Oggetto del Consiglio n. 2101 del 25 giugno 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2101/VIII - STRUTTURA MONUMENTALE IN CORSO DI REALIZZAZIONE SULLA PIAZZA E. CHANOUX DI AOSTA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Baldassarre:
INTERPELLANZA
Considerato che in piazza E. Chanoux del Comune di Aosta è in fase di realizzazione una struttura metallica mastodontica e di dubbio gusto che rischia di deturpare una delle piazze più belle della città, con possibili conseguenze negative per il turismo e per gli stessi cittadini di Aosta che si vedono privati di un'area punto di riferimento e di incontro;
Ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
la Giunta regionale per conoscere:
1) quali sono i motivi che hanno suggerito l'opportunità di realizzare questa costruzione;
2) a quanto ammontano i costi complessivi della realizzanda opera e per quanto tempo i cittadini di Aosta dovranno subire la presenza di questo "monumento" frutto della megalomania.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Approfitto del tempo disponibile, per tornare sulla richiesta fatta precedentemente dal sottoscritto sulla mozione d'ordine. I motivi c'erano e non capisco l'atteggiamento del Presidente del Consiglio: figli e figliastri, Consiglieri di serie A e Consiglieri di serie B. Per presunzione mi considero un Consigliere di serie A e come tale voglio essere considerato: ho chiesto una mozione d'ordine perchè il Consigliere Pedrini ha parlato 14 minuti, mentre il tempo a sua disposizione era di soli 5 minuti in risposta alla interrogazione.
Approfitto anche per invitare il Presidente del Consiglio, che è il responsabile di questo consesso, a prendere atto che il Consigliere Pedrini ha ipotizzato un interesse privato nei confronti di professionisti .....
PRESIDENTE: Consigliere Baldassarre, la richiamo ai termini del Regolamento perchè Lei deve parlare in relazione a quella che è l'interpellanza che ha presentato.
Altrimenti Le tolgo la parola.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Lei mi doveva dare la parola quando l'ho chiesta per mozione d'ordine.
PRESIDENTE: Non le ho dato la parola perchè non esiste la mozione d'ordine sulle mozioni e sulle interpellanze.
Le ripeto che deve parlare sull'interpellanza che ha presentato, altrimenti le tolgo la parola.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Parlerò sulla interpellanza, ma prima la invito a sottoporre agli organi competenti quanto ha affermato il Consigliere Pedrini in quest'aula.
Sarebbe quasi inutile illustrare l'interpellanza perchè è stata la gente a bocciare questa iniziativa che è il capolavoro di una Giunta sprecona. Ieri sera, un uomo di cultura quale Giovanni Arpino ha affermato testualmente: "Hanno deturpato la piazza di Aosta, resuscitando fantasmi che non esistono, peggio che fossimo in Scozia".
Questa è già una risposta alla grossa iniziativa culturale di provocazione dell'Assessore Borbey, oltre alla risposta della gente che è contro questo tipo di provocazione culturale.
Ma c'erano tre motivi che avrebbero dovuto consigliare l'Assessore Borbey a non portare avanti una iniziativa del genere; il primo è il costo eccessivo, e non sono i 170 milioni come l'Assessore Borbey ha dichiarato al TG3; il secondo è il disagio che questa opera ha provocato presso la popolazione di Aosta; il terzo è l'impossibilità di usufruire della piazza in un periodo particolare quale è quello estivo. Molta insoddisfazione ha destato questa opera fra la popolazione di Aosta: piazza Chanoux è considerata, a ragione, il salotto della città, invece è stata trasformata in un cantiere di tubi, regionali e comunali, tubi nuovi e vecchi.
Anche il Sindaco Bich, un pentito se lo vogliamo considerare così, ha preso le distanze ed ha dichiarato: "Io stesso mi sento distante da certe operazioni culturali", quando all'inizio aveva dato l'autorizzazione a questa opera. Continua il Sindaco Bich nella sua intervista: "È stato un si molto sofferto, abbiamo detto no ad altre parti della proposta (...) non mi pare adatta la ricostruzione volumetrica della chiesa, è poco comprensibile (...) questa chiesa è un corpo estraneo ad Aosta. Per il futuro non ne faremo di questi errori".
Queste sono affermazioni del Sindaco Bich che prende nettamente le distanze. L'Assessore Borbey ha scoperto il turismo e per rilanciarlo ha rilanciato i tubi in Piazza Chanoux.
Ma veniamo alla delibera: nella premessa si dice che in Piazza Chanox verrà costruita una incasellatura leggera in tubi "Dalmine" a reti tese, che riprodurrà il volume della chiesa e del suo campanile. I lavori dovevano finire quindici giorni fa e mi era arrivato l'invito per l'inaugurazione: a quell'ora sono andato in piazza, ma non c'era nessuno, quindi di Chiesa non se ne parla.
Tale spazio diventerà per l'estate una specie di arredo fisso per la piazza, e per quanto riguarda la spesa: 25 milioni per allestimento, 55 milioni per il montaggio, 70 milioni di zavorre ed un impianto elettrico da 15 milioni, per un totale di 175 milioni più I.V.A., per cui arriveremo sui 200 milioni. Ma la cosa più strana, a detta dei tecnici che stanno tirando su quei tubi, è che ad un certo punto si sono accorti che Aosta è una città ventosa ed hanno dovuto ricorrere alla Cogne per quei lingotti; poi si sono accorti che caricando troppo di lingotti c'era il rischio che sprofondasse la piazza. Questa è la cosa più assurda che si sia verificata.
Tornando alle cifre, siamo a 177 più I.V.A., quindi oltre 200 milioni. Mentre nella premessa della delibera si parla solo di 177 milioni più I.V.A., nel deliberato l'Assessore Borbey e la Giunta all'unanimità decidono di tirare su di altri 30 milioni, quindi siamo quasi a 250 milioni.
Un altro problema che preoccupa è quello secondo cui la Regione avrebbe acquistato quei tubi; quindi la Regione sarebbe diventata proprietaria dei tubi in piazza Chanoux ed a quei 250 milioni bisognerebbe perciò aggiungere la spesa dei tubi acquistati dalla Regione. Spero che l'Assessore Borbey possa dirmi quanto l'acquisto sia costato alla Regione.
Ancora a questi costi bisogna aggiungere quello per il catalogo che l'Assessore Borbey gentilmente ha fatto recapitare a noi Consiglieri e penso anche ad altre autorità, oltre a quello sostenuto per fare la propaganda.
Se calcoliamo le cifre che poco fa ho letto, oltre alle spese dell'acquisto (oltre ai capannoni e oltre a tutto ciò che trova da acquistare, adesso la Giunta ha acquistato anche i tubi) arriveremo sui 400 milioni. Se l'Assessore Borbey ci dà cifre inferiori a queste, vuol dire che non conosce quello che è successo nel suo Assessorato.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore Borbey, ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): L'interpellanza chiede quali sono i motivi che hanno suggerito l'opportunità di realizzare questa costruzione. I motivi li abbiamo più volte ribaditi e penso che tutto il Consiglio regionale ed anche l'interpellante li abbia ascoltati nelle dichiarazioni televisive. Tali motivi sono stati ripresi anche dalle dichiarazioni degli esponenti di partiti politici che hanno preso la parola in piazza al primo incontro, invece il Consigliere Baldassarre in piazza va solo quando la piazza è deserta. C'era un invito preciso alle forze politiche e il Comune di Aosta ringrazia tutte le forze politiche che hanno preso parte a quel dibattito; il Consigliere Baldassarre senz'altro non ha potuto partecipare, e ce ne dispiace.
La risposta alla prima domanda è che si tratta di una proposta che riteniamo a livello promozionale e pubblicitario molto valida, come anche a livello culturale. Riguardo al fatto che ci siano delle persone di cultura che la vedono in modo diverso, potremo verificare in un secondo tempo quali saranno i commenti della stampa specializzata, commenti che mi permetterò di far avere al Consigliere Baldassarre.
Aspettiamo quindi i risultati perchè un domani i risvolti potranno anche essere positivi. Dichiaro ufficialmente che abbiamo giornalisti di "Repubblica", de "Il Giornale", del "Corriere della Sera", i quali hanno chiesto appuntamenti per fare dei servizi, che speriamo siano favorevoli; certamente non sponsorizzeremo o non cercheremo di convincere questi giornalisti a parlare bene, mentre lasceremo a loro e a uomini di cultura il compito di parlare bene o male, e speriamo che anche Arpino non sia stato indirizzato a parlare male, ma che abbia espresso un suo punto di vista.
Sull'ammontare delle spese, l'ho dichiarato in televisione e lo dichiaro adesso, ad oggi la documentazione datami dalla Sovrintendenza (la dottoressa Montanari che ha seguito da parte dell'Assessorato tutta la problematica della progettazione ed esecuzione), porta una cifra di 170 milioni più I.V.A., questo riferito alla struttura in piazza. Se poi parliamo del catalogo e della mostra di S. Francesco è tutto un altro discorso. Mi permetto soltanto di dire che il costo minimo di una mostra che si rispetti va sui 2-300 milioni.
Riteniamo di aver fatto una mostra delle opere della Chiesa di S. Francesco altamente valida, come è dimostrato dal responso dei giornali e riviste specializzate. Invito il Consigliere Baldassarre a vedere le opere, perchè so che ancora non le ha viste, mentre in piazza c'è stato; è sovente in piazza, lui, si vede che ha più tempo di me. Però è anche giusto andare in piazza a sentire le critiche della gente. Per quanto riguarda la struttura in piazza l'ho detto testè quanto costa.
Sul discorso degli acquisti posso garantire che non sono a conoscenza della somma che la Sovrintendenza ha proposto e che in Giunta abbiamo già deliberato. Abbiamo deciso l'acquisto di un certo numero di tubi che non sono quelli della piazza, e li abbiamo acquistati dalla Dalmine.
..... INTERRUZIONE DEL CONSIGLIERE BALDASSARRE....
L'Assessorato Agricoltura e Foreste ci ha chiesto se per caso abbiamo a disposizione delle strutture tubolari perchè altrimenti le devono acquistare.
... INTERRUZIONE DEL CONSIGLIERE BALDASSARRE....
Termino dicendo che se abbiamo acquistato dei tubi, non ricordo adesso per quale importo, abbiamo fatto acquisti per quello che ci occorre per lavori della Sovrintendenza a livello di archeologia e restauro monumenti. Quando facciamo dei lavori in economia dobbiamo per forza acquistare e questo non ha niente a che vedere con la struttura in piazza. Se poi la polemica il Consigliere Baldassarre la vuole fare, la continui pure, perchè lui altro che polemiche non è capace a fare.
Viene chiesto per quanto tempo ancora i cittadini dovranno ancora subire questo frutto di megalomania; l'autorizzazione è data sino alla fine del mese di luglio e ci sono contatti con il Comune che si stanno risolvendo favorevolmente per lasciare questa struttura sino a dopo la visita del Papa in Valle d'Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Mi ritengo insoddisfatto perchè da parte dell'Assessore al Turismo sono arrivate delle risposte senza senso e imprecise. Non mi è stato risposto alla domanda, se la Regione è diventata proprietaria dei tubi; che poi questi servano all'Assessore Perrin, ne prendiamo atto, vuol dire che questa sarà la cultura dei tubi. Sono soddisfatto invece perchè la gente ha bocciato questa provocazione, e ribadisco che quella tubatura in piazza costerà alla Regione circa mezzo miliardo, tant'è vero che questa maggioranza non ha avuto neanche il coraggio nelle delibere di essere precisa.
Non capisco inoltre con quale delibera sono stati comprati questi tubi: chiesto la collaborazione del Consigliere Mafrica, il quale le legge tutte, per sapere se era venuto a conoscenza di una delibera per l'acquisto dei tubi, ma non riusciamo a rintracciarla. Penso che prima si debba deliberare e poi comprare, anche perchè dobbiamo venire a conoscenza di quanto sono venuti a costare questi tubi che serviranno prima all'Assessore Borbey e poi all'Assessore Perrin.
Ripeto che mi ritengo insoddisfatto della risposta, le provocazioni dell'Assessore Borbey non mi toccano e mi ritengo fortunato di non essere venuto in piazza a sentirlo; la gente non è venuta, mentre sono venuti i soliti che sperano in qualche incarico professionale.
Torneremo su questo argomento nel prossimo Consiglio regionale.