Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2530 del 14 gennaio 1987 - Resoconto

OGGETTO N. 2530/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 9301 in data 5 dicembre 1986: Appalto concorso per la fornitura ed installazione della attrezzatura necessaria per la conservazione temporanea del siero grezzo prodotto nelle lavorazioni dei caseifici della Valle d'Aosta - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.); Dal momento che abbiamo già approvato diverse delibere in relazione a questo centro di conservazione del siero, vorrei sapere per quando è previsto l'inizio della sua attività ed il tipo di rapporto che ci sarà tra la Regione e la ditta alla quale esso è stato dato in gestione per quanto concerne le attrezzature. Su queste ultime vorrei sapere se saranno di proprietà regionale e saranno gestite direttamente da questo centro oppure se saranno poste a carico dei vari caseifici. In sostanza mi preme sapere se tutte queste attrezzature saranno date in comodato, in affitto, oppure sotto qualche altra forma, perché tra la Ditta incaricata della gestione e la Regione, proprietaria delle attrezzature, ci dovrà pur essere un rapporto regolato da una qualche convenzione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin: ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Pour ce qui concerne la première partie les travaux vont de l'avant assez rapidement) si bien que nous prévoyons déjà de pouvoir utiliser dès ce printemps le centre de Saint-Marcel.

En revanche) pour ce qui est de l'utilisation de l'installations les bureaux préparent actuellement une convention qui devra être établie avec la Société de gestion et donc l'utilisation aussi de ce secteur auprès des coopératives sera réglée par la convention. Je n'ai du reste pas encore les termes de cette convention, qui devra être approuvée ici,

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola. pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9301:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti votanti e favorevoli: 31.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9302 in data 5 dicembre 1986. Appalto concorso dei lavori di sistemazione ed ampliamento stabilimento per la lavorazione e la maturazione della Fontina in Comune di Pollein - Approvazione del bando di gara - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Vorrei sapere se e come è già stato utilizzato in quest'ultimo periodo il magazzino che è stato acquistato. Inoltre vorrei avere qualche delucidazione sul tipo di struttura che si prevede di innalzare. Infine chiedo a che cosa servono i 780 milioni che vengono stanziati con la presente delibera, visto che tutto il resto viene rinviato all'appalto-concorso. La gestione dello stabilimento così ristrutturato sarà affidata alla Cooperativa Fontina e Latte? Ed eventualmente a quali condizioni?

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin: ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.); Les magasins achetés voilà quelques années par l'Administration régionale ont déjà été utilisés à travers une convention par la Coopérative du Lait et de la Fontine. La structure prévue est extrêmement complexe: elle comprendra des cellules pour la maturation de la fontine, pour la réfrigération du produit. Un tunnel de réfrigération sera créé pour que la fontine se conserve mieux. Les modifications du bâtiment actuel consistent en un redoublement de la structure du côté ouest vers l'Autoport où sont créées les cellules. et en la réalisation d'un autre petit bâtiment vers e sud, pour le tunnel de réfrigération.

Cette structure sera donnée à gérer à la coopérative par le biais des conventions habituelles que l'Administration passe avec les coopératives tant dans le secteur fromager que dans le secteur viticole ou autres.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9302:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti. votanti e favorevoli: 29.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9335 in data 5 dicembre 1986: Lavori di trasformazione del fabbricato ex-casa Gianoglio in uffici dell'Amministrazione regionale e in alloggi per le guardie forestali, in Comune di Pont-Saint-Martin - Approvazione di perizia suppletiva e di nuovi prezzi.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): Vorrei far osservare che l'importo di questa perizia suppletiva, pari a circa 112 milioni, è piuttosto consistente se rapportato ai 177 milioni dell'appalto dei lavori.

La relazione giustifica la cifra della perizia con il fatto che: "....in corso d'opera si sono resi necessari lavori di sistemazione non previsti dal progetto principale, uffici SATES e Zona Franca, nonché l'applicazione di nuove norme sugli impianti termici ed elettrici".

Io vorrei sapere se queste nuove norme sono entrate in vigore dopo l'elaborazione ed approvazione del progetto originario e se alcune spese, come ad esempio "i pavimenti in grès monocottura per bagni e cucine" ,fanno parte degli Uffici SATES, della Zona Franca o di qualche altra zona dell'edificio.

PRESIDENTE. Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): L'Assessore Perrin non ha l'abitudine di fare delle perizie suppletive.

TORRIONE (fuori microfono): Non sempre!

BALDASSARRE (P.S.D.I.): No, non mi sembra che abbia questa abitudine infatti non è un abitudinario come l'Assessore Fosson.

Tuttavia Assessore Perrin, io le vorrei chiedere come mai questo elenco di opere non figura già nel progetto esecutivo appaltato per 176 milioni. Scorrendo questo elenco si ha l'impressione che si stravolga un po' tutto e che tutto sia da rifare, per cui viene spontaneo domandarsi quali lavori siano stati eseguiti con i 176 milioni.

Assessore, lasci dire che può far sorgere delle perplessità il fatto che su un appalto di 176 milioni si presenti una perizia suppletiva di 117 milioni. Mi sembra un fatto al di fuori della norma.

Lasciamo ai competenti ed agli esperti in perizie suppletive certe soluzioni per questo genere di lavori.

Però proprio perché l'Assessore Perrin non ha mai dimostrato di avere una certa familiarità con le perizie suppletive ci dovrebbe dare delle spiegazioni su questa perizia.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Je remercie le conseiller Baldassarre pour sa gentillesse, mais je dois avouer que malheureusement en matière de travaux publics, les "perizie suppletive" deviennent parfois presque inévitables.

Dans ce cas nous avions tout d'abord pensé à la restructuration de cette ancienne maison Gianoglio, achetée par l'Administration régionale pour les logements et le bureau des gardes fores tiers qui avaient été déplacés de la rue allant vers Carema, dans ce nouveau bâtiment.

Nous n'avions pas envisagé de restructurer une grande partie du rez-de-chaussée mais de nouvelles exigences se sont fait sentir: nous avons en effet pensé y installer le bureau de la zone franche et le Service d'assistance technique et sociale qui. jusqu'à présent, était à la Cave coopérative de Donnas, avant d'être transférée.

Malheureusement il y a eu inattention sur la restructuration globale du bâtiment auparavant: cette nouvelle exigence qui est née ensuite a porté à cette malheureuse "perizia supplettiva".

Pour ce qui est des "normes" dont parle e conseiller Sandri celles-ci sont venues après elles ne pouvaient donc pas être prévues dans le projet initial; de plus elles intéressent la partie nouvelle qui a été restructurée, c'est-à-dire le rez-de-chaussée, pour les bureaux du SATES et de la zone franche, et quelques retouches dans la partie initiale.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N. S.): Se ho ben capito mi pare che i nuovi lavori non sarebbero limitati agli Uffici SATES e agli Uffici della Zona Franca ma avrebbero interessato anche una parte che non era stata prevista e che dovrebbe essere adibita ad alloggi, visto che si parla di cucine e di bagni.

Voglio solo far notare che forse nella delibera manca la segnalazione e la descrizione del lavoro che ha interessato questo "rez-de-chaussée".

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9335:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 27

Votanti: 22

Favorevoli: 21

Contrari: 1

Astenuti: 5 (Bajocco, Cout, Dolchi, Mafrica e Millet)

Il Consiglio approva,

Oggetto n. 9391 in data 5 dicembre 1986: Lavori di costruzione della fognatura per le frazioni Clout e Moulin in Comune di Sarre - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9391:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti votanti e favorevoli; 30.

Il Consiglio approva all unanimità.

Oggetto n. 9435 in data 5 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 6.050.000 per l'organizzazione a cura di un gruppo di studenti universitari lavoratori di un corso di lingua francese - Anno accademico 1986/87 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Cogliamo l'occasione offertaci da questa deliberazione di Giunta sulla quale siamo ovviamente d'accordo, per sollevare un problema strettamente collegato alla questione del francese, anche se interessa il panorama più vasto che riguarda tutte le questioni dell'etnia e della lingua in Valle d'Aosta.

Proprio perché è una questione di particolare urgenza chiederemo al Consiglio la votazione di un ordine del giorno. Cerco di spiegarmi meglio. Forse la prassi vuole che la discussione avvenga sulla deliberazione di Giunta; noi non abbiamo la pretesa di chiedere che il nostro ordine del giorno sia discusso in questo momento. Siamo disponibili a farlo avere ai Consiglieri dando loro modo di meditarlo un attimo così potremo discuterlo insieme a questa deliberazione di Giunta nel corso della seduta pomeridiana.

Vengo ora al problema. Finalmente, dopo 40 anni, nella I Commissione della Camera dei Deputati, è iniziata la discussione sulle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche in applicazione degli articoli 3 e 6 della Costituzione. Dico "finalmente" proprio perché su questo argomento ci sono state diverse proposte di legge e la discussione si è sempre arenata; mentre ora, dopo 40 anni, si discute su di un testo unificato.

La discussione è cominciata nella seconda quindicina del mese di dicembre e dovrebbe riprendere verso il 15 di questo mese. Pertanto eventuali osservazioni alla legge dovrebbero essere avanzate al più presto possibile.

Esaminando il testo di questa legge noi abbiamo avuto l'impressione che l'articolato potesse far sorgere dei dubbi o delle imprecisioni, dando adito a interpretazioni diverse.

Questa legge individua alcuni interventi per la salvaguardia della parlata franco-provenzale che vanno, finalmente, dall'insegnamento della cultura locale nelle scuole medie inferiori e superiori (in Valle d'Aosta si era già tentato di approvare una deliberazione di Giunta che è stata poi bocciata dal Coordinamento), alla maggiore possibilità di usare il dialetto franco-provenzale negli uffici comunali o negli enti locali, e alla possibilità di un maggiore uso della parlata franco-provenzale negli strumenti radiofonici o televisivi.

L'articolo 1 dice: "La Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni di origine albanese, catalana, germanica, greca...., franco-provenzale ed occitana".

Però all'articolo 18 di questa legge si dice espressamente: "Le disposizioni della presente legge non si applicano ai gruppi linguistici che sono tutelati dallo Statuto speciale delle Regioni Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta... Eventuali disposizioni più favorevoli di questa legge si attuano nei modi previsti negli Statuti speciali".

Intanto questi ultimi due commi sembrano in antitesi, perché il secondo comma può fare intendere che si tratti di Statuti speciali di altre Regioni e non della nostra, per la quale e per il Trentino-Alto Adige, invece, nel primo comma si dice che "non si applicano".

Secondo noi è verissimo che gli articoli 39 e 40 dello Statuto tutelano il bilinguismo ed è auspicabile che tale bilinguismo venga raggiunto...

PRESIDENTE: Consigliere Cout, per cortesia, siamo un po' fuori dalla ratifica della delibera di Giunta. Se lei intende presentare un ordine del giorno e lo vuole illustrare, è un conto, altrimenti dobbiamo attenerci alla deliberazione che è sottoposta alla deliberazione del Consiglio.

Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Io ho l'ordine del giorno pronto e stavo spiegando a grandi linee il motivo per cui, secondo noi, questo problema è molto attinente alla questione del francese sulla quale stiamo deliberando. Se questo ordine del giorno può essere presentato, io ce l'ho qua e lo faccio avere subito al Presidente.

L'ordine del giorno dice esattamente questo:

ORDINE DEL GIORNO

ESSENDO INIZIATA alla Camera dei Deputati del Parlamento Italiano la discussione nella I Commissione sul testo unificato dalla Commissione della legge: "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche";

NELL'AUSPICARE che al più presto la legge di tutela possa definitivamente ottenere l'approvazione ed entrare in vigore per dare una prima ed esplicita risposta alle necessità che le minoranze, in Italia, si vedano riconosciuta la possibilità di un uso maggiore della lingua madre;

ESAMINATA la legge in questione ed in modo particolare l'articolo 18 che, per ciò che riguarda la Valle d'Aosta dice: (..e non ripeto quanto già citato..);

REPUTANDO che tale dicitura potrebbe generare confusione, in quanto lo Statuto speciale della Valle d'Aosta si pone l'obiettivo del raggiungimento della parità linguistica tra l'italiano ed il francese, ma non prevede interventi particolari di tutela a salvaguardia e sviluppo della parlata franco-provenzale, che è la lingua materna parlata dalla quasi totalità dei valdostani, e del dialetto titsch, parlata germanica di origine Alemanna della minoranza Walser della Valle del Lys;

RITENENDO quindi necessario ovviare ad eventuali dubbi di interpretazione;

IL CONSIGLIO DELLA VALLE D'AOSTA

IMPEGNA

la Giunta regionale a richiedere al più presto e ad inviare il presente Ordine del Giorno agli organi interessati, ai Parlamentari valdostani ed ai membri della I Commissione della Camera dei Deputati, affinché sia esaminata l'opportunità di introdurre il seguente emendamento all'articolo 18:

Aggiungere dopo il primo comma: "fatta salva per la Valle d'Aosta la tutela dei gruppi linguistici franco-provenzale e germanico (valser) di cui alla presente legge".

PRESIDENTE: Consigliere Cout, la Presidenza ritiene che l'ordine del giorno non sia ricevibile, perché l'oggetto in discussione riguarda la concessione di un contributo ad un gruppo di studenti universitari che organizza un corso di francese. Mi pare che anche la formulazione dell'articolo 61 del Regolamento sia abbastanza precisa in proposito.

La Presidenza ritiene che l'ordine del giorno possa essere oggetto di una mozione per il prossimo Consiglio.

È ovvio che il Consiglio è sovrano e se ritiene di non condividere la posizione della Presidenza, l'ordine del giorno può essere accettato. Tuttavia, per una migliore comprensione del caso io ritengo sia opportuno darvi lettura dell'articolo 61, che parla degli ordini del giorno, e che recita testualmente:

"Durante la discussione generale o prima del suo inizio, possono essere ripresentati da ciascun Consigliere ordini del giorno concernenti il contenuto delle disposizioni del disegno di legge o del provvedimento amministrativo in esame, che ne determinino o ne modifichino il concetto o servano di norma alle Commissioni consiliari competenti".

Mi pare che siamo fuori dall'articolo 61 e quindi io mi appello al Consiglio e chiedo se ritiene di derogare da quanto dispone l'articolo 61, accettando l'ordine del giorno, oppure se intende suggerire al Consigliere Cout di fare dell'argomento oggetto di una mozione per il prossimo Consiglio.

Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Noi avevamo intenzione di presentare una mozione su questo problema. Il fatto però che la sua discussione presso la I Commissione della Camera dovrebbe riprendere il giorno 15, con la presentazione di una mozione non riusciremmo a far giungere in tempo questi emendamenti all'attenzione della I Commissione della Camera.

Pertanto, sempreché il Consiglio lo ritenga opportuno, noi chiediamo l'iscrizione urgente di questo ordine del giorno, compatibilmente con quanto prescritto dal Regolamento.

PRESIDENTE: La Presidenza ritiene di accettare l'ordine del giorno per stabilire soltanto nel pomeriggio l'eventuale iscrizione in via d'urgenza, con le modalità stabilite dal Regolamento, e cioè con i due terzi dei voti favorevoli, e nel contempo proporre di passare immediatamente alla discussione ed alla votazione della deliberazione n. 9435 che è in discussione. C'è quindi la riserva di accettazione dell'ordine del giorno per il pomeriggio. Il Consiglio è d'accordo?

Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): Io credo che debba essere sottolineato l'impegno di questi 25 studenti universitari che, oltre a coprire le spese universitarie che in questi ultimi anni sono state notevolmente incrementate, intervengono con un ulteriore e personale impegno finanziario per cercare di continuare i loro studi con profitto. Credo però che questa delibera sia insufficiente a risolvere il problema di questi studenti universitari.

Io vorrei chiedere all'Assessore se si tratta solo di una delibera-ponte, oppure se esistono presso l'Assessorato dei progetti, affinché questi corsi, come altri che sono già stati finanziati, possano essere oggetto di una convenzione con l'Università di Torino e si svolgano, con regolarità, all'interno del momento istituzionale universitario, e se si verifichi la possibilità di unificare i corsi di lingua per le varie facoltà.

Un recente articolo su La Stampa ha pubblicato il numero degli studenti universitari valdostani ed io sono rimasto colpito dalla loro quantità: essi superano le 1300 unità! 1000 circa sono quelli in corso e 300 quelli fuori corso. Si tratta quindi di problemi che interessano molti studenti per cui sarebbe opportuno prestarvi una maggior attenzione.

Entrando nel merito della delibera, vorrei chiedere se non si reputa d intervenire, quasi a sanatoria, in modo totale, per coprire l'intero costo dell'iniziativa, dopo però che sarà stata presentata una relazione sull'attività svolta, debitamente corredata anche dal registro delle presenze.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io non voglio entrare nel merito di un discorso che ci porterebbe lontano, e cioè sulla opportunità o meno di istituire in Valle d'Aosta alcune facoltà universitarie. Del resto è un dibattito che divide le stesse Forze politiche al loro interno. Devo tuttavia sottolineare come questa deliberazione desti alcune perplessità. Perché? Ritengo che il gruppo di studenti avesse realmente bisogno di un corso di aggiornamento o di preparazione, come è detto nella deliberazione. Il problema però sorge quando si tratta di un corso di lingua francese tenuto da un professore universitario che viene da Torino. A questo punto io mi chiedo:"Ma è un corso nel quale si deve insegnare la lingua francese?". Ed in questo caso il corso avrebbe un altro significato. Altrimenti dovremmo stare un po' più attenti prima di organizzare dei corsi di lingua francese tenuti da docenti che vengono da Torino, perché in merito lo Statuto dice alcune cose: e se noi ci crediamo dobbiamo avere un certo comportamento, ma se non ci crediamo il discorso diventa sostanzialmente diverso, e questo aspetto incide sul problema del bilinguismo in Valle d'Aosta.

Il prof. Giacone è un illustre docente universitario, e la cosa mi sta bene, però bisognerebbe anche chiedersi perché gli studenti universitari che hanno frequentato le scuole precedenti, elementari, medie inferiori e superiori, ad Aosta chiedono un corso di aggiornamento o di specializzazione in lingua francese per frequentare l'Università a Torino.

È una domanda che io rivolgo all'Assessore perché, forse, questo aspetto va al di là dell'intenzione degli stessi studenti e pone il problema di come viene insegnata la lingua francese in Valle d'Aosta, di cosa ne facciamo o ne vogliamo fare del nostro bilinguismo.

I nostri ragazzi studiano il francese dalla prima elementare, anzi dalla scuola materna, fino alla terza liceo classico, ma se poi sono costretti a chiedere un corso di aggiornamento quando devono dare un esame di francese all'Università di Torino, allora io mi chiedo quale motivazione c'è alla base di questa deliberazione! Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Je ne crois pas devoir une réponse au conseiller Cout, car son argument sera discuté lorsque la Présidence inscrira sa requête à l'ordre du jour.

En ce qui concerne le conseiller Sandri, il faut dire que le Conseil régional a établi toute une série d'inter ventions économiques au profit des étudiants. Je veux rappeler à ce propos une intervention très importante qui va au-delà du "pré-salaire" prévu à l'échelon national. Il y a donc une partie importante de la dépense que doivent affronter les étudiants, qui est pratiquement prise en charge par l'Administration régionale. Il s'agit d'un cours comme tant d'autres qui, suite à l'intérêt des étudiants concernés, vu le nombre d'inscrits, a été approuvé par l'Administration régionale. Le conseiller Sandri vient de le rappeler: d'autres ont bénéficié de la même intervention.

Je ne crois pas que toutes les dépenses des étudiants pour leurs cours universitaires doivent être pris en charge par l'Administration régionale.

A Turin, il y a des étudiants provenant d'Alessandria, de Cuneo, Novara, Vercelli et autres provinces du Piémont où des interventions de ce genre-là ne sont pas prévues. Or, nous pourrions par exemple envisager une étude sur les conventions, mais cela comporte toutefois un énorme danger: celui de privilégier une faculté plutôt qu'une autre.

Nous avons un intérêt à prévoir ce genre d'intervention s'il y a une requête.

A travers une étude de la situation dans le domaine du travail en Vallée d'Aoste, nous pourrions opérer un choix; le Conseil régional prendrait alors la responsabilité de privilégier un domaine plutôt qu'un autre. Mais c'est ce dernier qui doit le faire!

A ce moment-là des contacts pourraient être pris en vue de conventions. Toutefois il faut user de prudence pour ne pas justement inviter les jeunes à s'inscrire à une faculté plutôt qu'à une autre. Je pourrais même partager ce choix car nous avons, comme Conseil régional, le droit, sinon le devoir, d'in former les étudiants sur les disponibilités que nous avons et donc d'essayer de parvenir à avoir les connaissances culturelles nécessaires pour satisfaire les exigences réelles qui se présentent en Vallée d'Aoste. Je peux dire que finalement, à partir de cette année scolaire - les données citées par "La Stampa" viennent de là - le recensement des étudiants dépasse toutes les attentes. Ceci s'explique par le fait que jusqu'à présent la collaboration des universités était très basse.

Pour avoir les données de l'Université de Turin - celle qui détient le plus haut pourcentage d'étudiants valdôtains - il m'a fallu descendre pour un entretien avec le "Rettore Magnifico" car nous attendions ces données depuis deux ans.

Dans ce sens nous sommes en train de nous pourvoir: dernièrement le Conseil régional a modifié une partie des délibérations concernant l'octroi de subventions aux étudiants.

Je crois avoir répondu au conseiller Sandri.

Pour ce qui est de la question posée par le conseiller Torrione, je ne peux que répondre que je partage ses craintes: c'est tout.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): Noi siamo d'accordo che, come si è già fatto in modo analogo per altre materie, si dia agli studenti universitari che si preparano per l'esame di lingua francese la possibilità di prepararsi in Valle d'Aosta, senza che siano costretti a scendere a Torino per frequentare quelle lezioni.

Vorrei solo dire che nell'ordine del giorno, là dove chiediamo al Consiglio di impegnarsi, dopo le parole "...richiedere al più presto" ci si è dimenticati di scrivere "...notizie sull'andamento della legge". Chiediamo pertanto al Presidente del Consiglio di apportare questa modifica al testo.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): La risposta dell'Assessore è abbastanza interessante e gli chiedo di poter avere a disposizione i dati relativi all'anagrafe degli studenti universitari. Però penso che si stia sottovalutando il problema. È vero che altre province non hanno fatto interventi a favore degli studenti universitari. All'Università di Torino ci sono universitari di altre province che non beneficiano affatto di questi interventi.

Però è altrettanto vero che il dare nuovo risalto, smalto ed investimenti alle nostre forze locali ed alle nostre ricchezze, è una nostra scelta politica che è appoggiata da molte Forze politiche presenti in questo Consiglio. Io credo che la cultura, i giovani ed i ragazzi, che sono le nostre forze di domani, siano una componente importantissima della nostra comunità e sulla quale è giusto che vengano impegnati i nostri investimenti.

È positivo che sia stata fatta questa analisi degli universitari e che si studino tutte queste possibilità, però ritengo anche che bisogna affrontare il problema della domanda. È vero che la domanda di tecnici non è molto chiara, ma si può vedere, Assessorato per Assessorato, in quale settore si spende di più, per esempio, per consulenze esterne; dove mancano i tecnici in grado di partecipare ai concorsi.

Spesso ci si è lamentati in questo Consiglio che alcuni concorsi, per particolari qualifiche, siano andati deserti per l'assenza di concorrenti esperti e queste sono appunto delle situazioni da prendere in considerazione.

Io conosco molto modestamente il settore della sanità, però so che in esso mancano moltissime figure professionali qualificate in tutta una serie di attività, sia di carattere medico, (esempio: specializzati nella pediatria sul territorio), sia di carattere paramedico o tecnico in genere.

Anche la semplice anagrafe delle richieste è un momento fondamentale per consentire ulteriori progressi.

Personalmente voterò a favore di questa deliberazione, ma invito l'Assessore a prendere in considerazione la possibilità di intervenire, a corso compiuto e dopo che sarà stata presentata una relazione sul suo svolgimento sulla relativa frequenza, in maniera globale, in considerazione dell'importanza che noi tutti attribuiamo a questi corsi.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Io ringrazio l'Assessore per aver dato il suo consenso alle nostre osservazioni.

Ci piace sottolineare il fatto che le nostre preoccupazioni siano anche le sue e che non vengano considerate di secondaria importanza, perché interessano una questione di fondo, sulla quale, a mio avviso, vale la pena di riflettere e meditare.

Pertanto noi, per evitare che in futuro si adottino provvedimenti che, pur andando in un certo senso, esigono però un notevole approfondimento, ci asterremo dal votare questa deliberazione e pregheremmo l'Assessore (ma vuole essere solo una battuta) di voler anch'egli aderire alla nostra astensione per essere conseguente con quanto ha appena dichiarato.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9435:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 26

Favorevoli: 26

Astenuti: 3 (Breuvé, Pascale e Torrione)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9441 in data 4 dicembre 1986: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 3.200.000 al Comune di Avise per la pubblicazione di un numero speciale di Nouvelles d'Avise.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9441:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9443 in data 5 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 10.600.000 a favore della Parrocchia di Rhêmes-Notre-Dame, per la ritinteggiatura degli interni della Chiesa parrocchiale, dedicata alla visitazione, che è sita in Fraz. Bruil del Comune di Rhêmes-Notre-Dame - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9443:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Baldassarre)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9522 in data 5 dicembre 1986: Modificazione ed integrazione della deliberazione del Consiglio regionale n. 2261/VIII in data 6.10.1986 della deliberazione della Giunta regionale n. 7936 in data 24.10.1986 aventi ad oggetto: Acquisto di terreni, impianti ed attrezzature, siti in Pont-Saint-Martin e di una centrale idroelettrica sita in Issime, con i relativi diritti di derivazione di acqua, di proprietà della società "Ilssa Viola Industriale s.r.l.".

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Se è possibile vorrei conoscere l'importo della parcella del notaio, esclusa la parte che lo stesso deve riversare allo Stato per imposte varie. Mi interesserebbe cioè conoscere proprio la quota professionale del notaio su di un valore di questo tipo. Non è possibile?

ROLLANDIN (fuori microfono): Non ce l'ho sotto mano in questo momento.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Chiedo scusa al Consiglio, perché non ho avuto modo di accertare.., e d'altronde solo ieri sono tornato dal "grande rilancio del Partito Socialdemocratico"...

(...Ilarità dell'Assemblea...)

Torniamo alle cose serie, ma anche quello che ho appena detto era una cosa seria...

TAMONE (fuori microfono): No, no, quello che hai detto prima non era una cosa seria e del resto l'hai detto tu stesso.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Ci siamo distaccati dalla Democrazia Cristiana che ne è conservatrice in una maniera...

TAMONE (fuori microfono): Nicolazzi ti ha redarguito, eh!

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Comunque volevo chiedere, a titolo informativo, se la cifra di 11 miliardi, prevista nella delibera numero 2261, era comprensiva dell'I.V.A..

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): L'IVA était déjà pré vue, mais il s'agissait de la donner en deux tranches; en revanche la liquidation est prévue en une tranche unique, d'où la nécessité de modifier cette délibération.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9522:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 29

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9558 in data 12 dicembre 1986: Effettuazione di lavori straordinari presso la nuova arena per lo svolgimento della finale "Batailles des Reines" - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9558:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Sandri)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9563 in data 12 dicembre 1986: Lavori di costruzione della strada ai vigneti e dell'allacciamento alla frazione Ronc de Vacca in Comune di Donnas - Appalto dei lavori a licitazione privata - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Né il sottoscritto e né gli altri Consiglieri sono a conoscenza del progetto, come spesso purtroppo avviene quando si approvano delle opere di indubbio rilievo.

Di questa strada si è già parlato in altre occasioni. Essa ha un notevole impatto su di una zona di Donnas particolarmente interessante, e cioè su quella dei terrazzamenti e dei vigneti, che ha anche seri e delicati problemi di carattere idro-geologico, come hanno dimostrato recenti smottamenti dovuti al semplice fatto che l'acqua piovana non riesce a percolare bene, specie nella parte verso Pont-St. Martin.

L'inserimento di questa viabilità, nella conca di Donnas e nella zona dei vigneti, è anche un problema di tipo ambientale e poiché non conosco il modo in cui sono stati affrontati questi problemi esprimo alcune preoccupazioni.

Mentre sono d'accordo sulla validità dell'opera, anche perché porterà dei benefici all'innalzamento della zona coltivata a vigneto, come del resto era una volta e come ci viene testimoniato dalla stessa struttura del territorio, non conoscendo il progetto voglio far solo alcune domande.

Intanto vorrei sapere di che tronco si parla oggi. Se ho ben capito si tratta di un tronco che arriva sino alla sezione n. 99. Dove è collocato questo tronco?

Si parla di un collegamento con la frazione di Ronc de Vacca, ma io non so come avvenga questo collegamento. Vorrei sapere se si tratta di un progetto che prevede il collegamento fino alla frazione Ronc di Pont-St. Martin che quindi attraversa tutto l'anfiteatro; infine come sono stati affrontati i problemi dell'impatto ambientale, visto e considerato che si tratta di questioni che a me paiono di straordinario rilievo.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): Mi associo completamente a quanto già richiesto dal Consigliere Tonino.

La mia preoccupazione su quest'opera è anche in rapporto all'entità economica dei calcestruzzi e delle murature.

In un appalto di 1 miliardo e 200 milioni, ben 847 milioni e 500 lire sono per calcestruzzi di questa via che attraversa i vigneti di Donnas. Si tratta quindi senz'altro di un'opera che avrà una grande incidenza nella zona dei vigneti di Donnas. Ci saranno ovviamente delle valide ragioni, però è sempre utile evidenziare questo aspetto.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.

PERRIN (U.V.): Il y avait eu un projet différent, auparavant, qui a été modifié justement pour des raisons d'ordre géologique, puisque le projet initial ne partait pas du village de Ronc de Vacca, mais très bien plus haut, à travers une zone de Clapey et de terrains instables; une rapport géologique avait mis en évidence ce problème, c'est pour quoi ce tronçon a été écarté et, partant, le départ du chemin modifié.

Le rapport géologique pour cette modification et pour la partie qui arrive jusqu'aux confins de Pont-Saint-Martin donne la possibilité de construire la route. Celle-ci ira rejoindre, pour créer cet anneau, celle que les Travaux Publics ont déjà commencée, du côté de Pont-Saint-Martin, jusqu'au confine entre Blé et les deux communes.

Le projet a tenu compte du fait que l'on opère sur un terrain tout à fait particulier, sur un paysage particulier d'où la présence d'une grande quantité de murs qui reproduit la situation existante actuellement de façon qu'une partie du chemin empruntant les planches de vigne actuelles se confonde avec le paysage; nous mettons une attention particulière à la mise en œuvre de ce projet en respectant l'exigence d'un impact le moins défavorable possible.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica del­la deliberazione n. 9563:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Sandri)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9578 in data 12 dicembre 1986: Fornitura di tronchi per la costruzione di panche, tavoli e fontane per l'allestimento di aree attrezzate - Appalto dei lavori a licitazione privata.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9758:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9599 in data 12 dicembre 1986: Lavori di adeguamento funzionale del palazzetto dello sport di Saint-Vincent - Esecuzione dei lavori in economia diretta - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): Vorrei chiedere all'Assessore perché si è scelto di eseguire questi lavori in economia diretta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.

FOSSON (D.C.): La deliberazione n. 9599 riguarda i lavori di adeguamento funzionale del Palazzetto dello Sport di St. Vincent e fa seguito ad una precedente deliberazione che riguardava le opere di tipo termo-sanitario alle quali si era dato corso per mezzo di un regolare appalto.

In questo caso, invece, trattandosi di una cifra di 80 milioni e di lavori molto frammentari, per i quali c'è un progetto che non può essere definito in tutti i particolari, si è scelto l'affidamento dei lavori in economia diretta.

Voglio precisare che comunque esso è stato preceduto da una gara ufficiosa alla quale sono state invitate alcune imprese di fiducia dell'Amministrazione.

Ripeto quindi che la scelta dell'economia diretta è una immediata conseguenza della frammentarietà dei lavori da eseguire, condizione questa nella quale di solito si interviene con l'economia diretta.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9599:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9627 in data 12 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 3.270.000 a favore dell'U.O. di radiologia dell'U.S.L. della Valle d'Aosta per l'organizzazione del convegno "Giornate internazionali di neuroradiologia e neurochirurgia infantile" che si è tenuto a Saint-Vincent il 24 e 25 novembre 1986.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): L'U.O. di radiologia, che dovrebbe essere l'Unità Operativa di radiologia...

MAFRICA (fuori microfono): Tu non puoi parlare perché sei interessato. Fai parte dell'U.O.?

SANDRI (N.S.): Io non faccio parte dell'U.O., attualmente sono Consigliere regionale in aspettativa dall'Ospedale.

Comunque dicevo che l'U.O. pone in evidenza un problema molto sentito a livello di medici ospedalieri e di medici delle unità operative: il reperimento di sale adeguate allo svolgimento di questo genere di manifestazioni.

Credo che le Giornate internazionali di neuroradiologia e di neurochirurgia infantile siano le ultime che si sono svolte a St. Vincent e molti mi hanno sollecitato a chiedere all'Amministrazione di indicare alcune strutture ricettive turistiche, dotate di sale adeguate dove poter svolgere queste manifestazioni, alle quali sia possibile rivolgersi con tranquillità. Oltretutto queste conferenze svolgono anche un ruolo di notevole attrazione turistica in periodi generalmente morti (autunno e primavera).

Questo problema è particolarmente sentito perché negli ultimi anni, grazie anche ai notevoli investimenti dell'Amministrazione regionale, l'Ospedale d'Aosta è riuscito a promuovere in diversi settori delle iniziative di livello internazionale, con positive ripercussioni sull'immagine della nostra Regione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): Non credo che sia un problema il reperimento di sale idonee a questo genere di convegni. Il vero problema è quello di adattare i congressisti alle località nelle quali noi li vogliamo mandare.

Courmayeur, La Thuile ed altri Comuni della Valle, hanno delle sale che ben si prestano allo scopo, però, stranamente, tutti vogliono fare i congressi a St. Vincent.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.

SANDRI (N.S.): Questa risposta non mi piace per niente, perché potrebbe sembrare che i medici abbiano l'abitudine di passare le serate al Casinò in compagnia delle ballerine. Non penso che ciò sia del tutto vero, specie perché ci sono altri problemi di natura molto pratica.

A Courmayeur, per esempio, la sala delle conferenze ha un incerto tipo di gestione che è svolta in parte in forma diretta ed in parte in appalto. La sala di La Thuile è già occupata, spesso e volentieri, da altre iniziative, non ultima quella delle Giornate di fisica. I responsabili delle U.O. vogliono sapere con certezza se possono disporre delle sale per conferenze.

È vero che tutti vogliono andare a St. Vincent, ma non per i sottintesi interessi di tipo ludico, ma perché l'efficienza organizzativa del Centro Congressi di St. Vincent è quasi "a prova di bomba", e non esistono strutture parimenti efficienti a Courmayeur dove non c'è una attrezzatura o una società capace di gestire in modo efficiente e concreto tutto questo aspetto organizzativo.

I medici potranno anche essere abili ed esperti nel fare i medici, però sicuramente non sono esperti nell'organizzare o nell'amministrare le strutture turistico-alberghiere, perché questo non è il loro compito!

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): Affinché non sorgano equivoci, tengo a precisare che a Courmayeur ci sono i locali e le attrezzature idonee, tant'è che vi si svolgono importanti congressi anche su temi di ordine sanitario. Si tratta solo di collaborare con il Comune e con l'Azienda di soggiorno, che a volte mettono a disposizione anche del loro personale.

St. Vincent ha certamente un'organizzazione più efficiente. A volte però ci viene detto in modo esplicito: "Se il convegno si svolge a St. Vincent, bene; altrimenti, non ci interessa!"

Quando ci vengono avanzate delle richieste noi indichiamo anche delle alternative, ma spesso, come dicevo prima, ci sentiamo rispondere: "No, se la conferenza non si svolge a St. Vincent, non ci interessa!" Questa è la pura verità che non deve essere intesa come un'accusa nei confronti di nessuno.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione a ratifica della deliberazione n. 9627:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Sandri)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9638 in data 12 dicembre 1986: Ulteriore finanziamento al comitato sindacale unitario di Aosta per la gestione dei corsi sperimentali di scuola media per lavoratori - Anno scolastico 1985/86 - Approvazione e liquidazione di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9638:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9642 in data 12 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 20.500.000 a favore della parrocchia di Bionaz, per la ritinteggiatura degli interni e della facciata della chiesa parrocchiale e l'allestimento della stessa di un piccolo museo d'Arte Sacra - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9642:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Baldassarre)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9643 in data 12 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 7.200.000 a favore della Parrocchia di Bosses per l'esecuzione di lavori di straordinaria manutenzione nella Cappella, dedicata a Sant'Anna, che è sita in località Gorres del Comune di Saint-Rhémy - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): Volevo chiedere come mai, prima, delle parrocchie si interessava l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali, mentre ora se ne interessa il Presidente della Giunta.

Però il Consigliere Tamone, che è sempre attento a questi problemi, mi ha suggerito che in quel periodo l'Assessore Borbey aveva rassegnato le dimissioni, ed infatti poi ho potuto verificare la circostanza anche nella delibera.

Approfitto della circostanza per ricordare al Presidente del Consiglio che sarà Presidente di un Partito conservatore.

PRESIDENTE: Io spero di diventare Presidente del Partito, ma credo che si tratti di una speranza vana.

Se nessuno chiede la parola, pongo votazione la ratifica della deliberazione n. 9643:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Baldassarre)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9644 in data 12 dicembre 1986: Concessione di un contributo di lire 2.100.000 a favore della Parrocchia di Pontey per la sistemazione del pavimento in legno della Chiesa Parrocchiale sita in località Lassolaz del Comune di Pontey - Approvazione ed impegno di spesa - Proposta al Consiglio regionale.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9644:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Baldassarre)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 9673 in data 12 dicembre 1986: Rettifica della deliberazione del Consiglio regionale n. 2302/VIII in data 23.10.1986 avente ad oggetto: "Espropriazione per pubblica utilità della restante parte del complesso immobiliare "Castelsavoia", sito in Comune di Gressoney-Saint-Jean.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9673:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per mozione d'ordine il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.

BALDASSARRE (P.S.D.I.): In considerazione del fatto che è da questa mattina che siamo qui a patire il freddo (mi auguro che non si tratti di una manovra di questa maggioranza), considerando anche l'ora tarda e visto che la delibera relativa alla Nuova Rock richiederà sicuramente una discussione piuttosto lunga, chiedo che i lavori del Consiglio vengano sospesi per essere ripresi nel pomeriggio.

PRESIDENTE: La Presidenza propone che si votino le due deliberazioni rimanenti, rinviando al pomeriggio la ratifica della deliberazione n. 9691, che necessità di una discussione approfondita.

Oggetto n. 9711 in data 12 dicembre: Concessione contributo di lire 5.000.000 alla sezione di Aosta della LIPU per la mostra "VII concorso fotografico sulla flora, la fauna e l'ambiente naturale della Valle d'Aosta".

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9711:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 9831 in data 19 dicembre 1986: Assegnazione di pacchi natalizi ai detenuti della casa circondariale di Brissogne - Approvazione ed impegno di spesa.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la ratifica della deliberazione n. 9831:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 30.

Il Consiglio approva all'unanimità.

PRESIDENTE: Ricordo ai componenti delle Commissioni consiliari I e V che sono convocati per le ore 15.45.

La seduta è sospesa e i lavori riprenderanno alle ore 16.00.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 12.58.