Oggetto del Consiglio n. 2254 del 6 ottobre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2254/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): J'ai eu droit ce matin à une observation de M. Viberti à laquelle je n'ai pas répondu tout de suite étant donné qu'il m'avait accusé de dire quelque chose de faux, au Conseil. Je voudrais lui dire avant tout que j'ai donné les renseignements en toute bonne foi et j'ai voulu contrôler ce que j'avais dit.
En France, la circulation est autorisée le samedi jusqu'à 22h et interdite de 22h le samedi, à 19h du dimanche. De plus, il existe des dérogations de plein droit qui n'ont donc pas besoin d'être sollicitées: en trafic international, les véhicules français ou étrangers, chargés ou vides, rejoignant leur établissement, leur centre d'exploitation ou leur pays d'immatriculation. (Je donnerai la copie traitant des restrictions en France à M. Viberti)
Si j'ai bien compris ce qu'entendait M. Viberti, il était possible, en France, d'obtenir une dérogation pour les cas de poids lourds vides; en revanche c'est pour les poids lourds chargés ou vides. J'ai donc voulu m'assurer de la justesse des données.
Pour ce qui est de la Suisse le trafic est interdit à partir de samedi 12h jusqu'au dimanche 24h. Si je me rappelle bien, j'avais dit au Conseil que la possibilité avait été envisagée de donner une autorisation aux poids lourds arrivant au Grand St Bernard et au tunnel, en prévoyant que les routes douanières arriveraient jusqu'à l'autoport. J'avais justifié cette possibilité du fait du trafic tant en France qu'en Suisse. Je n'avais pas parlé d'horaires particuliers. On m'a dit qu'il existait plus de restrictions en Suisse qu'en France; il n'y a pas de dérogation.
En principe, j'essaie d'être correct à l'égard des Conseillers et donc je réponds à M. Viberti que je n'ai rien dit de faux au Conseil.
Oggetto n. 6499 in data 5 settembre 1986: Lavori di sistemazione idraulica del torrente Sache (2° lotto) in frazione Echallod, del Comune di Arnad. - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Innanzitutto vorrei esprimere un doveroso ringraziamento al Presidente della Giunta che, e questo è l'aspetto che mi interessava di più, ha dimostrato la sua buona fede. Io, che non ho certamente i dati che sono a disposizione del Presidente della Giunta, questa mattina, forse perché non particolarmente ben informato, parlavo di "venerdì" per la Svizzera. In ogni caso per me era importante che fosse manifestata la buona fede del Presidente. Il fatto che egli si sia premurato di portare queste informazioni testimonia la sua volontà di avere sempre un rapporto corretto, anche se su opposte barricate.
Per quanto concerne questa deliberazione, invece, vorremmo avere una spiegazione relativa al fatto che nelle premesse si parla dell'impresa D'Herin, mentre nel deliberato si parla dell'impresa Freydoz. Forse non abbiamo capito bene la deliberazione e può darsi che ci sia sfuggito qualche particolare. Però vorremmo capire come mai da una parte si parla di un'impresa che aveva avuto l'aggiudicazione dei lavori e dall'altra "si approva la perizia suppletiva riportata in premessa, affidando l'esecuzione dei lavori alla ditta Freydoz Giordano". Può darsi che io abbia letto male e non abbia capito, ma spero che l'Assessore all'Agricoltura e Foreste sia in grado di darmi le spiegazioni del caso.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): Je remercie M. Viberti pour l'attention qu'il prête à la lecture des délibérations. Il faut que je m'informe car je n'ai pas d'explication à donner. Il pourrait s'agir d'une simple faute de frappe....
PRESIDENTE: Un eventuale errore di trascrizione potrà essere corretto direttamente dagli uffici, se invece non si tratta di un errore di trascrizione la delibera verrà riportata nuovamente in Consiglio.
Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6499:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 27
Favorevoli: 27
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6525 in data 5 settembre 1986: Lavori di ammodernamento e sistemazione della strada regionale n. 40 di Les Fleurs tratto Clapey-Champlan di sopra - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Chiedo scusa, signor Presidente, ma prima, nel ringraziare il Presidente della Giunta, non avevo pensato di precisare che, poiché avevo ricevuto le spiegazioni e le precisazioni richieste, non era più il caso che io continuassi ad astenermi in continuazione. Prima mi astenevo perché la questione non era stata ancora chiarita, ora, invece, voto tranquillamente questa deliberazione.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6525:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 30.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6539 in data 5 settembre 1986: Lavori di pavimentazione in conglomerato bituminoso della strada regionale n. 36 di Saint-Barthélemy tratto compreso tra le località Petit Fénis-Blavy - Aggiudicazione mediante trattativa privata all'impresa Freydoz Giordano S.p.A. di Champdepraz - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Mi risulta incomprensibile il modo di procedere dell'Assessore. In questo caso, appena ultimati i lavori, si è scoperto che ce n'erano ancora altri urgenti da fare e da assegnare a trattativa privata.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Con l'appalto si erano esauriti tutti i fondi, ma era urgente poter completare la bitumatura anche per consentire il passaggio del giro della Valle d'Aosta e perciò con urgenza particolare si è provveduto ad espletare una gara ufficiosa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6539:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 30
Votanti: 26
Favorevoli: 26
Astenuti: 4 (Baldassarre, Breuvé, Pascale e Torrione)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6577 in data 5 settembre:1986: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 24.400.000 al Comune di Valtournenche per l'affitto dei locali adibiti ad uso scolastico nell'anno 1985.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6577:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 29.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6605 in data 5 settembre 1986: Concessione di un contributo di lire 35.000.000 alla polisportiva Saint-Christophe - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Sulla stampa specializzata è apparso recentemente un articolo di chiara impronta turistica sulle possibilità che alcune Regioni offrono per ospitare, durante il periodo di precampionato, delle squadre di calcio di serie "A". Anche chi è un poco addentro alle cose sportive avrà sicuramente rilevato che, per esempio, numerose squadre di serie "A" hanno trovato "ospitalità" (forse uso questo termine in modo improprio) nel Trentino-Alto Adige.
Dal punto di vista turistico ciò costituisce un fenomeno di una certa importanza e rilevanza. La possibilità di osservare la propria squadra nel momento in cui effettua gli allenamenti di precampionato costituisce un richiamo notevolissimo per notevoli masse di tifosi. Anche la Valle d'Aosta ha potuto riscontrare un fatto del genere quando, per diverse stagioni, il Torino è venuto ad allenarsi ad Aosta, usufruendo degli impianti sportivi situati nella regione Tzambarlet. La prima partita di precampionato al "Puchoz" infatti richiamava un gran numero di tifosi. Io trovo che l'iniziativa adottata dal Comune di Saint-Christophe di ospitare il Genoa si inquadri nelle opportunità turistiche che possono essere offerte da una Regione che cerca di sfruttare la diffusa passione per il calcio.
Detto questo, però, c'è da precisare che se il provvedimento ha carattere generale, acquista un suo significato, altrimenti sono solo i soliti "furbetti" ad approfittare di "mamma Regione", mentre gli altri, che non sono così astuti, non riescono ad usufruire di simili benefici. Certamente è encomiabile il fatto che il Saint-Christophe abbia ospitato il Genoa ed io ritengo oltremodo opportuno che la Regione sia disponibile a che anche altre località, dotate di opportuni ed idonei impianti sportivi, possano ospitare, durante il periodo di precampionato, delle squadre di un certo nome, altrimenti potrebbero sorgere molte perplessità. È spontaneo chiedersi: "Perché il Saint-Christophe sì ed il Morgex no? Perché la stessa città di Aosta o altre località sportive non possono beneficiare di questo contributo regionale?" C'è da aggiungere che se la notizia di un contributo regionale fosse conosciuta dalla Juventus, dal Torino o, comunque, dalle squadre che vanno per la maggiore, sempre secondo la personale passione sportiva, la Valle d'Aosta diventerebbe una Regione oltremodo appetibile. In questo modo, invece, sembra che l'iniziativa sia solo un fatto estremamente limitato e quindi riduttivo, che non può non sollevare delle perplessità.
Io chiedo quindi se la Regione ha intenzione di estendere queste provvidenze a tutte le località ed a tutte le squadre di calcio che facciano richiesta di ospitare squadre di categoria superiore, oppure se questa iniziativa sia destinata a rimanere solo un estemporaneo esempio, frutto più che altro dell'abilità di qualche "manager" del Saint-Christophe, noto per il suo accentuato attivismo. In quest'ultimo caso, ovviamente, la delibera diventa molto discutibile e poco opportuna sul piano strettamente amministrativo. Grazie.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Ricordo che avevamo già posto questo problema in occasione della votazione su di una precedente delibera, ma, evidentemente, l'Assessore Borbey è un po' duro d'orecchi ed ha bisogno che le cose gli vengano ripetute più d'una volta.
Se non ricordo male, allora si trattava di un club di pallavolo che aveva ospitato una squadra nazionale e che aveva chiesto un contributo alla Regione. Già allora avevamo dato il nostro consenso, subordinato però alla determinazione di alcuni criteri validi per tutti, come per esempio il 30% a carico della Regione, così qualunque società sportiva interessata potrebbe beneficiare di un certo diritto e non dovrebbe più attendere il beneplacito particolare e discrezionale della Giunta.
In questo caso ci ritroviamo invece nella stessa situazione di prima: ad una società che si è data da fare si danno 35 milioni. C'è da precisare, poi, che la delibera, come molte altre, non reca neppure informazioni sufficienti e così non si sa se questi 35 milioni sono il 100% o il 50% della spesa sostenuta; non esistono informazioni più generali che inquadrino l'iniziativa in un discorso di carattere turistico-promozionale, anzi, sembra quasi che noi eroghiamo il contributo per il fatto stesso che ci è stato richiesto.
Pertanto, prima di votare questa delibera, noi vorremmo avere dalla Giunta delle assicurazioni più precise. Se si possono stabilire dei criteri validi per tutte le società, come si è fatto per le maschere e per le associazioni culturali, per le quali sono state affrontate delle norme che danno certezza, noi ci dichiariamo d'accordo; altrimenti si procede in un modo piuttosto criticabile.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): A parte le considerazioni fatte dai Consiglieri che mi hanno preceduto, credo che la delibera sia poco chiara. È opportuno chiedere all'Assessore di fornirci ulteriori chiarimenti su questo contributo di 35 milioni, perché, quando le squadre di serie "A", "B" o di qualsiasi altra serie, vanno in ritiro, lo fanno a spese loro e quindi, in questo caso, a spese del Genoa. La Polisportiva Saint-Christophe pertanto non può aver ospitato il Genoa per il ritiro; questo è assolutamente falso. Invece, come nel nostro caso, se si tratta di un incontro di calcio, che non ha dato l'incasso sperato alla Polisportiva Saint-Christophe, la quale, come tutte le polisportive, ha organizzato l'incontro per avere un introito da utilizzare durante il campionato, è opportuno specificare se si tratta di un contributo per il mancato incasso di una partita (ma in questo caso mi sembra che 35 milioni siano effettivamente un pò troppi per una sola partita tra il Genoa ed il Saint-Christophe), oppure occorre specificare se sono state effettivamente tutte a carico del Saint-Christophe le spese per il ritiro delle U.S. Calcio Genoa.
Se passa quest'ultimo principio, io, come tifosissimo della Roma, chiederò alla mia squadra di venire in Valle d'Aosta dove potrà essere ospitata a spese della Regione e farò anche chiedere dall'A.C. Roma di incontrare l'Aosta Calcio in un incontro amichevole. Per questo il precedente del Saint-Christophe potrebbe diventare piuttosto pericoloso.
Allora il Comune di Issime che ha ospitato in ritiro il Sant'Orso ed il Saint-Vincent dovrebbe avere un doppio contributo per aver ospitato due squadre dilettanti che fanno parte di un campionato interregionale. Se passa questo principio, deve passare anche il principio di poter ospitare tutte le squadre, professionistiche o meno, con le spese di soggiorno completamente a carico della Regione.
Chiedo questi chiarimenti e, se l'Assessore, come al solito, non li darà (ed io penso che non li darà perché non credo che sia in grado di darli, perché probabilmente si tratta di una delibera presentata per accontentare qualcuno, magari "iscritto alla D.C." e credo che l'Assessore questa volta mi abbia già capito), io non voterò questo provvedimento e chiedo che non si proceda in questo senso altrimenti andremmo incontro a precedenti di cattivo gusto.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): Al Consigliere Mafrica posso dire che quando discutemmo sul contributo da assegnare ad una società che aveva ospitato una squadra nazionale si convenne anche sull'opportunità di stabilire una normativa sui contributi per le manifestazioni di particolare interesse sportivo o turistico-sportivo. Noi stiamo attendendo alla modifica della legge ed abbiamo già quasi completato tutto il lavoro. Abbiamo già fatto alcune riunioni ed alla ripresa dei lavori il nuovo testo, predisposto dal gruppo di lavoro incaricato dall'assemblea sportiva, sarà presentato all'esame della stessa assemblea. Il nuovo testo cercherà di precisare anche quali dovranno essere gli indirizzi da seguire nell'elargire i contributi alle società che militano nei campionati nazionali, come ad esempio la Casetta Hôtel, Aosta Leasing... Allora però non si parlò in modo specifico di queste manifestazioni perché è piuttosto difficile stabilire delle norme in proposito. È facile indicare nel 30% o nel 40% il possibile contributo della Regione, però occorre anche verificare se l'eventuale manifestazione sia da ritenersi o meno di elevato livello turistico o sportivo. La nostra preoccupazione è appunto quella di intervenire con una serie di norme ed indicazioni piuttosto precise, perché oggi come oggi, pur potendo noi pensare che il Genoa ci possa arrecare un certo prestigio, ci potremmo anche sentire obiettare da qualcuno che solo la serie "A" arreca un reale prestigio, mentre la serie "B" ne arreca certamente di meno, e comunque noi, un domani, ci potremmo trovare nelle condizioni di dover dare un contributo sia per la serie "A" che per la serie "B".
Esistono quindi notevoli difficoltà. Io concordo sul fatto che bisognerebbe intervenire con una normativa quanto più possibile precisa, però il problema non è di facile soluzione. Affinché questi nostri contributi non siano solo degli interventi estemporanei, elargiti "una tantum" ad una società che si è particolarmente distinta o che ha potuto prevedere un eventuale parere favorevole per un futuro intervento della Regione, possiamo indirizzare alle varie società un chiarimento per precisare che se un domani dovessero invitare delle società di serie "A" o di serie "B" noi potremmo anche andare incontro, entro una certa percentuale, alle spese di ospitalità, oppure alle spese di bilancio, sempre, ovviamente, in relazione al possibile deficit accumulato per questo genere di manifestazioni.
Concordo quindi sulla opportunità di dotarci di una politica generale i cui risultati debbano essere verificati di volta in volta per accertare i possibili benefici a livello turistico.
Al Consigliere Baldassarre, con il quale mi spiace di entrare in polemica perché egli la cerca, mi permetto di dire che "parla veramente a vanvera". Non è previsto, infatti, che un Consigliere di minoranza debba sempre prendere la parola su tutti gli argomenti, perché è anche giusto che un Consigliere di minoranza prenda la parola dopo aver seguito un certo argomento. Nel caso del Saint-Christophe, ad esempio, io accetto la critica, che considero fondata, sulla mancanza di chiarezza nella delibera e sull'assenza di sufficienti motivazioni. Forse sarebbe stato più opportuno esporre anche le cifre generali delle spese sostenute dal Saint-Christophe, dalle quali sarebbe emerso che nelle stesse era compresa l'ospitalità di tutta la prima squadra, dei dirigenti ed anche della squadra "Primavera". Dall'elenco generale delle spese emerge chiaramente che il Saint-Christophe ha incassato complessivamente 16 milioni dalle tre partite amichevoli giocate con il Genoa. Ne consegue che, togliendo dal bilancio generale di 65 milioni i 35 milioni del contributo regionale ed i 16 milioni incassati dalle 3 partite con il Genoa, il Saint-Christophe ha ancora uno scoperto di circa 17 o 18 milioni che è stato ripianato dai dirigenti. Purtroppo il Saint-Christophe ha fatto un'operazione "azzardata", perché è piuttosto illogico ospitare anche la squadra "Primavera" del Genoa ed ipotizzare "favolosi" incassi nelle 3 partite con il Genoa.
Al Consigliere Baldassarre voglio dire che io sono perfettamente al corrente delle varie manifestazioni che sono avvenute e del fatto che l'U.S. Saint-Christophe ha ospitato il Genoa pagando all'albergo "Moulin" il costo dell'ospitalità per tutti i dirigenti e per tutti i giocatori del Genoa, appartenenti sia alla prima squadra che alla squadra "Primavera". La Giunta regionale ha richiamato i dirigenti dell'U.S. Saint-Christophe per la loro "esagerazione", però non se l'è sentita di doverli penalizzare oltre, perché l'indirizzo dell'Amministrazione regionale, che del resto stessi avete sempre auspicato, è quello di estendere anche ad altre società questa possibilità.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Mi diventa sempre più difficile capire l'Assessore Borbey!
PASCALE (fuori microfono): "Eppure parla in italiano!"
BALDASSARRE (P.S.D.I.): A parte l'accento, mi sembra che qualche parola in italiano la dica!
L'accusa di parlare a vanvera rivolta ad un Consigliere regionale, solo perché svolge il proprio compito di controllare politicamente ed amministrativamente gli atti deliberati da questa Giunta, mi sollecita a parlare ancor più a vanvera, non fosse altro che per fare un dispetto all'Assessore Borbey! Però, Assessore Borbey, io non ho parlato a vanvera, perché io ti ho fatto due domande: se era un mancato incasso, e tu l'hai detto (più o meno hai detto che si trattava del mancato incasso di due partite. Tu puoi negare tutto, però non puoi negare quanto hai detto qualche secondo fa!); hai anche detto che tutta l'U.S. Genoa è stata ospitata dal Saint-Christophe. Queste erano le due domande che io avevo fatto ed alle quali tu hai risposto. Quindi io non ho parlato a vanvera, Assessore Borbey! E mi dispiace che tu continui questa polemica nei miei confronti. Se qualche mia amicizia ti da fastidio, io mi sento orgoglioso di essere amico di questo qualcuno. Credo che ci capiamo!
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione: ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Io ho preso atto con soddisfazione del fatto che l'Assessore abbia ripreso "con due sculacciate sul culetto" i dirigenti del Saint-Christophe per il loro comportamento un poco avventato. Però, caro Assessore, non ci siamo lo stesso, anzi peggioriamo, perché se nel prossimo anno la società X o Y, facendo male i calcoli, invita la Juventus e va in deficit di 200 o 300 milioni, si presenterà poi dall'Assessore Borbey dicendo: "Eh, eh, purtroppo è andata male e l'incasso non c'è stato perché è piovuto!", e magari riceverà anche un contributo. In questo modo, allora, nessuno rischierà più niente. Io credo che i dirigenti del Saint-Christophe avrebbero dovuto pagare tutti quei milioni!
Ma che discorso è questo? Io credevo e mi illudevo che l'intervento della Regione rientrasse in una certa politica dell'Assessorato e che l'invito al Genoa o alla Juventus fosse inteso come un'azione promozionale; invece mi devo ricredere perché questo provvedimento è solamente un contributo-tampone elargito ai dirigenti del Saint-Christophe per una loro scelta sbagliata.
Se instauriamo questo principio ne consegue che in Valle d'Aosta tutti i dirigenti sportivi saranno autorizzati a compiere delle "piccole marachelle" per essere poi ripresi dalla Giunta regionale, con l'unico risultato, però, di ottenere un contributo di 35 milioni! Io capisco il discorso del contributo generalizzato e l'ho già detto questa mattina in occasione delle manifestazioni religiose, quando la mia opposizione di principio tendeva proprio ad evitare i contributi anche alle "Madonne pellegrine" che vanno in giro per la Valle, però devo riconoscere che il presente provvedimento ha un unico filo conduttore, quello del contributo: comunque vadano le cose, è sempre "mamma Regione" che deve pagare. Questa è la verità!
Se i dirigenti del Saint-Christophe hanno sbagliato alcune previsioni, scalogna per loro! Ma che ogni volta debba intervenire la Regione, anche nelle operazioni più avventate, a me sembra che non faccia onore neanche all'Amministrazione regionale, perché questo criterio non rientra in nessuna procedura amministrativa.
PRESIDENTE: Vedo che lo sport ed il calcio in particolare, interessano molto al Consiglio.
VIBERTI (fuori microfono): "Pur di poter prendere a pedate qualcuno!"
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Il nostro Gruppo prende atto degli impegni assunti dall'Amministrazione nel tentare di stabilire dei criteri nell'erogazione dei contributi alle società sportive, in relazione alla categoria in cui militano o in relazione al tipo di manifestazioni che organizzano.
C'è da dire che questa deliberazione, come ho detto prima, non è stata presentata in modo adeguato e neppure le spiegazioni dell'Assessore, nel loro complesso, sono risultate soddisfacenti. Pertanto noi, in attesa che la materia venga regolamentata in modo più preciso, ci asteniamo dal votare la stessa deliberazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): Visto che non si tratta di un'interpellanza vorrei solo dire al Consigliere Torrione che io ero convinto che egli sapesse che il Saint-Christophe ha maturato ormai una tradizione nell'invitare varie squadre: nel 1983 e nel 1984 infatti ha fatto venire il Torino. Non si tratta, quindi, del primo contributo da parte della Regione, che nel 1984 ha già dato 20 milioni al Saint-Christophe per aver invitato il Torino che trascorse 10 giorni a St. Oyen, e finì poi la preparazione a Saint-Christophe.
Mi permetto, quindi, di ricordare al Consigliere Torrione, senza intenti polemici, che non si tratta di un discorso "buttato lì". Forse non è una questione organizzata a livello regionale, però, specie per quanto concerne il caso del Saint-Christophe, ci sono precedenti molto validi e la società è da applaudire perché è una delle poche (eppure tutte sanno di poter contare su questo genere di contributi) a muoversi per ospitare squadre di serie "A" o "B" in Valle d'Aosta.
(...INTERRUZIONE...)
PRESIDENTE: L'unico errore è stato quello di non aver fatto venire la Juventus, perché allora non avremmo discusso di contributi, anzi, sarebbe stato il Saint-Christophe a dare dei soldi alla Regione!
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6605:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 9 (Bajocco, Baldassarre, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Tonino, Torrione e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6663 in data 5 settembre 1986: Concessione di un contributo di lire 9.000.000 al Comitato valdostano F.I.G.C. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6663:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6666 in data 5 settembre 1986: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di lire 54.700.000 al Comune di Montjovet per l'acquisto di arredamento per la nuova scuola elementare di Ruelle.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6666:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 29.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6667 in data 5 settembre 1986: Concessione e liquidazione di un contributo straordinario di lire 10.600.000 al Comune di Cogne per l'esecuzione di lavori di sistemazione presso la scuola materna regionale del capoluogo.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6667:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 29.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6675 in data 5 settembre 1986: Esecuzione di lavori di sistemazione idraulica del torrente Grand Ru in comune di La Thuile - Approvazione progetto - Acquisizione aree per occupazione permanente - Appalto lavori a licitazione privata.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione a ratifica della deliberazione n. 6675:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 29.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6718 in data 12 settembre 1986: Lavori di ristrutturazione del municipio di Charvensod - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione di nuovi prezzi.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Qui c'è una perizia suppletiva di 310 milioni su un importo di lavori previsto in 568 milioni. Poiché "si fa presente che l'amministrazione comunale ha fatto pervenire un progetto di variante, comprendente l'installazione di un ascensore, la modifica di locali interni e l'esecuzione di opere varie", noi vorremmo sapere come mai ci sono stati questi cambiamenti e come mai è stata scelta la strada della perizia suppletiva.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (U.V.): Si tratta di un lavoro di ristrutturazione, rispetto al quale il progetto ha potuto prevedere soltanto una parte delle opere necessarie al risanamento ed al rafforzamento delle strutture esistenti. Procedendo nei lavori si è verificato che la struttura dei muri e delle fondazioni era tale da non permettere di poterle mantenere così come era stato previsto. Inoltre, nel progetto fatto redigere dal Comune di Charvensod dall'ing. Nogara, al quale si fa cenno nel testo della deliberazione, è stato previsto anche di ricostruire il tetto in struttura di cemento armato. Questo è il motivo fondamentale dei lavori in più. Posso fornire al Consigliere Mafrica il prospetto delle opere in più o delle opere in meno, che non è allegato alla reazione.
La scelta della perizia suppletiva è dovuta al fatto che risultava ormai impossibile poter sospendere l'appalto per espletare un'altra gara, visto che era stato speso tutto l'importo previsto dall'appalto precedente.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Noi ci asteniamo su questa deliberazione perché l'Assessore Fosson, lavoro per lavoro, riesce a giustificare tutto, nel senso che, per ogni sua scelta riesce a trovare qualche giustificazione. Però, se andiamo a vedere l'insieme delle cose che fa, non notiamo un grande cambiamento rispetto ai comportamenti che abbiamo criticato in altri Assessori.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Non posso che associarmi alle parole dette dal Consigliere Mafrica e, siccome già questa mattina ho rimproverato l'Assessore Fosson di perseverare nei metodi del suo predecessore, non mi sembra ora il caso di insistere.
Certo, però, che sorgono dei seri dubbi sul fatto che ci si possa mantenere "diversi e speciali" quali noi siamo, quando come in questo caso viene fatto addirittura in cemento armato il tetto di un Comune! Il Comune di Charvensod, dal punto di vista paesaggistico, ha già compiuto quel bel miracolo che noi tutti possiamo vedere, però ci sembra piuttosto strano che perseveri in questa direzione e che l'Assessorato ai Lavori Pubblici non faccia niente! Un importo di questo genere, poi, sembra, a dir poco, eccessivo. Non riusciamo a capire come si possano raggiungere delle cifre così alte, come non si riesca fin da principio, per ogni lavoro, a capire che poi ci saranno delle spese. Io ho qui anche le vecchie deliberazioni e nella prima c'è il progetto e sono citati il tecnico comunale, un perito industriale ed un ingegnere. C'è tutta una serie di persone che - santo cielo! - fra tutte avrebbero pur dovuto rendere conto del costo successivo dei lavori; invece continuiamo a spendere centinaia di milioni come per abitudine e non ci facciamo quasi neanche più caso. Discutiamo più per 15 milioni dati ad una parrocchia che non per le centinaia di milioni spesi in varianti e perizie suppletive.
Assessore Fosson, non ci siamo, proprio non ci siamo! Non è sufficiente, quindi, assumere un certo atteggiamento in Consiglio, perché io, ma non solo io, ho già ricordato in un'altra occasione che forse sarebbe il caso di dare una stretta a queste perizie suppletive, perché tutti questi soldi possono comunque essere spesi meglio e con maggior profitto per la comunità. Invece ci ritroviamo a fare le cose a pezzetti, a rincorrere l'idea dell'ascensore (chissà come mai non ci hanno pensato prima a mettere l'ascensore!), cosa piuttosto ridicola per un Consiglio regionale che si dovrebbe occupare di ben altro, Assessore Fosson! Pare che ci ripetiamo inutilmente, perché le cose continuano tali e quali. Io comincio a capire che cosa provano certe maestre della scuola elementare quando rimproverano un bambino che torna il giorno dopo e continua a disturbare in classe.
Io resisto, ho ancora tre Consigli e poi me ne vado. Però la mia preoccupazione è orientata anche alla tutela del pubblico denaro, all'impegno di questa Amministrazione ed alla figura che alla fine essa fa nel suo complesso, a prescindere dal fatto che io ne faccia parte o meno. La figura che noi tutti facciamo non è delle migliori e non diamo certo un buon indirizzo a tutta la Regione.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6718:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 28
Favorevoli: 20
Astenuti: 8 (Bajocco, Baldassarre, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6731 in data 12 settembre 1986: Lavori di costruzione della strada La Bioula - Javiod, in Comune di Doues - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6731:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6774 in data 12 settembre 1986 Concessione e liquidazione di un contributo di lire 3.000.000 alla Pro Loco di Saint-Nicolas - Approvazione e finanziamento di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6774:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 6894 in data 19 settembre 1986:. Lavori di costruzione di un impianto di ventilazione ed opere di potenziamento del depuratore dell'ospedale regionale di Aosta - Aggiudicazione dei lavori, a trattativa privata, alla Ditta Sacecav depurazioni Sacede S.p.A. di Milano - Approvazione del progetto - Anticipazione del 20% del prezzo contrattuale.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6894:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.