Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2136 del 9 luglio 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2136/VIII - SITUAZIONE DI ILLEGITTIMITÀ PER INQUADRAMENTI DI PERSONALE APPARTENENTE ALL'UNITÀ SANITARIA LOCALE. (Interrogazione).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione in oggetto presentata dal Consigliere Viberti:

INTERROGAZIONE

CONSIDERATA l'evidente contraddizione fra i fatti prospettati dal sottoscritto con l'interrogazione del 2.5.1986 e le dichiarazioni rese in risposta dall'Assessore alla Sanità in data 26.5.1986 n. 5466/5 ass. di prot.

VISTO che la dichiarazione di regolarità dei fatti e degli atti denunciati dal sottoscritto sottende una volontà di disapplicazione della legge e delle disposizioni ministeriali intese a farla rispettare poiché è lapalissiano che le posizioni dei Funzionari oggetto dell'interrogazione sono perfettamente contemplate dall'allegato n. 2 del D.P.R. 20.12.1979 n. 761 senza possibilità alcuna di equivoco circa l'identificazione della corrispondenza delle qualifiche attribuite negli Enti di provenienza con atti formali, ciò che fa venir meno qualsiasi atto discrezionale da parte dell'Amministrazione;

PRESO ATTO che in casi analoghi riguardanti personale a livello esecutivo si è prontamente provveduto da parte del Comitato di Gestione dell'Unità Sanitaria Locale, con deliberazione n. 1222 del 28.10 1985, alla revoca di qualifiche superiori;

RITENUTO che l'autonomia politico-amministrativa non debba essere usata, per eludere le leggi dello Stato in vista della tutela di personali interessi a scapito di quello pubblico;

RITENUTA altresì di danno all'Ente pubblico ed agli utenti del Servizio sanitario la mancata formalizzazione degli atti di investitura degli Organi direzionali dell'Unità Sanitaria Locale, fatto che dimostra l'uso di diverso metodo nella considerazione di posizioni analoghe, con la conseguente penalizzazione del personale a livello meno elevato;

CONSIDERATO, inoltre che le dichiarazioni rese pretendono di superare la concretezza dei fatti alterandone l'evidenza con giochetti che non si addicono alla dignità della Pubblica Amministrazione;

SI INTERROGA

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere:

1) a quali specifiche norme la Giunta regionale fa riferimento per giustificare gli inquadramenti palesemente illegittimi;

2) se, la Giunta regionale non ritenga opportuno, anche in seguito al rinnovo dell'Assemblea dell'U.S.L., di provvedere a sanare tale situazione;

3) cosa ed in che data ha risposto l'U.S.L. alla Giunta regionale in merito alla nota prot. 10774/5 del 23.10.1985 dell'Assessorato alla Sanità.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Socia le Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): Vorrei innanzitutto precisare che non risultano situazioni "palesemente illegittime", così come afferma il Consigliere Viberti e ritengo invece opportuno ricordare qual è la procedura dell'inquadramento all'interno dell'U.S.L. per riuscire a chiarire almeno alcuni problemi sollevati dal Consigliere Viberti.

L'inquadramento all'interno dell'U.S.L. che viene fatto dalla Regione, così come è accaduto in tutti gli anni scorsi, si fonda essenzialmente sulle posizioni che il personale aveva nei diversi Enti di provenienza e che vengono fornite dagli stessi Enti di provenienza e dall'U.S.L.. La Regione, nel fare l'inquadramento, non ha a portata di mano i fascicoli personali che sono depositati presso l'U.S.L.. Quando la Regione effettua l'inquadramento giuridico il personale interessato e l'U.S.L. devono segnalare le posizioni che a loro avviso risultano errate in modo che, in seguito, la Regione possa prendere altri provvedimenti per regolarizzare le situazioni anormali. I ruoli vengono quindi fatti tutti gli anni modificando la posizione del personale inquadrato all'interno dell'U.S.L. e, per quanto riguarda l'inquadramento del 1985 fatto negli scorsi mesi di settembre e di ottobre, a Regione, presentando l'elenco nominativo del ruolo giuridico del personale, aveva chiesto quali fossero gli errori ivi presenti. Infatti l'U.S.L. deve confrontare la deliberazione della Giunta regionale con il fascicolo personale e deve segnalare alla Regione gli errori o le eventuali mancanze presenti in fatto di inquadramenti, promozioni o nuove assunzioni.

Sempre nella stessa deliberazione la Giunta regionale aveva chiesto all'U.S.L. di segnalare appunto queste posizioni errate, ma l'U.S.L. non ha risposto, pur essendo stata ripetutamente sollecitata dalla Regione; finalmente il 30/06/1986 l'U.S.L. invia alla Regione una lettera per segnalare in modo piuttosto schematico le posizioni a suo avviso considerate errate.

Nella lettera sono segnalati vari punti ritenuti errati nel ruolo nominativo fatto dalla Regione. Nel punto a) si parla della "Decorrenza data da instaurare con rapporto di impiego in quanto era errata", prendendo in considerazione gli errori materiali fatti al momento dell'inquadramento.

Nel punto b) si parla di "Decorrenza data conseguimento posizione funzionale ricoperta" e cioè dei passaggi che sono stati riportati con data errata sul ruolo nominativo.

Al punto c) si tratta della "Data di decorrenza nominativa del ruolo". Ovviamente ad ogni punto citato la lettera fa seguire l'elenco nominativo delle persone per le quali è stato accertato un eventuale errore.

Al punto d) la lettera parla di "Data di decorrenza del rapporto di lavoro per tempo pieno o per tempo definito" ed infine al punto e) tratta di "Errata equiparazione in rapporto all'allegato 2 del D.P.R. 20/12/1979".

A questo punto, però, l'U.S.L. non si deve limitare solo a segnalare gli errori, ma deve anche spiegare i motivi degli stessi, indicando da dove risulta che le date sono sbagliate e da dove e sulla base di quali documenti le qualifiche sono eventualmente da considerare errate.

A questa lettera, che è stata spedita il 30 giugno alla Regione e ricevuta il 3 luglio, è seguita, da parte dell'Amministrazione regionale, una richiesta di chiarificazione punto per punto, affinché ci venga detto sulla base di quale documentazione sono stati individuati i vari errori. Pertanto sino a questo momento non è ancora possibile avere alcuna posizione errata o ben definita, perché solo dopo che l'U.S.L. avrà riferito all'Amministrazione regionale, presentando la documentazione esatta, anche contraria alla documentazione che può aver presentato il dipendente al momento della richiesta di equiparazione o di equipollenza secondo la legge n. 761 o secondo la circolare n. 53 del Ministero fatta su indicazione del Consiglio Sanitario Nazionale, verranno fatte le necessarie modifiche.

La Regione non può stabilire d'ufficio l'equiparazione: essa recepisce le indicazioni, formula o modifica il ruolo del personale sulla base delle indicazioni o delle controindicazioni fatte dall'U.S.L..

Per modificare il ruolo del 1985, noi aspettiamo le indicazioni che ci verranno date dall'U.S.L. accompagnate dalle motivazioni richieste.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Più vado avanti nell'esame di questo problema e più mi rendo conto che alcune delle mie affermazioni precedenti sono terribilmente vere. Non è certo colpa dell'Assessore Voyat, che si è solo venuto a trovare in questa situazione ed ha già cambiato tiro rispetto alle prime richieste che sono state presentate e alle quali tra l'altro si rispondeva: "Né può essere riconosciuto alle circolari ministeriali il potere di determinare in modo vincolante le decisioni della Regione" (questa citazione si riferiva ad alcune interrogazioni con richiesta di risposta scritta). Oggi però vediamo una piccola marcia indietro e si comincia a dire: "I fascicoli non sono qui in Amministrazione...; bisogna aspettare le segnalazioni dell'U.S.L....".

Purtroppo io non ho la possibilità di avere la documentazione di cui è in possesso l'Assessore, però mi sembra strano che da una parte si chiede all'U.S.L. una certa documentazione e non appena arriva, come lui stesso ha detto che sono arrivate delle segnalazioni in seguito ad una richiesta fatta dall'Amministrazione regionale, la stessa documentazione non va più bene e, se ho ben capito, l'Assessore fa un'altra richiesta per conoscere in base a quali motivi erano state fatte quelle segnalazioni e presentata una certa documentazione. Questo è, almeno, quello che mi è sembrato di capire. Va bene che la burocrazia ha bisogno di sostenersi e quindi si autoalimenta producendo della carta inutile, ma - santo cielo! - se l'U.S.L. ha segnalato, per una serie di motivi, un elenco di nomi, credo che l'abbia fatto a ragion veduta, altrimenti non capisco per quale motivo avrebbe spedito una lettera nel punto a) della quale si dice che coloro sono stati inquadrati a causa di un errore materiale di data sono Tizio, Caio, Sempronio, Nicolina, Nicoletta e Franceschiella, e che gli stessi vanno rimessi a posto nel ruolo secondo la data giusta che è invece ..... Penso che ci sarà scritto qualcosa del genere, a meno che noi non si voglia credere che nell'U.S.L. le cose non vengano fatte secondo le norme.

Ma a questo punto, allora, l'Assessore dà ragione a me, perché se chiede di specificare quali sono le motivazioni per cui questa lettera è stata inviata con l'elenco di quei nomi, ciò vuol dire che l'Assessore non si fida di quello che fa l'U.S.L. In ciò ha ragione, perché l'U.S.L. per altri dipendenti ha provveduto a regolarizzare la situazione, mentre per alcuni, che sono evidentemente dipendenti "eccellenti", non si provvede! Non solo la situazione è grave sotto questo profilo, ma è grave anche sotto un altro profilo ancora peggiore, perchè ci sono dei funzionari dell'U.S.L. che svolgono dei compiti senza che ci siano atti amministrativi dai quali risulti che essi sono stati riconosciuti come idonei e qualificati a svolgere quelle particolari mansioni. Abbiamo addirittura una persona che svolge compiti di coordinatore amministrativo senza che questo sia mai stato scritto da nessuna parte.

Chi ha iniziato questo bel modo di fare le cose e chi ha applicato la riforma è colui che oggi è Presidente della Giunta regionale. Stiamo freschi se egli ha trasferito lo stesso metodo dal la Sanità alla gestione dell'Esecutivo! Per fortuna che qui i conti li deve fare anche con altre Forze politiche, mentre pare che all'U.S.L. imperi un'unica Forza politica ed è strano che sia proprio l'Assessore Voyat ad avere dei dubbi su quello che l'U.S.L. può inviare in risposta alle sue richieste.

Oltre alle cose che ho detto, mi pare che sia necessario aggiungere che non sono soddisfatto della risposta, perché non si fa alcun cenno "a quali specifiche norme la Giunta regionale fa riferimento per giustificare gli inquadramenti", e tralascio il "palesemente illegittimi" perché mi sembra evidente che, secondo questa Giunta, le cose non stiano così. Eppure si trattava di una domanda molto semplice alla quale poteva essere data risposta indicando che le norme alle quali la Giunta regionale fa riferimento sono quelle legate alla Riforma Sanitaria, ma questo non mi è stato detto.

Chiedevo se, la Giunta regionale non ritenga opportuno, anche in seguito al rinnovo dell'Assemblea dell'U.S.L., di provvedere a sanare tale situazione, ma l'Assessore non ha ritenuto di dover dire una parola. Si sono appena svolte le elezioni nell'U.S.L. e l'Union Valdôtaine che le ha stravinte poteva prendersi un impegno e dire: "Va bene, non c'è alcun problema, provvederemo ed in qualche modo metteremo le cose a posto"; invece, non ha risposto.

Inoltre, sempre nell'interrogazione, si chiedeva di sapere "cosa ed in che data ha risposto l'U.S.L. alla Giunta regionale in merito alla nota prot. 10774/5 del 23.10.1985 dell'Assessorato alla Sanità" e l'Assessore ha detto come ha risposto l'U.S.L.. È l'unica delle tre domande alla quale è stata data una risposta accettabile; alle altre due, invece, non è stata data risposta. Lasceremo passare l'estate e nel frattempo arriveranno le risposte che l'Assessore ha chiesto; senz'altro noi non lasceremo cadere questo discorso.

Concludo dicendo che in altre Regioni d'Italia degli Amministratori sono finiti in galera per delle cose analoghe. È successo a Parma dove dei compagni di Democrazia Proletaria hanno denunciato degli Amministratori pubblici che non sanavano delle situazioni palesemente illegittime. Si può capire che quando sono iniziate queste cose c'era un po' di difficoltà, sono stati soppressi degli enti ed è stata creata una nuova struttura, l'U.S.L.. È comprensibile che all'inizio ci sia stata della confusione e che si siano commessi degli errori, ma oggi siamo nel 1986! Non si tratta più, quindi, di 1 o 2 anni: la riforma sanitaria ormai dà anche dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Cerchiamo di mettere le cose a posto almeno dal punto di vista burocratico.

Si dà atto che dalle ore 10.29 riassume la Presidenza il Presidente BONDAZ.