Oggetto del Consiglio n. 2069 del 10 giugno 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2069/VIII - PROBLEMI DI ORGANICO DELL'UNITÀ OPERATIVA DI PEDIATRIA DELL'OSPEDALE DI AOSTA. (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Mafrica e Viberti:
INTERPELLANZA
Considerato che le risposte date ad una precedente interrogazione scritta, presentata a proposito della situazione della ex-divisione di Pediatria, sono del tutto insoddisfacenti;
Nel riproporre i quesiti già formulati nella predetta iniziativa, con la speranza di risposte più esaurienti;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per conoscere i motivi per cui per l'Unità Operativa di Pediatria dapprima si è proceduto ad un ampliamento dell'organico da 9 a 12 unità, per poi ridurre il tutto a soli 6 posti, quando le perduranti carenze di organico costringono il personale ad un carico eccessivo di lavoro straordinario, alla rinuncia a ferie e permessi di studio ed hanno portato alla riduzione al solo periodo notturno della guardia pediatrica, per un certo periodo garantita 24 ore su 24.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): In questo Consiglio, ogni tanto si sottolineano le difficoltà di questa o di quella Divisione dell'Ospedale. Oggi è il turno della divisione di Pediatria, dopo gli altri settori dei quali abbiamo già parlato nei mesi scorsi.
Da ormai tre anni, in Pediatria, si prevede un organico di 12 medici, eppure attualmente in quella Divisione lavorano soltanto 7 medici e questa limitazione nel numero degli addetti ha fatto sì che, nell'ottobre dell'anno scorso, fosse sospesa la guardia pediatrica che prima era svolta 24 ore su 24, e venne sostituita da una guardia medica esclusivamente notturna.
Eppure questa Divisione ha un lavoro che è da ritenere importante e molto consistente: dovrebbero essere circa 800 o 900 all'anno i ricoveri di bambini, 800 circa sono i neonati di ogni anno, 3000 o 3500 circa sono le visite ambulatoriali che si effettuano lungo il corso dell'anno.
Per far fronte a tutte queste necessità il personale è costretto ad affrontare un gran numero di ore straordinarie, a non godere delle ferie e non gli si permette di partecipare a convegni o di ottenere permessi di studio.
In precedenza, avevamo chiesto con una interrogazione scritta ed oggi chiediamo con questa interpellanza, come mai c'è voluto tutto questo tempo prima di affrontare la situazione dell'ex Divisione di Pediatria. Ci sembra assurdo far continuare a lavorare il personale in questo modo. Nell'ex Divisione di Pediatria dovrebbero esserci 2 primari, ma attualmente non c'è nessun primario; dovrebbero esserci 4 aiuti, mentre ce ne sono solo 2; dovrebbero esserci 6 assistenti, mentre ne sono in servizio soltanto 5.
Nella precedente interrogazione scritta avevamo posto anche un'altra domanda che riproponiamo anche oggi perché la risposta non è stata convincente. Nel 1983, quando l'organico precedente era solo di 9 unità, la Giunta regionale, con delibera n. 11 del gennaio 1983, decise di portare l'organico da 9 (1 primario, 2 aiuti e 6 assistenti) a 12 unità (1 primario, 5 aiuti e 6 assistenti) e cioè decise di aumentare gli aiuti di 3 unità. Poco tempo dopo, infatti, nel luglio del 1983 fu bandito un concorso con questo scopo.
Sempre in linea con la necessità di aumentare il numero degli aiuti, fu redatto un avviso pubblico e alla fine del 1983, incaricato come aiuto un assistente anziano.
Il 2 marzo del 1984, invece, vennero revocati i 3 concorsi di aiuto perché si diceva che quei posti non erano più previsti nel piano.
Noi vorremmo sapere perché, per un intero anno, con una serie di atti, l'Amministrazione constatò che in Pediatria occorreva aumentare l'organico, mentre poi, nel 1984 furono revocati i 3 concorsi e l'incarico di aiuto, che era stato dato ad un assistente, rimase in vigore soltanto per 4 giorni.
Non riusciamo assolutamente a comprendere questo fatto che, probabilmente, risulta appunto oscuro perché c'è stata una confusione, non sappiamo se voluta o meno, tra la definizione di Divisione di Pediatria e quella di Unità Operativa di Pediatria. Nel passaggio attraverso il piano sanitario l'ex Divisione di Pediatria è stata suddivisa in 3 unità: Pediatria, Neonatologia e Neuropsichiatria infantile. L'insieme delle attività, ovviamente, ha sempre a che fare con i bambini ed esse si riferiscono sempre alla stessa attività, tanto è vero che erano ammesse le opzioni da una unità operativa all'altra.
Sul termine "Unità Operativa di Pediatria" si è giocato per dire che non esistevano dei posti che in realtà invece esistevano e noi vorremmo sapere perchè è stato fatto tutto questo. Si ha quasi l'impressione che, nei confronti di questa ex Divisione e di queste Unità Operative, si sia tenuto un atteggiamento che, nei fatti, appare discriminatorio nei confronti del personale che, in base ad una legge del 1985, avrebbe avuto diritto ad una specie di sanatoria ed invece, con questi continui cambiamenti terminologici, gli è stato impedito di veder rispettati i propri diritti.
Pertanto noi chiediamo all'Assessore quando, finalmente, l'organico di Pediatria diventerà di 12 unità e quando si potrà far fronte alle esigenze della popolazione e perché, pur essendoci questa esigenza, in passato si è ricorsi a questi marchingegni che hanno revocato dei concorsi già banditi ed hanno considerato come non esistenti dei posti già esistenti.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.
VOYAT (U.V.): Innanzitutto non riesco a capire come si possano definire insufficienti le risposte che sono state date, mentre, invece, posso capire che sia difficile cercare di tenere conto e seguire gli interessi personali di alcuni medici e nel contempo seguire le direttive del piano sanitario.
Comunque sono a disposizione dei Consiglieri Mafrica e Viberti, nonché dei pediatri che possiamo tranquillamente identificare dietro le domande che sono state poste, per un incontro nel quale cercherò di spiegare per filo e per segno tutto quello che è stato fatto, perché e come è stato fatto. Però sarebbe opportuno che queste persone si presentassero con il testo delle sentenze del T.A.R. che ha respinto i loro ricorsi.
Comunque, partendo da lontano, almeno per quanto è reso possibile da una spiegazione di pochi minuti, occorre dire che, quando c'era ancora l'Ente Ospedaliero Regionale, l'organico previsto era di: 1 primario, 2 aiuti e 6 assistenti, per un totale di 9 medici.
In seguito, ma prima dell'avvento del piano socio-sanitario regionale, l'organico è stato modificato in: 1 primario, 5 aiuti e 6 assistenti. Dopo pochi mesi è stato approvato il piano socio-sanitario regionale e l'organico fu portato a: 1 unità operativa (occorre capire bene che cosa vogliono dire: "Unità operativa" e "Unità dipartimentale") di Pediatria (1 primario, 2 aiuti e 3 assistenti); sempre nell'ex dipartimento della maternità, un'altra unità operativa di Neonatologia (1 primario, 1 aiuto e 2 assistenti); sempre nell'ambito del vecchio dipartimento, 1 unità dipartimentale di Neuropsichiatria infantile (1 aiuto e 1 assistente, in quanto le unità dipartimentali non hanno mai un primario, ma fanno sempre riferimento al primario dell'area più vicino e quindi, in questo caso, della Pediatria).
I nove sono passati quindi a 12 con la modifica dell'organico, prima dell'approvazione del piano socio-sanitario regionale; sono rimasti 12, però con una suddivisione interna, con l'approvazione di questo piano e attualmente sono 8 (e non 7) i medici in forza.
Questo perché, stando alla legge (e sarebbe opportuno farsi spiegare bene queste cose) e fino al marzo di quest'anno (con la nuova circolare le cose forse potranno essere modificate) gli assistenti in formazione devono ruotare per 3 anni nell'area di assunzione. Il che vuol dire che devono fare 6 mesi, 8 mesi o 1 anno nelle diverse unità operative presso le quali vengono destinati dall'U.S.L.
Pertanto, il medico assunto nell'area di Medicina, mandato per circa 8 mesi o 1 anno nella Pediatria, finito il corso di formazione in quelle unità operative, deve, per forza di cose, cambiare. Ecco perché "quel" medico è stato mandato nell'unità operativa di Medicina generale.
Alla luce della nuova circolare che è arrivata alla fine di aprile cercheremo di vedere quello che sarà possibile fare per richiamarlo in Pediatria almeno temporaneamente durante il periodo estivo.
Occorre aggiungere che il 19 giugno ci sarà un concorso per aiuto in Pediatria; il 30 giugno ci sarà un concorso per aiuto in Neuropsichiatria infantile; a settembre ci sarà un concorso per primario in Pediatria. L'organico sarà quindi portato a 10 unità.
Però dopo che gli assistenti avranno superato il concorso per aiuti e gli aiuti per primario, resteranno liberi alcuni posti precedentemente occupati da loro, e quindi allora sarà possibile effettuare altri concorsi per completare l'organico degli assistenti e degli aiuti.
Questa è la prima spiegazione inerente anche ai tempi della normalizzazione del servizio e dei turni delle guardie mediche. Su queste ultime c'è poi da aggiungere che si dice che esse siano solo notturne, ma si dimentica che durante il giorno, dalle 8 del mattino sino alle 8 di sera, i medici sono presenti in corsia e se c'è un'emergenza, il pediatra può scendere dal reparto per seguire l'ammalato. È chiaro quindi che l'urgenza si presenta come tale solo nelle ore notturne e nei giorni festivi, ma non certo durante le ore diurne.
Il Consigliere Mafrica mi chiedeva poi, di spiegare o di rispiegare quanto aveva già domandato nella interrogazione con richiesta di risposta scritta. Erano due richieste, la prima delle quali riguardava un incarico di aiuto per soli 3 giorni dato ad un assistente. Si è trattato di una grande "cantonata" dell'U.S.L., che aveva dato ad un assistente l'incarico per un posto di aiuto che non era previsto dall'organico. Pertanto il Consigliere Mafrica sa meglio di me che non è possibile dare a qualcuno l'incarico per un posto che non esiste in quanto non previsto dall'organico. Il Consigliere Mafrica dice di no, ma c'è una sentenza del T.A.R. che ha dato ragione all'Amministrazione regionale.
La seconda richiesta chiedeva chiarimenti sull'applicazione dell'articolo n. 68 della legge 761, perché in quel momento si dovevano svolgere tutti i concorsi per i posti liberi, previsti dall'organico, riservati però a quanti già lavoravano.
Quindi i concorsi, ad espletamento dell'articolo n. 68, sono stati regolarmente fatti tutti alla fine del 1982, quando non c'erano però dei posti liberi in organico per la Pediatria nella quale, invece, sono stati istituiti solo all'inizio del 1983. Per questo motivo, probabilmente, si dice che non è stata data applicazione all'articolo n. 68.
A quel momento, e giustamente, l'Amministrazione regionale aveva deciso di effettuare dei concorsi riservati a tutti coloro che avevano almeno 5 anni di anzianità di servizio presso l'ospedale. Con una deliberazione di Giunta si scelse quindi una data a partire dalla quale sarebbero stati messi a concorso interno tutti i posti scoperti, così come stabiliva l'articolo n. 68 della legge 761.
Evidentemente quelli che adesso reclamano, potevano allora, ma possono ancora oggi, prendere visione della deliberazione con la quale dal dicembre del 1982 sono stati messi a concorso tutti i posti disponibili. La Pediatria non era allora interessata perché non c'erano dei posti in organico disponibili.
Con l'ampliamento della pianta organica, realizzatosi dopo il dicembre del 1982, sono stati messi a concorso 3 posti di aiuto, ma il concorso non è mai stato effettuato, perché nel giro di pochi mesi è stata approvata la legge del piano socio-sanitario regionale che modificava la delibera che aveva istituito quei 3 posti in più in Pediatria.
Ovviamente, aveva maggior valore la legge istitutiva del piano socio-sanitario regionale e pertanto venne poi ritirata la delibera con la quale erano stati indetti dei concorsi, prima dell'avvento del piano socio-sanitario regionale per coprire i posti vacanti.
Mi sembra quindi che non ci sia nulla di macchinoso o di ostile nei confronti di nessuno. Però non si può pretendere di far rientrare nella legge di sanatoria n. 207, approvata nel maggio scorso (questo è un punto che non è stato toccato dal Consigliere Mafrica), quelli che non vi rientravano perché a quella data non avevano gli incarichi previsti.
Io sfido i Consiglieri Mafrica e Viberti ad invitare questi assistenti di Pediatria a dimostrarci dove avevano l'incarico di aiuto. Se non avevano l'incarico, non potevano certamente rientrare nella sanatoria e pertanto non è stato possibile applicare a loro questa disposizione. Il fatto che quegli assistenti, non rientravano nelle condizioni previste dalla legge non può essere addossato come una colpa sull'Amministrazione regionale.
In ogni caso mi ritengo a disposizione dei due Consiglieri e dei loro amici pediatri per cercare di chiarire la questione sulla base, però, della documentazione necessaria.
Quando poi mi si parla di "grande mole di lavoro" occorre sapere che in Pediatria c'è una media di 10 ricoverati al giorno.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Non sono per nulla soddisfatto della risposta dell'Assessore e accetto per buona solo la sua proposta di un incontro tra lui, il sottoscritto, il Consigliere Viberti ed i medici che lavorano nel reparto di Pediatria, perché almeno potrà servire a chiarire come stanno in realtà le cose. L'Assessore ha nuovamente ripetuto la tesi già sostenuta nella risposta all'interrogazione scritta, dalla quale risulta che, quando fa comodo all'Amministrazione, i ricorsi al T.A.R. vengono considerati come una prima fase, alla quale segue poi il ricorso al Consiglio di Stato.
Se il T.A.R. da torto alla Regione, occorre attendere la sentenza del Consiglio di Stato; quando invece fa comodo all'Amministrazione, la pronuncia del T.A.R. viene comunque considerata definitiva e si dice che l'errore è stato dell'U.S.L. e non si poteva procedere in altro modo. In realtà, si è usato un trattamento diverso per l'unità operativa di Pediatria e per le altre unità che sono derivate dal piano sanitario, quando sono state spezzate alcune divisioni, come quelle di Medicina e di Ortopedia.
Siccome la questione è comunque complessa e non vogliamo intervenire per annoiare ulteriormente i colleghi Consiglieri con questo genere di questioni, ci riserviamo di ridiscutere il problema nell'incontro che avremo con l'Assessore. Diciamo però che abbiamo l'impressione che, nell'ambito delle carriere dell'ospedale, l'Amministrazione usi con una certa larghezza criteri differenti secondo le persone alle quali si riferiscono i fatti in questione.