S.I.): Faremo un corso professionale!

(.....INTERRUZIONE.....)

TORRIONE (P.S.I.): Assessore Borbey, non è vero neppure questo, perché, se facciamo un'altra indagine sugli incarichi professionali, ci accorgiamo che ci sono dei professionisti (e qui ti smentisco!) che sono "molto più bravi" di altri ed infatti ricevono incarichi ricorrenti. Parlando, infatti, con un amico una volta io ebbi a dire che ci sono degli "architetti di regime", ed effettivamente ci sono! Cerchiamo, quindi, di non aprire questo capitolo, altrimenti potremmo trovare ulteriori motivi di polemica. Pertanto, rivolgendomi all'Assessore, soprattutto nella sua qualità di tecnico e non di amministratore, io gli chiedo: "Non era pensabile o possibile affidare con un appalto successivo questo lavoro di 358 milioni ad altra ditta?"

(.....INTERRUZIONE.....)

Ecco, ecco, abbiamo già visto di aver detto delle "stupidaggini in più" perché l'Assessore Borbey ci ha chiaramente dimostrato che non solo tra i professionisti, ma anche tra i Consiglieri ci sono quelli che capiscono tutto e quelli che non capiscono niente. Ovviamente io appartengo alla seconda categoria, mentre lui appartiene senz'altro alla prima.

Mi rivolgo, quindi, alla cortesia ed all'amabilità dell'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson per avere una risposta, perché l'Assessore Borbey dà le risposte con gesti che sono più eloquenti delle parole. D'ora in avanti farò anch'io così e vedremo se riusciremo a sostituire la guerra delle parole con la guerra dei gesti, decenza ovviamente permettendo!

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Sì, ho chiesto la parola anche per favorire, da un punto di vista procedurale, il conciliabolo che l'Ufficio di Presidenza sta tenendo per decidere qualche cosa in merito all'ordine del giorno. Pertanto, per fare questa cortesia al Presidente del Consiglio, che spero se ne ricorderà, dico anch'io due parole...

PRESIDENTE: Consigliere Viberti, non me ne potrò dimenticare!

VIBERTI (N.S.): Non per essere noioso, Assessore Fosson, ma 5 minuti fa dicevo quanto è stato poi ripetuto dai colleghi e che io non vorrei ancora ripetere, ma qui siamo di fronte all'ennesima perizia suppletiva e, per di più, come giustamente faceva notare il Consigliere Torrione, siamo di fronte ad una perizia suppletiva che cambia addirittura l'oggetto della costruzione.

Mi auguro che quando egli parlava di "architetti di regime" fosse ben lungi dalla sua volontà il riferimento all'architetto Nebbia che, tra l'altro, è stato anche un nostro Collega ed è un esimio professionista...

(.....INTERRUZIONE.....)

TORRIONE (fuori microfono): "Chi vuole ascoltare, ascolti!"

VIBERTI (N.S.): Io voglio soltanto dire che l'architetto Nebbia è così abile (per questo do un consiglio all'Assessore Fosson) da riuscire a farci anche il primo "auditorium subacqueo" che ci sia mai stato! Credo che la Giunta suggerendo questa soluzione, potrebbe almeno "salvarsi la faccia": infatti, avremmo l'acqua, la piscina e, nello stesso tempo, l'auditorium.

Ci potrebbe essere qualche problema per sentire, ma, visto che qui nessuno parla più, il sentire non è importante. Potremmo avere un auditorium per maggioranze, del quale noi ovviamente non faremmo uso, perché continueremmo ad usare le normali sale di Pont-Saint-Martin che si usano quando si va a fare del lavoro politico, mentre lasceremmo l'auditorium a questa maggioranza che non parla, non vede e non sente, e che forse merita questo "auditorium subacqueo" che l'architetto Nebbia, vista la sua professionalità della quale nessuno può dire nulla, è certamente in grado di progettare.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Berti; ne ha facoltà.

BERTI (Art. e Comm. Vald.): Io mi ero già "stufato" di intervenire sull'argomento delle perizie suppletive, perché ogni volta che cambiamo l'Assessore ai Lavori Pubblici, sentiamo tante promesse diplomatiche, ma alla fine non cambia niente, tant'è che si può dire che: "Se non è zuppa, è pan bagnato".

La giustificazione per questa perizia suppletiva non sta né in cielo e né in terra, perché si tratta di una nuova opera da dare in appalto ad una impresa senza ricorrere alla procedura della perizia suppletiva, perché il suo importo è molto elevato e poi perché, oltretutto, facendo al posto di una piscina un auditorium, si cambia anche la destinazione d'uso dell'edificio. Non riesco proprio a comprendere il motivo per cui si procede con una perizia suppletiva di quell'importo, sostenendo la tesi di avere già "in loco" l'impresa. Ma quell'impresa ha già avuto la cifra per l'appalto iniziale, mentre qui si tratta di un ulteriore lavoro da appaltare "ex novo", e pertanto quell'impresa dovrebbe "sbaraccare" il proprio cantiere oppure concorrere per aggiudicarsi questo stesso appalto.

Comunque non è serio che l'Assessore e la Giunta, quando veniamo in Consiglio a ratificare le delibere di Giunta, si rendano responsabili di queste numerose perizie suppletive. Personalmente "sono stufo" perché si tratta di una cosa vergognosa e l'Assessore dovrebbe vergognarsi di portare queste delibere in Consiglio, perché le cifre non sono assolutamente modeste. Io posso capire che le perizie suppletive,

specie per una Amministrazione pubblica che aggiunge ritardi a ritardi, possano incidere entro una certa percentuale, ma questa perizia è fuori dalla norma ed io non voterò a favore della relativa delibera di ratifica, ma voterò contro.

PRESIDENTE: Dopo una breve consultazione con gli uffici e con l'accordo del Consigliere Baldassarre, il testo dell'ordine del giorno che viene posto in votazione, esclusa la parte della motivazione, è: "di rinviare la deliberazione n. 6721 per espletare tutte le procedure" anziché: "di revocare la deliberazione n. 6721 per espletare tutte le procedure".

Con la dicitura "revocare" il nuovo ordine del giorno non sarebbe stato ammissibile in quanto il nostro regolamento stabilisce che si possano proporre solo modificazioni agli ordini del giorno. La "revoca" è quindi una eliminazione che non può essere ammessa.

Il Consigliere Baldassarre ha accettato questo tipo di soluzione. Però, poiché si tratta di un ordine del giorno, prima di procedere con la votazione segreta, come richiesto dalla minoranza, ritengo opportuno sentire le parole della Giunta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je crois que présenter un ordre du jour par lequel on demande de révoquer, cela n'a pas de sens: nous sommes en passe de procéder à la ratification. Depuis toujours l'on a discuté et l'on discutera encore. C'est normal et c'est inutile d'engager la Junte, n'importe quelle Junte, de n'importe quelle couleur; je crois que dans toutes les administrations il y aura toujours des travaux supplémentaires à faire.

Il faut voir la question sous un angle différent: pour une fois je crois que la question doit être examinée en fonction des termes du rapport, ce qu'a déjà expliqué l'Assesseur. Un changement d'avis est cependant intervenu de la part de l'Administration communale: l'Administration a changé à Pont-Saint-Martin et elle a exprimé un avis différent sur les choix opérés précédemment. Par conséquent, il y a eu requête pour modifier le projet précédent. Le choix était double: ou bien l'on suspendait "l'appalto" dans son ensemble et partant, les travaux suspendus, jusqu'au moment où l'architecte chargé des travaux aurait rédigé les nouveaux projets, ou bien les travaux étaient faits et une expertise vérifiait que le projet avait été respecté. Evidemment, ce système de travail comporte des limites; il serait sans doute préférable de maintenir jusqu'au bout le choix qui a été opéré. Cela n'est pas toujours facile, bien sûr; si l'on veut passer d'un sujet spécifique qui a ses justifications, on discutera ensuite pour savoir s'il était mieux de faire la piscine ou l'auditorium. Dans le cas présent, en revanche, on va discuter sur la possibilité de procéder systématiquement à des expertises nouvelles sur les travaux confiés à certaines entreprises, pour un certain montant; un montant qui est ensuite adapté aux exigences nouvelles. En tant qu'Administration, - et l'Assesseur compétent avait eu des contacts avec les bureaux - Conseiller Baldassarre, on essaie, avant la réalisation des travaux, avant l'adjudication même, d'avoir les expertises nécessaires. Jusqu'à présent nous avions des difficultés en ce sens; pour éviter ainsi de garder de l'argent impossible à employer, nous avons préféré commencer malgré les difficultés. Parfois, l'administration compétente, les administrations communales changent d'avis... alors si c'est possible nous acceptons les changements, mais dans l'ensemble, nous sommes d'accord de limiter les travaux supplémentaires; si l'on analyse l'ensemble des opérations, on s'aperçoit que les travaux étaient nécessaires.

Le Conseiller Baldassarre estime qu'en agissant ainsi on limite les possibilités de participation des autres entreprises: cela est vrai, mais dans la plupart des cas il est impérieux de pourvoir aux travaux pour une question de temps, de requêtes, de projets, même. Il est vrai que ce phénomène est plus fréquent dans certains domaines que dans d'autres, mais il n'est pas moins vrai que parfois nous sommes dans l'obligation de modifier le projet, pour des exigences nouvelles, pour une réglementation différente inhérente aux lois de l'Etat qui changent. Ceci s'est déjà vu dans certains bureaux publics. Donc on ne peut pas généraliser.

Sur l'ordre du jour, pour les raisons que je viens d'énoncer, je crois que l'on s'abstiendra: la seule façon de travailler et de démontrer qu'il est possible ou non, de changer d'attitude, consistera à modifier et à prévoir le minimum de travaux supplémentaires. Cet ordre du jour ne devait en tout cas aucunement être discuté comme choix de l'administration.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Noi ci esprimiamo a favore dell'ordine del giorno e, visto che la maggioranza, per tenere salda la sua possibilità di controllo ha annunciato l'astensione, noi ritiriamo la richiesta di votazione segreta sull'ordine del giorno e la rinnoviamo per la ratifica.

PRESIDENTE: Il Presidente della Giunta ha parlato contro, mentre il Consigliere Mafrica a favore, pertanto si passa alla votazione dell'ordine del giorno a scrutinio palese dal momento che il Consigliere Mafrica, a nome anche degli altri richiedenti, ha ritirato la richiesta di votazione segreta.

Do lettura dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Baldassarre:

ORDINE DEL GIORNO

VISTA la deliberazione n. 6721 con la quale si chiede l'approvazione di perizia suppletiva per il lavori di costruzione di un complesso polisportivo nel Comune di Pont-Saint-Martin per un ammontare complessivo di lire 358.500.000 su una spesa prevista di lire 1.257.046.000 al netto del ribasso d'asta dell' 1, 02%;

CONSIDERATO che nel periodo febbraio 1984 - novembre 1985 sono state effettuate, su 440 lavori appaltati, n. 302 perizie suppletive per un importo di lire 38.508.676.905;

CONSTATATO che il ricorso così frequente e nella maggioranza dei casi immotivato al metodo delle perizie suppletive non è corretto, anzi è una decapitazione del denaro della collettività e ciò contrasta con il principio della distribuzione equa del lavoro a più imprese;

Il Consiglio regionale

della Valle d'Aosta

DELIBERA

1) di rinviare la deliberazione n. 6721 per espletare tutte le procedure, trattandosi di una nuova opera, per un nuovo appalto di lavori indicati nella deliberazione di cui trattasi;

2) di impegnare la Giunta regionale affinché, in futuro, si limiti al ricorso di perizie suppletive soltanto nei casi di assoluta necessità ed urgenza, come stabilito dalla normativa vigente.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'ordine del giorno testé letto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 11

Favorevoli: 11

Astenuti: 19 (Beneforti, Bondaz, Bor-bey, Chabod, De Grandis, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Maquignaz, Martin, Pedrini, Perrin, Pollicini, Ricco, Rollandin, Stévenin, Tamone e Voyat)

Il Consiglio non approva.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io volevo solo fare alcune puntualizzazioni su quanto detto dal Presidente della Giunta che, in effetti, ha detto delle cose esatte, che io avevo già parzialmente anticipato nel mio precedente intervento. È certo che in questo caso si tratta di un incarico professionale, e quindi di un nuovo lavoro, cui la Giunta ha dato corso su richiesta dell'Amministrazione comunale e noi non possiamo andare a contestare le scelte dell'Amministrazione comunale.

Forse non sono stato sufficientemente chiaro, ma il problema è che in questo caso, proprio perché si trattava di un lavoro "ex novo", dalla piscina infatti (io non sono un tecnico e forse potrò anche dire delle "stupidaggini") si è passati ad un auditorium, e quindi ad un lavoro completamente diverso.

Il Consigliere Viberti ha lanciato l'idea di un "auditorium subacqueo" (potrebbe anche essere una proposta nuova); resta però il fatto che l'auditorium è sostanzialmente diverso dalla piscina. Chi ha fatto un pò di amministrazione sa che, in questo caso, con una variazione sostanziale apportata al progetto iniziale si è fatta un'altra cosa. Questo sta a testimoniare che non sempre la perizia suppletiva è giustificata, a meno che non si venga a dire: "Visto che oggi parliamo di Pont-Saint-Martin e fra poco discuteremo sull'acquisto di un complesso che si chiama Sing-Sing, (il nome è fantasioso ma di buon auspicio), facciamoci un auditorium per sostituirlo poi con una piscina". A quel punto veramente non si riuscirebbe a capire perché la piscina non può essere costruita da una parte, mentre lo può da un'altra.

Io credevo, infatti, che la scelta della "non costruzione" della piscina fosse definitiva, nel senso che a Pont-Saint-Martin non si sarebbe più costruita la piscina. Se la piscina, invece di essere costruita qui, viene fatta a "Sing-Sing", è proprio il caso di domandarsi se il complesso "Sing-Sing" sia il luogo più adatto ad ospitare una piscina.

Assessore Fosson, visto il nome del complesso, io consiglierei di evitare qualsiasi perizia suppletiva, perché è meglio non andare a "Sing-Sing".

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Quanto ha esposto il Presidente della Giunta, in merito alle perizie suppletive, è già stato oggetto di diverse discussioni. Sono considerazioni che facciamo tutti e che faccio io stesso. Intendo però fare ancora due puntualizzazioni, una sulla ricerca così puntuale e precisa del Consigliere Baldassarre, sulla quale io mi riservo, non di mettere in dubbio i dati che egli ha estrapolato...

BALDASSARRE (fuori microfono): "Me li hai dati tu!"

FOSSON (D.C.): Infatti, ma le somme si possono anche sbagliare, anche se non le hai sbagliate. Intendo dire, però, che si possono fare anche "altre" considerazioni, perché una cosa può essere vista da destra o da sinistra. Mi permetterò...

BALDASSARRE (fuori microfono): "La matematica non cambia".

FOSSON (D.C.): Certo che la matematica non cambia, però l'interpretazione dei dati può essere vista da una parte o dall'altra, come giustamente diceva il Presidente della Giunta, secondo la convenienza o l'utilità di svolgere i lavori in un modo piuttosto che in un altro. Su questo faremo delle altre considerazioni, perché ne avremo il tempo.

Per quanto riguarda il dato specifico della palestra di Pont-Saint-Martin, si tratta di un complesso a 2 piani, uno seminterrato e l'altro fuori terra, il cui primo lotto appaltato riguarda esclusivamente le strutture e la copertura. È un'opera composta da una struttura parzialmente in cemento armato (fondazioni e primo solaio) e da una copertura in legno lamellare. Globalmente la struttura rimane tale e quale. Nel piano seminterrato, in una prima fase di progettazione, che poi è stata smentita e sostituita per cambio di indirizzo dell'Amministrazione comunale, era prevista una piscina di modeste dimensioni e quindi con certe strutture adatte all'utilizzo della piscina.

In una fase successiva, sempre per iniziativa dell'Amministrazione comunale, è stato previsto un auditorium, che ha comportato l'eliminazione di certe strutture e la costruzione di altre, sempre però all'interno di un "involucro globale" che non cambia. In questo senso, quindi, l'opera, nel suo complesso, è la stessa, tranne queste varianti strutturali.

Tengo a precisare che i 358 milioni (cito a memoria, ma penso di essere nel giusto) sono una cifra di per sé cospicua, ma, rispetto a 1 miliardo e 257 milioni rappresentano meno del 30% e quindi il valore della perizia è, al limite, percentualmente ridotto.

Con questa scelta noi riteniamo di avere risparmiato sicuramente del tempo, rispetto alla consegna definitiva dell'opera (appalteremo in lotti successivi la finitura e le strutture), e, visto che il tempo è denaro, riteniamo di avere risparmiato anche del denaro.

Si dà atto che alle ore 17,34 assume la Presidenza il Vice Presidente DOLCHI.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Il Presidente della Giunta ha fatto riferimento ad un cambio di Amministrazione che però è avvenuto nel 1985. Il Consiglio comunale di Pont-Saint-Martin ha deliberato la modifica del suo progetto il 25 luglio 1985, mentre ora siamo alla fine del 1986.

Le norme che regolano gli appalti prevedono in modo esplicito che le perizie suppletive non devono riguardare lavori nuovi ma lavori non previsti che siano un prolungamento di quelli già fatti. In questo caso si tratta di un lavoro nuovo e c'era più di un anno di tempo per mettere in appalto (quindi, Assessore Fosson, il problema del tempo è piuttosto relativo) questa parte dei lavori.

Noi a volte, anzi sempre, facciamo a parte gli appalti per l'impianto elettrico e per l'impianto sanitario. In questo caso, come ha detto l'Assessore, si trattava di un auditorium in un seminterrato, quindi di un lavoro ben definito. Eppure nessuno ci dice se la stessa ditta, magari concorrendo con un ribasso maggiore, o una ditta più specializzata nel preparare gli auditorium, avrebbe potuto vincere l'appalto in modo più vantaggioso per la Regione. Abbiamo aspettato per un anno ed ora diventa più comodo risolvere il problema con la procedura della perizia suppletiva. Diciamo che questo è un caso esemplare, perchè a nostro giudizio è il sistema che va modificato perchè occorre ricorrere alle perizie suppletive solo in casi particolari stabiliti dalla legge. Qui, invece, c'è sempre una giustificazione per andare oltre.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Non c'è più sordo di chi non vuol sentire e questa Giunta continua a non voler sentire. Mi riferisco all'ultima parte dell'intervento dell'Assessore Fosson, quando ha detto di essersi preoccupato di amministrare bene il denaro pubblico "per risparmiare tempo". Assessore Fosson, un'affermazione del genere è assurda, anche se io capisco la tua difficoltà a dover giustificare 302 perizie suppletive, tutte immotivate, per 38 miliardi! È difficilissimo giustificare una cosa del genere.

Assessore Fosson, chiedo un secondo di attenzione, e se vuoi mi fermo un attimo in attesa... Nella stessa delibera la Giunta dice: "...dando incarico per la progettazione all'architetto Nebbia". Ma la progettazione non può essere contemporanea all'esecuzione dell'opera perché esistono tempi tecnici assolutamente differenti. Inoltre la progettazione non dà origine ad una perizia suppletiva, ma ad un nuovo lavoro e qui ci troviamo proprio di fronte ad un nuovo lavoro e ce lo dite voi stessi nel testo della delibera, quando incaricate l'architetto Nebbia di progettare la sostituzione della piscina con l'auditorium, cosa che cambia la natura dell'appalto.

Io sono d'accordo con il Presidente della Giunta quando dice che l'Amministrazione comunale ha voluto fare una scelta diversa da quella fatta dalla Giunta precedente. Ci mancherebbe anche che ci mettessimo a sconfessare o a criticare le scelte di un'Amministrazione comunale! Ma in questo caso non ci troviamo di fronte ad una giustificazione di questo genere. Anche se altri Consiglieri l'hanno già detto, io ripeto, cercando di farmi capire, benché qualcuno finga di non sentire che qui ci troviamo di fronte ad una nuova progettazione! Questo nuovo progetto, del quale è stato incaricato l'architetto Nebbia, dimostra che ci troviamo di fronte ad una nuova opera!

Se poi l'Assessore Fosson ritiene che i 358 milioni, paragonati a 1 miliardo e 257 milioni, siano una cifra in qualche modo giustificabile, ci dovrebbe anche giustificare le 302 perizie suppletive per gli importi che io ho dato e che ho tratto da un tabulato che mi è stato gentilmente inviato proprio dall'Assessore, dietro mia sollecitazione. Quindi egli mi dovrebbe giustificare anche le altre 302 perizie suppletive, alcune delle quali hanno importi veramente eccessivi.

Non mi sembra poi che 358 milioni siano una cifra da perizia suppletiva! Del resto il Consigliere Mafrica ha spiegato chiaramente che cosa si deve intendere per perizia suppletiva e che la si dovrebbe applicare quando ci sono dei nuovi prezzi e quando c'è da apportare qualche piccola variante ai lavori. Qui, però, non siamo di fronte a una piccola variante, ma ad una nuova progettazione.

Quando il Presidente della Giunta ha scelto la strada della difesa della maggioranza e dell'Esecutivo, chiedendo l'astensione della maggioranza, per evitare le insidie dei franchi tiratori o di quei Consiglieri che non hanno il coraggio di votare l'ordine del giorno, ha fatto un'azione politica, che può essere considerata giusta dalla sua angolazione. Però il Presidente della Giunta dice anche: "Noi vogliamo evitare le perizie suppletive". Ma è da due o tre anni che noi continuiamo a dire sempre le stesse cose, perché le perizie suppletive, invece di diminuire, aumentano. Io credo nella buona volontà del Presidente della Giunta, ma ad essa forse non corrisponde la buona volontà dell'Assessore ai Lavori Pubblici in carica e dell'Assessore precedente. L'Assessore non mi può contestare il fatto che io abbia scelto quel periodo, perché su quel periodo mi è stato possibile fare l'indagine. Sempre in quel periodo, però, sono stati appaltati anche altri lavori, e se avessi preso in considerazione il periodo successivo al 30 novembre 1985, avrei sicuramente trovato altre perizie suppletive. Sarebbe stato un normale conto da casalinga, con il massimo rispetto ovviamente per le casalinghe.

Io mi fermo qui. Questo ordine del giorno non è stato votato e, siccome non si vuole cambiare metodo, lo modificherò in qualche sua piccola parte e ne farò delle fotocopie, così, dal prossimo Consiglio regionale, porterò ogni perizia suppletiva all'attenzione del Consiglio.

PRESIDENTE: Colleghi Consiglieri, visto che è stato votato l'ordine del giorno, ritengo che si possa considerare chiusa la discussione generale.

Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): Ho chiesto la parola solo per ribadire o per chiarire meglio quanto ho già detto. Mi spiace che il Consigliere Baldassarre dica che qualcuno è sordo, ma forse è proprio il caso di dire che stiamo dialogando tra sordi. Io ho detto che si trattava di una variante inserita in un'opera complessa e che non si trattava di un progetto completamente nuovo. Era una variante ad una parte della struttura che per certe parti intaccava, naturalmente, anche il resto delle strutture, tanto da non poter essere scorporata.

In più voglio aggiungere, cosa che è già scritta chiaramente nella deliberazione, che sia la progettazione iniziale che quella della variante sono state realizzate per incarico del Comune di Pont-Saint-Martin, fatto che può, in qualche modo, aver giustificato anche delle discordanze nei tempi. Nella relazione c'è scritto: "Fa presente che, dopo l'appalto dei lavori, il Comune di Pont-Saint-Martin, con propria delibera... ha deciso di apportare... dando incarico all'architetto Nebbia di redigere il progetto...".

Non sto a riprendere considerazioni sul numero delle perizie suppletive, perché, come ho già detto, mi riservo di fare altre elaborazioni di dati. Grazie.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione a scrutinio segreto la ratifica della deliberazione n. 6721:

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 31

Votanti: 31

Favorevoli: 17

Contrari: 14

IL CONSIGLIO

DELIBERA

di ratificare, ad ogni effetto, la sottoindicata deliberazione adottata dalla Giunta regionale in via d'urgenza e salvo ratifica da parte del Consiglio:

Oggetto n. 6721 in data 12 settembre 1986: Lavori di costruzione di un complesso polisportivo in Comune di Pont-Saint-Martin (1% lotto) - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione di nuovi prezzi - Proroga alla data di ultimazione lavori.