Oggetto del Consiglio n. 2141 del 9 luglio 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2141/VIII - NECESSITÀ DI MANUTENZIONE DI TUTTE LE STRADE INTERPODERALI ESISTENTI IN VALLE D'AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Pascale e Torrione:
INTERPELLANZA
Secondo dati forniti dall'Assessorato all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale la nostra Regione è "solcata" da oltre 800 Km. di strade interpoderali. La maggior parte di tali strade sono state realizzate con criteri costruttivi non solo discutibili, ma secondo esigenze di tracciato che non hanno tenuto in alcun conto della necessità di tutelare l'ambiente e le peculiarità paesaggistiche delle varie zone attraversate.
Queste circostanze negative hanno determinato, con il passare del tempo, uno stato di degrado, delle strade in questione talmente accentuato da costituire una vera e propria offesa alle caratteristiche del territorio regionale.
La mancanza infatti di qualsiasi opera volta a garantire un corretto assetto della rete viabile in questione (muri di sostegno, muri di controripa, ecc.) ne pregiudica la funzionalità sia sotto il profilo della fruizione che sotto l'aspetto della garanzia di una corretta gestione del territorio regionale.
Tutto ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo socialista
INTERPELLANO
l'Assessore competente per conoscere:
a) se esiste, a disposizione dell'Assessorato all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale una situazione aggiornata sullo stato di manutenzione o di degrado di tutte le strade interpoderali della nostra Regione ed in caso negativo quali sono gli intendimenti della Giunta regionale per ovviare ad una carenza totale di dati in merito a tale problema;
b) se sia comunque intenzione della Giunta di adottare un apposito provvedimento legislativo che consenta ai Comuni, di realizzare tramite contributi regionali, le necessarie opere di manutenzione e di consolidamento, secondo rigidi criteri tecnico-costruttivi, delle strade interpoderali in questione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Torno sull'argomento delle strade interpoderali e lo faccio di proposito perché, nel momento in cui la Giunta presentava il Progetto FRIO, si pensava che si sarebbe rivolta una maggiore attenzione anche a questo problema. Purtroppo, anche da quanto ci è stato detto dal funzionario competente nel momento della illustrazione del problema in sede di Commissione consiliare, le strade interpoderali non rientrano nel Progetto FRIO. Mi sembra che questa sia una mancanza di una certa entità ed io speravo proprio che un massiccio intervento della Regione per le strade interpoderali sarebbe valso a fermare quello stato di degrado che ormai investe l'intera rete di tali strade che, per oltre 800 chilometri, solcano la nostra Regione. Confortato anche dal parere di alcuni tecnici, posso dire che un buon 50% di esse è ormai da considerare quasi una pista impraticabile. Ciò, ovviamente, non fa onore né alla Regione che ha costruito a suo totale carico queste strade e né a quei progettisti che a suo tempo ne hanno firmato i progetti.
Io ho fatto una interrogazione con richiesta di risposta scritta, ho ricevuto un lungo elenco di strade interpoderali, dal quale ho tratto anche la somma complessiva di circa 800 km., ed ho visto una serie di illustri professionisti che hanno progettato queste opere. Credo, però, che se i posteri andranno a rivedere questi progetti e li confronteranno con lo stato di degrado, ormai intollerabile, delle strade interpoderali, ciò non tornerà neppure ad onore di questi progettisti.
Per assurdo c'è anche da dire che la presenza delle strade interpoderali costituisce un elemento di degrado del nostro ambiente. L'Assessore sa che io sono stato abbastanza polemico sulla necessità di costruire certi tipi di strade interpoderali, con certi tracciati e per raggiungere certi obiettivi, ed ora credo che sia arrivato il momento che la Regione si occupi anche della manutenzione di tali strade. È impensabile, infatti, che dopo aver "tracciato" una strada, l'averla poi abbandonata a se stessa possa costituire un elemento che non incida sulle caratteristiche paesaggistiche della nostra Regione e soprattutto del nostro territorio.
Da informazioni non ufficiali mi risulta che la stessa Regione non possiede una "fotografia" dello stato delle strade interpoderali se non per approssimazione di larga massima. E questo mi sembra assurdo, perché il non avere a disposizione dei dati aggiornati su un elemento di turbativa del nostro ambiente non torna neppure ad onore dell'Assessorato competente. Questo è il motivo della nostra interpellanza.
Lasciare che le cose vadano come vanno è un atteggiamento colpevole che ricade sulla Giunta, ma anche sull'Amministrazione regionale intesa nel suo senso più generale. Mi sembra, pertanto, che si debba fare qualcosa anche se mi sarei augurato che di questo argomento ci si fosse occupati in via prioritaria utilizzando i fondi stanziati dal FRIO. Questo invece non è successo e la Regione dovrà provvedere diversamente, predisponendo un disegno di legge che si occupi oppure concedendo dei contributi ai Comuni perché intervengano su questa rete che prima era viabile e che ora, tra l'altro, non lo è più. Infatti l'aver costruito tale rete di strade in modo quasi irresponsabile, senza muri di sostegno e senza muri di controripa, ha provocato le conseguenze che io ho cercato di illustrare in questo mio intervento.
Non è possibile continuare così, anche perché l'estensione complessiva di questa rete non è assolutamente da sottovalutare. 800 chilometri, per un territorio piccolo e compatto come quello della nostra Regione, sono una cifra che non può non destare qualche preoccupazione. Se, con noncuranza e disinteresse, lasciamo in stato di quasi abbandono questa rete viabile, sarà del tutto inutile tra un paio di anni cercare di assumere un atteggiamento di tutela del territorio. Il discorso delle strade interpoderali deve stare a cuore all'Assessorato competente ed io aspetto delle risposte tranquillizzanti da parte dell'Assessore Perrin. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 11.05 assume la Presidenza il Vice Presidente DE GRANDIS Franco.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): Je me permets de contester les affirmations du Conseiller Torrione: ce n'est pas vrai que les chemins vicinaux sont dans l'état qui a été décrit; ce n'est pas vrai que l'Assessorat ne connaît pas l'état des routes. Nous avons des services qui nous mettent constamment au fait: d'un côté le Corps forestier valdôtain qui est réparti sur tout le territoire; d'un autre côté les techniciens de zone du Service d'Assistance technique, économique et sociale; d'autre part encore, les techniciens des services agricoles qui effectuent des visites sur les lieux. Les chemins vicinaux sont contrôlés par l'Assessorat qui est tenu régulièrement au courant et immédiatement informe en cas de dégâts provoques par les pluies torrentielles ou le dégel. Je dirai même que depuis que nous avons un géologue à notre disposition, tous les projets présentés par les consortiums sont soumis à l'attention du géologue. Ce dernier, par le biais de visites sur les lieux, pourvoit à l'amélioration des projets.
Le Conseiller Torrione, d'ordinaire très attentif ne l'a pas été cette fois, car en mai dernier, justement, le Gouvernement régional a adopté une délibération, la n. 3127, en ce sens: l'Assessorat de l'Agriculture a la faculté d'intervenir sur les chemins vicinaux, lorsque certains phénomènes naturels provoquent des dégâts. De plus, il existe un programme d'intervention sur les anciens chemins vicinaux qui avaient été construits sans certains ouvrages nécessaires, donc, petit à petit, nous agissons auprès des consortiums pour améliorer l'ancien réseau de chemins (ouvrages supplémentaires tels que murs, tuyaux d'écoulement des eaux, etc.) et assurer la sécurité de ce réseau de voies rurales. Nous sommes donc à la connaissance de la situation et nous intervenons financièrement depuis mai-juin pour l'amélioration nécessaire.
Pour ce qui est du deuxième point, nous devons dire que nous intervenons directement, et non plus par l'intermédiaire des communes. Nous n'avons pas voulu introduire cette viabilité dans la loi du FRIO qui concerne la viabilité mineure: anciens chemins muletiers, sentiers, etc., puisque ces voies appartiennent aux consortium et non aux communes. La nouvelle philosophie que nous adoptons est que dans les cas de nécessité d'amélioration, nous intervenons financièrement auprès des consortiums. Pour ce qui est de l'entretien des chemins, nous intervenons en vertu de cette délibération du 2 mai dernier ou d'autres similaires éventuellement adoptées dans le futur.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Torni dichiaro parzialmente soddisfatto perché l'Assessore ha dato alcune risposte, ma non mi sembra che abbia centrato il problema nel suo aspetto più generale. Bisogna considerare che lo stato di degrado effettivamente esiste ed è presente, e ciò è dovuto al fatto che la quasi totalità degli 800 chilometri che io ho citato è stata costruita senza che fosse tenuto nel debito conto il benché minimo criterio costruttivo. Prego l'Assessore di convincersi della bontà di quanto sto affermando, altrimenti io, che ho fatto personalmente dei sopralluoghi, ho qui una risposta scritta che potrei anche leggere ed egli allora dovrebbe convenire con me nel sostenere obiettivamente che non vi sono muri di sostegno, né muri di controripa, né canali trasversali che consentano l'attraversamento di corsi d'acqua e che quindi non esiste assolutamente niente. La verità è che queste vie interpoderali sono state costruite secondo le esigenze del palista che tracciava la strada e non per rispondere alle esigenze di una tecnica costruttiva degna di questo nome.
Questo discorso deve essere ripreso, anche se capisco la preoccupazione dell'Assessore che dice di aver assunto una deliberazione perché si era reso conto dello stato di degrado di certe strade interpoderali. Ma quello è stato solo un fatto contingente legato ad uno smottamento particolare ed io non credo, infatti, che quella delibera di Giunta consenta di intervenire su tutti gli 800 chilometri di strade interpoderali, perché consente di intervenire solo là dove se ne ravvisa la necessità.
Io credo, ritenevo e ritengo, che sia più opportuno esaminare il problema nel suo complesso, magari anche attraverso un provvedimento legislativo. Se è vero quello che dice l'Assessore e cioè che non è possibile dare dei finanziamenti ai Comuni, è però altrettanto vero che si possono dare finanziamenti a Consorzi e quindi il provvedimento legislativo, anziché riguardare i Comuni potrebbe riguardare i Consorzi.
La mia perplessità è motivata anche dal fatto che nel Progetto FRIO non si è previsto un simile intervento. A mio avviso si tratta di una grossa carenza, perché, al di là del ripristino, se pur lodevole, di sentieri di particolare interesse dal punto di vista paesaggistico e, addirittura, storico, sarebbe stato opportuno prevedere anche un intervento di generale e straordinaria manutenzione per queste strade interpoderali, dando dei contributi...
(...Interruzione dell'Assessore Perrin...)
TORRIONE (P.S.I.): L'Assessore dice che c'è e va bene. Io dico che lo stato complessivo di queste strade interpoderali, nonostante i provvedimenti che la Giunta dice di aver adottato in proposito, è pietoso. Probabilmente l'Assessore vede l'argomento in un altro modo ed io lo lascio in questa sua idilliaca visione. La mia, invece, non è altrettanto bucolica ed idilliaca, ma è una visione realistica e ripeto che lo stato di degrado delle strade interpoderali non fa onore alla nostra Regione, specie sul piano della difesa delle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche. Assessore, forse guardiamo la stessa realtà con occhi diversi, però se lei sarà gentile l'accompagnerò ad effettuare alcuni sopralluoghi, e dopo vedremo se le strade interpoderali sono nello stato che dico io o se sono nello stato che ritiene lei con la sua visione così ottimistica della realtà. Grazie.