Oggetto del Consiglio n. 2097 del 25 giugno 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2097/VIII - SVILUPPI GIUDIZIARI, FINANZIARI, PRODUTTIVI E OCCUPAZIONALI DELLA MULTIBOX S.p.A. (Interrogazione).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dai Consiglieri Mafrica e Millet:
INTERROGAZIONE
Ricordato che la Giunta, pur in assenza di esplicite deliberazioni formali, si era impegnata a riferire in Consiglio regionale, entro la fine di giugno, sull'andamento della vicenda MULTIBOX;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per conoscere gli ultimi sviluppi giudiziari, finanziari, produttivi e occupazionali della MULTIBOX S.p.A..
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.): Riconfermo quanto viene detto nella premessa dell'interrogazione stessa, e cioè l'impegno della Giunta di comunicare, appena ne sarà in possesso, tutte le notizie che possono in maniera corretta e seria dare un quadro preciso alla situazione e alla evoluzione della vicenda MULTIBOX; in questo momento do quelle notizie di cui sono in possesso.
Le prime domande riguardano gli sviluppi giudiziari. La Magistratura prosegue nelle indagini che sono coperte da segreto istruttorio, quindi l'Amministrazione allo stato attuale non ha ulteriori notizie se non quelle conosciute tramite la stampa e che sono credo a conoscenza dei singoli Consiglieri. Negli articoli apparsi sulla stampa e quindi facendo questa premessa, viene affermato che la prosecuzione dell'istruttoria è passata alla Procura della Repubblica in quanto la Pretura ha individuato reati che sono al di fuori della sua competenza; sempre rispetto alle informazioni fornite da quell'organo di stampa, sarebbero state incarcerate altre persone di cui una di Aosta e due di Milano, mentre altre due persone di Milano sono state incriminate per reati di truffa. Per quanto riguarda invece gli aspetti finanziari, la FINAOSTA ha provveduto ad incaricare due professionisti di Aosta, affinchè effettuino una verifica contabile per accertare la situazione amministrativa e finanziaria.
In questo momento questo incarico non può essere espletato perchè i documenti della società Multibox sono sotto sequestro. Voglio ricordare che l'assemblea della società si riunirà il 30 c.m. in prima convocazione per l'approvazione del bilancio.
Per quanto riguarda gli aspetti produttivi e occupazionali nei limiti delle possibilità operative, in seguito all'arresto dei soci di maggioranza, la società sta ricercando le forme possibili di cessione o affitto dell'azienda; queste operazioni sono di difficile attuazione stante la situazione di incarcerazione dei soci di maggioranza. L'attività produttiva è cessata il 16 maggio e con tale ricorrenza è stata richiesta la cassa integrazione per i 22 dipendenti di Pollein. Vi sono numerose richieste di insediamento di altre aziende, che svolgono attività produttive analoghe a quelle della MULTI-BOX, e sono in corso da parte della FINAOSTA valutazioni su queste richieste. Il loro accoglimento però è subordinato alla possibilità di disporre delle attrezzature e dello stabilimento di Pollein.
Questo è quanto sono in grado oggi di dire, riconfermando che non appena avremo dati sufficientemente certi, questi verranno comunicati direttamente al Consiglio, oppure tramite le Commissioni consiliari competenti.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): L'Assessore Lanivi si è tenuto molto abbottonato ed in realtà non ha fornito alcuna sostanziale risposta, neppure a livello politico, all'interrogazione fatta.
Prima questione: l'impegno che la Giunta aveva preso nonostante non fosse poi stata votata la mozione o l'ordine del giorno che chiedevano una Commissione di indagine sulla MULTIBOX. La III^ Commissione - si era detto allora - verrà comunque riunita per esaminare la documentazione; intanto è passato un mese e la III^ Commissione non è mai stata riunita per esaminare questo argomento. Infatti ci sono degli atti che possono essere esaminati prima ancora che sia completato l'iter della Magistratura, che d'altra parte abbiamo visto essere a volte abbastanza lungo. Ci sono relazioni, lettere, atti ufficiali fra Regione e FINAOSTA, che possono essere portati a conoscenza della Commissione prima ancora che si sia conclusa la vicenda; quindi sollecitiamo la Giunta e il Presidente della Commissione a riunire la Commissione stessa.
Seconda questione: l'atteggiamento di tipo amministrativo e politico al di là delle vicende giudiziarie. C'è qui la pagina regionale de "La Stampa" che dice: "la truffa secondo gli inquirenti sarebbe stata organizzata dai fratelli Moruzzi e dal Monfrini con il concorso di Giudici, Galli, Abati, ma sono emerse responsabilità - ha detto Luigi Lombardo - a carico di un funzionario della FINAOSTA". Il nome è taciuto per non intralciare l'inchiesta. Il funzionario della FINAOSTA, è scritto sulla "La Stampa", era a conoscenza di fatture e bolle di consegna false per i tre macchinari.
L'Assessore non ha detto niente a questo proposito, per cui mi chiedo se queste notizie riferite dal giornale hanno preoccupato la Giunta regionale e la FINAOSTA: non ho visto nessuna smentita da parte di quest'ultima, e nè dalle parole dell'Assessore non emerge nessun dato rispetto alle necessità di verificare almeno la falsità di questa notizia e di intraprendere da parte della Giunta iniziative di tipo cautelare.
Altra questione: sul giornale "La Vallée" si dicono cose molto precise; l'Assessore Lanivi dice di non sapere niente perchè c'è il segreto istruttorio, ma evidentemente i giornalisti de "La Stampa" e di "La Vallée" riescono ad avere notizie, perchè qui si dice non che i tre avrebbero ricevuto, ma che i tre hanno ricevuto dalla MULTIBOX, fra assegni e contante, circa 150 milioni quale provvigione per la mediazione che era servita a far concedere i finanziamenti da parte della FINAOSTA. Millantando conoscenze fra gli Amministratori regionali e nel Consiglio di Amministrazione della FINAOSTA, Rattazzi, Giudici e Galli avevano pattuito con la MULTIBOX una percentuale del 10% sull'ammontare dei finanziamenti. Sembra che nel corso degli interrogatori i tre abbiano detto che parte del denaro percepito sia servito a finanziare la campagna elettorale per le comunali dello scorso anno, versando cifre consistenti a personaggi di primo piano nella vita politica valdostana.
Anche rispetto a questo indicativo, e non a questo condizionale, l'Assessore non ci ha detto nulla. Da una parte abbiamo la sensazione che queste notizie abbiano creato nella pubblica opinione un certo disorientamento riguardo al quale l'Assessore poteva dare a mio giudizio qualche forma di risposta, che invece non c'è stata. Tali notizie creano in noi preoccupazione, perchè si parla di tangenti date per ottenere dei finanziamenti che la FINAOSTA deve dare in base a convenzioni esistenti, ma neppure rispetto a questo abbiamo avuto alcun elemento che ci tranquillizzi.
Quindi ribadiamo la richiesta che venga riunita la Commissione competente e che l'atteggiamento della Giunta regionale e della FINAOSTA su questa vicenda diventi più chiaro e più trasparente altrimenti continueranno a circolare i sospetti che gravano anche su questa Amministrazione regionale.