Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2528 del 14 gennaio 1987 - Resoconto

OGGETTO N. 2528/VIII - DATI SULL'OCCUPAZIONE IN VALLE D'AOSTA E MANCATA ISTITUZIONE DELL'OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO - (Interpellanza)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza in oggetto presentata dai Consiglieri Mafrica e Cout;

INTERPELLANZA

In alcune occasioni membri della Giunta hanno affermato di conoscere i dati relativi al problema occupazione per la nostra Regione.

Poiché invece in numerosi convegni vengono fornite cifre molto diverse per ciò che riguarda il tasso di disoccupazione, il numero di cassaintegrati, la percentuale di occupati nell'Industria e così via

i sottoscritti Consiglieri regionali

INTERPELLA NO

la Giunta regionale per conoscere;

1) i dati più recenti in suo possesso rispetto al numero di occupati nei diversi settori economici (agricoltura, industria, turismo, commercio, pubblica amministrazione, servizi privati), a quello dei cassaintegrati e dei disoccupati (possibilmente con ulteriori suddivisioni per sesso ed età);

2) i motivi per cui ad un anno e mezzo dalla firma del protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali, ancora non si è messo in piedi il previsto osservatorio del mercato del lavoro.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica: ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Noi siamo convinti che la questione dell'occupazione sia oggi il problema più importante della nostra Regione.

Però, sul numero dei disoccupati e dei cassintegrati nonché sul numero degli addetti all'industria e al turismo circolano cifre sempre diverse, come è avvenuto anche di recente a St. Vincent nel corso della giornata sull'economia della Valle d'Aosta, per cui non si riesce ad avere dei dati affidabili e recenti.

Poiché in occasione di alcune assemblee ed in alcune Commissioni la Giunta ha affermato di conoscere questi dati, vorremmo che gli stessi fossero portati a conoscenza dell'intero Consiglio. Speriamo, ovviamente, che non ci si riferisca al censimento del 1981 perché quei dati sono ormai completamente superati dall'evolversi della situazione.

Ci interessa conoscere questa documentazione ma ci interessa sapere soprattutto se la Giunta regionale ha preso qualche iniziativa per istituire una struttura permanente in grado di misurare con una frequente periodicità le variazioni relative ai dati dell'occupazione nella nostra Regione. Nel protocollo d'intesa firmato tra la Giunta e le Organizzazioni sindacali si parlava di un Osservatorio del mercato del lavoro. È passato ormai un anno e mezzo da allora e non abbiamo più avuto notizie di questa struttura.

Tra la posta che riceviamo ci sono anche alcune riviste regionali che riferiscono come altrove, in particolare in Liguria, siano state create strutture capaci di fornire dati ed informazioni tempestive agli amministratori, agli imprenditori e alle organizzazioni sindacali.

Vorremmo sapere come si intende procedere per dotare di una struttura analoga anche la Valle d'Aosta perché, fino a quando ne saremo sprovvisti, non potremo corrispondere alle effettive esigenze dei giovani, dei cassintegrati, delle donne e delle persone in genere che cercano un lavoro.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Forse proprio in questo settore l'Amministrazione regionale ha assunto delle decisioni piuttosto importanti.

La prima: ristrutturare gli uffici di programmazione, documentazione e formazione professionale. In base alla legge 1° aprile 1986, n. 12 è stato formato e potenziato un ufficio di statistica e di analisi economica nell'ambito del quale viene preso in considerazione anche l'aspetto del mercato del lavoro.

È previsto che nel mese di marzo di quest'anno (il mese di marzo ricorrerà molto di frequente nelle informazioni che darò) esca una pubblicazione di tipo generale che dovrebbe avere una periodicità annuale, con lo scopo di fornire agli operatori sia sociali che economici i dati sulla situazione economica ed occupazionale della nostra Regione. Questo ufficio, nella logica generale, dovrebbe raccogliere i dati provenienti dai vari settori e fornire informazioni complessive sulla situazione occupazionale ed economica delle nostra Regione.

Per quanto riguarda gli aspetti più precisi dell'interpellanza vorrei chiarire che non mancano affatto i dati (anzi ce ne sono tanti) così come sono molteplici le loro fonti. Il Consigliere Mafrica ha fatto riferimento a quelli relativi all'ultimo Censimento. Io voglio ricordare anche le rilevazioni trimestrali dell'ISTAT che si riferiscono alla fine del 1985/86 (l'Annuario della contabilità nazionale), la CERVED e l'Ufficio del Lavoro. Sono tutte fonti che possono fornire dati relativi alla situazione occupazionale.

Che cosa è venuto meno o si è modificato? Le recenti modifiche sopravvenute nella situazione industriale e nella struttura del lavoro fanno sì che quei dati ci dicano delle cifre, ma non ci spieghino un fenomeno.

Pochi anni fa era prevalente il lavoro dipendente per cui certe misure e certe quantità e qualità di lavoro erano difficilmente modificabili. Le modificazioni sopravvenute nel mercato del lavoro fanno sì che oggi, nonostante la presenza di cifre che possono spaventare, la realtà risulti un po' diversa; oppure al contrario fanno sì che cifre apparentemente normali abbiano impliciti i primi sintomi di una situazione negativa.

Pertanto io mi sono preoccupato di raccogliere alcuni dati dei quali potrò anche far distribuire delle fotocopie.

Tuttavia mi premerebbe di più dire quanto stiamo facendo anche perché entro breve tempo dovrebbero essere pubblicati i risultati di alcuni lavori che sono giunti a compimento.

Come Assessorato ci stiamo servendo dei nostri uffici e dei dati della CERVED per conoscere, ad esempio, il movimento relativo alle nuove iscrizioni, cancellazioni e cessazioni di attività comprese nel lavoro autonomo, che è molto importante per l'occupazione.

Con il Comitato che abbiamo costituito a norma della legge n. 4 abbiamo svolto delle ricerche mirate (altri incarichi sono del 31 dicembre scorso e quindi sono recentissimi) delle quali vi posso dare solo qualche risultato anche perché sono in corso ulteriori elaborazioni.

La prima ricerca si occupa dei cassintegrati ed ha lo scopo di quantificare il numero di lavoratori coinvolti, conoscerne le caratteristiche, la dislocazione territoriale, la situazione personale e la disponibilità professionale; infine come terzo scopo intendeva rendere permanente la rilevazione qualitativa e quantitativa dei lavoratori in cassa integrazione.

Il complesso delle risposte a queste domande sarà noto nel prossimo mese di marzo. L'ultimo dato che sappiamo e che vi posso fornire è di ieri e fissa in 872 unità il numero di coloro che sono in cassa integrazione straordinaria ed in 176 quelli che sono in disoccupazione speciale. Il numero dei cassintegrati è anche suddiviso per aziende. Le ulteriori elaborazioni riguarderanno gli altri dati ai quali ho già fatto cenno.

Anche per quanto riguarda le fonti degli iscritti alle liste di collocamento facciamo riferimento alle rilevazioni trimestrali dell'ISTAT ed agli iscritti alle liste di collocamento che possiamo rilevare dal nostro Ufficio del Lavoro. La media degli iscritti del 1985 (se non mi hanno sbagliato l'anno) era di n. 3077. Per il 1986 abbiamo solo gli andamenti mensili, i cui totali sino al mese di ottobre variano da un minimo di 2305 per il mese di settembre ad un massimo di 4042 per il mese di gennaio.

Per coloro che erano al di sotto dei 21 anni il minimo è stato raggiunto nel mese di agosto con il numero di 859 ed il massimo nel mese di maggio con il numero di 1325.

Vi ho già detto dell'indagine che stiamo completando e della quale vi ho fornito alcuni dati sulla realtà dei cassintegrati. Posso dire che è in corso una rilevazione a campione sulla struttura dell'offerta del lavoro che ha lo scopo di approfondire le caratteristiche strutturali delle persone alla ricerca di un'occupazione sotto il profilo qualitativo (sesso), età, qualifiche e titoli di studio. Anche i dati di questa ricerca dovrebbero essere disponibili nel mese di marzo.

Anche per il 1987 la Giunta regionale ha deliberato nuove ricerche e nuovi studi.

Una ricerca riguarderà i diplomati ed i qualificati negli anni scolastici 1983/84, 1984/85 e 1985/86 al fine di conoscerne gli sbocchi professionali ottenuti e la relativa situazione occupazionale riferita agli stessi anni. Un altra ricerca riguarderà i contratti di formazione e lavoro. Poiché vorremmo verificare la validità della legge n. 863 del 1984, ci interessa approfondire l'utilizzo e l'efficacia del contratto di formazione e lavoro.

È stata infine ultimata una ricerca legata all'apprendistato artigiano. Voglio ricordare che nell'autunno del 1986 questo Consiglio regionale ha approvato la legge sull'apprendistato artigiano che prevede un intervento regionale legato all'attività formativa. Noi abbiamo ultimato una ricerca sulla consistenza qualitativa e quantitativa dell'apprendistato nel settore artigiano e sulla sua relativa mobilità.

Diciamo quindi che l'Amministrazione regionale ha ormai avviato un'attività molto complessa per avere sotto mano i dati reali della situazione occupazionale. Come ho già detto e come ripeto ora al termine della mia risposta all'interpellanza, il meccanismo dovrebbe funzionare facendo capo ad un Ufficio della Segreteria Generale della Presidenza della Giunta che dovrebbe fungere da punto terminale o da banca terminale dei dati che dovrebbero essere raccolti a livello di Assessorati.

Per quanto ci concerne, abbiamo già provveduto ad avviare la realizzazione di queste ricerche che già nel mese di marzo ci dovrebbero fornire dati significativi su alcune porzioni di questi problemi. In ogni caso i dati che ho fornito sulla realtà dei cassintegrati sono verificati a tutto ieri 13 gennaio 1987.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.

MAFRICA (P.C.I.): Noi riconosciamo che sono state avviate alcune iniziative che consentono di indagare e quantificare i dati relativi ad alcune realtà.

Tuttavia, a meno che non sia tale questo Ufficio del quale ci ha parlato l'Assessore, non ci sembra che sia stata organizzata una struttura permanente in grado di dare con rapidità ed in modo compiuto le risposte adeguate alla nostra realtà.

Noi torneremo sull'argomento e verificheremo nei prossimi mesi i risultati delle indagini effettuate su incarico della Giunta, però pensiamo sempre ad una struttura che abbia proprie capacità di raccolta di dati e che sia comunque autonoma rispetto alle diverse fonti che da tempo già esistono. Altrimenti occorrerà addivenire ad un modello interpretativo univoco dei dati forniti dalle fonti che già esistono, in modo da essere in grado di intervenire e rispondere con rapidità.

Per il momento consideriamo interlocutoria la risposta dell'Assessore e ci riserviamo di verificare quanto si è fatto e quanto ancora si farà. Vogliamo solo sottolineare l'importanza di questa materia anche in funzione degli interventi successivi che potranno essere assunti sia dalle varie Amministrazioni locali che dalla stessa Amministrazione regionale.