Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2146 del 9 luglio 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2146/VIII - COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ PER LA COSTRUZIONE DELLA RETE SECONDARIA DEL METANODOTTO. (Interpellanza).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Millet e Bajocco:

INTERPELLANZA

CONSTATATO che finora, nonostante gli impegni assunti ripetutamente in Consiglio regionale da parte dell'Assessore regionale competente, non risultano prese decisioni concrete in merito alla costituzione di una società mista ed unitaria, tra i Comuni interessati, per la gestione della costruzione della rete secondaria del metanodotto e la distribuzione del metano;

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLANO

l'Assessore competente per conoscere:

1) a che punto si trova la costituzione della società mista per una gestione unitaria, tra i comuni interessati, della costruzione della rete secondaria del metanodotto e la distribuzione del metano;

2) quali sono gli intendimenti della Giunta regionale per accelerare le iniziative inerenti alla costituzione di detta società mista, in modo che i cittadini valdostani possano, al più presto, utilizzare il metano che arriverà prossimamente in Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Su questo problema siamo già intervenuti diverse volte e questa è la quarta interpellanza. Nell'ottobre del 1984 avevamo presentato una mozione nella quale chiedevamo un impegno sulla gestione della rete secondaria e sulla intera gestione del metano in Valle d'Aosta. Questa interpellanza ha lo scopo di avere notizie certe e precise, perché le voci che circolano abbondano, sul come sarà gestita tutta questa vicenda.

Noi avevamo proposto una gestione unitaria tra i Comuni interessati e su quella proposta mi era sembrato che si fosse trovata una qualche possibilità di accordo. Un certo ritardo è stato causato dalla indecisione nelle scelte del Comune di Aosta. Comunque noi avevamo detto che, anche al di là della lentezza del Comune di Aosta nell'assumere decisioni, si sarebbero dovute tenere nel debito conto le esigenze degli altri Comuni e, pertanto, sollecitavamo la Regione, che finanziava il progetto e che quindi avrebbe potuto condizionare, di fatto, certe scelte, ad agire con tempestività per evitare il rischio che il metano, pur arrivando in Valle d'Aosta, dovesse rimanere nel tubo della condotta principale. Percorrendo la Valle si vede infatti che le condotte principali sono ormai stese e, in alcuni punti, devono solo essere interrate.

Chiediamo quindi se l'impegno di consegnare l'impianto entro l'autunno prossimo sarà rispettato oppure se dovrà slittare di qualche mese. Io penso però che il metano arriverà, ma che i valdostani non potranno utilizzarlo subito.

Con questa interpellanza, quindi, noi vorremmo sollecitare la Giunta a muovere i passi necessari e nel contempo vorremmo chiedere se si è ancora orientati verso la costituzione di una società mista, con prevalente capitale pubblico. Chiediamo inoltre quali sono i passi in avanti che sono stati compiuti, visto che ci era stato detto che si sarebbero compiuti dei passi concreti nel mese di aprile. Infine vorremmo sapere se tutti i Comuni hanno risposto alle richieste concernenti la "zonizzazione" dei rispettivi territori e soprattutto vorremmo sapere che cosa si farà d'ora in avanti.

Noi, infatti, siamo preoccupati che, se non si riesce a dare delle risposte immediate su questo problema, che è uno dei tanti, si rischia di vanificare un grande sforzo finanziario. È necessario far presto nell'assumere le opportune decisioni, perché già la realizzazione dell'intera struttura richiederà dei tempi tecnici adeguati anche al maggior consumo dell'utenza privata rispetto alle esigenze industriali; infatti la Cogne è stata ridimensionata e l'ILLSA-VIOLA è stata chiusa. Chiediamo quindi all'Assessore competente di conocere quali sono i passi che sono stati fatti fino ad ora e se c'è la possibilità di accelerare i lavori, almeno per recuperare il tempo perduto in questi ultimi mesi.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Alle domande postemi nelle ricorrenti interpellanze che, giustamente, sono state presentate, posso rispondere in questo modo. Non solo la Giunta, ma tutte le Forze della maggioranza presenti in questo Consiglio e credo anche il Consiglio quasi all'unanimità, intendono mantenere fede alle decisioni assunte come indirizzo e che mirano ad avere una gestione unitaria del gas-metano con la costituzione di una società mista, composta da operatori pubblici (Regione, Comuni e Comune di Aosta) e privati specializzati in questo tipo di lavoro. Mi pare che questo sia a tutt'oggi, per la Giunta e per la maggioranza regionale, un punto fermo su cui agire.

Sino ad oggi il Comune di Aosta non ha ancora assunto determinazioni definitive in merito. Vi è stato più di un incontro tra i rappresentanti del Governo regionale e del Comune di Aosta, però non è ancora stata presa una decisione in questo senso da parte del Comune.

Vorrei ricordare anche che l'alternativa di operare senza il Comune di Aosta presenta più di un problema; inoltre il Governo regionale ritiene che la soluzione più consona, anche per il massiccio intervento effettuato e per una gestione più efficace del metano, sia quella avanzata dalla Regione, che pare avere ancora oggi tutta la sua validità.

In data 4 marzo 1986 e con una successiva sollecitazione del 16 aprile 1986 abbiamo richiesto ai Comuni interessati alla metanizzazione di definire all'interno del loro territorio le zone omogenee che dovranno essere servite nella prima fase di metanizzazione. Questo invito lo abbiamo inviato a 26 Comuni, ma ci hanno risposto solo in 23; 3 Comuni non hanno ancora risposto e l'ultima comunicazione che abbiamo ricevuto è quella del Comune di Saint-Christophe, datata 5 maggio 1986.

L'intento di tutta la Giunta e della maggioranza regionale è di mantenere fermi i due obiettivi fondamentali della gestione unitaria e della costituzione di una società mista, pubblico-privato, e di continuare e intensificare gli incontri con il Comune di Aosta per avere una decisione favorevole a questo tipo di indirizzo, decisione che il Comune di Aosta non ci ha ancora fornito.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Dalla risposta dell'Assessore mi sarei aspettato almeno lo spostamento di un millimetro dalle sue posizioni, che invece non c'è stato. Nel Comune di Aosta c'è la maggioranza che esiste qui alla Regione e c'è in più anche il Partito Socialista. Possiamo capire che una cosa sia la gestione della Regione e un'altra sia la gestione del Comune, però si discute ormai da più di un anno e qualsiasi decisione può lasciare dell'amaro in bocca a qualcuno, soprattutto all'Union Valdôtaine e forse anche agli A.D.P.. Specie tenendo conto del peso che l'Union Valdôtaine ha negli altri 26 Comuni, essa dovrebbe essere nelle condizioni di esercitare una maggiore pressione sul Comune di Aosta perché decida in merito.

Se per assurdo il Comune di Aosta non dovesse decidere nulla e la Regione dovesse mantenere ferme le sue posizioni, il metano rimarrebbe sempre nel tubo e uscirebbe solo se qualcuno, facendo degli scavi, dovesse romperlo. È preoccupante il fatto che la Giunta regionale non riesca a risolvere un problema che non pare essere il più difficile del mondo; la sua risoluzione dovrebbe essere ben più difficile se al Comune di Aosta ci fosse una maggioranza diversa.

Eppure noi, come Partito Comunista, che pure al Comune di Aosta non abbiamo certamente il peso che possiamo avere a Rhêmes, avevamo detto che quand'anche occorressero 20 anni di discussioni al Comune di Aosta per decidere in merito, non dovrebbero comunque essere penalizzati gli altri Comuni.

Nel ricordare che noi siamo d'accordo sulla società mista, ribadiamo che si decida lasciando aperta una porta per il Comune di Aosta, perché non si può continuare a rinviare la soluzione del problema. Su certe cose noi siamo testardi e a settembre ritorneremo sull'argomento, perché, interessando la costruzione della rete secondaria circa 300 km. su strade comunali e circa 300 km. sino agli allacciamenti privati, per una spesa complessiva quantificabile in 50 miliardi, non vorremmo che il rinvio fosse funzionale alle scelte di chi dovrà poi fare tutti questi lavori. Con la scusa del ritardo si potrebbero affidare i lavori a qualche persona ben definita. Il sospetto del resto è alimentato dall'impossibilità di comprendere tutta questa serie di difficoltà e di ritardi nell'assumere decisioni in proposito.

Non vorremmo che ci si trovasse nelle condizioni di dover dire: "Visto che abbiamo dovuto aspettare il Comune di Aosta e che ora il metano è arrivato in Valle d'Aosta, visto che urge fare i lavori e non c'è la possibilità di richiedere le varie offerte per espletare una regolare gara d'appalto, assegniamo i lavori a..."; e ben sappiamo chi è l'unico che può prendersi ed accollarsi subito tutti i lavori. Io mi auguro che ciò non succeda, perché ci sono anche varie altre scelte possibili.

Concludendo, mi sento insoddisfatto, anzi, molto insoddisfatto, perché non si è fatto un passo avanti nemmeno di un millimetro, anzi si sono persi molti mesi. Con questa dichiarazione di insoddisfazione sollecitiamo la Giunta e l'Assessore ad intraprendere qualche iniziativa.

(...Interruzione dell'Assessore Lanivi...)

Sì, ma la questione della gestione unitaria può essere risolta benissimo! Si mettano delle riserve! Se, per assurdo, il Comune di Aosta non dovesse decidere nulla, perché dovrebbero rimetterci gli altri Comuni? Voi siete anche delle Forze politiche, avete anche delle responsabilità politiche e non siete solo degli Amministratori regionali, e pertanto non potete essere avulsi dalla realtà valdostana. Fate parte delle Forze politiche: Union Valdôtaine, D.C., A.D.P. e Repubblicani. Non potete certamente venirci a dire che il Comune di Aosta sia una specie di isola circondata da alti steccati. Fate parte anche voi dello stesso contesto politico...

(...Interruzione dell'Assessore Lanivi...)

Vuol dire che non siete capaci di risolvere questo problema.