Oggetto del Consiglio n. 2208 del 24 settembre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2208/VIII - DISTRIBUZIONE DEL GAS METANO IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Millet e Cout:
INTERPELLANZA
Si avvicina sempre più il momento in cui la SNAM completerà i lavori di costruzione della condotta principale del metanodotto IVREA-AOSTA e non si hanno ancora notizie di un accordo tra Regione e Comuni interessati per la realizzazione delle reti secondarie e per la gestione della distribuzione del gas.
Poiché quanto paventato in numerose interpellanze del gruppo comunista sta ormai per verificarsi (vale a dire la disponibilità del metano senza che siano predisposte le reti secondarie e gli allacciamenti con gli utenti);
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore competente:
1) per conoscere i motivi e le responsabilità di così gravi ritardi;
2) per sapere quali iniziative intende prendere la Giunta perchè non si perda ulteriore tempo nella messa a disposizione dei cittadini valdostani di una fonte energetica pulita e a costi contenuti.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet per illustrare l'interpellanza, ne ha facoltà.
MILLET - (P.C.I.): Spero che questa volta l'Assessore abbia da dirci qualcosa sulla questione del metano, perchè già nel giugno di questo anno avevo fatto una interpellanza insieme al Consigliere Bajocco, in cui ricordavo che quella era già la quarta interpellanza, che era venuta in seguito ad una mozione del 1984. Dall'ottobre 1984 al settembre 1986 sono passati ormai due anni da quando il nostro gruppo, attraverso interpellanze e mozioni, ha cominciato a porre la questione del metano. La condotta principale è stata installata e dalle prove fatte risulta essere funzionante, quindi il termine di consegna ufficiale sarà rispettato.
Però il problema vero era quello di come utilizzare questo metano. All'origine, la necessità di portare il metano in Valle d'Aosta era legata al consumo industriale; adesso che l'ILSSA-VIOLA è chiusa, la COGNE è ridimensionata, di fatto il maggior utente del metano sarà il consumatore privato. A questo punto, per portare il metano all'utenza, si deve fare una rete di distribuzione, cioè non basta più mandare una condotta all'ILLSA, una alla COGNE e ad altre quattro o cinque aziende dove veniva consumata la maggiore quantità di metano, mentre per collegare il resto dell'utenza si può aspettare. Si era detto allora che era urgente affrontare questo problema.
Si era detto anche che le competenze erano comunali, quindi la questione da risolvere era la gestione. Si era discusso, e noi eravamo d'accordo, che si doveva fare una gestione unitaria fra tutti i ventotto Comuni, in modo da abbattere i costi, e la Regione avrebbe integrato quei costi superiori per i Comuni della Valle, perchè Aosta in base ai calcoli doveva entrare nella media dei costi. Solo che nelle precedenti risposte era sempre venuta fuori la questione che la gestione unitaria non poteva essere messa in atto perchè c'era la posizione del Comune di Aosta. Non vorremmo che anche questa volta si desse la stessa risposta. Probabilmente sarà così anche oggi, perchè da informazioni che abbiamo, al Comune di Aosta non hanno ancora deciso niente. Non parlo del Consiglio comunale, perchè sarebbe troppo pretendere che si vada a discutere in Consiglio di questa faccenda, ma almeno sembra che i partiti che governano la città di Aosta non si siano ancora messi d'accordo su come gestire questa società mista.
Avevamo anche detto che Aosta poteva pure continuare a discutere ancora per duemila anni, ma i Comuni della Valle non dovevano essere penalizzati dalla posizione che aveva assunto un Comune, pur importante, come quello di Aosta. L'Assessore diceva che ci si doveva impegnare per fare la gestione unitaria, però non aveva scartato del tutto anche altre ipotesi, tenendo aperta la porta per Aosta nel momento in cui decideva di entrare.
Di fatto è che su questo siamo in ritardo; ci sta arrivando il metano, per tutti i lavori inerenti alla distribuzione del metano in Valle la Regione ha speso più di trenta miliardi tra capitale e interessi dati, e rischiano che il metano non possa essere distribuito.
Come ho già detto l'altra volta, tutto sommato va anche bene questa situazione, perchè si arriva poi a dire che, poichè siamo in ritardo, si dà tutto in concessione all'Italgas. Ma questa è una scelta non di poco conto, e magari qualcuno l'ha già fatta sulla testa di tutti. Siamo preoccupati da questo punto di vista, perchè questo pacchetto era stato allora valutato cinquanta miliardi, compresi tutti i lavori collaterali che si sarebbero dovuti fare, dalla progettazione alla costruzione della rete, per cui sono sempre più convinto che sotto c'è anche questa scelta, che non si dice, ma di fatto si fa fare. Ormai il metano è arrivato, il fatto di costituire questa società, solo il fatto di fare gli atti ufficiali richiederà del tempo, perchè i Consigli comunali si dovranno riunire, dovranno decidere. Anche qui era in gioco l'interesse della popolazione, dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista dell'ambiente, per cui ancora per degli anni, ci troveremo ad avere il metano e non poterlo utilizzare.
Riteniamo che sia un fatto grave che la Giunta regionale non riesca a risolvere questo problema, perchè si può dire tutto quello che si vuole dei Comuni, però è anche vero che quando la stragrande maggioranza di essi si è dichiarata disponibile, cioè 27 su 28, era dovere della Giunta regionale mettere in atto tutte quelle azioni perchè non si perdesse tempo. Oggi dovevamo già avere una società mista, funzionante, che avesse già affidato l'incarico delle progettazioni, perchè prima di fare bisogna progettare, e sono convinto che progettare la rete del metano non è così semplice, perchè si interverrà su strade sotto le quali ci sono le condutture dell'acqua, delle fogne, della luce, del telefono, e in molti casi bisognerà rifare tutto, perché ci saranno delle distanze minime che dovremo rispettare. Sono convinto che molti Comuni non sanno nemmeno dove passa la fogna perchè non l'hanno messa sulla carta, pertanto ci sarà anche il problema di recuperare questo ritardo dovuto al fatto che alcuni Comuni non sanno esattamente cosa passa sotto la strada.
Si dovranno fare i rilievi dell'attuale situazione delle reti elettriche, idrauliche, ecc., perchè non credo che ogni Comune li abbia fatti fare, e anche quello non si farà in due giorni.
Questo vuol dire che, nonostante i due anni che si sono persi, ripeto che avevamo posto il problema già con una mozione del 1984, si continua ad aspettare Aosta.
Mi dispiace vedere che un Movimento come l'Union Valdôtaine che dice di difendere gli interessi contro la prepotenza della città di Aosta - anche se poi la governa insieme ad altre forze politiche - fa finta di niente, e tutti gli altri cittadini dei Comuni della Valle vedranno passare un bel tubo sulla loro proprietà, e magari faremo vicino delle panchine in modo che si siedano per sentire che passa il metano, che essi non potranno utilizzare per molti anni.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare in risposta all'interpellanza l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI - (A.D.P.): Ribadiamo, anche perchè il Consigliere Millet si è impegnato a presentare una interpellanza ogni due mesi, che con ogni probabilità si finisce con il ripetersi nelle richieste e nelle risposte.
Che la Regione sia al centro delle attenzioni e, al di là di quello che si dice, continui a svolgere (almeno così pare che tutti vogliano) questo grande ruolo di madre per cui tutto sia da addebitare alla Regione, questo è un dato che diamo per scontato anche qui. La Regione ha da tempo indicato gli obiettivi che vuole perseguire, ma forse non le si può dare la colpa di tutto ciò che avviene, e non lo dico per scaricare le sue responsabilità.
Quindi le grandi opzioni che aveva fatto la Regione erano: una, quella di tendere alla costituzione di una società mista e credo che su questo punto fossimo tutti d'accordo, società mista composta da Regione, Comuni, fra cui il Comune di Aosta, e privati - anche qui vorrei sgombrare il campo in quanto non vi è nessuna predeterminazione del o dei privati che dovrebbero partecipare a questa società - la seconda di tendere alla costruzione o gestione unitaria delle reti di distribuzione del metano.
Lo ha ripetuto il Consigliere Millet e lo ribadisco anch'io che i titolari delle concessioni sono i Comuni. È vero che la stragrande maggioranza, cioè 27 su 28, citando i dati del Consigliere Millet, sono d'accordo su questa operazione, però dobbiamo anche sottolineare per un minimo di obiettività che il 28° Comune è superiore a tutti gli altri 27 messi insieme, e che quindi l'aggancio con il Comune di Aosta è un fatto importante per la gestione e costruzione di queste reti di distribuzione.
Oggi forse c'è da aggiungere qualcosa in più. Contrariamente alle previsioni pessimistiche del Consigliere Millet, possiamo dire che abbiamo serie assicurazioni perchè il Comune di Aosta entri in questa società, per cui l'Amministrazione regionale sta già predisponendo un disegno di legge che prevede la costituzione di una società mista Regione-Comuni-Comune di Aosta-privati, per la costruzione e gestione unitaria delle reti di distribuzione del metano, che sarà portato fra breve alle Commissioni e in Consiglio.
Volevo poi dire come ultima preoccupazione ed anche per dare un panorama definito dell'operazione metano in Valle d'Aosta, che non sarà tanto complessa la fase di progettazione delle reti di distribuzione del metano, ma piuttosto la sua costruzione, perchè è vero che i Comuni non sanno dove passano le reti degli acquedotti, delle fognature, ecc., però è altrettanto vero che forse non sanno ad oggi che cosa vuol dire l'attuazione di questa rete di distribuzione. Comunque il disegno di legge verrà presentato in poco tempo al Consiglio ed è una proposta che segue le direttrici indicate da questo Consiglio regionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet per la replica, ne ha facoltà.
MILLET - (P.C.I.): L'Assessore ha detto che la Regione è stata presa per una grande madre, però è anche vero che se la Regione avesse detto che questo era un problema dei Comuni e che pertanto si dovevano arrangiare, e che come Regione metteva a disposizione attraverso un disegno di legge tot miliardi in base a dei calcoli fatti, e a certe condizioni, quella sarebbe stata una strada, una strada però difficilmente percorribile tenendo conto di tutta una realtà.
La Regione deve comunque restare un momento di coordinazione di questa realizzazione, e su questo eravamo d'accordo. Però questo disegno di legge non poteva essere predisposto 3-4 mesi fa, anche se il Comune di Aosta non entrava? Oggi sarebbe stato già una legge approvata. Facendo un disegno di legge ora, e considerando il tempo che passa per approvarlo, si arriva a gennaio, se tutto va bene.
Poi, Assessore, "serie assicurazioni" cosa vuol dire? Prima bisogna fare l'organigramma di chi sarà il Presidente della società mista, chi comporrà il Consiglio di Amministrazione, e a quel punto si faranno le adesioni. Siamo preoccupati di come si cerchi di dilatare i problemi; è vero, sono complessi, però è anche vero che la Regione disponendo dei soldi, può avere un ruolo determinante nel superarli.
Ci dichiariamo insoddisfatti e prima di Natale presenteremo una nuova interpellanza per sapere a che punto siamo.