Oggetto del Consiglio n. 2253 del 6 ottobre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2253/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.
Oggetto n. 6030 in data 22 agosto 1986. Lavori di costruzione della strada di collegamento tra Via Chambéry e Corso Battaglione Aosta, con relativo parcheggio in adiacenza al nuovo complesso demaniale della Questura di Aosta e delle Caserme: Guardia di Polizia di Stato, Polizia Stradale e Polizia di Frontiera, - Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei fare una brevissima dichiarazione relativa a tutta la discussione sulle ratifiche di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.
Nel corso dell'ultimo Consiglio il Presidente della Giunta mi ha "gabellato" una cosa che lì per lì mi era sembrata poco seria e non vera, ma, siccome non mi ero mai reso conto, così puntualmente, che il Presidente della Giunta avesse l'abitudine di "raccontare delle frottole", cosa che non mi sembra va essere nel suo costume, ho preferito tacere e verificare. Purtroppo, la verifica delle affermazioni fatte dal Presidente della Giunta è avvenuta nel corso di una riunione del mio Movimento, durante la quale, una volta tanto, anziché essere io a prendere in giro il prossimo, sono stato bellamente "sfottuto".
Le affermazioni del Presidente della Giunta erano relative al fatto che nei due Paesi confinanti con l'Italia, la Francia e la Svizzera, sarebbe autorizzata la circolazione degli automezzi pesanti nei giorni festivi. Io lì per lì sono rimasto un po' perplesso perché non mi sembrava che ciò corrispondesse a verità, però mi sono detto: "Possibile che il Presidente della Giunta venga in Consiglio a raccontarmi delle frottole per giustificare il decreto?" Ebbene: in Francia possono circolare soltanto gli automezzi pesanti "vuoti" che si recano a casa; mentre in Svizzera, dalle 22 del venerdì sino alle 6 della mattina del lunedì, non circola nessuno. Per questo motivo io, oggi, per protesta contro questa frottola raccontatami (mi auguro involontariamente) dal Presidente della Giunta, non voterò a favore di alcuna deliberazione adottata in via d'urgenza e mi asterrò dalla votazione di tutte quelle contro le quali non voterò contro.
Signor Presidente, chiedo scusa per questa brevissima dichiarazione che non intendo ripetere e che, per dovere di cronaca, ho fatto all'inizio della prima votazione proprio perché sia chiara la mia intenzione di protestare contro la Giunta non solo con le parole ma anche con i fatti.
Vengo ora all'intervento più specifico, relativo alla ratifica della deliberazione n. 6030. Il piano regolatore generale comunale di Aosta non prevede la strada in oggetto che viene definita necessaria:
"L'Assessore ai Lavori Pubblici riferisce alla Giunta che si rende necessario procedere all'esecuzione di questi lavori. Fa presente che è opportuno e conveniente, nell'interesse dell'Amministrazione, appaltare questi lavori".
Tra l'altro nella delibera si fa presente che il progetto sarebbe già stato trasmesso dal tecnico che era stato incaricato con la delibera n. 791 del 1965. Mi sono permesso di andare a cercare quella delibera, e l'ho trovata tra quelle dello scorso anno e quindi c'è anche un errore materiale relativo alla data dell'incarico per la progettazione. Al Comune di Aosta dicono che quel progetto è all'esame della competente Commissione "Assetto del Territorio", mentre noi stiamo già appaltando un lavoro per il quale non solo non esiste la concessione edilizia, ma che non è neppure previsto dal piano regolatore generale comunale.
La Giunta regionale deve smetterla di stravolgere le scelte del Comune di Aosta, di fare e disfare senza tenere in alcuna considerazione le scelte urbanistiche degli amministratori del Comune di Aosta! Oltre che per questi aspetti "formali", noi siamo anche preoccupati dalla fine che dovrebbe fare quell'area verde, prevista dal piano regolatore comunale, e che, come ci sembra di capire, verrebbe a scomparire. Quando a suo tempo l'area era stata acquistata per essere destinata all'uso di cui si parla anche in premessa ("...Caserme: Guardia di Polizia di Stato, Polizia Stradale e Polizia di Frontiera...") si era cercato di renderla meno frazionata di come risultava dalle mappe catastali ed era stato previsto di inserirvi anche un'area verde.
Noi non possiamo accettare di votare questa deliberazione, prima di tutto per una questione di rispetto nei confronti dei Comuni. Si parla sempre di autonomia dei Comuni e poi, quando si arriva al Comune di Aosta, l'autonomia comunale viene dimenticata, la si lascia da parte, si supera il suo piano regolatore e si dice che "si rende necessario", quasi che si trattasse di un dente cariato, procedere alla sua estrazione. Ma qui non ci troviamo di fronte ad un dente cariato, qui siamo di fronte ad una decisione che incide sull'assetto urbanistico della città, perché qui si tratta di non fare più un'area verde e di avere una concessione edilizia che non c'è. Insomma c'è tutta una serie di procedure che noi riteniamo inaccettabili, da un lato per il mancato rispetto della abituale normativa burocratica e dall'altro per il mancato rispetto dell'autonomia comunale. Santo cielo! Se in Comune non hanno ancor dato la concessione edilizia, con che diritto voi appaltate questi lavori? E una cosa inaccettabile! Troppo spesso questa Amministrazione mette in essere una simile procedura.
Noi non vogliamo assolutamente dire che bisogna rallentare le cose e aumentare la burocrazia. Però ci sembra che il rispetto di certe norme sia il minimo che ci si debba attendere.
Pertanto noi non voteremo senz'altro a favore di questa deliberazione e ci auguriamo che la stessa venga sospesa in attesa che la pratica sia completata. Del resto non è questo l'unico esempio di lavoro appaltato e poi addirittura eseguito dall'Amministrazione regionale senza le previste autorizzazioni. Ma chi si crede di essere l'Amministrazione regionale? Si crede forse di essere onnipotente, una specie di Dio in terra per non dover rispettare le norme che, invece, tutti gli altri sono tenuti a rispettare? Tra l'altro, a nostro avviso, non ci sono particolari motivi di urgenza che giustifichino quel lavoro. Nella delibera infatti non sono spiegati e quindi non si capisce per quale motivo bisogna fare questo lavoro "in deroga". Può succedere a volte che ci siano delle necessità così impellenti da rendere necessario il superamento della normale prassi, ma almeno si avverta l'Amministrazione comunale. Invece, come in questo caso, si procede così tranquillamente da non controllare neppure alcuni aspetti marginali come ad esempio la data della deliberazione dell'incarico.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Io ricordo che c'erano stati anni nei quali si diceva che il Comune di Aosta rappresentava l'altro polo politico rispetto al potere della Regione. Mi sembra, invece, che in questi ultimi anni le prevaricazioni della Giunta regionale siano state sempre più manifeste e le risposte del Comune di Aosta sempre più flebili. Forse ciò si è verificato perché quando il Comune di Aosta ha bisogno di 3, 7 o 10 miliardi per fare qualcosa riesce ad ottenerli con una certa facilità; non riesce, invece, a mantenere quell'autonomia che aveva difeso per decenni nei confronti del potere regionale.
Quanto ha detto il Consigliere Viberti è tutto vero. In questo caso la Regione appalta una strada e sconquassa il piano regolatore della città di Aosta senza avere un elemento legale a sua disposizione: non c'è nessuna concessione edilizia, occorre una variazione del piano regolatore e si arriva qui in Consiglio con una deliberazione assunta in via d'urgenza che da il via all'appalto dei lavori. È stata prevista una strada di complessivi 10 metri di larghezza, 1 metro per parte per i marciapiedi, quando, secondo quanto risulta, il Comune di Aosta richiede che ci siano marciapiedi di 1,5 metri per parte. Si è previsto di fare questa strada e di spostare edifici che hanno una funzione pubblica molto importante senza che il Comune di Aosta ne sapessi nulla.
Oltre che esprimere un giudizio negativo su questo modo di lavorare da parte della Giunta, io vorrei saper che cosa effettivamente si vuole fare. Il Consigliere Viberti mi diceva che per l'area Ferrando era stata presentata una petizione, firmata da centinaia, di abitanti della zona, per il mantenimento dell'area verde. Sempre nella stessa zona dovevano essere localizzati gli uffici finanziari. Da decenni era stato acquistato un terreno molto più a sud, la cosiddetta "area Milloz" di 16.000 metri quadrati, per costruirvi la caserma dei carabinieri. Sembra invece di capire che la Giunta regionale abbia in testa un suo progetto che non ha nulla a che fare con quanto previsto dal piano regolatore della città di Aosta. Probabilmente questa strada viene fatta così larga perché in quella zona verrà poi costruita anche la caserma dei carabinieri che ha bisogno di un certo spazio.
Noi vorremmo effettivamente saper quali sono le intenzioni della Giunta regionale, al di là del fatto che le stesse non sono state discusse con la città di Aosta, almeno per quanto concerne la sistemazione di queste strutture pubbliche che hanno grande importanza, anche perché i cittadini devono, pure essere messi nella condizione di potersi agevolmente recare in quegli uffici pubblici. Non è indifferente infatti, che la caserma dei carabinieri sia posta in una località, piuttosto che in un'altra, perché ciò comporta qualche conseguenza nella dislocazione, dei servizi all'interno della città. Da una parte, quindi, vorremmo avere notizie e dall'altra vorremmo esprimere il nostro dissenso nei confronti di un metodo prevaricatore verso il principale comune della Regione: un metodo che passa sulla testa e che è pronto a dare miliardi ma che assegna la Comune un ruolo subalterno.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): La strada in oggetto è il completamento urbanistico necessario per gli edifici che sono stati costruiti in quella zona. A questo proposito ci sono stati dei contatti con il Comune di Aosta. L'urgenza non è molto specificata nella deliberazione, ma è abbastanza evidente, perché è necessario dotare quegli edifici di una strada di accesso. I lavori inizieranno quando verrà rilasciata la concessione edilizia da parte del Comune di Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): Je crois que pour ce qui est de certains choix que rappelait M. Mafrica, par exemple à propos des bureaux financiers, la Commune d'Aoste procèdera à une modification du plan d'urbanisme qui sera discutée au niveau du Conseil et qui tiendra compte de plusieurs problèmes dont les gendarmes, les bureaux financiers etc....
Des pourparlers sont en cours avec les bureaux compétents afin d'étudier un problème dans son ensemble. Il aura un expert qui suivra les modifications du plan d'urbanisme de la Commune d'Aoste. Il faut admettre qu'à présent on a prévu un ouvrage avant qu'il y ail modification de l'organe compétent. On l'a prévu étant donné que de nos pourparlers avec la commune il ressortait que celle-ci était d'accord puisque l'ouvrage se rattachait à des installations déjà présentes.
Les difficultés qui ont surgi on l'entraîné le choix de cette nouvelle route. L'Assesseur l'a dit, cette nouvelle route a été envisagée "suite au: pourparlers avec les bureaux de la Commune d'Aoste": on ne pourra toutefois: prévoir la réalisation des travaux: qu'après les autorisations prévues que vient de rappeler M. Viberti.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Devo dire che non si capisce chi gestisce il comune di Aosta, perché sembra che qualcuno abbia parlato a livello politico e qualche altro a livello di uffici. Come al solito quindi il Consiglio comunale è tenuto all'oscuro di tutto ed alla fine si troverà il "pacchetto da votare".
Noi riteniamo che questo modo di fare non sia democratico. Forse permette di sveltire i tempi, però è pericoloso perché, anche in presenza di buona fede impedisce di esprimere opinioni diverse che, a volte, possono essere di suffragio alle stesse maggioranze e, al loro interno, possono permettere l'espressione di opinioni anche migliorative delle scelte fatte dall'ente pubblico. Non sempre le cose fatte in fretta sono fatte bene. Lasciamo perdere le solite frasi fatte ed io non voglio citare i soliti proverbi, però qui si presentano anche dei problemi relativi ai parcheggi. Confesso di non aver approfondito più di tanto la cosa, per cui, ancora una volta, preferisco magari farmi "sfottere" un pochino di più nell'apposita commissione del mio Movimento; però mi sembra che ci siano altre cose, delle quali adesso non riesco a ricordare con esattezza i contorni, e per le quali questa strada lascia aperti dei problemi che dovrebbero essere discussi. Mi ricordo solo qualche aspetto relativo ai parcheggi ma non ne ricordo esattamente le dimensioni perché c'è qualche cosa che mi sfugge.
Il Collega Mafrica, poi, parla di marciapiedi di 1,5 metri, mentre il progetto parla di marciapiedi da 1 metro. Non ci avete detto niente dell'area verde che a suo tempo era stata promessa e poi è inaccettabile questo metodo di continuo e costante superamento del Comune.
Nella zona di Mont-Fleury, ad esempio, si stanno facendo dei lavori di scogliere e di arginature, ma non c'è la relativa concessione edilizia. Può darsi che i ritardi siano imputabili alla lentezza del comune di Aosta, però, santo cielo!, il giorno in cui un pretore deciderà di mettere nei guai un amministratore pubblico lo potrà fare tranquillamente, perché qui, signor Presidente, ci sono delle regole che non vengono rispettate.
A me non importa niente. Volete fare una cosa che serva alla collettività e la volete fare senza la concessione edilizia? Va bene, non stiamo a fare troppo i sottili. Però ciò è pericoloso perché complessivamente come Amministrazione ci si può esporre a degli attacchi. Come può poi l'Amministrazione regionale pretendere dai cittadini un comportamento corretto quando è essa stessa che, non per disattenzione ma per espressa volontà, fa le cose, senza rispettare le regole?
Io trovo inconcepibile questo modo di procedere e non ho parole per esprimere quello che mi passa per la testa. Per essere chiari, mi vengono in mente dei termini che non si possono usare in quest'aula.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Devo ribadire che l'Assessore Fosson è stato penosamente sintetico. Probabilmente non ci crede neanche lui oppure non sapeva che cosa dire, perché il venirci a proporre con urgenza nel mese di ottobre dei lavori stradali, quando mancano ancora tutti gli atti formali necessari, vuol proprio dire di avere in mente un progetto diverso nella realizzazione dei lavori. Credo di capire che la Giunta abbia in testa di fare certi edifici da una parte invece che da un'altra, così, una volta approvata la delibera del Consiglio regionale (sulla quale non si tornerà più), se il Consiglio di Aosta vorrà dire qualcosa si troverà la delibera già approvata e sarà quindi nell'impossibilità di modificare il progetto. Io non so dove finirà il Collega Ricco con i suoi uffici finanziari, ma mi auguro che non finisca troppo lontano come ad esempio in località Amérique: comunque non è questo il problema. Il problema è che noi non possiamo accettare il metodo che è stato seguito e pertanto per questa delibera, a nome del Gruppo Comunista, chiediamo la votazione segreta.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione a scrutinio segreto la ratifica della deliberazione n. 6030:
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 31
Votanti: 31
Favorevoli: 18
Contrari: 13
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6050 in data 22 agosto 1986: Lavori di costruzione del II° tronco della strada di Champlong, in Comune di Villeneuve (S. 30-58) - Approvazione variante al progetto - Approvazione di perizia suppletiva - Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione di nuovi prezzi - Proroga alla data di ultimazione dei lavori.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6050:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 31
Votanti: 30
Favorevoli: 30
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6058 in data 22 agosto 1986: Lavori di restauro, ampliamento e sistemazione esterna del fabbricato denominato "Casa Caravel", sito in frazione Caravel, del Comune di Gignod - Approvazione del progetto - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6058:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 31
Votanti: 30
Favorevoli: 30
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6135 in data 22 agosto 1986. Concessione di contributi, alle parrocchie di Nus, Saint-Marcel e Pontey, per l'installazione di impianti di allarme-antifurto a salvaguardia del patrimonio artistico conservato nella cappella del borgo in Comune di Nus e nelle chiese parrocchiali di Saint-Marcel e di Pontey - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6135:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 31
Votanti: 29
Favorevoli: 29
Astenuti: 2 (Baldassarre e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6170 in data 22 agosto 1986; Permuta di immobili tra la Regione Valle d'Aosta ed il Comune di Aosta - Modificazione delle deliberazioni del Consiglio regionale n. 1145/VIII, in data 27.2.1985 e della Giunta regionale n. 2040 in data 22.3.1985.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Vorrei sapere come mai nell'anno 1985 l'ex O.N.M.I. presso il Catasto Urbano risultava ancora intestato all'ex O.N.M.I. e non al Comune di Aosta, perché mi sembra che si debba rifare la delibera con la precisazione che al Catasto Urbano il Comune di Aosta non risulta ancora essere proprietario, perché vi risulta ancora l'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia. Eppur dal 1976, anno in cui è stato abolito l'O.N.M.I., sino all'anno 1986 c'è stato tutto il tempo per far risultare anche presso il Catasto Urbano tale proprietà al Comune di Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): A ce sujet, je dois dire que tant pour l'ONMI que pour le autres propriétés de l'"ex Mutue", il a un passage non encore achevé. En effet, sur toute une série de propriétés, on n'a pas encore achevé le passage prévu par la loi de 78, passage qu doit être fait par les communes concernées. La faute n'est toutefois pas imputer à la commune, dans le cas pré sent, mais aux dispositions peu claires. Les autres administrations régionales ont d'ailleurs les mêmes problèmes elles utilisent au niveau de compétences en matière sanitaire, les structures mais n'en ont pas eu la propriété directe.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6170:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6239 in data 29 agosto 1986: Esecuzione di lavori di sistemazione idraulica del torrente Terrun (1° lotto) in frazione Arbussey del Comune di Champorcher - Approvazione del progetto - Approvazione ed impegno di spesa - Appalto dei lavori a licitazione privata.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6239:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6254 in data 29 agosto 1986: Concessione di un contributo di lire 387.630.000 al Comune di Morgex, nelle spese da sostenere per i lavori di ristrutturazione del fabbricato ex Eca, per sede municipio - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6254:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6257 in data 29 agosto 1986. Lavori di costruzione dell'acquedotto comunale di Brissogne - Approvazione di perizia suppletiva.- Approvazione ed impegno di spesa - Approvazione di nuovo prezzo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Qualche giorno fa, nel leggere questa deliberazione, sono rimasto piuttosto stupito, perché al punto 1 viene detto che la lunghezza di uno scavo effettuato con mezzo meccanico è pari a 5.250 metri lineari ed al punto 2 si dice che la lunghezza di uno scavo, per un diametro di 200, è pari a 1.000 metri lineari. Si tratta di 6 chilometri e 250 metri!
Io non metto in dubbio la necessità di effettuare questi lavori, e del resto chi potrebbe sognarsi di pensare che si facciano 6 chilometri di acquedotto che non servono? Inoltre, uno scavo da 200, ci si immagina che si tratti di una condotta principale o perlomeno che ci sia 1 chilometro di condotta principale da rifare. Un pò dopo, al punto 8, si nota infatti che esistono 1.000 metri lineari di tubo del diametro di 200.
Quello che stupisce è che si prevede un lavoro di una certa entità e poi ci si ritrova ancora una volta con delle perizie suppletive di notevole impegno. Certamente l'Assessore avrà tutte le sue spiegazioni, però questo metodo non è più accettabile perché ormai non è più Assessore da soli 2 mesi, come quando aveva appena ereditato la gestione di un Collega che sappiamo tutti essere un pochino "con il naso a punta e piuttosto lungo"! Allora non ci dava quest'impressione, però il tempo passa e la conduzione sembra essere identica alla precedente, se non peggiore, Assessore Fosson! Santo cielo! E quando il termine di paragone è l'ex Assessore ai Lavori Pubblici, Borbey, credo che ce ne voglia per riuscire a peggiorare la gestione dei Lavori Pubblici! Qualcuno suggerisce che solo un ingegnere, forse, avrebbe potuto fare peggio di un geometra.
Noi aspettiamo delle spiegazioni, ma, a parte la mia dichiarazione preliminare di astensione su questa deliberazione, devo dire che siamo stupiti che si proceda in questo modo. In questo caso c'era la possibilità di fare un appalto più consistente oppure addirittura di procedere ad un nuovo appalto. È sempre il solito discorso, però diventa amaro constatare che, nonostante tutte le osservazioni e le dichiarazioni, fatte anche dallo stesso Assessore, si continui a procedere nello stesso modo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Noi comprendiamo che la nuova Amministrazione di Brissogne accortasi che la vecchia non aveva previsto il prolungamento dell'acquedotto fino alle frazioni di Grand-Brissogne Chesallet e Pallu, abbia chiesto nuovi lavori. Non riusciamo a comprendere però, perché, avendo la ditta assegnataria dei lavori ottenuto, oltre agli 893 milioni iniziali, un'aggiunta di altri 405 milioni, abbia mantenuto 1 stesso ribasso d'asta. Quando si è in queste situazioni, la ditta che si trova sul posto e che quindi ha il vantaggio, rispetto alle altre, di continuare i lavori, pratica di norma un ulteriore ribasso del 5%. In questo caso, invece riappaltiamo questi nuovi lavori con lo stesso ribasso dei precedenti.
Non riusciamo proprio a comprendere questo fatto e perciò ci asteniamo da votare questa deliberazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): L'oggetto dell'appalto è il primo lotto dei lavori dell'acquedotto di Brissogne. Di fronte alle richieste dell'Amministrazione comunale, due potevano essere le strade da percorrere: appaltare questi lavori l'anno prossimo insieme al secondo lotto oppure, per motivi di giustificata urgenza, optare per la perizia suppletiva. L'Amministrazione ed il sottoscritto hanno scelto questa seconda soluzione.
Faccio notare al Consigliere Mafrica che si tratta di una perizia suppletiva che non comporta nuovi prezzi se non per una voce soltanto. Il lavoro, quindi, viene svolto sempre con lo stesso ribasso del 10,67%. Non necessariamente, infatti, deve esserci quel miglioramento al quale faceva cenno il Consigliere Mafrica.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6257:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 11 (Aloisi, Bajocco, Baldassarre, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale, Torrione e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6286 in data 29 agosto 1986: Lavori di allargamento e sistemazione della strada regionale n. 18 di Pila tra la località Pos ed i piazzali di Pila - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6286:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6287 in data 29 agosto 1986. Lavori di costruzione della strada dell'Endret, in Comune di Fontainemore (1° tronco) - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6287:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6288 in data 29 agosto 1986: Lavori di costruzione di un piazzale in frazione Banchet, in Comune di Pontey - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6288:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6325 in data 29 agosto 1986: Concessione di un contributo di lire 68.000.000 a favore dell'ospizio di carità di Aosta a copertura del disavanzo di amministrazione relativo alla gestione 1° semestre 1986.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Poiché è stata approvata una nuova convenzione con l'Ospizio di Carità, vorrei sapere quando la stessa diventerà operante.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Socia le Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Stiamo aspettando che l'attuale consiglio di amministrazione provveda alla modifica dello statuto affinché possano essere nominati i nuovi rappresentanti della Regione all'interno dello stesso consiglio, così il nuovo consiglio e la nuova convenzione potranno divenire operanti a tutti gli effetti. In questo periodo di transizione diamo dei contributi per cercare di sanare il deficit attuale.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6325:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6339 in data 29 agosto 1986: Borsa di studio intitolata alla memoria della Prof.ssa E. Vitale - Anno scolastico 1986/87.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6339:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6342 in data 29 agosto 1986: Concessione del contributo a saldo di lire 13.240.000 al Comune di Champorcher per il funzionamento, nell'anno scolastico 1985/86, della scuola materna comunale - Approvazione e liquidazione di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6342:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6454 in data 29 agosto 1986: Concessione di un contributo straordinario di lire 15.000.000 alla parrocchia Maria SS. Immacolata, dei Padri Oblati di M.I., di Aosta - Approvazione, impegno e liquidazione di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Noi ci eravamo posti il problema di come sono stati o di come fossero o sarebbero stati utilizzati questi fondi per la parrocchia di Marie SS. Immacolata, dei Padri Oblati di Maria Immacolata. In un giornale locale abbiamo poi avuto l'occasione di leggere un articolo sulla festa e tutti abbiamo convenuto sul fatto che effettivamente quel parroco aveva dimostrato grandi iniziative perché era riuscito fare grandi festeggiamenti, con gare e processione, per il trentennio delle chiesa dell'Immacolata.
"...Coloro che non hanno preso parte attiva al corteo hanno dimostrato comunque la loro presenza con lumi accesi ai balconi, ritratti della Madonna alle finestre... fornendo uno spettacolo di luci mai viste".
L'articolo continua aggiungendo che anche nel salone, una volta adibito cinema per i ragazzi, "grazie anche all'intervento della Regione" (Dall'articolo ho quindi scoperto che anche per il salone c'era stato un intervento della Regione), ci sono stati grandi rinnovamenti. È stato poi chiesto al parroco a cosa sarebbe servito in seguito il salone ed il parroco ha risposto dicendo che sarebbe stato rispettoso delle richieste dei ragazzi per i festeggiamenti del carnevale, del Natale o per l'organizzazione di concerti.
Mi è venuto spontaneo chiedermi se anche queste ulteriori attività saranno a carico della Regione, anche perché ho fatto qualche riflessione su quanto dice il parroco verso la fine dell'articolo, là dove afferma che ciò che gli interessa di più è "avvicinare Dio all'uomo e l'uomo a Dio". Noi siamo rispettosi delle idee altrui e del fatto che le vie del Signore siano infinite e che Dio possa essere avvicinato all'uomo e l'uomo a Dio, specie per chi ci crede; però, come noi siamo rispettosi delle idee altrui, così crediamo che si debba anche essere rispettosi di un utilizzo oculato del denaro pubblico.
Questa riflessione tende a chiarire se è giusto che si intervenga come Amministrazione regionale. In una deliberazione precedente siamo intervenuti per dotare un'altra chiesa d'un congegno antifurto. Noi eravamo d'accordo e l'abbiamo votata, soprattutto perché quel congegno, com'è detto espressamente nella delibera, "serve a proteggere un'opera d'arte". Rimaniamo invece piuttosto perplessi sul fatto che per questa festa si conceda un "Contributo ad enti od associazioni per partecipazioni a mostre od a manifestazioni diverse", anche perché non si fa assolutamente menzione della cifra che è stata spesa. Noi quindi, diamo un contributo di 15 milioni, come è detto nella delibera, quasi a scatola chiusa, senza sapere per che cosa possano servire questi soldi, se per tutta la manifestazione o per qualche particolare aspetto.
Ribadiamo ancora, quindi, il concetto che la cosa ci lascia molto perplessi e, almeno a titolo personale, penso che non voterò senz'altro questa deliberazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Avevo chiesto la parola per dire, sostanzialmente, quanto ha già detto in modo piuttosto ampio e completo il Consigliere Cout. Tuttavia mi sembra che potremmo anche chiedere una relazione sull'insieme dei festeggiamenti relativi al trentennio della nuova parrocchia dell'Immacolata.
Vorrei solo aggiungere che, per fortuna, il termine "Oblati" non è stato privato di una "o", altrimenti la parola si sarebbe potuta leggere "Obolati".
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Non vorrei far perdere dell'altro tempo al Consiglio su di un argomento che non è di grande rilevanza, però mi permetto di osservare che, quando si scrivono le delibere occorre anche rendersi conto di ciò che si scrive.
È vero che noi diamo contributi per i più svariati motivi ed interveniamo nei settori più diversi della nostra economia, come ad esempio nell'agricoltura; però io sono nettamente contrario a che si diano contributi per le manifestazioni religiose e chiedo la soppressione dell'aggettivo "religiose" là dove si dice: "per l'organizzazione di manifestazioni religiose, culturali sportive". Io lascerei perdere l'aggettivo "religiose" per una questione di principio e voto la delibera a condizione che si tolga quella parola, non per altro, ma perché le parole scritte sulle delibere acquistano un loro particolare significato. Cerchiamo di non confondere ciò che è di Dio con ciò che è degli uomini. Siamo rispettosi dei rispettivi ruoli ed io credo che l'Ente pubblico abbia il dovere di intervenire quando una parrocchia celebra il trentennale, ma non sicuramente per finanziare delle manifestazioni di carattere religioso. Pertanto chiedo la formale soppressione della parola "religiose" dalle premesse della deliberazione per un'ovvia questione di principio.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Intervengo brevemente nel merito di questa delibera prendendo atto del fatto che il suo costo è irrisorio, specie, se pensiamo, come ha già detto il Consigliere Cout, che in questo modo Dio avvicina gli uomini per portarli a sé.
Ritengo estremamente scorretto che in una Repubblica laica, come la nostra, una Giunta regionale stanzi 15 milioni per una manifestazione religiosa; però io vorrei capire che cosa significa "manifestazione religiosa". Si tratta forse di andare in chiesa a recitare il rosario o di fare una processione? Io non capisco che cosa voglia significare esattamente questa dizione, anche perché non credo che il modo più corretto di amministrare consista nel sovvenzionare una recita del rosario, una processione per il quartiere o l'accensione di lumini davanti a qualche immagine sacra.
Io non voterò nel modo più assoluto questa delibera, ma ritengo doveroso dichiarare che non è corretto finanziare manifestazioni religiose, perché se cominciamo a sovvenzionare anche questo genere di manifestazioni, in tutti i Consigli troveremo sempre una manifestazione di carattere religioso. Vediamo infatti, che in ogni Consiglio c'è all'ordine del giorno un contributo per qualche campanile o per qualche chiesa. Io esprimo quindi il mio giudizio negativo e dichiaro che voterò contro questa delibera.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): A l'occasion du trentième anniversaire la paroisse avait présenté un devis avec toute une série de manifestations: le devis dépassai 30 millions de lires. Face aux activités culturelles et sportives mentionnées, le Gouvernement régional avait cru bon d'intervenir avec une subvention de 15 millions.
Je voudrais dire à M. Torrione que l'on a repris textuellement "l'organizzazione di manifestazioni religiose" et l'on a uniquement fait mentit du système. En effet, dans la délibération, on dit que les 15 millions sont strictement liés à cette intervention pas exclusivement religieuse. Les manifestations étaient composées d'une partie religieuse, d'une partie sportive et d'une partie culturelle. L'Administration a cru se faire interprète de certaines exigences et, partant, intervenir financièrement sortait du faire qu'il s'agissait d'une manifestation sociale. En effet la présence de la foule a été massive. Il s'agissais d'une manifestation religieuse à multiples facettes.
Pour le restant, je donnerai le détail des interventions ayant fait l'objet d'un devis de 30 millions.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6454:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 30
Votanti: 22
Favorevoli: 20
Contrari: 2
Astenuti: 8 (Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Pascale e Torrione)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 6462 in data 29 agosto 1986: Realizzazione, chiavi in mano, del nuovo servizio di medicina nucleare da realizzare nel corpo edile denominato "Piastra" del Presidio ospedaliero di Viale Ginevra in Aosta - Aggiudicazione dei lavori mediante licitazione privata alla ditta Reina Shield S.p.A. di Saronno (VR) - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Grazie Presidente. A quel che mi risulta la medicina nucleare non è presente nel piano sanitario regionale. Questo non vuol dire che noi non riteniamo importante un provvedimento di questo genere, anche se dobbiamo constatare che solo una, tra le ditte invitate, ha risposto. Un'altra ditta, infatti, non ha risposto entro termini stabiliti e, pertanto, è stato gioco-forza per l'Amministrazione assegnare i lavori all'unica ditta che ha risposto in modo corretto. Speriamo che, oltre a compilare la documentazione, sia brava anche ad eseguire lavori. È un fatto che ad un certo livello o si è bravi o non si riesce stare nel mercato.
La nostra preoccupazione, infatti non è tanto legata all'esecuzione dei lavori o all'equità della spesa, quanto piuttosto al personale medico con cui si pensa di far funzionare questa unità che nel giro di poco tempo, si presume di mettere a disposizione dell'Ospedale all'interno della Piastra. Tra l'altro siamo al corrente del fatto che, entro un anno, tutti i radiologi (Medici laureati con la specializzazione in radiologia) dovranno optare per l'attività in radiologia o in "medicina nucleare". Sappiamo anche che, fin dal 1984, è stato acquistato uno scintigrafo da parte dell'Amministrazione e vorremmo sapere se questo strumento verrà utilizzato nel servizio di medicina nucleare.
Noi siamo un pochino preoccupati perché ci sembra che manchi un certo coordinamento nelle scelte. Si appaltano lavori e si fanno cose che servono però non sappiamo se saremo in grado di farle funzionare, se ci sarà il personale medico e paramedico, o se assisteremo, anche in questo settore, all'assalto dei nuovi posti da parte di medici provenienti da altre Regioni.
Aspettiamo dei lumi dall'Assessore alla Sanità, sperando che riesca a fugare tutti i nostri dubbi sull'istituzione di questo servizio di medicina nucleare che, lo ripeto, non ci risulta che fosse previsto dal piano sanitario regionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Socia le Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Diciamo che non si tratta di una unità operativa di medicina nucleare perché una unità del genere non era stata prevista, ma si tratta di un servizio collegato all'unità operativa di radiologia. In questo senso fin dall'inizio c'era già una relazione favorevole da parte dell'unità operativa di radiologia che ci assicurava di poter far funzionare subito questo servizio. Oltre a ciò è stato richiesto un concorso per medici con specializzazione in medicina nucleare, ma anche il Consigliere Viberti sa che è estremamente difficile trovarne sul mercato. Comunque, lo si può far svolgere sperando che in futuro anche dei nostri medici si specializzino in materia, altrimenti saremo necessariamente costretti a ricorrere al mercato nazionale.
(...INTERRUZIONE...)
VIBERTI (fuori microfono): Ci sono di quelli che ti mettono addosso della roba radioattiva e poi ti dicono: "Ah, sei diventato radioattivo lì! Tu hai tumore!" Paf! A te viene un colpo e muori prima per il colpo ricevuto e poi per il tumore.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): La mia preoccupazione è relativa non tanto alla possibilità di reperire un medico, ma a quella di reperire il personale paramedico. Noi non investiamo una cifra da poco, infatti si tratta di quasi 600 milioni IVA esclusa, e poi che cosa facciamo? Oltre a quell'altro strumento che non è mai stato utilizzato, mettiamo in piedi un servizio che sarà fatto funzionare da chi? La mia preoccupazione è che poi...
(...INTERRUZIONE...)
Ah, va lì lo scintigrafo? Meno male! Speriamo solo che sia ancora utilizzabile.
A parte le battute, abbiamo fatto bene a comperarlo prima, così abbiamo potuto risparmiare, perché in due anni questi strumenti sicuramente hanno subito un notevole aumento, anche se il costo della vita continua a scendere. Del resto noi non possiamo comperare BOT e CCT come fa la FINAOSTA. Comunque, il personale non c'è e noi comperiamo uno strumento al buio, sperando che qualcuno abbia voglia di fare certe cose! Assessore Voyat, io non posso essere soddisfatto, perché qui bisogna cercare di programmare un pochino le cose!
L'Assessorato alla Sanità non è come quello dei Lavori Pubblici! L'Assessore Fosson se la cava dicendo: "Facciamo dei lavori, poi qualcun altro si occuperà della gestione!" Lei, invece, deve occuparsi della gestione e magari deve far fare dei lavori all'Assessore Fosson.
Probabilmente l'Assessore ha sottovalutato la richiesta, e sicuramente è in grado di essere più preciso, cosa che io non voglio assolutamente mettere in dubbio. Mi auguro che non si vadano a spendere 600 milioni per mettere in piedi un servizio che non saremo in grado di far funzionare!
In ogni caso, però, l'astensione non è solo legata alla mia dichiarazione iniziale, ma anche al fatto che le risposte non hanno soddisfatto le richieste ed al fatto che esistono delle incertezze sul come verrà utilizzato questo servizio. Aggiungo, poi, che qualche informazione in più, in merito a questo servizio, non avrebbe certamente fatto male ai Consiglieri così anche il Collega Mafrica non sarebbe stato costretto a ricevere da me delle informazioni poco precise.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 6462:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 29
Votanti: 28
Favorevoli: 28
Astenuti: 1 (Viberti)
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, credo opportuno sospendere i lavori, data l'ora tarda. I lavori riprenderanno alle ore 16,00. Ricordo ai membri dell'Ufficio di Presidenza la riunione delle ore 15,00.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 13,06.