Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2135 del 9 luglio 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2135/VIII - ESCLUSIONE DELLE DONNE DALLA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI GUARDIE DEL CORPO FORESTALE VALDOSTANO. (Interrogazione).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione in oggetto presentata dal Consigliere Breuvé:

INTERROGAZIONE

L'Amministrazione regionale ha bandito il 26 maggio 1986 un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di guardie del Corpo forestale valdostano. Leggo all'articolo 2 del bando di concorso, che tra i requisiti richiesti ai concorrenti vi è quello di "essere di sesso maschile".

Questa disposizione è una ennesima violazione dei diritti delle donne. Tutti si riempiono la bocca della parità dei sessi, ma poi non perdono occasione per dimenticarsene.

Escludere le donne dalla possibilità di diventare guardie forestali, è tanto più grave se teniamo conto dell'alta percentuale della mano d'opera femminile disoccupata in Valle d'Aosta o in attesa di primo lavoro. Non si riesce a capire in base a quale considerazione il compito di vigilare sulla conservazione delle foreste dovrebbe essere prerogativa esclusiva del sesso maschile. Già abbiamo avuto le prime donne guardia-parco, e non mi risulta che siano meno capaci dei loro colleghi maschi.

In considerazione di quanto sopra esposto, la sottoscritta Consigliera regionale,

INTERROGA

il Presidente della Giunta regionale e l'Assessore competente, per sapere:

1) in base a quale disposizione Legislativa o a quale ragionamento di tipo maschilista è stato deciso di escludere i concorrenti di sesso femminile dalla possibilità di partecipare

al sopra menzionato concorso pubblico per il reclutamento di guardie forestali;

2) se intendono rivedere tale assurda disposizione, che rappresenta discriminazione fra i sessi e lede i diritti delle donne, oltre a mortificare la loro sensibilità.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Je regrette que Madame Breuvé n'ait pas été présente à la dernière séance du Conseil, puisque nous avons traité ce sujet, suite à une motion présentée par le Parti Communiste. En tout cas, à la première question, il faut répondre que l'avis de concours a été formulé (Madame Breuvé doit savoir que l'article n° 8 lettre b) de la loi régionale n° 66 du 11 novembre 1977, relative à l'institution du Corps forestier valdôtain établit comme critère le fait d'être de sexe masculin) selon les dispositions en vigueur. Je peux assurer à Mme Breuvé qu'il n'y avait donc aucune intention machiste dans cet avis de concours.

Quant à la deuxième question, en l'occurrence notre intention de revoir ou non ce problème et, partant, d'admettre les femmes dans le Corps forestier valdôtain, nous en avons longuement discuté au dernier Conseil. Je pense qu'il faut établir une distinction entre l'annulation de l'avis de concours et une future modification de la loi. Pour ce qui est de la modification du concours, si nous devions annuler le concours, ce la donnerait la possibilité aux candidats ayant déjà présenté leur demande d'accès, de présenter un recours au TAR et, évidemment, d'obtenir gain de cause, en vertu également de la sentence émise par la 6ème Section du Conseil d'Etat, le ler avril 1983, et de la sentence émise le 17 décembre 1983 par le TAR de la Vallée d'Aoste. En revanche, pour l'avenir, le Président du Gouvernement régional a déjà reçu une invitation des syndicats à débattre cette question (Monsieur le Présidant me signale à l'instant que cette rencontre a déjà eu lieu) et nous pouvons vous assurer de notre volonté de réviser cette loi. Bien entendu, il convient de bien examiner le problème et d'en discuter avant de prendre une décision.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Breuvé Lilliana; ne ha facoltà.

BREUVÈ Lilliana (P.S.I.): La sua risposta, signor Assessore, è stata molto sottile e potremmo dare a lei l'appellativo di "Dottor Sottile".

Intanto voglio ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno sostenuto la mia interrogazione, perché ho sentito che vi è stato un lungo dibattito ed in ogni caso mi sono documentata su quanto è stato detto. Ringrazio anche il Partito Comunista per aver presentato la sua mozione, ma questo era in riferimento ad un altro punto.

L'Assessore Perrin ha ribadito oggi che gli argomenti, che io avevo già portato la volta scorsa per tentare di rimediare all'errore fatto e per riparare sollecitamente all'ingiustizia perpetrata nei confronti di tutte le donne, sono solo apparentemente sottili; non vorrei infatti che la ragione del più forte fosse sempre la migliore. In questo caso, nonostante tutto e non avendo a disposizione dei fatti in risposta ad una interrogazione, siamo in presenza di una prepotenza ancora attuale nei confronti delle donne da parte di chi ha lo strumento del potere.

Mi è stato detto di aver pazienza e che la cosa va avanti, e l'Assessore mi ha anche detto, mettendosi al posto del T.A.R. e decidendo in vece del Tribunale Amministrativo Regionale, ciò che potrebbe avvenire in futuro.

La volta scorsa il Consigliere Tamone disse che nel 1977, in occasione della discussione della legge regionale che stabiliva le condizioni per diventare guardie forestali e che impediva alle persone di sesso femminile di accedere a tale attività, l'ex Presidente Andrione avrebbe detto, tagliando corto: "Ne riparleremo la prossima volta". Consigliere Tamone, io le assicuro che lei ha detto questa frase; comunque si potrà rivedere o risentire ciò che lei ha effettivamente detto...

(...Interruzione del Consigliere Tamone...)

BREUVÈ Lilliana (P.S.I.): Può darsi che io abbia una superiore sensibilità, comunque non è questo il problema...

L'ex Presidente Andrione disse: "Ne riparleremo la prossima volta" e questo è avvenuto nel 1977. Comunque anche la prossima volta riparleremo di questa prossima volta.

Nel 1983 quando furono respinte le ragioni del ricorso in merito al concorso per guardie forestali a causa di un requisito discriminante e cioè che occorreva essere "di sesso maschile", il T.A.R. consigliò la revisione della legge - è giusto questo, Consigliere Tamone? -. Però a tre anni di distanza non è successo proprio nulla ed io non vorrei che una simile ingiustizia fosse ripetuta ancora oggi.

Non ho alcun dubbio sul fatto che la Giunta abbia preso vari accordi, anche perché sollecitata dai Sindacati. Però, mentre ringrazio l'Assessore per la gentilezza dimostratami, ci tengo a precisare che preferirei ringraziarlo più esplicitamente a fatto avvenuto, perchè non sono così convinta che tutto si svolgerà in un modo sciolto e preciso. Vorrei, finalmente, che una volta tanto, in questo Consiglio, quando si inizia un discorso e si intravede una soluzione, se ne permetta anche la sua esatta realizzazione. Pertanto, io sospendo i miei ringraziamenti nel merito di ciò che fate per ripeterli in futuro, a cose compiute. La ringrazio.

PRESIDENTE: Sono state iscritte all'ordine del giorno tre interrogazioni presentate dal Consigliere Baldassarre, riguardanti la competenza dell'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey, ma, poiché l'Assessore Borbey si è recato a Roma per ragioni inerenti al suo ufficio, chiedo al Consigliere Baldassarre se si può rimandare la discussione delle tre interrogazioni al tardo pomeriggio o all'adunanza di domani mattina.

Le tre interrogazioni sono rinviate in attesa del rientro dell'Assessore Borbey.