Oggetto del Consiglio n. 286 del 30 ottobre 1973 - Resoconto
OGGETTO N. 286/73 - Corresponsione di compenso mensile, per integrazione stipendio, alle insegnanti delle Scuole Materne non regionali. - Approvazione e finanziamento di spesa.
Lanivi (DP) - È semplicemente un aggiornamento del compenso che la Regione dà alle insegnanti di scuole materne e appunto 17 alle insegnanti delle scuole elementari sussidiate che l'anno scorso erano fissati in lire, rispettivamente per le scuole materne di 56.510 e per le scuole elementari sussidiate 56.764, la proposta è di elevare questo compenso a 100.000 lire mensili.
Siggia (PCI) - Signori Consiglieri, questo oggetto è portato al Consiglio da diversi anni e da parecchio tempo noi provvediamo a delle integrazioni sugli stipendi di questi insegnanti. È un oggetto che aveva lasciato me personalmente, e il nostro gruppo, perplesso già negli anni passati, ma che sempre più ci lascia perplessi.
Dirò subito che, siccome riconosciamo una carenza da parte dell'Amministrazione regionale nel non aver affrontato per tempo e tempestivamente i problemi delle scuole materne, evidentemente dobbiamo oggi solo prendere atto che esistono tante scuole private in Valle d'Aosta e che hanno così grande affluenza di bambini e devo subito premettere che se, in linea di principio non potrebbe essere diverso, riconosco giusto che ognuno abbia la legittima retribuzione per il proprio lavoro e che ci sia quindi un'equiparazione fra gli stipendi che riguardano le stesse insegnanti delle scuole materne, non c'è motivo per privare queste insegnanti dell'uguale stipendio che quelle regionali percepiscono. Detto però questo, mi parrebbe anche altrettanto giusto che sia equiparato il tipo di servizio che offre la scuola regionale rispetto a quello che offrono le scuole private, perché se è vero che le scuole regionali sono quasi tutte gratuite, o se no con contributi minimi, mi risulta, e l'Assessore evidentemente lo sa meglio di me, che molte scuole private invece hanno dei notevoli... su un bilancio familiare, soprattutto nei comuni della Valle, chiedono dei notevoli contributi alle famiglie per questo tipo di scuola. È storia questa, però, del passato e dirò anche che proprio perché conosco da parte nostra l'incapacità di provvedere a questo servizio oggi voteremo a favore di questa delibera, ma voglio sottolineare che in questo momento il Consiglio dovrà, nelle prossime sedute, ridiscutere e riapprovare la legge regionale istitutiva degli asili-nido, e ritengo che quando, in quel momento, si provvederà a creare una scuola regionale non hanno più motivo di esistere le scuole private e, direi, scuole private che in parte sono comunali, in parte, perché al di fuori di quelle di Aosta, se i numeri che mi sono stati dati dall'Assessorato sono validi ce ne sono 5 o 6 strettamente comunali, perché le altre sono o ecclesia... o confessionali, o laiche ma con gestione anche confessionale. Per cui, nel momento in cui la legge regionale sarà varata, evidentemente l'amministrazione regionale dovrà preoccuparsi di mantenere viva la scuola regionale, di potenziare le strutture e l'organizzazione di queste scuole e a quel momento non dovremo più dare dei contributi, salvo darli nel momento in cui non saremo ancora in condizioni di costruire tutti gli edifici, ma a scuole che rispettino, anche se private, i crismi e la volontà espressa dalla legge regionale, che quindi abbiano tanti metri quadri, tanta luce, tante maestre, tante e gratuite, e direi e voglio sottolinearlo perché ho partecipato con molto interesse, per due o tre giorni, ad un convegno fatto con il Comune di Aosta, ed ho sentito con estremo piacere un don Pagliarello, sacerdote dell'Ufficio Diocesano di Torino, che se non avevo bisogno di averlo confermato mi ha ripetuto, ha ripetuto quanto è valido che nell'amministrazione di certi servizi e nella gestione si prevedano dei consigli che siano composti dagli interessati, dalle persone che operano nell'ambiente, oltre che, e lo diceva lui come Reverendo, oltre che dagli Ecclesiastici, per cui siccome nella nostra legge è specificato, e molto bene, ed era una delle cose che noi avevamo particolarmente approvato in questa legge, all'articolo 12, bè, i comitati di gestione hanno una larghissima partecipazione democratica nella gestione di questo tipo di scuole, e quindi direi in futuro evidentemente non dobbiamo più provvedere al contri... a pagamenti per integrazione o contributi se le scuole non avranno quei requisiti. Quando discuteremo poi la legge regionale istitutiva degli asili nido, io, come forse qualche altro Consigliere chiederemo, cosa che d'altra parte l'Assessore ha già forse anticipato in una riunione della Commissione Sanità, anche un aumento di quei finanziamenti, perché si noti che se la legge prevedeva 150 milioni annui per la costruzione di edifici, prevedeva 50 milioni per la gestione di questi... queste scuole, e allora si era detto che 50 milioni non saranno certamente sufficienti per gestire questo ciclo di scuole, sottolineo però alla Giunta che già solo i contributi che versiamo adesso a queste, l'oggetto che s'è portato all'esame, prevediamo, però, 36 milioni, direi, risparmiamo i 36 milioni in erogazione da dare a questo tipo di scuola e aggiungiamoli pure tranquillamente, sul bilancio dell'anno prossimo, per la gestione delle scuole regionali, per cui per quest'anno proprio in considerazione e in attesa che siano costruite e funzionanti le scuole regionali votiamo, con le riserve però sopra espresse da me e già espresse nei precedenti anni, la delibera che ci viene presentata.
Dolchi (Presidente) - Metto in voto l'oggetto n. 16.
Il Consiglio approva all'unanimità.