Oggetto del Consiglio n. 2205 del 24 settembre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2205/VIII - VICENDA MULTI-BOX. (Interrogazioni ed interpellanza).
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, per quanto attiene i punti 16-17-18, se gli interroganti e gli interpellanti non hanno niente in contrario, ne facciamo oggetto di una unica discussione, trattando lo stesso argomento.
Do lettura delle due interrogazioni iscritte ai punti nn. 16 e 17, presentate rispettivamente dal Consigliere Baldassarre e dai Consiglieri Pascale e Breuvé, e dell'interpellanza iscritta al punto n. 18, presentata dal Consigliere Mafrica:
INTERROGAZIONE
Sono trascorsi alcuni mesi dallo "scandalo" MULTIBOX e nonostante gli impegni assunti dall'esecutivo regionale di mettere a disposizione dei diversi Gruppi politici tutta la documentazione inerente la MULTIBOX, si continua tuttora sulla strada del silenzio che non giova né a questo esecutivo né alla comunità valdostana.
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere
INTERROGA
la Giunta regionale per conoscere quali sono le reali intenzioni dell'esecutivo, se intende continuare nel silenzio più assoluto oppure mettere a disposizione la documentazione per consentirne una seria valutazione politica.
F.to: G. Baldassarre
INTERROGAZIONE
Nella seduta consiliare del 29 maggio fu dibattuta la vicenda MULTIBOX alla luce dei noti avvenimenti giudiziari: in tale occasione la Giunta, respingendo ogni richiesta di Commissioni speciali di indagine, si impegnò a presentare alla competente Commissione consiliare permanente tutta la documentazione relativa giacente presso la FINAOSTA, per permettere alle forze politiche un approfondimento obiettivo della vicenda.
Poiché a tutt'oggi tale impegno non è stato ancora mantenuto, i sottoscritti Consiglieri regionali del gruppo socialista
INTERROGANO
l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, al fine di conoscere se ha ricevuto dalla FINAOSTA la documentazione relativa alla vicenda MULTIBOX e, in caso affermativo, se e quando intende sottoporla all'esame della Commissione consiliare competente.
F.ti: L. Pascale, L. Breuvé
INTERPELLANZA
RICORDATO che in più occasioni la Giunta regionale ha ribadito la propria disponibilità a consentire tutti i chiarimenti possibili sull'andamento della vicenda MULTIBOX;
CONSTATATO che a tutt'oggi non è pervenuta ai Gruppi consiliari alcuna documentazione relativa ai rapporti intercorsi tra MULTIBOX, Giunta e FINAOSTA;
il sottoscritto Consigliere regionale
INTERPELLA
la Giunta regionale per conoscere i motivi che hanno impedito di fornire al Consiglio la documentazione richiesta e per sapere quali sono stati gli sviluppi del caso MULTIBOX nei suoi risvolti giudiziari, finanziari, produttivi ed occupazionali.
F.to: D. Mafrica
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Devo innanzitutto rinnovare la protesta che ho già fatto in questo Consiglio per il fatto che la Giunta regionale non mantiene gli impegni che prende. Quando si è discusso, e a lungo, del caso MULTIBOX, si erano presi due impegni precisi: di portare nella Commissione competente tutta la documentazione necessaria, e di imparare la lezione e di avviare una revisione della FINAOSTA. Si erano fissate alcune date, si era parlato di fine giugno, luglio; siamo a settembre e finora per entrambe le cose non si sono visti risultati. La Giunta su questo problema preferisce tacere.
A nostro giudizio invece questa è una vicenda da non dimenticare, è una vicenda che deve portare ad una svolta nel modo con cui si fanno gli interventi industriali nella nostra Regione. La MULTIBOX doveva essere, per come è stata presentata, una azienda sana, una azienda che occupava settanta persone; invece nel giro di pochi mesi si sono dissipati oltre sei miliardi, si sono avute delicate vicende giudiziarie con sette persone arrestate, tra cui un valdostano; si sono avute numerose comunicazioni giudiziarie, tra cui una ad un ex Assessore della nostra Regione, e una ad un funzionario della FINAOSTA. Non credo che faccia piacere neanche a queste persone che il tutto rimanga sospeso con l'ombra del prospetto.
La vicenda MULTIBOX, per come è finora apparsa sulle fonti di informazione, è una vicenda in cui si è parlato di truffa, si è parlato di tangenti, si è parlato di fatture false, sono apparsi strani e oscuri intrecci societari, ci sono stati episodi stranissimi. Crediamo di aver diritto, come Consiglieri regionali, di capire se al di là delle responsabilità penali ci sono anche responsabilità politiche. Vogliamo avere, come abbiamo chiesto, tutta la documentazione intercorsa fra la Giunta regionale, gli Assessori regionali, e la FINAOSTA. Vogliamo avere copia delle relazioni prodotte per conto della Regione e per conto della FINAOSTA, e vogliamo capire esattamente come si sono svolti i fatti.
Inoltre, siccome oltre al problema di politica industriale si presenta, come per gli altri casi, la questione del personale, vorremmo sapere cosa è successo in questi mesi dei lavoratori impiegati alla MULTIBOX, cosa sta succedendo dell'attività produttiva insediata in quel capannone, cosa si pensa di fare di quella struttura che è costata molto; cosa in sostanza si vuole fare per dare in qualche modo, una risposta a quei lavoratori che una volta erano dipendenti della Pollein Confezioni, poi erano diventati lavoratori dell'Inteva, adesso, almeno in parte, erano passati alla MULTIBOX, e che non hanno ancora avuto una risposta duratura e soddisfacente ai propri problemi di lavoro.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare, in risposta alle interrogazioni e all'interpellanza, l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI - (A.D.P.): Intervengo per dire due cose: la prima è per riconfermare l'impegno della Giunta a fornire la documentazione e i dati conoscitivi. Questa è una preoccupazione non solo degli interroganti e dell'interpellante, ma anche dell'Amministrazione regionale, che vuole disporre di un quadro definitivo su cui ragionare.
E qui voglio aprire una piccola parentesi per ragionarci seriamente e non per fare una bandiera di polemica politica, perchè se è vero che MULTIBOX è una esperienza negativa da cui dobbiamo trarre delle lezioni non riferite solo alla MULTIBOX, ma che servano per ridefinire l'intero comportamento regionale nella politica industriale, dobbiamo tenere conto che ci sono due condizioni di base che dobbiamo rispettare per non scendere in contraddizione: l'una è quella che si pretende, giustamente, un intervento diretto dell'Amministrazione pubblica nella vicenda industriale; l'altra (che non è del caso MULTIBOX quindi non ne voglio fare una pezza giustificativa alla vicenda MULTIBOX) che quando una Amministrazione pubblica è coinvolta nella vicenda imprenditoriale industriale, deve sapere che affronta i rischi connessi con questo tipo di attività.
Quindi, se è vero che una Amministrazione Pubblica quando decide di fare una scuola la fa, è altrettanto vero che quando è coinvolta direttamente nella vicenda industriale, queste garanzie e queste certezze assolute non ce le ha e deve affrontare margini di rischio più o meno grandi.
Ripeto che questo discorso non vuole essere una pezza giustificativa alla vicenda MULTIBOX, che è una esperienza negativa, dalla quale dobbiamo trarre conseguenze logiche, razionali, e soprattutto riordinare gli operatori principali, in questo caso FINAOSTA e Amministrazione regionale nel suo insieme. Chi ha avuto, o ha esperienza nel campo amministrativo, sa quanto sia difficile mettere insieme modi di agire e di essere dell'Ente pubblico rispetto a modi di agire degli imprenditori privati o comunque del mondo economico privato.
Per quanto riguarda la MULTIBOX, ribadisco che è intenzione del Consiglio regionale fornire tutti i dati e la documentazione necessaria a questi fini, non ai fini meramente scandalistici, tipo quello di enfatizzare delle cifre che non corrispondono alla verità e che in definitiva possono produrre nell'opinione pubblica delle conseguenze negative sull'intera politica industriale, sul ruolo che, purtroppo, in prima persona l'Amministrazione regionale deve esercitare. Il dimenticare la realtà e i connotati della nostra realtà sarebbe troppo facile per difendere o per accusare il Governo regionale.
Un'altra domanda posta dalle interrogazioni e dall'interpellanza è se la Regione ha ricevuto dalla FINAOSTA la documentazione su questa vicenda. La risposta è che la Regione non l'ha ancora ricevuta perchè gli atti riguardanti la MULTIBOX sono ancora sotto sequestro da parte della Magistratura. Devo fra l'altro annotare che gli accertamenti da parte della Guardia di Finanza nello stabilimento di Pollein sono stati interrotti dal primo agosto al quindici settembre. Le ulteriori uniche notizie che abbiamo a disposizione, e che non ci sono state comunicate ma che conosciamo, sono che la MULTIBOX è stata dichiarata fallita nel luglio 1986, è stato nominato un curatore fallimentare nella persona del dott. Parini, e i dipendenti della MULTIBOX sono attualmente in cassa integrazione speciale.
Ancora per quanto riguarda la MULTIBOX, devo dire che vi sono numerose richieste di aziende interessate ad utilizzare lo stabilimento di Pollein per attività analoghe, si tratta di aziende che si presentano con molte carte in regola. Questo vuol dire che il settore individuato è quello giusto, e che se errore di valutazione c'è stato, riguardava l'affidabilità degli imprenditori che hanno gestito la MULTIBOX.
Per concludere, con gli intendimenti che ho detto in precedenza, appena l'Amministrazione regionale, tramite la FINAOSTA, sarà in possesso dei dati per poter valutare in maniera complessiva l'intera vicenda MULTIBOX, sarà impegno e premura della Giunta regionale di portarli a conoscenza delle Commissioni competenti e del Consiglio regionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Devo dire con grande amarezza che le risposte date dall'Assessore non sono soddisfacenti. Mi spiace dovermi rivolgere proprio a lui su questa vicenda triste della MULTIBOX.
Il discorso fatto dall'Assessore stasera è il solito che ormai sentiamo da diverso tempo: il problema industriale, i rischi dell'Amministrazione regionale di non saper calcolare. Ma qui l'Amministrazione regionale va incontro sempre a dei grossi rischi, allora c'è un fattore negativo che l'Assessore dovrebbe spiegarci.
Ma quello che è più grave è l'atteggiamento che assume questo esecutivo - non solo nei confronti della pubblica opinione - che cerca di nascondere le proprie responsabilità politiche, perchè è inutile tentare di nasconderlo, queste responsabilità politiche dell'esecutivo esistono.
Vorrei scindere i due problemi: c'è il problema penale che compete alla Magistratura, e che personalmente non mi riguarda più di tanto, e c'è quello, a cui più tengo come Amministratore, delle responsabilità politiche, responsabilità politiche che ritengo siano esclusivamente di questo esecutivo.
Si vuole nascondere all'opinione pubblica, ma anche agli Amministratori che hanno il diritto di chiedere gli elementi per poter poi esprimere un giudizio, addirittura si cerca di non mantenere (qui esprimo una ferma protesta) un impegno che è stato assunto alcuni mesi fa: quello di trasmettere ai Capigruppo (allora non fu accettata la nomina di una Commissione) tutta la documentazione. E non mi si venga a dire che la documentazione della FINAOSTA è sotto sequestro. Sarà anche sotto sequestro, non lo metto in dubbio, però copie di questa documentazione devono essere in possesso dell'esecutivo, altrimenti non si spiegherebbero certe lettere, certi impegni dell'esecutivo nei confronti della MULTIBOX.
Vogliamo venire in possesso di questi elementi per esprimere un giudizio politico, e non per farne una bandiera di polemica - come diceva poc'anzi l'Assessore. Questo esecutivo non può più continuare a scegliere la strada del silenzio, che poi è una scelta negativa perchè l'affare MULTIBOX, con le dovute proporzioni, supera l'affare Casinò, in quanto in tre mesi son stati distrutti sei miliardi e mezzo dei contributi dei valdostani.
Ritengo che l'atteggiamento che continua ad assumere questa Giunta sia negativo, e mi auguro che finalmente (e questo è il secondo impegno che si è preso l'Assessore) si porti a conoscenza tutta la documentazione ai Capigruppo e che questo avvenga in uno spazio di tempo ridottissimo. In caso contrario saremmo costretti (lo farò in prima persona) a scegliere altre strade pur di venire in possesso della documentazione necessaria.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.
PASCALE - (P.S.I.): Neppure io posso essere soddisfatto delle risposte dell'Assessore Lanivi all'interrogazione che abbiamo presentato.
Quando vi fu il dibattito sulla MULTIBOX il 29 maggio in Consiglio regionale, fu preso un impegno preciso dalla Giunta, dall'Assessore, di portare all'esame della competente Commissione consiliare quella che era la documentazione relativa alla MULTIBOX. In modo particolare, quella che era la documentazione che aveva preceduto la stipula della convenzione, cioè la relazione dell'Ing. Chatel e la relazione della FINAOSTA che esprimeva un parere su questa convenzione, inviata al Presidente della Giunta e all'Assessore. Questo era necessario per capire come si era giunti alla decisione politica di stipulare questa convenzione, sulla base di quali giudizi espressi dai tecnici.
Posso anche capire che la Magistratura abbia posto sotto sequestro gli atti successivi intercorsi fra la FINAOSTA e la MULTIBOX, ma a parte il fatto che una copia deve comunque essere giacente presso la FINAOSTA o presso l'esecutivo, questa documentazione precedente indubbiamente era già in possesso allora, e lo è ancora, dell'esecutivo. Quindi, senza esprimere dei giudizi di colpevolezza, perchè qui poi non si è capito ancora (e volevamo accertare proprio questo) se certe responsabilità fanno capo più alla FINAOSTA o più all'esecutivo nell'assumere questa decisione, senza esprimere questo giudizio, volevamo arrivare a leggere queste relazioni per cercare di capire. Mi pare che fosse una richiesta legittima e lo è ancora, perchè nella nostra interrogazione chiediamo solo se è possibile portare questa documentazione a conoscenza della Commissione e dei gruppi consiliari.
Il fatto che l'Assessore ci dica che si impegna a farlo, senza fissare una data precisa, ovviamente non ci può soddisfare. Credo che non ci voglia molto a fare delle fotocopie di queste relazioni che esistono e che sono in possesso dello stesso Assessorato, e portarle in Commissione consiliare. Quindi sotto questo punto di vista non possiamo assolutamente essere soddisfatti di quella che è la risposta dell'Assessore in questo momento.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA - (P.C.I.): Devo dire che non solo non sono soddisfatto, ma faccio fatica a vincere anche un po' di irritazione in quanto ho la netta impressione di essere preso in giro dall'Assessore e dalla Giunta. E essere preso in giro non piace a nessuno.
È la terza interpellanza che facciamo per richiedere relazioni in possesso della Giunta e lettere firmate dall'Assessore; queste non sono state sequestrate dalla Magistratura, ci si faccia pervenire questi documenti altrimenti li richiederemo attraverso il Pretore.
È inutile che l'Assessore continui ogni volta a ripeterci la stessa cosa: i documenti sono sequestrati, aspettiamo la relazione della FINAOSTA, quando si fanno degli interventi industriali si rischia. Questo lo sappiamo tutti. Degli interventi industriali della Regione Valle d'Aosta quelli che stanno in piedi sono le eccezioni, non sono i rischi le eccezioni. Soltanto negli ultimi cinque anni abbiamo assistito ad esperienze negative quali l'INTEVA, la Fortuna West, la SIV, l'Alluver, la R.B.S., la MAXEL, la MULTIBOX; qui c'è qualcosa che non funziona. Non può essere il rischio dell'imprenditore. I casi positivi sono eccezioni ancora da verificare: parliamo di Olivetti, parliamo di Seiko. Alla Conca non ci crediamo, abbiamo lasciato stare la Malusa, altre piccole aziende perchè sono incidenti, però fatti grossi, significativi per aziende ritenute importanti dalla Regione non ce ne sono stati finora. Crediamo che sia necessaria una riflessione, perchè sarà responsabilità dell'esecutivo, sarà responsabilità in parte della FINAOSTA, ma la politica industriale della Regione va sottoposta ad una seria revisione. Il Consiglio regionale deve essere messo in possesso dei dati necessari.
Vogliamo avere questa documentazione, vogliamo avviare questa riflessione sulla FINAOSTA. Finché non avremo soddisfazione su questa materia, non lasceremo tranquilla la Giunta. Speriamo di dover sollecitare per l'ultima volta, altrimenti nel prossimo Consiglio ritorneremo sull'argomento.