Oggetto del Consiglio n. 2098 del 25 giugno 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2098/VIII - MALCONTENTO DI UTENTI DELLE STRUTTURE SANITARIE DELLA REGIONE. (Interrogazione).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere Baldassarre:
INTERROGAZIONE
Dopo l'abbandono in un locale dell'Ospedale Regionale di Aosta di una paziente, ricercata disperatamente dai suoi familiari, notizia riportata, alcuni mesi or sono dal settimanale "La Vallée", appare ora sul "Monitore Valdostano" di venerdì 13 giugno, la pubblicazione di un esposto alla Procura della Repubblica da parte di un cittadino che ha vissuto "un'allucinante vicenda" al Pronto Soccorso dello stesso Ospedale di Aosta.
Poichè non sono i soli casi di malcontento, espressi da utenti di Servizi offerti dalle strutture sanitarie locali, sebbene sia mancato sinora il coraggio di denunciare pubblicamente queste grosse carenze,
il sottoscritto Consigliere regionale del P.S.D.I.
Interroga
l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere se è a conoscenza dei fatti riportati dai settimanali in questione ed in caso affermativo quali provvedimenti abbia assunto.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Pur conoscendo le difficoltà di funzionamento che ha attualmente il Pronto Soccorso, posso dire che esse dovrebbero terminare con la messa in funzione del Dipartimento di Emergenza, così come previsto dal Piano Sanitario Regionale di cui sono già iniziate le procedure. Infatti sono state fatte le opzioni da parte dei medici che vogliono andare nel dipartimento di emergenza, il personale infermieristico sarà assegnato appena verranno fatti gli avvisi pubblici ed è già stato quantificato da parte dell'U.S.L. il numero di coloro che dovrebbero andare a questo dipartimento ed al Pronto Soccorso, che entrerà in funzione contemporaneamente all'apertura di otto posti letto come astanteria per ospedalizzare temporaneamente coloro che vengono al Pronto Soccorso. Essendo anche d'accordo sulla questione delle precedenze che si devono dare a chi ha maggior bisogno di cure quando si presenta al Pronto Soccorso, ritengo inconcepibile che un utente che si presenta all'Ospedale debba aspettare più di due ore prima di ricevere una qualunque cura o interessamento da parte dei dipendenti.
Effettivamente in quel momento c'erano altri sei traumatizzati, di cui uno ricoverato d'urgenza poi al C.T.O. di Torino, comunque, come dicevo, un minimo di interessamento a mio avviso ci doveva essere da parte del personale del Pronto Soccorso e nello stesso tempo un minimo di educazione da parte dei dipendenti pubblici.
Pertanto è stato fatto l'accertamento, sono state chieste da parte del responsabile del servizio le controdeduzioni, secondo gli esposti di quei cittadini che si sono lamentati, dopo di che queste persone saranno deferite alla Commissione di disciplina.
Devo sottolineare che non sono d'accordo con il responsabile del servizio il quale dichiara di accettare una parte delle controdeduzioni fatte dagli interessati, cioè dai dipendenti medici dell'ospedale.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Lungi da me lo scaricare le responsabilità sull'Assessore, che non ne ha, anzi lo ringrazio e condivido pienamente l'impostazione che ha dato alla risposta dell'interrogazione. Evidentemente anche l'Assessore, come il sottoscritto e come i cittadini che sono stati costretti a ricorrere al Pronto Soccorso, si sono trovati in una situazione che definire allucinante è poco.
Su un articolo uscito su "La Vallée" alcuni mesi fa, si racconta di una paziente che entra al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Aosta alle 11,30 e viene abbandonata in un corridoio su una barella; naturalmente i familiari non avvertiti di questo ricovero d'urgenza, alle 16,30, quindi a distanza di alcune ore, non trovando la congiunta a casa, tramite collegamenti e richieste alla Pretura si recano al Pronto Soccorso, dove, finalmente di sera alle ore 18,30, trovano la paziente abbandonata in un corridoio dell'Ospedale di Aosta, dimenticata sia dai medici che dagli infermieri. Ma questo è un episodio che risale ad alcuni mesi fa e che questa signora ha avuto il coraggio di denunciare.
Alcuni giorni fa è stato presentato un esposto da parte di un cittadino che viene ricoverato al Pronto Soccorso alle ore 12,30 e deve aspettare fino alle ore 17,30 per ricevere il primo intervento medico. Alle 19,30 il paziente è stato dimesso ed il medico gli ha raccomandato di non lamentarsi perchè il Pronto Soccorso funziona, anche se la situazione delle strutture sanitarie locali è quella che è. Questo signore ha fatto un esposto alla Procura della Repubblica denunciando questo atteggiamento.
Oltre a questi due casi che sono stati denunciati, ce ne sono altri che non sono stati denunciati e dobbiamo dare atto a questi signori di avere avuto almeno il coraggio di farlo. Ho dovuto portare un giorno mio figlio al Pronto Soccorso perchè aveva della cenere di sigaretta negli occhi, saranno state le 12,20; alle 14,30 ancora non si era presentato un medico per soccorrerlo. Dopo aver fatto il pazzo per tutto l'Ospedale, finalmente sono riuscito a catturare un medico. Forse ho fatto male in quella occasione a denunciare il fatto, però non possiamo andare avanti n questa situazione: il Pronto Soccorso è il primo punto che deve funzionare.
Do atto all'Assessore di aver detto che presto sarà istituito un dipartimento di emergenza, speriamo che avvenga e che lì operi del personale qualificato.