Oggetto del Consiglio n. 2529 del 14 gennaio 1987 - Resoconto
OGGETTO N. 2529/VIII - INIZIATIVE PER UN POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO FERROVIARIO IN VALLE D'AOSTA. - (Interpellanza)
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dal Consigliere Sandri:
INTERPELLANZA
CONSTATATO il notevole disservizio nei collegamenti ferroviari con i principali centri italiani, e particolarmente con Milano e Roma;
PREMESSA l'importanza di inserire nella nostra Regione un sistema di collegamenti interregionali e nazionali rapidi ed efficienti;
INTERPELLA
l'Assessore regionale competente per conoscere
- quali contatti siano stati presi con l'Ente Ferrovie dello Stato per coordinare gli orari dei treni della linea AOSTA-CHIVASSO-TORINO con quelli degli intercity TORINO-MILANO:
- quali interventi siano stati fatti presso l'Ente Ferrovie dello Stato e le compagnie addette al servizio per verificare la possibilità di un servizio diretto cuccette e/o carrozze-letto tra Aosta e Roma;
- quali iniziative si intendono assumere per un globale potenziamento del servizio ferroviario in Valle d' Aosta.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.
SANDRI (N.S.): L'interpellanza che ho presentato vorrebbe focalizzare l'attenzione sul trasporto ferroviario che ormai in Valle d'Aosta sta pian piano morendo.
I problemi legati alla ferrovia Aosta-Chivasso sono molti e non ultimo è quello legato alla sua smilitarizzazione, tuttavia credo che per poter risalire la china occorra dare delle funzioni a questa ferrovia, cercando di capirne anche le possibili vie di sviluppo.
Con questa interpellanza cerco di mettere in evidenza una delle funzioni fondamentali che dovrebbe avere la nostra ferrovia, che deve essere notevolmente migliorata, e rispetto alla situazione attuale dovrebbe prevedere anche un collegamento interregionale e nazionale con i grandi centri economici e decisionali del nostro Paese.
Molti operatori economici, sindacali e politici si lamentano continuamente perché specie nella stagione invernale trovano collegamenti estremamente difficili con Milano e con Roma sia per via stradale che per via aerea. Un miglior collegamento ferroviario consentirebbe loro di attendere con più sollecitudine ai loro impegni.
I collegamenti tra Aosta e Milano sono estremamente difficoltosi all'andata (l'unica possibilità è di partire alle 5 da Aosta per giungere a Milano intorno alle 9 e trovare tutti i disservizi conseguenti), ma soprattutto al ritorno.
I collegamenti con Roma sono anche peggiori perché fortemente penalizzati dalla tratta Aosta-Torino e dalle scarse coincidenze con i treni in partenza dal capoluogo piemontese verso la capitale.
Al di là delle Alpi, che non sono affatto un baluardo come ha detto qualcuno nei pressi di Chamonix, in Alta Savoia, St Gervais, che pure non è una grande cittadina, è collegata tutti i giorni con Parigi per mezzo di una carrozza letto. Non si capisce perché non ci possa essere un analogo servizio di carrozze letto o di cuccette che, partendo da Aosta, consenta ai valdostani di viaggiare verso Roma durante la notte, senza che siano costretti a fare delle "levatacce mattutine" per prendere l'aereo delle 7 per Roma da Caselle.
L'interpellanza intende anche conoscere se esistono nuove iniziative della Giunta per far potenziare il collegamento ferroviario tra Aosta e Chivasso.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.); L'interpellanza ripropone un discorso che l'Amministrazione regionale condivide appieno e cioè che il collegamento ferroviario ed il ruolo della ferrovia nella nostra Regione sono completamente trascurati da chi gestisce la politica ferroviaria nel nostro Paese.
Faccio anche una considerazione di carattere prioritario augurandomi che gli anni futuri ci facciano assistere ad una netta inversione di tendenza. Alcuni decenni fa il Paese ha fatto una scelta che non ha favorito il trasporto su ferrovia ma quello su strada.
La nostra ferma convinzione è che il territorio regionale, da un tempo che ormai si perde lontano nei secoli, ha sempre svolto la funzione molto importante e strategica di corridoio per i trasporti ed i collegamenti tra il nord dell'Europa e l'Italia. A causa di alcune politiche nazionali ci troviamo oggi ad avere una netta prevalenza dell'attenzione per il trasporto su strada rispetto a quello su ferrovia.
Come ho già più volte illustrato in questo Consiglio, se il trasporto su ferrovia non diventa una scelta portante e determinante nelle future politiche del Paese a livello nazionale i collegamenti tra la Regione ed il resto dell'Italia ed anche con l'Europa saranno sempre carenti.
Non è determinante giungere a Chivasso con mezz'ora di anticipo. È importante invece essere costretti a perdere mezz'ora lungo questo tragitto a Chivasso perché non ci si riesce ad inserire sulla Torino-Milano o perché la stazione di Porta Nuova è assolutamente insufficiente.
Dalle conferenze nazionali pare che l'attenzione politica sul problema dei trasporti si stia modificando anche dietro una certa sollecitazione a certe direttive che vengono prese a livello europeo per il potenziamento dei raccordi ferroviari.
Quindi diventa importante considerare il territorio valdostano come un corridoio strategico alla stregua dei grandi corridoi di penetrazione tra nord e sud dell'Italia e dell'Europa e come un corridoio per i grandi collegamenti tra 1'Europa occidentale ed i Paesi del Nord Africa e dell'Oriente. I collegamenti con il porto di Genova e quindi con il bacino del Mediterraneo pongono la Valle d'Aosta in una situazione strategica, nella quale è sempre stata lungo il corso della storia ed in quella situazione la Valle continua ancora a rimanere. Il fatto che politiche più o meno miopi non abbiano affrontato questo problema non ci impedisce di fare questa considerazione di carattere assolutamente prioritario.
Entro ora nei particolari: problema intercity.
Enti locali, sindacati, associazioni di categoria nonché l'Amministrazione regionale (come "protagonista" perché le Regioni confinanti spesso si sono rivelate poco sensibili su questo problema) hanno lavorato per avere una fermata dell'Intercity a Chivasso.
Abbiamo ottenuto anche la solidarietà della Direzione compartimentale di Torino che ha intuito e capito che privare la Valle d'Aosta della fermata dell'Intercity a Chivasso significava penalizzarla a vantaggio dell'aumento della velocità dei treni sulla tratta Torino-Milano-Trieste. Ma saltando Chivasso, il valdostano sarebbe dovuto andare a prendere il treno a Vercelli o a Novara, quando non addirittura a Milano.
Finora la Direzione Generale - Servizio Movimenti - di Roma non ha dato ascolto a questa nostra richiesta, per la quale avevamo fatto una riunione "ad hoc" che ripeteremo nel Comune di Chivasso cercando di collegare in quel centro non solo il Comune di Chivasso, che è direttamente interessato, ma la Regione Piemonte e tutti gli interessi economici coinvolti da questo fatto.
Molto serenamente devo dire che a questa iniziativa ed a questa preoccupazione della Valle d'Aosta non ha corrisposto un'analoga preoccupazione da parte della Regione confinante, che non voglio nominare.
Vista l'assoluta indifferenza dimostrata finora dalla Direzione Generale dell'Ente Ferrovie dello Stato nei nostri confronti è probabile che su questa iniziativa presenteremo delle interrogazioni parlamentari.
Il problema delle "cuccette" e dei "vagoni letto" è di carattere più propriamente tecnico, e su di esso leggo quanto mi ha scritto l'ufficio competente:
"I vagoni destinati al servizio cuccette e le carrozze letto vengono allestiti solo a partire dalle ore 21,00. È quanto avviene nella stazione di Torino - Porta Nuova. Poiché l'ultimo treno da Aosta a Torino parte in orario antecedente le ore 21,00 non è attualmente ipotizzabile una richiesta con tale contenuto. D'altronde non si ritiene pensabile che i viaggiatori diretti a Roma si ritirino già alle ore 19.00, orario dell'ultimo treno per Torino, nelle carrozze letto o nelle cuccette.
Richieste di treni diretti a Roma in orario successivo alle ore 19.00 sono già state avanzate in numerose occasioni ed in tutte le recenti conferenze di orari. Sono però sempre state respinte dalle Ferrovie dello Stato".
Richieste in tal senso, quindi, ne abbiamo avanzate, ma sinora l'Ente non ci ha dato risposte positive.
Anch'io, in via informale sono venuto a conoscenza delle notizie alle quali il Consigliere Sandri faceva riferimento. Tuttavia, per quanto riguarda il potenziamento del servizio ferroviario e le modifiche degli orari dei treni,la Direzione delle Ferrovie non ci ha fatto ancora pervenire le bozze degli orari per la prossima estate e per il prossimo inverno. Abbiamo quindi interpellato la Direzione compartimentale che ci ha assicurato che ce le farà pervenire nei prossimi giorni.
Nell'occasione, come è ormai d'abitudine. convocheremo il Comitato permanente tra la Regione Vale d'Aosta e le Ferrovie dello Stato nel quale è prevista anche la partecipazione dei sindacati dei ferrovieri. Si tratta quindi di un normale incontro per verificare la validità degli orari e la possibilità di modificarli secondo le nostre esigenze. In quella sede faremo anche una prima valutazione sulle proposte che ci verranno fatte in merito al possibile miglioramento del servizio a favore della nostra popolazione.
Per quanto riguarda, invece il problema più generale del potenziamento strutturale, l'occasione più idonea sarà offerta dai due giorni e mezzo della Conferenza regionale dei trasporti per la quale stiamo già predisponendo uno schema dei lavori e tutta una serie di iniziative in modo da arrivare alla data del suo svolgimento con del materiale già elaborato.
Comunque il nostro punto di partenza politico è che come Valle d'Aosta rivendichiamo per il territorio regionale il ruolo di corridoio plurimodale, non destinato solo ed esclusivamente ad una funzione stradale, ma anche ad una funzione ferroviaria. In questa prospettiva occorre tener presente che il Piano nazionale dei trasporti apre un grosso spazio affinché questo discorso possa andare avanti.
È su queste linee quindi che intendiamo portare avanti la Conferenza regionale dei trasporti che, tenuto conto delle indicazioni generali del Piano nazionale dei trasporti, dovrebbe dare una migliore messa a punto e comunque una migliore "risottolineatura" della funzione della ferrovia nella nostra Regione. Finora infatti la funzione della ferrovia è stata di tipo difensivo rispetto a certe logiche che tendevano alla totale smobilitazione della linea ferroviaria nella nostra Regione. Questa purtroppo è stata per molto tempo la posizione che la Regione ha dovuto sostenere per evitare che il discorso "ferrovia" si chiudesse definitivamente per la Valle d'Aosta.
Credo che ora questo rischio si sia perlomeno allontanato e che il Piano nazionale dei trasporti, stando almeno a certe dichiarazioni, lasci più spazio ad un discorso diverso per il trasporto ferroviario, non solo nell'interesse della Valle d'Aosta ma nell'interesse più generale dell'Europa in vista di un collegamento nord-sud.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Sandri; ne ha facoltà.
SANDRI (N.S.); Prendo atto delle dichiarazioni di intenti dell'Assessore regionale però mi si consenta di fare alcune considerazioni abbastanza amare sulle ferrovie dello Stato. Credo che sia assolutamente doverosa un'interpellanza parlamentare in merito perché oggi purtroppo dobbiamo constatare che le ferrovie dello Stato sono assolutamente mal disposte nei confronti della nostra Regione.
Trovo poi particolarmente sconveniente che non sia stato minimamente preso in considerazione dalla Direzione Generale non solo un eventuale scalo intermedio dell'Intercity a Chivasso, ma neppure una possibile coincidenza dei treni della Valle con gli orari di partenza dell'Intercity delle stazioni torinesi.
Se non risulterà possibile attuare la fermata dell'Intercity a Chivasso, anche per lo scarso impegno della Regione Piemonte, dovrebbero essere studiate altre soluzioni.
Come seconda questione è importante, rispetto alla posizione difensiva assunta in precedenza, assumere una posizione offensiva sul problema degli orari ed in particolare dell'orario dell'ultimo treno in partenza da Aosta. Per chi si voglia recare in una Regione del sud, a Roma od in altri posti dell'Italia centrale, è estremamente disagevole partire alle 19.30 quando parte l'ultimo treno. Forse nessun capoluogo di Regione è così mal servito!
Bisognerebbe riuscire ad ottenere la partenza di un treno per Torino per le ore 21,00 o 21,10 che, oltretutto, potrebbe garantire un servizio più efficiente anche per gli universitari che sono costretti a partire addirittura nel pomeriggio di domenica per recarsi a Torino: lo stesso treno, poi, potrebbe servire agli sciatori che si servono di questo mezzo di trasporto. Forse così si potrebbe anche risolvere il problema dell'uso delle cuccette ed in ogni caso ritengo questa soluzione un grande passo avanti rispetto alla situazione attuale: poter salire in treno ad Aosta e scendere a Roma in condizioni gradevoli è sicuramente un grande passo avanti. Non mi pare del resto che in proposito le Ferrovie dello Stato, almeno da quanto ci ha detto l'Assessore, abbiano opposto delle valide motivazioni. L'unica loro opposizione era dovuta all'orario di partenza dell'ultimo treno.
Credo che la Commissione possa tentare un passo in questo senso ed eventualmente sullo stesso problema e su quello dell'Intercity sarà comunque possibile interessare la Direzione Generale delle ferrovie.
Per quanto concerne il potenziamento del servizio ferroviario in Valle, io credo che con tutto il lavoro che è stato fatto negli anni scorsi oggi ci siano le condizioni per svolgere una valida Conferenza dei trasporti tale, comunque, da obbligare le Ferrovie dello Stato a prenderne atto e riconoscere che non si può parlare di potenziamento se non si interviene decisamente sugli orari che attualmente sono del tutto inadeguati.
Per questo chiedo all'Assessore di assumersi l'impegno di illustrare brevemente questo aspetto del problema al Consiglio regionale, per affrontare la prossima estate in condizioni diverse rispetto al passato.