Oggetto del Consiglio n. 2104 del 25 giugno 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2104/VIII - SITUAZIONE DI DISAGIO DEGLI STUDENTI FREQUENTANTI L'ISTITUTO D'ARTE DI AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Cout e Mafrica:
INTERPELLANZA
Avuta notizia che il Comitato di Coordinamento studenti e genitori dell'Istituto d'Arte ha richiesto un incontro con l'Assessore alla Pubblica Istruzione della Regione per analizzare la situazione in cui si trovano ad operare all'interno dell'Istituto;
Presa visione del documento che gli interessati hanno allegato alla richiesta di incontro ed in cui essi denunciano le condizioni di forte precarietà nelle strutture e nell'organizzazione della loro scuola, malgrado i tre traslochi degli ultimi anni che non hanno risolto i problemi relativi a laboratori, palestre, mense, permanendo le carenze nelle attrezzature e nell'arredamento.
Visto che nel documento viene anche evidenziato come l'attuale ubicazione abbia aggravato i disagi per le difficoltà relative ai mezzi di trasporto, dato che il 50% degli studenti proviene da fuori Aosta;
Considerato che nel comunicato si avanzano richieste per un intervento concreto e tempestivo nell'Amministrazione per la soluzione di diversi problemi, fra cui:
- l'individuazione di una sede definitiva per l'Istituto d'Arte, possibilmente centrale, opportunamente ampia e organizzata in modo da sopperire alle esigenze che il tipo specifico di studio richiede;
- l'organizzazione di laboratori (nella sede) che rispondano alle esigenze del lavoro scolastico sia come capienza che come rispondenza alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza;
- la presenza di una palestra nella sede o nelle immediate vicinanze per evitare lunghi trasferimenti;
- la dotazione dei laboratori delle attrezzature necessarie (ora mancano persino i torni per legno);
- la sostituzione dell'arredamento, ora inadeguato nella quantità e nella qualità (studenti adolescenti sono costretti in banchi per ragazzini; vi sono pochi tavoli per disegno);
- il totale riconoscimento, ai fini dei finanziamenti e dell'organizzazione, delle due sezioni: ceramica e legno.
Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comunista
Interpellano
l'Assessore alla Pubblica Istruzione per sapere se è avvenuto l'incontro con i rappresentanti e come intenda affrontare e risolvere, ed entro quali termini, i problemi sopra esposti.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): Già qualche tempo fa avevamo presentato a proposito dell'Istituto d'Arte una interpellanza in Consiglio per evidenti motivi di disagio che esistevano presso tale Istituto; a distanza di alcuni anni abbiamo purtroppo avuto notizia che il Comitato di Coordinamento degli studenti e dei genitori dell'Istituto d'Arte ha richiesto un incontro con l'Assessore per analizzare la situazione in cui si trovano ad operare all'interno di detto Istituto. In questo documento gli interessati hanno denunciato una serie di carenze che ancora sono esistenti e che non starò a ripetere, in quanto sono elencate anche nell'interpellanza che abbiamo voluto presentare; tale interpellanza è indirizzata a chiedere all'Assessore se le giuste richieste e rimostranze che sono state avanzate dal Coordinamento degli studenti e dei genitori dell'Istituto d'Arte hanno avuto una risposta o se ancora la Giunta non intende esaudire quelle che sono le richieste avanzate.
Vogliamo solo fare una considerazione. Il carico scolastico cui sono sottoposti gli studenti è assai pesante: essi devono affrontare una presenza di 43 ore la settimana, hanno molte volte 5 pomeriggi impegnati, inoltre il 50% di essi viene anche da fuori Aosta. È quindi necessario pensare, oltre che al futuro e ad una sede definitiva, anche ad una sistemazione temporanea, ma pur sempre definitiva e concentrata, di tutti i locali di cui hanno bisogno questi studenti, che vanno dalle aule scolastiche ai laboratori ed anche ad una soluzione per la mensa scolastica che proprio per una relativa vicinanza con l'Istituto per Geometri potrebbe avere una soluzione comune.
Ci sono altre richieste più di dettaglio; anche qui ci sentiamo di dover sottolineare che questo è un Istituto speciale, per cui al limite non servono solo i banchi in un'aula da disegno, ma serve un'attrezzatura per i banchi sui quali gli studenti devono lavorare continuamente con dei fogli di una certa dimensione, mentre adesso sono costretti in banchi che sono del tutto inadeguati.
Vorremmo sapere dall'Assessore se c'è stato questo incontro e se da esso sono venute delle assicurazioni per una soluzione di tali problemi ed entro quale tempo si pensa di poterli risolvere.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval, ne ha facoltà.
FAVAL (U.V.): La rencontre a eu lieu et les réponses que les parents et les élèves de l'Institut d'Art ont reçues, sont celles que je vais vous dire ici.
Au premier point, tout le monde sait et avant tout les Conseillers régionaux savent, que la Junte régionale a déjà choisi un terrain sur lequel faire construire un nouveau établissement scolaire qui sera destiné à l'Institut d'Art. On a chargé, il y a une année et demie, l'architecte Buriola (qui entre autres est le directeur de l'Institut d'Art) et l'ingénieur Péaquin de préparer le projet pour la réalisation de cet établissement. A ce propos je dois ajouter qu'il y a eu quelque retard en conséquence du fait qu'il y a eu un "placet" de la part des carabiniers pour la construction de la caserne qui devra être placée à côté de l'actuelle caserne des gardes de finance, où il y a le terrain aussi pour l'Institut d'Art.
Au deuxième point: là aussi les Conseillers savent que l'actuel siège de l'Institut d'Art était choisi justement en fonction de la possibilité d'organiser, à l'intérieur de l'établissement même, le laboratoire; ils savent aussi qu'actuellement on n'a pas pu organiser à l'intérieur de l'ancienne maternité les laboratoires pour l'Institut d'Art, pour la simple raison que là il y avait les cuisines qui préparaient les repas pour les malades qui sont au Beauregard. L'hôpital a eu des problèmes pour utiliser les cuisines qui ont été construites là, et donc on n'a pas pu fermer la cuisine de la maternité parce que dans ce cas, les malades qui sont au Beauregard n'auraient pas eu droit à leurs repas.
Au troisième point: à partir de l'année prochaine nous aurons disponible aussi, en plus de la salle de gymnastique de l'Institut des Géomètres, aussi celle de l'Institut Agricole qui vient d'être construit et qui est placé juste derrière la Maternité.
Au quatrième point, là c'est une des requêtes qui est peut-être le fruit de la fantaisie de ces étudiants, puisque entre autres le tour à bois est une machine dangereuse et les professeurs, ils ne veulent pas qu'on l'emploie dans ce cours.
Au cinquième point: les bancs qui sont utilisés à l'intérieur de l'Institut d'Art ce sont les bancs standard utilisés partout et même à l'Université. La question des tables pour dessiner est dans ces termes: il y a une salle où il y a 25 bancs pour le dessin et le directeur de l'Institut m'a demandé pour l'année prochaine une deuxième salle. Les achats sont en train de se faire et, comme les Conseillers ont pu constater, dans les derniers temps la Junte régionale a délibéré plusieurs interventions pour l'achat de mobilier pour les différentes écoles de la Vallée d'Aoste et il y a aussi les bancs pour l'Institut d'Art.
La dernière c'est une question d'ordre formel à laquelle j'ai répondu dans le sens qu'en ce qui nous concerne il n'y a aucun problème à répondre de façon concrète à toutes les requêtes qui soient justifiées, parce que là aussi il y a des interprétations un peu drôles par rapport au matériel qui est employé: les élèves ils se lamentent qu'il faudrait avoir d'autre matériel. Je pense qu'il y a des professeurs et là on pourrait donner encore un minimum de confiance aux choix qu'ils font.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Cout, ne ha facoltà.
COUT (P.C.I.): L'Assessore non è la prima volta che venga presentata una interpellanza in cui si chiedano dei chiarimenti su questioni concernenti l'Assessorato. A questo punto non vorrei che si stupisse il prossimo anno che venga presentato un altro documento dagli studenti, a meno che quest'ultimo non sia servito effettivamente a dare una soluzione ai problemi.
Tutti i problemi che sono stati evidenziati sono a nostro parere reali: i banchi, il tornio ed altre attrezzature sono proprie di un Istituto d'Arte ed il professore sarebbe disponibile a volere il tornio in un'aula separata con uno studente per volta che possa lavorarci sopra. Se poi l'Assessore vuole dare un suo parere personale sulla possibilità o meno di utilizzare il tornio può anche farlo.
Per il momento noi ci dichiariamo assolutamente insoddisfatti della risposta, mentre ci diciamo soddisfatti per la parte di soluzione che è stata data ai problemi; vogliamo credere a questo punto che molte volte la soluzione dei problemi viene solo dopo che da parte degli studenti o dei genitori vengono avanzate con richieste pressanti delle soluzioni a difficoltà che esistono. Forse molte volte l'Assessore arriva o in ritardo o appena in tempo.
L'Assessore Faval continua ad assumere un atteggiamento in Consiglio che noi rifiutiamo, quindi proprio per ciò che riguarda i locali vorrei aggiungere che non si può avere una scuola che ha la sede in un posto, i laboratori in un altro, la palestra da un'altra parte e la mensa in un luogo ancora da definire. Ne tragga l'Assessore le dovute conseguenze.